Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: SweetPaperella    16/05/2020    8 recensioni
{CaptainSwan AU}
Storybrooke, anno 1800.
Emma Swan è una ventenne ribelle, vuole vivere di avventure, ma un errore fatale la costringe a rimanere nel suo paesino, con cinque sorelle, un figlio, una madre petulante e concentrata solo a far accasare le proprie figlie.
Killian Jones, trentenne, Conte e ufficiale di Marina, con un passato tormentato e una forte sete di vendetta.
Due destini che si incrociano, due anime tormentate, un passato doloroso mai lasciato del tutto alle spalle. Vendetta, odio, amore, amicizia e famiglia.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 





Capitolo sei - Ballo con ospite a sorpresa 


Emma’s POV 

Ho passato l’intera giornata a prepararmi per il grande ballo della mia amica Regina, o meglio a farmi preparare da lei stessa in persona, per il suo grande ballo. Un ballo in grande stile che tiene in casa Mills, visto che ha una casa immensa e decisamente meravigliosa, per ufficializzare il suo matrimonio con Robin. A dirla tutta Regina non avrebbe voluto fare questo ballo in grande stile e ufficializzare la cosa, ma sua madre Cora ha insistito affinché invece tutti sapessero e che se non avessero detto nulla, avrebbero fatto brutta figura e che la loro famiglia non si può permettere di essere sulla bocca di tutti. Almeno ha avuto la parola decisionale su come organizzarlo, invitando chi volesse lei e gestendo l’evento come lo volesse lei. 
Se devo essere sincera per questo evento ho osato un po’ troppo. Nessun abito alla bottega in città ha attirato la mia attenzione e così Regina esausta per i miei gusti difficili, alla fine ha trovato la soluzione adatta a me. Un abito che ha comprato in uno dei suoi viaggi in giro per il mondo, a Parigi con la precisione, che non ha mai indossato perché non troppo nel suo stile. Rosso, ampio alla fine di esso e con il corsetto decisamente stretto per i miei gusti, mi schiaccia decisamente la vita e anche se lo indosso solo da cinque minuti già lo vorrei togliere per respirare. Per non parlare della scollatura particolarmente audace. Però devo ammettere che mi calza a pennello, sembra disegnato per me e l’ho capito subito, se pur non mi intendi per niente di moda. La modaiola è Regina, è lei quella con classe e stile, con eleganza. Potrebbe benissimo indossare uno straccio e lo saprebbe portare con estrema bellezza. La invidio un po’ per questo... Ma questo vestito, bé mi fa decisamente sentire bella. L’acconciatura che ho poi si sposa perfettamente con esso, uno chignon e alcune ciocche ribelli invece lasciate cadere davanti agli occhi. 
Sia le mie sorelle, sia Regina mi hanno fatto i complimenti, compreso mio figlio Henry, il quale con la sua vocina mi ha detto: “Mamma tu tupenda” facendomi venire voglia di abbracciarlo forte e stringerlo come non mai, non l’ho fatto solo perché é impossibile quasi muoversi con esso e perché lui non me lo avrebbe permesso, inizia a odiare baci e coccole, almeno che non sia lui a chiederle. 
Regina comunque è altrettanto bella per questo ballo in suo onore, sono sicura che Robin resterà senza fiato non appena la vedrà. Un vestito bianco, che scende morbido lungo i suoi fianchi, decisamente meno stretto del mio e infatti la sta inviando terribilmente per ciò, con dei brillantini che lo mettono decisamente in risalto e anche il corpetto ha una fascia sulle spalle con i brillantini, anche i suoi capelli sono legati, ma in un morbidissimo chignon con dei piccoli ciuffi che escono da esso, che la rendono sbarazzina, ma elegante. 
Mia sorella Elsa poi non è da meno, ci sarà anche Graham alla festa e ha voluto fare bella figura su di lui, anche se decisamente non ne ha bisogno, lui già pende dalle sue labbra. È completamente cotto. Fatto sta che si è impegnata parecchio, si è fatta una treccia laterale come acconciatura e invece addosso ha un vestito azzurro, che scende stretto e modella benissimo il suo corpo snello ed è di colore celeste, con dei brillantini qua e là sulla gonna a risaltarlo. Le sta divinamente e anche esso sembra stato disegnato per lei. Se Graham non fosse già cotto a puntino, sicuro vedendola vestito così, lo sarebbe ancora di più.
