Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: Brux_95    16/05/2020    3 recensioni
Come suggerisce il titolo si parla di diversi mondi. Ovviamente la Terra sarà al centro di tutto all'inizio. Noi umani siamo stati i primi umani? Siamo tutti normali o ci sono super umani? Quali e quante potenze ci sono nell'universo? Questo racconto fantastico risponderà (a modo mio) a queste domande.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 4: Primi nemici

Fred non si trova molto bene a spalare escrementi, lavare mucche e cavalli e preparare il mangime, ma almeno è al sicuro. La voce si è sparsa e da mattina a sera la famiglia Massari (la famiglia di Lily) è sempre sotto pressione. Sfortunatamente non solo da amici o persone comuni, ma anche dai giornalisti. La notizia arriva anche alle forze di polizia che chiede un mandato di perquisizione della casa.

Al bussare della porta risponde Adriano.

- Buongiorno, abbiamo un mandato di perquisizione. -

- Ah... si prego. - risponde Adriano cercando di nascondere la paura.

I tre agenti entrano in casa ed iniziano a guardare il salotto. Ogni cosa viene coperta con la polverina per rilevare le impronte, le tende blu, la tv, il divano e le poltrone bianche, mentre la famiglia è obbligata a restare in cucina.

Al contempo arriva un auto nera dal quale scendono due agenti vestiti di tutto punto e molto palestrati ed entrano in casa. Uno dei due fa anche fatica a passare dalla porta... un vero armadio di uomo.

- Buongiorno signori. - dice uno dei due con voce bassa e aspra. L'agente che controllava la famiglia in cucina si avvicina a loro. - Scusate chi siete? -

- Agenti segreti. Questo caso ora è nostro potete ritirarvi. -

- Agenti segreti? Non ne sapevo niente. -

- Siamo subentrati poco fa e siamo stati mandati qui. -

- Ok, non vi dispiace se verifico? Non vorrei finire nei guai. -

- Non c'è bisogno di alcuna verifica non vi fidate forse? - con voce alterata.

- Stia tranquillo voglio solo avvisare il mio superiore. -

Prima che il poliziotto prenda il telefono, l'agente lo colpisce con forza al volto con due diretti destri ed un gancio sinistro che lo mettono a terra.

I componenti della famiglia si alzano dalle sedie, impauriti e confusi.

- Ma che diavolo sta facendo? -

- Stia zitta signora. Vogliamo parlare con la ragazza. -

- Che volete da mia figlia? - domanda Adriano mentre afferra Lily e la mette dietro di sè.

- Non è lei che vogliamo, ma lei. - indicando con le sue grosse mani Michelle.

- Cosa? Perchè io? -

Nel frattempo i due agenti che stavano raccogliendo i campioni nel bagno dopo il corridoio, tornano in sala insospettiti dalle voci.

- Chi siete? - dice uno dei due prima di vedere il collega a terra, alchè estraggono le pistole. - Mani bene in vista tutti e due! -

I due estranei si gettano sugli agenti che non fanno in tempo a sparare e vengono picchiati fino a perdere i sensi, mentre Michelle e Laura urlano di smetterla.

- Scappate via è inutile urlare. - gli sussurra Adriano.

Chiaramente i due grossi agenti sono una minaccia e Lily inizia ad avere uno dei suoi attacchi d'ansia. In quel momento la collana si circonda di una luce flebile.

Fred sente il pericolo che corre la ragazza, getta a terra il forcone ed inizia a correre, dapprima come una persona normale, poi sempre più veloce tanto che la strada ai suoi occhi diventa una linea stretta. Intanto i due agenti si avvicinano a Michelle.

- Abbiamo visto il video che ha fatto qualche giorno fa. Dov'è lui? -

Adriano si mette davanti alle ragazze – Mi sembra ovvio che non siete agenti. -

- Lei si levi di mezzo, abbiamo ricevuto l'ordine di prelevare il ragazzo ed eliminare qualsiasi intromissione quindi non lo chiedereò di nuovo. -

Adriano trema sempre più, ma non si sposta.

- Allora dov'è lui? - richiede con voce seccata, ma nessuno dice una parola.

- Pensate di poter tacere? A noi fa solo piacere sapete. Così ci obbligate ad usare le maniere forti. - dice con un mezzo sorriso mentre si toglie la giacca, la quale scopre un torace e delle braccia veramente possenti. L'altro agente rimane sempre in silenzio.

Adriano sa che non può far nulla contro una montagna di muscoli così, tuttavia non può neanche star a guardare, così tenta di colpirlo con un pugno al viso che và a segno ma non ha effetto.

L'omone afferra il polso di Adriano ed inizia a stringerlo tanto da metterlo in ginocchio dal dolore.

