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Autore: Rosmary    11/05/2020    5 recensioni
Frammenti di vite senza importanza – raccolta disomogenea di flashfic.
1. Occhi tersi, dita acuminate (Louis Weasley/Rose Granger-Weasley)
2. Tessevano rovi e rose (James Sirius Potter/Rose Granger-Weasley)
3. Candore (Louis Weasley/Ariana Paciock)
4. Di puzzle e smistamenti! (Rose Granger-Weasley, Lorcan Scamander)
5. Erano tele, erano colori (Lysander Scamander/Gwenda Goldstein)
6. Nati così – per trovarsi viversi amarsi (Lorcan Scamander/Rose Granger-Weasley)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Lorcan Scamandro, Louis Weasley, Nuovo personaggio, Rose Weasley
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Erano tele, erano colori
 
 
I sognatori hanno quella capacità tutta loro di creare la vita persino agli Inferi.
 
*
 
Incontrarla era stato un caso, lasciarsi conoscere la tua audacia più grande – lo sgretolarsi lento ma continuo dell’impacciata timidezza che ti scorticava i polsi.
Parlarle, sorriderle, toccarla era naturale, un incastro senza spigoli né forzature, capace di sradicare radici rinsecchite al buio.
 
(Gwenda è un pasticcio di colori su una tela già imbrattata)
 
Amavi guardarla quand’era seppellita tra libri e pergamene, con le dita sporche di inchiostro e la birra ghiacciata che a volte dimenticava di bere.
Arrivava sempre il momento in cui sollevava gli occhi scuri su di te, ti sorrideva furba e seguitava a fissarti finché non balbettavi qualcosa arrossendo – colto in flagrante.
 
(Lysander è una tela bianca rovesciata su acquerelli bagnati)
 
Ti aveva baciato lei, una sera, a tradimento, e tu immobile con gli occhi sbarrati – troppo increduli perché potessero ridestarsi in fretta.
Il giorno dopo aveva finto indifferenza, costringendoti ad arrovellarti per tre lunghe giornate su quella che iniziavi a credere essere stata un’allucinazione.
 
(Insieme non sono che un miscuglio senza equilibrio alcuno)
 
Aveva una tale predisposizione all’ottimismo da ridurre in cenere la tua blanda positività e costruire sui resti arsi monumenti dalla facciata splendente e l’animo ilare.
Ti chiedevi spesso come avessi fatto a sopravvivere diciassette anni senza di lei – ignorando che oltreoceano vivesse una girandola dalle ciocche blu e il rossetto nero.
 
(Ma non sempre si precipita nel vuoto, succede che l’arcobaleno afferri i sognatori)
 
Ti aveva baciato ancora lei, un pomeriggio, mentre onde furiose ti scagliavano contro scogli neri – avevi chiuso gli occhi, quella volta, e lasciato che ti riportasse a riva.
Non capivi dove fosse meglio mettere le mani, se sulle sue spalle o sulla sua schiena, né come muovere le gambe, se avvicinarle o meno a lei, ma eri certo di non dover abbandonare le sue labbra.
 
(E se Gwenda è l’arcobaleno, Lysander in fondo è tutti i suoi colori)
 
Di lì in avanti guardarla senza arrossire e parlarle senza balbettare era stato complicato, e la tentazione di invocare l’aiuto di tuo fratello fortissima.
Ma Gwenda non si lasciava scoraggiare dalle tue insicurezze né dai tuoi patemi – gli Inferi per lei non avevano significato alcuno, erano solo un luogo tutto nuovo da colorare.
 
Lys, secondo te i fiori sono buoni da mangiare? Come le verdure, ma più profumati.”
Ma… ho portato le brioche per colazione, i fiori sono… Cioè...”
Sono? Cioè? Stai forse cercando di dirmi che ti sei deciso a corteggiarmi?”
Io… No, beh… Si mangiano, hai ragione, sono verdure profumate.”
 
Avevi scoperto tra un impaccio e l’altro cosa significasse armarsi di pennelli e creare paesaggi inesplorati – chiazze variopinte a coprire il buio.
L’avevi baciata tu, allora, infinite volte e improvviso, stringendola a te sprovvisto di remore, affidandole il tuo bene più prezioso, quell’amore custodito a lungo e timoroso di farsi avanti.
 
*
 
E mentre gli Inferi sbiadiscono, i sognatori dipingono cieli azzurri.
 
 




 
Note dell’autrice: questa doveva essere l’ultima flashfic, ma avendo aggiunto Di puzzle e smistamenti! i piccoli racconti della raccolta sono diventati sei, e il prossimo è l’ultimo.
Nel caso tra i lettori ci sia qualcuno che non ha letto Paradiso perduto, Gwenda è un mio personaggio originale, “all’anagrafe” Gwendolen Goldstein, americana, e Lysander l’ha conosciuta in un momento non proprio felice della sua vita – preciso che è volutamente inserito il termine birra e non burrobirra perché a Gwenda piace la bevanda babbana.
Anche in questo caso ho giocato molto con lo stile – mi sto divertendo parecchio a riguardo! – e ho fatto ricorso per la prima volta alle parentesi, che ho incrociato in racconti di altre autrici, ma che non avevo mai sperimentato a mia volta.
Grazie a chiunque sia giunto sin qui, spero che la lettura abbia meritato il tempo dedicatole.
Un abbraccio! ❤
   
 
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