Prima di uscire per andare a casa di Regina e attendere gli ospiti, mi guardo un’ultima volta allo specchio e poi esco. 
Non appena arriviamo Robin è già un casa nel suo vestito elegantissimo come non l’ho mai visto, ma sta decisamente bene e sembra un principe. Ha un camicia bianca e sopra un gilet blu chiaro che si sposa perfettamente con i suoi colori e soprattuto con l’azzurro chiaro dei suoi occhi. Mi diverto a vedere la mia amica restare quasi senza parole quando lo vede, ma lui altrettanto. 
«Chiudete la bocca entrambi o vi entra qualcosa» gli dico per provocare, so che posso farlo, che posso permettermelo. 
«Swan fossi in te non parlerei...» mi risponde Regina prontamente, é anche per questo che siamo amiche, lei ha sempre la battuta pronta e sa tenermi testa, mi dice sempre le cose come stanno, a costo di ferirmi, senza peli sulla lingua, siamo davvero uguali in questo. Io anche sono esattamente così. 
«Cosa intendi?»
«Vedrai presto di cosa parlo» e si allontana con Robin sotto braccio, qualche primo ospite è già iniziato ad arrivare e loro due devono fare i perfetti padroni di casa e accoglierli.
La guardo raggiungere la porta e non capisco davvero a che cosa si riferisca e non amo restare con il dubbio sulle cose, a dire il vero lo odio profondamente. 
Per fortuna riesco a distrarmi facilmente e non pensare più alle parole di Regina. Non ho un accompagnatore con cui parlare, la mia amica è la protagonista della festa ed è giustamente impegnata a salutare tutti, Elsa è sparita chissà dove, forse è arrivato Graham ed è con lui... Così mi reco al buffet per prendere qualcosa da mangiare, sapendo che sicuramente ha pensato Regina a tutto e quindi sarà buonissimo, niente di troppo aristocratico e qualcosa da bere che non sia solo spremuta d’arancia. 
Voglio poi recarmi in giardino a prendere un po’ d’aria, per quanto fuori l’aria sia decisamente pungente, dentro fa decisamente troppo caldo. Preferisco un po’ di freddo.
Arrivo fuori con il mio piatto attenta a non romperlo o Cora sarebbe capace di farmelo ripagare con l’interessi, e un flûte in mano per sedermi sul dondolo che so esserci in giardino, quando una voce molto famigliare cattura la mia attenzione. 
Quella di Killian Jones. 
Cosa ci fa lui qui?
E poi mi tornano in mente le parole di Regina sul rimanere sorpresa e non di parlare troppo. Ha invitato Killian senza dirmi nulla. 
Ora capisco perfettamente anche quel suo discorso di oggi pomeriggio, quello scambio di chiacchiere innocue che abbiamo fatto mentre ci vestivamo. Non ha fatto altro che nominarlo e inserirlo nei suoi discorsi, non ha fatto altro che chiedermi, ancora una volta, del nostro pomeriggio insieme avvenuto solo pochi giorni prima. Tra l’altro alla fine non gli ho nemmeno restituito la giacca... Una volta arrivati a casa mia, sono stata travolta da mio figlio e i suoi racconti e non solo, ha parlato molto anche con Killian, che quando si è fatta l’ora di cena, lui è andato via senza riprendersela o meglio io di ridargliela. 
Devo dire che mi ha piacevolmente sorpreso il fatto che da subito è entrato in sintonia con Henry, ci sa decisamente fare con i bambini e soprattutto Henry è rimasto affascinato da lui. Ma come ha detto Regina oggi pomeriggio, nei tanti argomenti in cui discorso era proprio Jones, che è normale che mio figlio lo adori, visto la sua aria misteriosa e un uncino al posto della mano, che lo fa sembrare molto un pirata. Henry adora le storie sui pirati, qualunque storia a dire il vero, ma in particolare modo quelle sui pirati. E come darle torto a Regina? 
«Swan ti rendo pensierosa?» mi dice l’uomo avvicinandosi a me con il suo sorriso a trentadue denti, quello che mette in risalto la sua dentatura perfetta e il suo sorriso, oltre che la sua faccia da schiaffi. Io infatti non so se essere affascinata da esso o irritata. 
