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Autore: cussolettapink    10/05/2020    3 recensioni
Hailey si trovava sull’Hogwarts Express quando le arrivò per la prima volta una sensazione allo stomaco, sensazione che interpretò come ansia per l’ultimo anno, quello dei M.A.G.O.
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“Muller, sapevo che ti avrei trovato qui, sei davvero monotona” una voce distrasse la ragazza dai suoi pensieri.
“Malik, quale piacere. Rovinarmi la giornata non ti basta? Ora anche la digestione?” commentò la grifona, girandosi per affrontare la serpe.
“Sai che la mia gioia più grande è darti fastidio, di che cosa ti stupisci dopo tutti questi anni?” fece retorico lui “ma non temere, quest’anno ho trovato un modo davvero originale per farlo”.
“Sarebbe?” chiese la ragazza, incrociando le braccia al petto e fissando malamente il moro.
“Basterà ricattarti, visto che ora conosco il tuo segreto”.
La castana si pietrificò all'istante, aveva immediatamente capito di cosa parlasse il ragazzo che le stava di fronte.
“Non è possibile che te l’abbia detto” commentò solo, rimasta sconvolta dalla notizia. LUI, non lo avrebbe mai fatto.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 6 – Letters

“Draco, cosa ci fai qui?”

“Dimentichi che sono il compagno di stanza di Zayn? Ho saputo cosa è successo con Stone e so che giorno è oggi. Volevo… sapere come stavi”

Quella era forse la prima volta che il ragazzo dimostrava affetto verso la cugina da così tanti anni che Hailey rimase per qualche secondo immobile, non riuscendo a ragionare su quanto stesse accadendo.

“Ho ricevuto il tuo messaggio, ieri sera” disse solo, ricordandosi il messaggio che le era stato recapitato dal gufo.

“Sai quanto il consolare o lo stare accanto a una persona siano terribilmente distanti dalle caratteristiche di noi Malfoy, figuriamoci se poi si parla di un Serpeverde nei confronti di una Grifondoro però… raramente ci sono parentele tra casate, quindi direi che possiamo anche dirci che è tutto giustificato”

“Possiamo Draco? Sei sempre stato tu a negare la nostra parentela, anche se comunque nessuno ha mai sollevato dubbi o ci ha fatto pensare di esser stati scoperti. Certo, tutto fino a quando non hai deciso di portare i tuoi amichetti serpenti a casa tua e di lasciare il mio cognome in bella vista”.

“A proposito di questo… mia mamma qualche giorno fa mi ha spedito un pacco”.

“E quindi?” chiese lei, non capendo la connessione.

“Erano degli oggetti di tuo padre, li ha ritrovati un elfo domestico che stava rassettando le mansarde del Manor. Pare che, nelle estati in cui era giovane e veniva al Manor per stare con mio padre, avesse trovato questa stanza segreta e ci avesse portato dei suoi affetti personali. Il Manor d’altra parte è così grande che sono passati anni prima che qualcuno se ne rendesse conto”

“Dove si trova questa scatola?” chiese lei, guardandosi intorno e sentendo il cuore cominciare a batterle forte.

“E’ lì, ora ti lascio… immagino avrai voglia di guardarla da sola…” il biondo la superò e senza proferir parola si incamminò per la strada.

“Draco… grazie” pronunciò lei, sentendo il biondo arrestarsi.

 
“Ma cosa ci fai tu qui?” sentì chiedere invece Malfoy, facendola voltare.

Il ragazzo si era fermato in cima ai gradini e stava fissando Shadow, che in quel momento stava salendo le scale verso la torre.

“Draco? Conosci quel gatto? Non mi dirai che è davvero di qualcuno di Serpeverde!” chiese la mora, rimanendo confusa nel vedere come i due si fissavano.

“Draco?” chiese nuovamente lei, non ricevendo risposta.

“No che non è dei Serpeverde, noi usiamo animali ben più puri e eleganti di uno stupido gatto! L’ho riconosciuto solo perché una volta si è messo a inseguire il mio gufo”.

“Davvero? In effetti ho notato che Shay ha un’avversione particolare per i gufi”. Ragionò lei, ricordando come anche ieri avesse subito aizzato gli artigli verso il povero gufo del cugino.

“Shay eh? Beh, vi lascio allora. Ti consiglio di tornare a letto cugina, tra quattro giorni avrete un’amichevole con noi Serpeverde e non intendo difenderti un’altra volta solo perché ti diverti a fare le ore piccole”.