Le urla si sentono fin fuori casa, ma i soliti vicini ficcanaso stavolta si fanno i fatti loro.

Laura afferra una sedia e minaccia l'uomo – Lascialo andare o te la spacco in testa! - la voce era forte ma il viso trasudava paura da tutti i pori.

L'uomo lascia il polso di Adriano e si avvicina a Laura piano piano e lei indietreggia, ma non più di tanto visto cha alle spalle c'è il bancone della cucina.

Quando l'uomo mette Laura alle strette lei gli tira la sedia addosso, ma lui non risente del colpo e lancia via la sedia. Lily impaurita con uno sprazzo di follia va contro l'uomo e lo spinge. In qualche modo la spinta lo fa volare contro il mobile che conteneva vari servizi di piatti e bicchieri e lo spacca, facendo un gran frastuono. Una ragazza bassa, impaurita che non ha mai fatto a botte ad un tratto ha messo k.o. un energumeno stra palestrato lanciandolo letteralmente contro un mobile.

Il tempo si ferma. Tutti rimangono a bocca aperta a domandarsi come sia possibile.

L'altro agente invece di spaventarsi si infuria ed afferra Lily per il colletto della maglia e la solleva da terra. Lei gli tira qualche calcio al petto e qualche pugno al braccio, ma senza risultato.

- Perchè non gli fa niente? - dice Adriano.

- Ma cosa stai a farti domande aiutala scemo! - urla Laura tra paura ed isteria.

L'uomo serra il destro e lo carica contro Lily, ma mentre il pugno si avvicina arriva Fred, che non riesce a fermare la sua corsa in tempo e punta l'uomo finendogli contro e facendolo volare contro il muro. Fred si rialza subito e controlla le condizioni di Lily che fortunatamente ne è uscita incolume. Anche Adriano si è ripreso dalla presa al polso.

- Cos'è successo? -

- Non lo so, non sappiamo chi sono, però cercavano te. -

- Dobbiamo andarcene non siete più al sicuro neanche voi. Fate su le cose indispensabili andiamo tutti alla fattoria finchè non abbiamo qualche idea. -

Il pensiero di abbandonare casa ed amici fa scoppiare in lacrime Michelle mentre mette qualche vestito nello zaino di scuola e prende il suo orsetto blu con il quale dorme.

Lily dopo aver recuperato qualche vestito prende il telefono che non guardava dal venerdì sera e si ritrova con 25 messaggi e 8 chiamate perse tutte dal fidanzato. Ha un po' d'ansia ma non pensa a scuola ed amici al momento. Sale in macchina ed inizia a scrivere un poema lunghissimo per spiegare la situazione al ragazzo.

Adriano e Laura stanno preparando la valigia e si mettono a discutere.

- Perchè dobbiamo andarcene? - chiede Laura.

- Non l'hai visto anche tu? -

- Ma ormai quei due sono sistemati, basta chiamare la polizia e quando si riprenderanno i tre che sono di sotto e testimonieranno ci penseranno loro. -

- Forse neanche la polizia può far niente. Pensa se fanno parte di una qualche organizzazione che può scavalcarli. La polizia locale sente le voci girare ed arrivano a noi, ma loro come ci sono arrivati? I giornalisti non hanno scoperto nè scritto niente. Nessun annuncio, neanche su internet, solo voci di ragazzini. Eppure sono arrivati qui e non si sono creati problemi a picchiare a sangue tre poliziotti. L'unica cosa da fare è andare via per un po' -

- E come faranno i ragazzi con la scuola? -

- Ma come fai a pensare alla scuola? La nostra vita è in pericolo, abbiamo un alieno in casa, nostra figlia ha lanciato via un uomo quattro volte lei e tu pensi alla scuola? -

- Ok... hai ragione. Sono molto tesa e non ragiono. -

- Ti capisco bene tesoro, anche io sono molto teso e non so come andare avanti. Ma dobbiamo pensare alle nostre bambine e prendere le decisioni giuste. E poi non è per sempre, torneremo a casa. -

Loro due sono gli ultimi a scendere le scale. Intanto Michelle sta raccontando a Fred l'accaduto.

- Volato via? -

- Si è stata lei. -

- Ma com'è possibile? Hai notato qualche cambiamento in questi giorni? -
- No no. -

- La collana. - dice Lily.

- Come? -

- La collana si è illuminata quando avevo paura. -

- Anche la mia si è illuminata e mi ha avvertito del pericolo che correvi. -

- Dici che non c'entra niente? Se non è merito di questa collana allora vuol dire che neanche io sono umana. -

- Non sappiamo cosa possano fare queste collane, al momento non pensare di avere dei poteri che poi inizi con gli esperimenti e rischi di farti male. -

Lily rimane confusa ed inizia a pensare, ignorando ancora il telefono.