Ma che sto dicendo? Irritata ovviamente. Irritata anche da ciò che ha detto. Arrogante e sbruffone come sempre del resto. 
«No ovviamente, non pensavo a te! Che ci fai qui?»
«La tua amica ha invitato anche me, oltre Graham. Penso che volesse farci rincontrare sai? Parli di me con lei?» mi chiede ancora com quel sorriso ironico e divertito.
Mi irrito ancora di più.
«NO! Per mia fortuna non sei al centro dei miei pensieri»
E con fare deciso mi dirigo nuovamente dentro, cinque minuti con lui e già ha avuto la capacità di farmi innervosire più di quanto già non fossi, visto che a questi eventi mi sento davvero un pesce fuori dall’acqua. Se sono qui è solo per la mia amica. 
Anche se adesso una ramanzina non gliela toglie nessuno. Come le è venuto in mente di invitare Jones? Come?
La vedo chiacchierare da sola con Robin e mangiare qualcosa insieme a lui e quindi mi avvicino per parlarle, approfittando che nessuno è con loro per congratularsi.
Non appena mi vede sorride e immagino che abbia capito perfettamente, dal mio sguardo, che mi sono accorta della sua sorpresina. 
Tanto che è lei a parlare per prima, non lasciandomi modo di farlo.
«Oh andiamo Emma, non fare quella faccia! Lo so bene che ti fa piacere che lui sia qui... Ho visto come vi fate gli occhi bramosi e dolci e l’ho notato semplicemente in quei cinque minuti che sono stata con voi in città.» mi dice 
«Io non faccio gli occhi bramosi» rispondo secca, alterata dalla sua affermazione. Non ho mai fatto gli occhi dolci a Jones. O forse sì? Ma no, ovvio che no, c’è stato solo un momento quando eravamo soli in cima alla città che ho pensato che lui non fosse l’uomo che appare, ma è stato solo un attimo e ciò non vuole dire nulla, assolutamente nulla. Regina é fuori strada, completamente. 
«Tu forse no, ma lui si!» ribatte ancora lei, vuole sempre avere ragione. Ciò mi irrita e questa sera mi irrita tutto. Perché sono venuta? Ah già, per la mia amica che la principale causa della mia irritazione...
«Oh avanti Emma, dagli una chance. Non è così male se lo conosci meglio e ti potrebbe anche sorprendere» interviene nella conversazione Robin. Ci mancava solo lui adesso. E poi che cosa ne sa? Lo conosce? 
«Ha una tenuta a Londra dove vivono i miei, da ragazzi abbiamo spesso giocato insieme. Lui e Liam mi hanno insegnato tante cose e io ho insegnato loro a tirare con l’arco. Ci siamo persi dopo la morte del fratello e la scomparsa della sorella, ma ritrovandosi qui abbiamo riscoperto un po’ della nostra amicizia. È un brav’uomo, colto e intelligente, ha solo sofferto tanto. Prima della tragedia famigliare che l’ha coinvolto non era così donnaiolo, al contrario... E secondo me non lo è nemmeno adesso. Ha solo bisogno di una donna che lo porti ad amare di nuovo. Sai di Milah no?» Mi racconta inoltre, delle loro gite in barca, delle giornate fuori in cerca di avventura e i guai in cui si sono cacciati spesso e poi messi in punizione. Mi racconta di Killian e della sua gioia di vivere e di come pendesse dalle labbra del fratello e del suo fare protettivo con sua sorella. 
Annuisco e mi sorprendo allo stesso tempo di come Robin, il mio amico di infanzia lo conosca così bene. Ha fatto un quadro positivo ed elogiante di Killian che quasi lo vedo nuovamente con occhi diversi, come l’ho visto nel nostro pomeriggio di confidenze. Quasi rivedo il Killian allegro che ha scherzato, giocato e scherzato con mio figlio come se niente fosse, come si conoscessero da sempre. 
E se fossi io a sbagliare con lui? Forse sono io che ho paura di fidarmi e rimanere delusa. Di nuovo. Forse sono io che non voglio legarmi a nessuno e allontano ogni possibilità di conoscere nuove persone. Forse sono io che sono troppo selettiva e critica.