“Mi sembravi troppo gentile stasera, sono felice di notare che è tornato tutto normale”

La mora si voltò, non notando il leggero sorriso che spuntò sul viso del biondo che questa volta si incamminò davvero verso i sotterranei dopo aver lanciato l’ennesima occhiataccia verso il gatto nero.

Tornando a concentrarsi sulla scatola, la mora fissò quel piccolo pacco che racchiudeva gli ultimi ricordi del padre.

“Shay, oggi è davvero una giornata terribile… oggi è l’anniversario della morte del mio papà sai? Si è suicidato tredici anni fa mentre si trovava ad Azkaban” tirò su col naso, notando come il gatto si stava lentamente avvicinando a lei “ogni singolo anno, non ne ha mai mancato uno, Draco mi invia un bigliettino. Oggi è stata la prima volta che si è fatto vivo, vedi che alla fine devo ringraziare quel cretino di Stone per questo?” chiese quasi a se stessa, distraendosi nel momento in cui sentì il gatto soffiare.

“E’ proprio vero quando si dice che i gatti certe cose le percepiscono, non sai nulla di Stone eppure soffi al sentirlo nominare, sei proprio intelligente piccoletto” accarezzò lo scuro muso del gatto, continuando a fissare la scatola che si trovava ai suoi piedi.

“Ci siamo, devo aprirla”.

Quello che rivelò la scatola fu un insieme di vecchi giochi per maghi, di quelli che andavano probabilmente di moda parecchi anni fa.

La distrasse però una busta, visibilmente più recente del resto del materiale che ormai doveva avere qualche decennio.

Quando la aprì, da dentro di essa uscirono tre pergamene differenti, una che si vedeva essere più recente e due più consumate.

Decise di partire dalla prima, riconoscendo la scrittura di sua zia Narcissa.


“Hailey,
so benissimo che non ci sentiamo da molto, ci tengo a dirti però che chiedo costantemente tue notizie a Draco. Purtroppo sai bene come la posizione di tuo zio Lucius ci impedisca di poter riallacciare i rapporti con te e tua madre. Ricordo quando da piccola ti portavano qui al Manor e giocavi col mio piccolo Draco (nd, non dirgli che l’ho chiamato piccolo, tuo cugino è diventato permaloso come o più del padre). Nonostante non ti veda da anni, sono sicura che tu sia diventata una bellissima donna, forte e indipendente. So quanto questa giornata per te sia dolorosa e sono felice nel mio piccolo di poterti dare le due lettere che hai trovato allegate a questa e che spero potranno portarti un po’ di gioia. La lettera più consumata è una specie di pagina di diario di tuo padre, dei tempi in cui frequentava Hogwart e passava le estati al Manor insieme a tuo zio. La seconda invece è più recente, risale a un mese prima che accadesse… l’incidente al Ministero. Nonostante tutto quello che al tempo dissero di tuo padre, Marcus era un uomo brillante e per cui nutro tutt’ora una grande stima. Tra un mese sarà il tuo compleanno giusto? Spero di riuscire a mandarti tramite Draco un piccolo pensiero, ora ti lascio alla lettura.
Con affetto,
Zia Narcissa.”


La ragazza non si accorse di aver cominciato a piangere fino a quando Shay non iniziò a strofinare il suo piccolo muso contro il suo braccio, nel chiaro tentativo di consolarla.

Prendendo un enorme respiro, aprì il foglio più consumato, quello relativo all’infanzia del padre.


“Caro Diario,
questa pagina non farà parte del compito che quella megera ci ha assegnato per le vacanze, voglio usarla per raccontarti un po’ di cose. E’ vero, all’inizio trovavo questo compito inutile e da babbani ma devo ricredermi, è utile avere un pezzo di carta in cui riversare tutte le emozioni e i pensieri. Lucius mi prenderebbe troppo in giro se lo scoprisse, quindi terrò questo foglio e altri giochi a cui ancora non sono pronto a dire addio qui sopra, sperando che non li scopra mai nessuno. Oggi io e Narcissa abbiamo discusso di nuovo, non capisco perché quella biondona debba venire al Manor con me e Lucius solo perché sono promessi sposi! Voglio dire, manca ancora un sacco di tempo al matrimonio, lo lasciasse vivere!”

La ragazza si interruppe, notando come invece ora stava sorridendo dalla grande forza che il padre riusciva a trasmettere anche attraverso un pezzo di carta.

