Marie Schneider stava studiando. O meglio, stava cercando di studiare ignorando il baccano proveniente dalla camera di suo fratello Karl, che aveva deciso di trascorrere il pomeriggio a casa portandosi dietro il suo amico Benji, visto che non avevano allenamenti per quel giorno.

All’ennesimo urlo Marie perse la pazienza e raggiunse i ragazzi in camera a passo di marcia.

“Che cosa cavolo state facendo?! Io dovrei studiare, piantatela di fare casino!”

“Kleine Schwester stiamo solo giocando!” rispose Karl in tono innocente brandendo il controller della consolle collegata al televisore.

“Solo giocando? Parli così solo perché stai vincendo tu!” esclamò Benji incavolato senza staccare gli occhi dallo schermo.

“Non è colpa mia se sei una schiappa Price!”

“Come ti permetti, ora ti faccio vedere io!”

I due ragazzi continuarono a battibeccare ignorando Marie.

“Mamma mia che bambini che siete!” borbottò la ragazzina.

“Bundesliga Dream Team… Ma chi me l’ha fatto fare di regalare questo stupido videogioco a mio fratello per il compleanno?! Ok che era per i diciotto anni, ma ora sta davvero esagerando!”

Karl nel frattempo esultò per l'ennesimo gol virtuale, come se avesse appena segnato in campionato, mentre Benji continuava a inveirgli contro.

Esasperata, Marie si mise in mezzo.

"Price su una cosa mio fratello ha ragione, sei davvero scarso!" esclamò strappando di mano il controller al portiere.

"Bruder se vinco io mi prometti che la smettete di fare casino?"

"Ma certo... tanto non ce la farai! Però se vinco io, la smetti di lamentarti e ci lasci in pace, va bene?"

La piccola Schneider accettò senza farsi minimamente intimorire, riprendendo la partita al posto di Benji.

"Leverkusen contro Bayern... a sto giro giocate in campo neutro! Pazienza se sono in svantaggio..."

Marie bloccò e parò tutti gli attacchi del fratello, per poi mandare la sua squadra all'attacco. Levin si liberò con facilità dei difensori per poi lanciare una cannonata che non lasciò scampo a Muller.

Alle reazioni dei ragazzi Marie rise.

"Pensavate forse che una femmina non fosse in grado di gestire una squadra virtuale?"

La partita riprese senza esclusione di colpi, entrambi i fratelli Schneider erano agguerritissimi.

Alla fine però, nonostante lo svantaggio iniziale, fu Marie a vincere la sfida.

"Bayern batte Leverkusen 4-3. Bruder spero che in campionato tu riesca a fare di meglio!"

"Piccola peste che non sei altro!" sbraitò il fratello agitando il controller che aveva ancora in mano.

"Eddai Karl lascia stare, questa volta ci ha fregati tutti e due! E brava piccoletta!" esclamò ridacchiando Benji, arruffando i capelli di Marie.

"Price, odio la gente che mi scombina i capelli! E soprattutto, non chiamarmi piccoletta!" sbuffò la diretta interessata. "Adesso però sarà il caso che torni a studiare..."

"Kleine Schwester guarda però che ore sono, è quasi ora di cena! Benji, già che sei qua, rimani da noi sta sera?

"Cavolo ma è tardissimo! No, mi spiace, se non torno per cena Freddy mi ammazza!"

I fratelli allora accompagnarono Benji alla porta, che salutò Karl stringendogli la mano e allungò un bacio sulla guancia alla piccola Marie.

La ragazzina sentì le guance andare a fuoco mentre il portiere chiudeva la porta.

"Oh qualcuno qui ha una cotta per il nostro bel portiere!"

"Cretino che sei!"

"Non c'è mica niente di male, però ora sono geloso, non sono sempre stato io il tuo principe azzurro?"

"Karl Heinz Schneider smettila di fare l'idiota!" urlò Marie arrabbiatissima e al colmo dell'imbarazzo, prima di eclissarsi in camera. Sapeva che il fratello non gliel'avrebbe mai data vinta.

Karl ridacchiò vedendo la reazione della sorella, ora che aveva scoperto il suo piccolo segreto di certo non avrebbe perso occasione per prenderla in giro.

Angolino dell’autrice

Questa storia partecipa alla Six Fanfiction Challenge

Prompt di Amily Ross: Karl & Marie Schneider in una giornata tipica da fratello e sorella. Età: tra i 16/18 di Karl, quindi Marie 11/13, decidi tu se fare qualcosa di fluff o farli litigare per qualche motivo X!

In Capitan Tsubasa le ragazze sono poche, e tutte viste sotto l’ottica di managers o fidanzate… il prompt questa volta però mi ha permesso di scrivere sull’eterna lotta tra maschi e femmine, dove alla fine non ci sono mai né vincitori né vinti!

Mi sono però un pochino fatta prendere la mano e il calcio alla fine la fa sempre da padrone, anche se virtuale!

Il videogioco che ho citato è una mia invenzione, giusto per non utilizzare i vari Pes o Fifa realmente esistenti…

Alla prossima!

Barby