Non rispondo nulla ai due e me ne vado, continuando a rimarginare sulle parole di Robin e ciò che mi ha rivelato su Killian, se pur conoscessi la sua storia. Ma tante cose che mi ha detto sulle loro avventure non le sapevo, come non sapevo molto sul suo rapporto con i fratelli.
Ad avvicinarsi a me e distrarmi dai miei pensieri, è un giovane che ho già notato in altre feste, ma che so essere il classico tipo che ci prova con tutte e che viene a questi balli con l’unico scopo di rimorchiare, tra l’altro ho avuto modo di parlarci una volta e l’ho trovato estremamente noioso e banale. Fatto sta che per gentilezza lo saluto e sto per andarmene poco dopo, ma lui mi afferra per la mano senza che io possa rendermi conto, siamo già in pista e per forza di cose dobbiamo ballare. Io sono una pessima ballerina tra l’altro, quindi già non ho per niente voglia di ballare, figuriamoci con lui. A questo punto preferisco di gran lunga la faccia strafottente di Killian, almeno parlare con lui è piacevole. 
E mi maledico mentalmente per quel pensiero... 
Tra l’altro il damerino balla peggio di me e mi ha già pestato i piedi più volte. Mi ha preso alla sprovvista o non mi sarei ritrovata in questo pasticcio. Questa serata sta andando di male in peggio...
Non solo sono irritata perché la mia amica mi ha taciuto la presenza di Killian, adesso sono a ballare con uno che non sopporto e a pensare invece a quel pirata da strapazzo dagli occhi celesti a cui non voglio pensare e a cui non avrei pensato se non stessi in questa situazione. 
Non dovevo proprio venire a questa festa mi sa. 
Tra l’altro il tizio mi sta parlando di qualcosa di cui io non sono minimamente interessata e mi sta solo rimbambendo di chiacchiere inutili.
«Love, qui sei! Possibile che ti lascio un attimo da sola e qualcuno ti si mette alle costole? Piacere, sono Killian Jones, il suo fidanzato.» dice Killian rivolto prima a me e poi rivolgendo lo sguardo verso l’uomo con cui sto ballando.
E sono felice che sia corso in mio aiuto, probabilmente il mio sguardo diceva chiaramente “SOS” e il damerino concentrato a raccontare nemmeno si è accorto di ciò. Meglio così. 
«Sei fidanzata?» si stupisce della cosa, effettivamente non ho l’anello al dito e lo avrà notato.
«Si, non è ancora ufficiale, ma lo sarà presto! Andiamo, love.» io non avrei saputo che cosa rispondere, ma Killian taglia corto e mi porta via da lì, afferrando la mia mano e conducendomi verso il giardino. 
Solo una volta che siamo nel punto esatto dove ci siamo salutati questa sera, lui lascia la mia mano e io guardo davanti a me, alla fontana poco distante che sta sprigionando i suoi schizzi, illuminata solo dalla luna che ormai fa capolino nel cielo. È uno spettacolo bellissimo. 
Nessuno dei due però dice una parola. 
«Non dico tanto, ma almeno un grazie per averti liberato da quel damerino me lo merito» è lui a prendere la parola per primo e io finalmente mi volto per guardarlo e mi accorgo che mi sta guardando già a sua volta. 
Alzo gli occhi al cielo e lo ringrazio, non distogliendo il contatto visivo con il suo viso e i suoi occhi. 
«Anche se, come minimo per averti salvato i piedi e per averti salvata da un terribile mal di testa, merito altro...» porta prima la mano dietro l’orecchio, come se fosse imbarazzato, ho notato che lo fa sempre quando è nervoso, per poi spostarla verso le sue labbra...
E io lo prenderei nuovamente a schiaffi, mi sta sfidando, vuole che io lo baci.
«Penso che un grazie sia sufficiente, anche perché non ti ho chiesto io di venire in mio soccorso, magari mi stavo divertendo a ballare con lui» lo provoco, se lo merita visto ciò che mi ha detto.