“Nonostante questo, ammiro molto il loro amore e spero un giorno di trovare anche io una persona così speciale. Per il ballo di Halloween ho chiesto alla cugina di Narcissa, Bellatrix, di accompagnarmi. Ti confesso però che c’è solo un ragazza che mi sarebbe piaciuto portare al ballo: Isabell Muller. Isabell è semplicemente bellissima, ci siamo incontrati una volta in biblioteca mentre stavo litigando con un tema di rune antiche quando all’improvviso è entrato nel mio campo visivo decisamente troppo rosso e oro! Lei, perfetta per me, è ahimè una Grifona, con che coraggio potevo invitarla al ballo? Lo so diario, lo so, sono un perfetto idiota.
Ora vado prima che Lucius inizi a cercarmi, a presto!
Marcus”


 
La ragazza piegò nuovamente la pergamena e fece un enorme sospiro, tornando tristemente all’amara verità e ricordando per l’ennesima volta che l’autore di quelle parole purtroppo non c’era più.

“Shadow che dici? Sarò in grado di leggere anche questa? Ho così tante emozioni al momento da sentirmi quasi male”.

Il gatto aveva però smesso di strusciarsi sul suo braccio – come a consolarla -  e la fissava dritta negli occhi, come a volergli trasmettere coraggio per affrontare quell’ultima sfida.

“Se tu fossi un ragazzo, mi sarei innamorata perdutamente di questo tuo sguardo sai? Immagino farai una scia di cuori infranti quando ti incontri con le altre gattine della scuola” ridendo, la mora lasciò un’ultima carezza al gatto prima di aprire l’ultimo foglio, che fin dalla prima frase le fece perdere più di un battito.


“A Hailey, la mia bellissima figlia.
Tesoro mio, temo proprio che se stai leggendo questa lettera vuol dire che non ci sono più. Il mio desiderio più grande è di sapere che la tua vita andrà sempre bene, che sarai sempre circondata dall’amore di tua madre e dei tuoi amici, quell’amore che purtroppo io non potrò darti. Sono così arrabbiato con me stesso per non aver colto prima i segnali di quello che sta per accadere, sono consapevole che sempre più spesso perdo il controllo delle mie azioni e della mia magia. I medimaghi continuano a visitarmi e a dire che non ho niente e questa cosa mi manda fuori di testa perché so di star lentamente impazzendo e il fatto che la nostra medicina non lo riconosca mi porta a pensare che finirò per essere scambiato per un esaltato. Mi dispiace molto se il mio cognome ti porterà problemi.

Tempo fa, per un compito al quinto anno, una professoressa ci obbligò a tenere un diario. Trovavo quell’idea ridicola ma allo stesso tempo decisi di farlo, portando avanti il diario anche dopo la consegna del compito. Ovviamente, tuo padre non avrebbe mai ammesso di averlo preso sul serio, quindi mi beccai anche una S. Qui però figlia mia, voglio che tu un domani possa leggere quanto io ti ami immensamente. Ormai hai cinque anni, sei una bambina meravigliosa e già so che diventerai una donna altrettanto magnifica. Purtroppo so che io di questo futuro non ne farò parte e non sai quanto la cosa mi distrugga. Sono sicuro che complotterei con tuo cugino Draco per farti tenere d’occhio e… mi raccomando, non farmi scherzi! Vedi di entrare nei Serpeverde altrimenti tuo zio Lucius chi lo sente? Mi hai capito tesoro? Non fare come tua mamma che ha scelto i tipi oro tutti strani, vai dalle Serpi!
Scherzi a parte, per quanto io sappia quanto già ora i rapporti tra le case siano aspri (e temo proprio che andando avanti si faranno sempre peggio), nelle serpi potrai trovare un tipo di lealtà che, parlando ora seriamente, non ho mai visto nelle altre casate (più buone forse di primo acchitto ma pronti a pugnalarti alle spalle). Ciò nonostante, qualsiasi sarà il tuo futuro sono sicuro che sarà roseo. Prenditi cura di tua madre, siete due donne magnifiche e so che riuscirete a cavarvela anche senza di me.
Con amore,
Tuo padre”

 


 
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Angolo autrice:
Ci siamo, un altro capitolo (molto importante) è stato ormai pubblicato!
La storia comincia a delinearsi sempre di più!
Spero che vogliate farmi sapere con una recensione cosa ne pensate
Saluti,
Liz
   
 
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