I genitori salgono in macchina e partono verso la fattoria dopo aver chiamato un' ambulanza per i tre poliziotti feriti.

Durante il viaggio l'auto è avvolta da un silenzio di tomba. Michelle tiene stretto il suo orsetto blu che ha fin da bambina, Fred tiene la collana in mano e pensa a cosa serva. Sarà quella a dargli i poteri? Lily appoggiata con la testa al finestrino guarda fuori immersa in mille pensieri. La sua vita è stata una menzogna? È davvero figlia di Laura ed Adriano? È umana? Cosa accadrà con il suo ragazzo? Dovrà vivere nascosta? Tutti questi pensieri affollano la sua mente che si immagina tutte le possibili risposte.

Durante il loro viaggio, a casa loro arrivano altri tre agenti, uno vestito di tutto punto molto simile ai primi due, due più bassi e più secchi ma sempre vestiti bene.

- Questi due imbecilli hanno fallito la missione. - dice il più basso.

- Uno di sti due respira ancora? - gli fa notare l'altro basso.

- Silenzio. Ma guarda qua. Hanno distrutto la cucina, che spreco. E poi guarda quel muro com'è messo. Evidentemente il giovane ha una forza fuori dal comune. Mio fratello non sarà contento. -

Le sirene dell'ambulanza si avvicinano e gli uomini se ne vanno dopo aver ucciso il loro l'agente finito nell'armadio che ancora respirava.

La famiglia arriva alla fattoria e dopo aver spiegato la situazione al loro amico sorgono altri problemi.

- Dovrei tenervi qui? Con tutta la gente che vi cerca? -

- Sarà solo per qualche giorno, il tempo di organizzarci. -

- E se quelli vengono qui che succede? Ho due figli non posso rischiare. -

- Anche io ho due bambine aiutaci. Non puoi lasciarci in mezzo alla strada come se niente fosse. -

- Scusa tua moglie è una persona importante possibile che non ha un posto dove andare. -

- Ok ho capito... ce ne andiamo. Grazie dell'aiuto eh. -

- Non fare così, tu rischieresti la vita dei tuoi figli? -

- No. Ma di certo non lascerei un amico nei guai. -

Adriano torna deluso in macchina dove lo aspettavano gli altri.

- Allora? -

- Allora niente dobbiamo andare da un'altra parte. Tu non hai posti? -

- Non posso rischiare, mi farebbero troppe domande. E poi sono un personaggio pubblico ci metterebbero poco a scoprirci. -

- Già non ci avevo pensato. -

- Forse ho un'idea. - dice Lily.

- Quale? - risponde Adriano.

- Possiamo andare da Nick. -

- Sei sicura che il tuo ragazzo ci ospiterà tutti. -

- Gli parlerò io. Tentar non nuoce. -

Così la famiglia riparte e va a casa del ragazzo di Lily con la speranza di essere accolti almeno un paio di giorni.

Nel frattempo gli uomini che erano entrati a casa dei Massari rientrano alla base. Un palazzo che ospita opere d'arte di vario genere e mostre. Ci sono diverse persone dentro ad ammirare diverse opere, tra statue, quadri e modelli 3D.

I tre entrano, ma si dividono e due entrano in un porta dov'è vietato l'ingresso, mentre il terzo, quello basso che ha fatto il sopralluogo, va al piano di sopra dove un uomo di altezza e corporatura media sta parlando di un quadro con diversi acquirenti.

- Questo quadro a parere mio è il migliore che Sebastiano abbia fatto. Susanna davanti a Daniele. Qui Sebastiano sottopone il proprio concepimento di base... -

- Scusate signori devo rubarvi mio fratello e la sua R moscia un minuto. -

I due si allontanano da qualsiasi persona e parlano sottovoce.

- Hanno fallito. - dopo queste parole l'altro uomo sospira.

- Non mi aspettavo certo il contrario. -

- Dovresti vedere quella cucina. Secondo me ha la super forza. Quindi che facciamo? -

- Cosa vorresti fare? Nessun uomo normale può fermarlo. Quindi aspettiamo che il nostro amico finisca le sue invenzioni, poi torneremo a dargli la caccia. - detto questo l'uomo torna al quadro – Scusate l'interruzione. -

Si fa sera e la famiglia Massari intanto sta attendendo nel salotto che la discussione tra Lily e Nick finisca.