«Lo capisco, pensi che sia troppo per te e poi non resisteresti al mio fascino e al desiderio di farlo ancora...» e ancora una volta mi provoca, mi sfida apertamente stavolta, ignorando completamente ciò che gli ho detto, dando per scontato che io fossi annoiata dal damerino. Dando per scontato che la sua presenza invece è gradita. Vorrei prenderlo a schiaffi, ma non lo faccio, al contrario lo provoco a mia volta. 
«Forse per te è troppo Jones...» gli dico, mentre il suo sguardo malizioso, fa vibrare il mio corpo al punto da accettare la sua sfida. 
Lo afferro per il colletto della camicia e lo bacio. Senza rendermene conto. 
Muovo la mia bocca sulla sua e ben presto lui inizia a fare lo stesso. Se in un primo momento é rimasto sorpreso per la mia intraprendenza, poco dopo inizia a ricambiare a sua volta, insinuando la sua lingua all’interno delle mie labbra alla ricerca della mia. Gliela faccio trovare ed esse iniziano una danza senza fine.
Le mie mani sono ancora sul colletto della sua camicia, le sue sono sul mio collo e lo accarezzano dolcemente. Suadenti. 
Cavolo se sa baciare bene. Le sue mani poi sono così calde...
Un barlume di lucidità, ma anche la necessità di riprendere fiato, mi fanno allontanare da lui. 
Non doveva succedere, non dovevo baciarlo, perché mi rendo conto che mi è piaciuto maledettamente e che ho i brividi lungo la schiena. La paura torna a impadronirsi di me e sono andata io stessa a cercarmi il pericolo come una stupida.
«È stato...» prova a dire lui, mentre ancora non ci siamo allontanati completamente.
«Un qualcosa che non accadrà mai più.» dico io, scappando, scappo sempre quando ho paura. 
E scappo letteralmente da lui, rientrando in casa. 


Killian’s POV 

Non so descrivere questo bacio, so che è stato... Meraviglioso, quanto inaspettato. Non avrei mai pensato che Emma Swan mi baciasse. Quando l’ho provocata affinché mi baciasse, non avrei mai pensato che l’avrebbe fatto seriamente. 
La vedo allontanarsi, anzi letteralmente scappare da me e io invece, istintivamente mi porto la mano alle labbra, mi sento ancora le sue impresse sulle mie, avverto ancora il suo sapore... 
E talmente sono scosso che non riesco a muovermi. Vorrei seguirla dentro e baciarla ancora, ancora e ancora, ma naturalmente un barlume di lucidità non mi fa fare un gesto così impulsivo. Quel bacio se pur desiderato mi ha letteralmente sconvolto. E ora non so davvero come comportarmi, come reagire. Mi sono sempre ripromesso di non farmi più coinvolgere emotivamente da una ragazza, mi sono ripromesso di non lasciarmi andare e invece, invece mi ritrovo coinvolto da Emma Swan, sono coinvolto più quanto avrei creduto, questo bacio inoltre, ha risvegliato delle sensazioni in me che non provavo più da tempo.
È stato solo un gioco all’inizio, Emma è bella, affascinante, interessante e simpatica, ma l’ho sempre guardata più come una conquista, invece il bacio che ci siamo scambiati è stato talmente intenso, che ho avvertito il mio cuore battere forte, come non faceva da tempo, anni ormai... Improvvisamente il ricordo di Milah è scomparso per fare spazio a un sentimento nuovo. Come può un bacio far provare emozioni simili? E soprattutto un bacio può far tornare a battere un cuore che si era fermato, per insufficienza d’amore e tanto odio nella propria vita? Si, a quanto pare si, o forse è un dono di Emma, una sua capacità. Oltre a essere così bella e diversa dalle altre, è speciale. 
E mi rendo conto che potrei perdere seriamente la testa per lei, ma non ho intenzione di lasciare stare, al contrario, voglio conquistarla, voglio che il suo cuore mi appartenga. 
Se prima l’ho corteggiata per gioco e semplicemente per divertimento, ora voglio fare seriamente con lei. 
Con quei pensieri torno a casa, il mio amico non so dove sia, non l’ho visto per tutta la sera, ma non gli dispiacerà se me ne vado. A interrompere i miei pensieri è Zelena, la quale tra le altre cose mi fa anche prendere uno spavento, visto che è comparsa dal nulla e in casa è tutto buio. Faccio letteralmente un salto, tanto che mi viene spontaneo chiederle se è forse impazzita. 
