Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: Nexys    17/05/2020    1 recensioni
La solitudine è un male incurabile, una sensazione opprimente, un dolore incessante. Ai lati opposti della galassia, due anime tormentate sono unite da un legame che va oltre ogni immaginazione. Oltre lo spazio ed il tempo, Rey e Kylo Ren riescono a darsi un supporto che sfida le fazioni opposte di cui sono i legittimi rappresentanti.
Raccolta di one shot ispirate da prompt trovati sul blog Tumblr di leneemusing.
[Trilogia Sequel] [Reylo] [Raccolta] [Spoiler!] [What if?]
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Rey
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
#5. “I’m not sure I know who I’m supposed to be anymore




 
Essere un sopravvissuto, l'unico appartenuto al Primo Ordine, nella Nuova Repubblica era più un fardello che una benedizione. Da quando l'Imperatore Palpatine era stato definitivamente ucciso e tutto il rimanente popolo dei Sith sterminato, un velo di pace era stato steso sulla Galassia intera. Tutti coloro che avevano militato nella leggendaria Resistenza erano stati nominati Corpo di Guardia della Repubblica, incaricati di mantenere l'ordine pubblico.
In mezzo a quella costante e ormai sempiterna manifestazione di pace, Ben Solo si sentiva decisamente di troppo. Un superstite miracolato solo per poter essere ricoperto di odio per tutto il resto della sua vita.
Ricordava con una precisione a dir poco assoluta il momento in cui aveva abbandonato per sempre il ruolo di Kylo Ren, liberandosi di quelle vesti che in fondo non gli erano mai appartenute. Aver visto il corpo esanime di Rey, prossima alla morte, aveva risvegliato in lui tutti i sentimenti che il Lato Oscuro aveva represso con false promesse. L'unica persona che lo avesse mai capito e accettato era rimasta uccisa nell'ultimo scontro che aveva decretato le sorti dell'universo intero. E a lui tutto ciò non era parso giusto. L'aveva stretta tra le braccia, cercando un contatto nella Diade, per poi prendere l'ultima vera decisione - forse l'unica da che ne avesse memoria - di sacrificare quel poco di energia vitale rimasta, per trasmetterla a lei tramite quel contatto che lei stessa gli aveva mostrato, poco dopo la morte di sua madre Leia. Sheev Palpatine aveva strappato a entrambi buona parte della linfa vitale a tal punto da porre la Diade di fronte a un bivio. Ben aveva scelto di morire a favore della brillante luce di Rey. L'aveva vista riprendere colore, sorridere e chiamarlo per nome, prima di suggellare il suo risveglio con un dolce bacio. A quel punto, il giovane Solo aveva decretato che morire in quel modo fosse una benedizione più che sufficiente.

In piedi di fronte alla grande vetrata del suo alloggio, nel centro della nuova Capitale, Ben lasciava vagare lo sguardo nel vuoto. Grazie all'ennesima dimostrazione d'amore di Rey, era sopravvissuto e aveva avuto la possibilità di ricominciare una nuova vita, la stessa vita che in gioventù gli era stata negata. Ne era grato, infinitamente grato, ma non era semplice. Riprendere in mano una vita normale, con addosso l'etichetta di assassino parricida dalle mani insanguinate non era facile. Erano passati mesi, eppure lui si sentiva ancora sospeso tra la vita e la morte; nel limbo stucchevole di chi cerca un compromesso vitale tra la luce e l'oscurità.
Eppure, nel suo essere così distaccato da ciò che era sorto dopo la fine della guerra, si sentiva decisamente di troppo. Gli sguardi dell'ex Resistenza erano coltelli, lame pronte a sgozzarlo da un momento all'altro. Nessuno aveva manifestato nient'altro che disprezzo di fronte al suo ritorno, benché fosse stato benedetto e quasi consacrato dalla decisione di Rey. Ciò che più lo feriva era il fatto di non poter biasimare nessuno. Aveva sterminato popolazioni, uomini, donne e bambini, torturato innumerevoli persone, tutto in nome del potere. L'arte di seduzione messa in pratica da Snoke e dall'Imperatore era stata la sua rovina, così come lo era ancora il rancore che provava nei confronti di colui che gli aveva rovinato l'esistenza. Luke Skywalker.
Perso nei suoi pensieri, tormentato da troppe domande, non si accorse della presenza della ragazza che in silenzio gli si avvicinò, cingendogli il torace da dietro con le braccia.
Un viso familiare si premette contro la sua schiena, emettendo un sospiro flebile. Ben si rilassò immediatamente.
"Rey.", mormorò, posando le mani sulle sue braccia. La ragazza sorrise.
"Un tremito nella Forza mi ha condotto qui da te... Ben, che cosa succede?", gli mormorò, prima di vederlo voltarsi per accoglierla tra le braccia. Posò il mento sui suoi capelli e la strinse delicatamente, abbandonandosi ad un sospiro.
"Nulla che tu non sappia già.", ammise, rivolgendole un mezzo sorriso, coronato dalle stesse fossette di suo padre. 
So chi sono stato, chi dovrei essere, ma non chi sono proprio ora, qui, con te. 
Rey gli accarezzò il viso con dolcezza, comprensiva.
A piccoli gesti, lei era sempre pronta a dimostrargli comprensione; l'unica davvero felice della sua redenzione e del suo ritorno, oltre che della sua sopravvivenza. La Diade era finalmente riunita, il legame stretto come non mai. Una forza più intensa e concreta della vita stessa.
"Sei uno sciocco.", lo rimproverò, sollevandosi poi in punta di piedi per posare un piccolo bacio privo di schiocco sulle sue labbra, improvvisamente schiuse per la sorpresa. Ancora non riusciva ad abituarsi a quella relazione, a quella vicinanza che gli alleggeriva il cuore. Ogni volta in cui Rey gli era vicina, il peso del proprio passato era meno opprimente. Prolungò quel contatto di labbra, passandole poi una mano nei capelli, sciogliendo la sua acconciatura.
"Lo so...", confessò, sfiorando il suo naso con il proprio, prima di darle un altro bacio, un po' più profondo, nel quale la ragazza si sciolse e lui con lei. Averla al suo fianco, soprattutto nei momenti di sconforto ed in cui l'intero universo sembrava odiarlo, era l'unica vera ragione per cui vivere. Rey gli aveva donato letteralmente la vita, e lui non era nessuno, davvero nessuno per non apprezzarla e non godersela appieno, con gratitudine.
Rey gli sorrise, arrossendo delicatamente fino a far risaltare le lentiggini brune che Ben tanto amava. "Vieni con me, andiamo a fare due passi per schiarirci le idee."
Per il giovane Solo, ogni suo dolce sorriso era un nuovo inizio
















 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Nexys