- Non ti fai più sentire e poi vieni qui e mi chiedi di ospitarti? -

- Senti il messaggio te l'ho mandato, ti ho spiegato la situazione. -

- Cosa mi hai spiegato? "Sono nei guai, delle persone stanno cercando un mio amico a dopo". Questo è il tuo messaggio, cosa dovrei capire? -

- Ok è una situazione complicata ed io sono tremendamente sotto pressione e sai bene che poi non penso a quello che dico, quindi sei disposto a tenerci qui o no? -

- Massi per me non c'è problema, i tuoi possono stare nel letto dei miei che tanto sono fuori una settimana per gli altri c'è il divano e la poltrona, tu dormi con me. -

- Con chi è che dorme? - dice Laura senza essere ascoltata.

- Però non puoi venire qui così, voglio sapere che sta succedendo e voglio sapere chi è questo. - indicando Fred.

- Ok, ok. Ti ricordi venerdì, quando eravamo sull'albero? -

- Si certo. -

- Ecco... lui è... quello che abbiamo visto cadere dal cielo. -

Nick rimane si stucco. - Quindi... questo qui sarebbe caduto dal cielo? E poi è venuto da te? -

- Si. È difficile da credere lo so. Anzi è difficile anche da dire, ma è così. Io e questo ragazzo siamo legati da queste collane. -

- In che senso legati? -

- Non te lo so spiegare e adesso non fare scenate di gelosia. Sta di fatto che ha dei poteri incredibili che non sa nemmeno lui di avere perchè ha perso la memoria e ha la mia stessa collana. Mi ci vuole tempo per capire. Adesso qualcuno lo sta cercando ed è arrivato a noi per questo stiamo scappando. Non sappiamo dove andare. -

- Ok restate qui. Ma io e te non abbiamo finito di parlare. -

La famiglia si sistema per la notte. Adriano e Laura nel letto dei genitori di Nick, restano svegli per gran parte della notte a fissare il soffitto senza dire niente. Michelle dorme sul divano e Fred sta sulla poltrona con lo guardo perso nel vuoto.

Lily e Nick sono nella camera di quest'ultimo a parlare.

- Mi sembra una storia dei tuoi fumetti. -

- Lo so è la stessa cosa che mi ha detto mio zio. Sembra che sia la sola a trovarlo fantastico. -

- Non ho detto che non è fantastico, ma è difficile crederci. -

- Beh è così. Di certo non ho inventato tutto per venire qui con i miei a passare la domenica sera. -

- Ok ok calmati. -

- Sai qual'è la cosa più brutta? -

- Cosa? -

- Quello che ho fatto. Ho messo k.o. un uomo spingendolo via. -

- Vi stava minacciando, hai fatto la cosa giusta. -

- Lo so non intendevo questo. La cosa brutta è che l'ho spinto via. Un uomo enorme. Come ho fatto? -

- Stai dicendo che hai dei poteri anche tu? -

- Ho paura. E se non fossi umana? Se quelli nell'altra stanza non fossero i miei genitori? -

- Adesso non iniziare a farti i film mentali parlane a loro. -

- Ci ho già provato. Loro dicono di non sapere niente... solo che hanno ricevuto questa collana da qualcuno di famiglia reale e basta, ma giurano di essere i miei genitori. -

- Allora non ti preoccupare di questo. E poi anche se non fossero i tuoi veri genitori non significa che non siano la tua famiglia. -

- Non è questo il problema di certo non gli vorrei meno bene di adesso. Ma chi sono io? -

- Io credo che prima o poi lo scoprirai e che non serve a niente farsi venire l'ansia. -

Nick abbraccia Lily e i due si mettono a letto.

Al piano di sotto Fred ripensa a quando ha fatto vorticare l'acqua e cerca di focalizzarsi su quella sensazione, ma sente singhiozzare. Michelle sta piangendo con la faccia nella pancia di orso blu e Fred si avvicina.

- Perchè piangi? -

- Oh.. Non volevo farmi sentire. -

- Non credo faccia bene piangere di nascosto. -

- Tu mi odi? -

- Certo che no? Perchè? -

- Siamo qui per colpa mia. -

- Ma va non è vero. -

- Non dire così per farmi stare meglio. So che è colpa mia. Se avessi chiuso la diretta nessuno saprebbe niente e noi saremo ancora a casa. -

- Questo è vero, ma... se io non avessi creato un tornado d'acqua nessuno saprebbe niente. La colpa è mia in maggior parte. Forse sarebbe meglio se andassi in mano loro almeno smetterebbero di prendersela con voi. -

- No santo Dio ti farebbero tantissimi esperimenti per capire come sei fatto. -

- Vabbè non pensarci. Hai bisogno di dormire ora e mettiti in testa che non è colpa tua. -

La giornata è stata estenuante e piena di emozioni, alla fine Michelle si addormenta a poche ore dall'alba.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Brux_95