La sento ridere, ma anche prontamente avvicinarsi subito a me, in poco tempo sento il suo fiato sul collo e le sue labbra sopra di esso. 
«Mi sei mancato» mi dice suadente.
Cosa? Va bene, in passato abbiamo avuto una storia se così si può definire, ma è finita già da parecchio e io e Zelena è da tempo che non passiamo la notte insieme, poi sa bene che è stato solo un piacevole passatempo tra noi, ora cos’è cambiato?
Le sue labbra dal mio collo si spostano verso la mia guancia, per poi andare a depositarsi sulle mie labbra. 
Mi allontano prontamente da lei, spingendola via da me e incrocio finalmente i suoi occhi, mi guarda arrabbiata, decisamente contrariata dal fatto che io l’abbia respinta.
«Si può sapere che ti prende stasera?» le chiedo non riuscendo a capire questo suo strano comportamento, avevamo chiarito che qualunque cosa ci fosse stata tra noi era indubbiamente un capitolo chiuso, ora perché riaprirlo?
«Ho voglia di coccole e tu sei il mio preferito per sopperire a tale compito» risponde maliziosa, come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se mi avesse proposto di andare a fare un giro e non mi stesse proponendo del sesso... 
Mi getta nuovamente le braccia al collo e le sue labbra tornano sulle mie. Esito un solo istante, ma poi confuso come sono, per ciò che è accaduto con Emma, per ciò che forse provo per lei, ma che non voglio provare, cerco di dimenticarmi di lei dedicandomi a un’altra donna, al puro piacere fisico e ricambio il bacio. 
Le mani di lei sono ancora intorno al mio collo e intensificano la presa, la mia e il mio uncino vanno a depositarsi sui suoi fianchi, la spingo verso il muro e le faccio fare un leggero salto per poter sentire le sue gambe attorcigliarsi intorno al mio bacino e io posso andare a insinuare la mano sotto il suo vestito, con l’uncino la tengo e con la mano l’accarezzo sulle natiche, mentre non smetto di baciarla, sulle labbra, mordendole il lobo dell’orecchio e scendendo verso il suo collo...
Sento subito i suoi mugolio di piacere, ma io al contrario, non provo assolutamente niente. Eppure mi ricordo che non era difficile per me eccitarmi durante le nostre prestazioni, ma stavolta se pur volendolo non ci riesco proprio.
E faccio l’unica cosa sensata, la faccio scendere e l’allontano da me.
«Non ci riesco, mi dispiace Zelena» le dico, veramente dispiaciuto, ma a quanto pare non riesco a levarmi Emma dalla testa, ciò che mi ha trasmesso solo con un bacio, un semplice bacio che ha avuto il potere di mandarmi su di giri, di farmi perdere la testa come un ragazzino alla sua prima cotta. 
«Che vuol dire Killian? Non mi desideri più come prima? È per colpa di quella lì non è vero?» mi chiede alzando il tono della voce, nervosa e alterata, decisamente alterata.
Prima che possa risponderle, é ancora lei a parlare.
«Come puoi preferire lei a me? È una ragazzina, avrà si o no vent’anni, non è del nostro stesso rango, hai visto come si veste? E poi quale ragazza tira di spada e va a cavallo? È un vero e proprio maschiaccio, non mi stupisco se rimanga zitella per tutta la vita. Non sa nemmeno cosa vuol dire fare impazzire un uomo di piacere... Te la faccio levare io dalla testa se me ne dai modo.» 
A sentire tutto questo veleno su Emma mi allontano ancora di più dalla donna e quando sono a debita distanza da lei, mi volto nuovamente per guardarla in faccia. 
«Emma avrà pure vent’anni ma è più matura e donna di te. Lei ha molta più classe ed eleganza di te, anche nella sua semplicità e non sfigurerebbe nemmeno con uno straccio addosso... Non so se posso dire lo stesso di te, che per risultare quanto menò passabile, devi passare almeno un quarto d’ora davanti allo specchio e per sedurre un uomo ci devi andare a letto insieme.» le rispondo a tono, alzando a mia volta la voce. Ciò che ho detto è quello che penso sul serio, Emma ha decisamente più classe ed eleganza di lei, è bella nella sua semplicità, nei suoi modi genuini di fare, nella sua schiettezza, non ha peli sulla lingua, ciò che pensa dice e ciò mi piace davvero tanto di lei, è limpida e sincera. I suoi occhi parlano spesso per lei, sono così espressivi, che potrei perdermi dentro di essi per tutta la vita. Non ha bisogno di malizia o di giocare sporco o usare il sesso per far impazzire un uomo, ci riesce semplicemente essendo se stessa. Non ha bisogno di nulla per far innamorare un uomo. 
