Libri > Good Omens
Segui la storia  |       
Autore: Nao Yoshikawa    10/05/2020    6 recensioni
Raccolta di flashfic/oneshot spin-off de “L’effetto farfalla” costituito da momenti dolci/teneri/divertenti.
1 {Notte insonne} Una volta l’uno, si erano detti. Ma era più facile a dirsi che a farsi.
2 {Primo bagno} «Hai mai fatto un bagno ad un neonato?»
3 {Coliche} «Angelo, ma perché stai piangendo anche tu?!»
4 {Un semplice trucco} «Ma che schifo! Che roba è? Angelo, vuoi avvelenarla per caso?»
5 {Somebody to love} «Ora basta, non ce la faccio più con questa melodia infernale»
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
21 – Macchina distrutta
 
El era disperata. Come avrebbe fatto adesso? Inutili erano stati i suoi tentativi di sistemare le cose, non aveva fatto che peggiorarle. Suo papà si sarebbe arrabbiato. Anzi, no, sarebbe stato furioso, l’avrebbe spedita in un orfanotrofio, ne era certa.
Ma cosa fare? Non poteva lasciare l’auto in quelle condizioni. L’adorata Bentley di Crowley era ammaccata sul cofano e si era anche sporcata di vernice. Quel giorno El aveva deciso di darsi alla pittura, ma i suoi colori si trovavano in garage, su uno scaffale. Dopo essersi sollevata sulle ali, aveva preso la scatola in cui teneva i suoi pennelli e i colori chiusi nelle rispettiva boccette. Ma la scatola si era rivelata essere troppo pesante, e così aveva finito con il combinare un disastro. Goffa per com’era aveva fatto frantumare le boccette di vetro sul cofano, sporcandolo e graffiandolo.
Nessun problema, si era detta. Bastava fare un piccolo miracolo, dopotutto stava diventando brava. E infatti era ciò che aveva provato a fare, peccato avesse ottenuto l’effetto contrario di ciò che desiderava: il cofano adesso risultava ancora più rovinato e ammaccato.
«Aaaah, come faccio? Uffa, non voglio essere buttata fuori di casa», piagnucolò El, guardandosi intorno. Per i colori nessun problema, ma per l’ammaccatura? Non voleva peggiorare ancora la situazione.
Nello stesso momento, il sesto senso di Crowley si era risvegliato. E quel sesto senso si attivava quando le persone – o le cose – a cu teneva si trovavano in pericolo. La sua auto adorata rientrava sicuramente tra queste.
«Una cosa terribile è appena successa», dichiarò serio, posando la chitarra con poca grazia. L’angelo sollevò lo sguardo. Okay che suo marito tendeva ad essere teatrale, ma gli era sembrato fin troppo serio.
«Che cosa? Crowley, ma dove vai?»
 
El rabbrividì quando sentì la porta aprirsi.
«NON ENTRATE!» gridò, agitando le braccia. «RIMANETE LI!»
Crowley ovviamente non sarebbe rimasto lì nemmeno sotto tortura. Avvertiva odore di vernice e distruzione. Ignorò le suppliche di sua figlia e aprì la porta e per poco non gli venne un colpo. La sua Bentley era rovinata. Più di novant’anni senza nemmeno un graffio, e adesso si trovava sporca, graffiata, ammaccata. E la colpevole era soltanto una. In un primo momento non riuscì a reagire a causa dello shock.
«Crowley, si può sapere c-oh santo cielo!» esclamò Aziraphale. El li guardò, sorridendo nervosamente.
«Mi dispiace, non l’ho fatto a posta!»
L’angelo si preoccupò subito di frenare l’istinto omicida di suo marito, poggiando una mano su una spalla.
«Suvvia, caro. Si può aggiustare.»
Ma Crowley gli lanciò uno sguardo in grado di farlo tremare. Una cosa non si sarebbe aggiustata, ovvero il suo cuore spezzato.
«El…» la chiamò, avvicinandosi minaccioso. La bambina spiegò subito le ali, volando via.
«VIENI SUBITO QUI!»
E via all’inseguimento. Aziraphale sbuffò, esasperato.
«Crowley, per favore, non è che potresti farla meno tragica?»
Era come parlare al muro. El scappava e lui la inseguiva, avrebbero distrutto l’intera casa quei due. Doveva fare qualcosa.
«Ma insomma, vi volete fermare?!» esclamò, portandosi le mani sui fianchi. El allora gli andò addosso, stringendolo.
«Proteggimi!»
«Non ti azzardare, Aziraphale! Quella bambina è un demone!»
«Per metà!» puntualizzò la piccola. L’angelo, stufo, decise di zittirli una volta per tutte.
«Se non la smettete, metto in punizione tutti e due.»
«E io cosa c’entro? Lei mi ha distrutto l’auto!» sbottò Crowley.
«No, non è vero!» protestò El. «Ci ho solo versato i colori e l’ho graffiata. E poi ho provato ad aggiustarla ma… ho peggiorato le cose», mormorò dispiaciuta. Aziraphale era già sciolto, sapeva che sua figlia era sincera. E in fondo sciolto lo era anche Crowley, il quale però non voleva cedere tanto facilmente. Incrociò le braccia al petto, offeso.
«Oh, andiamo, fate pace. È un problema risolvibile.»
Crowley cercava di non incrociare lo sguardo di El. Quella bambina era un’ammaliatrice!
«Papi, mi dispiace, non l’ho fatto a posta!» El congiunse le mani, sperando di ottenere il suo perdono, cosa non scontata. Crowley la guardò con la coda dell’occhio, sbuffando. Adorava la sua auto, sfortunatamente adorava di più El, anche se quest’ultima era una piccola adorabile distruttrice di qualsiasi cosa.
«Mh… tsk… e va bene, ti credo. Ma non pensare, sono ancora arrabbiato con-»
Nemmeno il tempo di farlo finire di parlare, la bimba gli fu addosso, abbracciandolo e facendo le fusa come un gattino.
«Meno male, non lo faccio più!» disse felice. Aziraphale capì subito che i tentativi di Crowley di fare il duro erano appena andati a farsi friggere.
«Mmh…» si lamentò il demone arrossendo. «Devi ringraziare che ti amo troppo e che sei così carina. Ma d’ora in poi stai lontana dalla macchina.»
El lo promise. Certo che gli sarebbe stata lontano, fin quando non avrebbe avuto l’età per guidare.

Nota dell'autrice
El ha rischiato grosso, ma per sua fortuna è troppo carina, chissà da chi ha preso? Ovviamente quando sarà abbastanza grande ruberà l'auto di nascosto a Crowley, lì sì che saranno dolori, perché poi indovinate chi la coprirà? Esatto, proprio Aziraphale.
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Good Omens / Vai alla pagina dell'autore: Nao Yoshikawa