E io mi accorgo di essere fottuto. Perché mi sto innamorando di lei e l’ho appena ammesso.
«Tu sei innamorato di lei?» dice ancora Zelena e io senza nemmeno risponderle la lascio in corridoio e me ne vado in camera mia. 


Emma’s POV 

Necessito di parlare con qualcuno di ciò che è successo con Killian, mia sorella Elsa è rientrata tardissimo ed è uscita ancora prima con i miei genitori per andature alla tenuta di Graham, lui a quanto pare ieri le ha chiesto di sposarlo e ora, i miei genitori vogliono parlare con lui, come da tradizione, non solo mio padre vuole fargli un discorso da uomo a uomo, o meglio minacciarlo che se fa soffrire sua figlia lo uccide in modo molto doloroso. Lo conosco bene.
Fatto sta che lei è uscita e io mi vesto velocemente, prendo Henry perché non voglio certo lasciarlo alle mie sorelle e dare loro questa responsabilità e vado da Regina. Sono sicura che Robin sarà ben felice di passare un po’ di tempo con mio figlio, lui adora i bambini, infatti credo proprio che sarà un papà perfetto e che forse, presto avranno dei figli. Non so quanto sia contenta Regina, almeno a suo detto, ma secondo me anche lei sarebbe una mamma splendida, Henry l’adora e lei è molto materna nei suoi confronti, più di quanto pensa, infatti gliel’ho detto spesso.
Mi faccio annunciare e una volta in salotto, mio figlio si lancia verso la donna abbracciarla forte, esattamente come previsto. Urlando “zia Regina”, la chiama così perché sa del legame speciale che abbiamo io e lei, sa che siamo come sorelle.
La mia amica lo stringe a sua volta, ma poi sposta lo sguardo verso di me e capisce che non sono lì per una semplice visita di cortesia, ma che devo parlarle. Ci capiamo con un semplice sguardo noi due.
Chiede a Robin se può rimanere con Henry, lui annuisce e noi ci dirigiamo verso il giardino, esattamente dove io e Killian ci siamo baciati. Tanto che i ricordi del bacio tornano a occuparmi la mente e prontamente cerco di scacciare quei pensieri, non voglio pensare a lui. Devo dimenticare il bacio, se pur un gran bacio, è stato solo questo.
Regina mi guarda senza dire nulla, ma dal suo sguardo capisco che abbia già intuito di cosa io le debba parlare. E la cosa mi irrita e imbarazza allo stesso tempo, tanto che prontamente divento rossa in viso, senza nemmeno rendermene conto. Dandole conferma ulteriore.
«Vi siete baciati?» mi chiede a bruciapelo e la odio profondamente quando mi capisce così bene, anzi no, non è vero, ma non può sempre avere ragione...
Annuisco e divento ancora più rossa se è possibile, se avessi ancora indosso il vestito della serata, mi sarei confusa senza dubbio con quello, stile camaleonte per intenderci.
«E com’è stato?»
«Reginaaaaaaaa! Non è questo il punto!» perché deve imbarazzarmi ancora di più e rendere il tutto ancora più difficile? 
«E quale?» mi chiede divertita, dalla sua espressione furba deduco che pensi che mi sia piaciuto parecchio, ha il suo tipico sguardo malizioso e io la odio ancora di più.
«Non doveva accadere, mi ha provocata e sai che quando mi sfidano...»
«Ti ha sfidato a baciarlo?»
Le racconto come sono andate le cose e lei scoppia a ridere vistosamente, senza ritegno e non preoccupandosi di prendersi il gioco di me.
«Tu l’hai baciato perché lo volevi e ti è pure piaciuto o non saresti qui così allarmata per un semplice bacio.»
Beccata. Mi ha letteralmente scoperta e io divento ancora più rossa in viso, tradendomi completamente. Se fino a un attimo prima avevo una reputazione, ora é stata sotterrata dal mio imbarazzo. 
Non dico nulla, so bene che Regina mi conosce meglio di chiunque altro e non c’è bisogno che io dica nulla.
Anzi è lei a prendere nuovamente la parola. 
«Emma non c’è niente di male se ti piace, sarebbe anche ora che iniziassi a fidarti nuovamente di qualcuno. Non voglio che mi diventi una zitella acida.»
«Ehi! Zitella a chi?» fingo di arrabbiarmi per la sua affermazione e lei scoppia a ridere, per poi tornare serie entrambe.
«Non so che cosa provo per lui. Mi piace. Le volte in cui non fa lo sbruffone che vuole stare al centro dell’attenzione mi piace, ma ho paura, Regina. Ho una maledetta paura di fidarmi di nuovo e rimanere delusa...» e tiro fuori le mie insicurezze. Killian mi piace, é odioso, strafottente e quando fa le sue battute spinte mi irrita e imbarazza, ma per qualche ragione misteriosa mi piace. Mi piace perché non è solo ciò, è sensibile, con mille insicurezze come me. L’ho capito quando mi ha raccontato la sua storia, quando ho incrociato i suoi occhi celesti ed erano ricoperti di tristezza, per un passato che ancora lo tormenta. E in fondo siamo molto simili io e lui, non riusciamo più a fidarci del prossimo... E mentre penso tutto ciò, mi rendo conto che mi piace più di quello che ammeto a me stessa e che potrei anche innamorarmi di Killian Jones. 
«Emma, del domani non c’è certezza, goditi quello che hai senza pensare a domani.»
«Da quando sei diventata così saggia Mills? È l’effetto Robin?» le dico guardandola negli occhi incredula.
«Io lo sono sempre stata, sei tu quella che non lo è nemmeno un po’» mi risponde prontamente lei, come al suo solito. Mi sa che non riuscirò mai ad avere l’ultima battuta con Regina. 
Poco dopo veniamo raggiunte da mio figlio con Robin, il quale vuole mostrarmi com’è stato bravo a tirare con l’arco. Mia madre e a volte anche mia sorella Merida, gli insegnano, quindi ha già una piccola base, ma con Robin ha tirato proprio da una posizione lontana ed è stato molto bravo. Mi ha fatto vedere il suo bersaglio.
Lo abbraccio istintivamente e lui si lascia abbracciare per un attimo e poi si separa tornando vicino a Robin. Non vuole mai essere troppo coccolato, lui è un ometto. O meglio un cavaliere corsaro.
Il nostro momento di confidenze è ufficialmente finito, ci dedichiamo entrambe ad Henry e a giocare con lui, fino a che per noi non si fa ora di tornare a casa. 
Il mio ometto saluta la zia Regina e lo zio Robin con un abbraccio, con la promessa di tirare presto di nuovo con l’arco insieme all’uomo. E Regina si rivolge a me.
«Mi raccomando, Swan, buon intenditore, poche parole» e ovviamente so che si riferisce al fatto che io debba parlare con Killian, lei è sicura che ci saranno altre occasioni di vederlo, io non ne sono certa, ma di sicuro non vado a cercarlo io. Aspetto che mi si presenta l’occasione. Sono incorreggibile lo so, ma non cambierò mai. 
 


Spazio autrice: Ciao tutti! Mi scuso se il capitolo arriva in ritardo, ma lo scorso sabato tra una cosa e l'altra non ho avuto modo di correggere il capitolo e creare l'immagine. Ma finalmente sono qui a rimediare ed ecco il nuovo capitolo. E finalmente Emma e Killian si baciano. Dopo sei capitoli, li ho fatti finalmente cedere, anche se Emma è scappata letteralmente da Killian per paura di ciò che prova, anche se ha ammesso di provare qualcosa per lui con Regina... E Killian a sua volta non ha ceduto con Zelena, perché è innamorato di Emma. Entrambi hanno ammesso i loro sentimenti, ma che cosa accadrà adesso? Stiamo per entrare nel vivo della storia e spero si scopriranno nuove cose. 
Detto ciò, vi auguro un buon week end. A prestissimo.
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: SweetPaperella