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Autore: fenris    17/05/2020    0 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Capitolo 22

 

Gli esami continuano o Chiare, fresche e dolci acque

 

Il campo di allenamento numero trentanove era un enorme lago pieno di navi, alcune in legno e altre d'acciaio. Erano i resti della flotta di Konohakagure, usata nelle lotte contor Kiri o altri nemici marittimi. Il quarto Hokage decide di dismetterla dopo la Terza grande guerra dando la maggior parte delle navi ad aziende private, noleggiandone altre quando fosse stato necessario. Alcuni si opposero, ma l'eccessivo costo della manutenzione convinse i più.

 

Quel luogo era attualmente usato per allenarsi nelle battaglie in alto mare ed era conosciuto come ' il cimitero delle navi'. Molti ninja, abituati alla solida terra, erano in difficoltà una volta circondati da così tanta acqua. Ragione principale per cui Zabusa l'aveva scelto come scenario del secondo esame.

 

 

“ Bene, marmocchi, ascoltatemi bene- cominciò lo spadaccino roteando la mannaia per aggiungere un certo effetto- penserete di essere già chunin dopo aver superato il test dell'Uchica. Il mio compito è darvi un bella iniezione di realtà, perchè siete ancora lontanissimi. Come sapete questo è il Cimitero delle navi, ma prima che cominciamo, avete portato tutti le vostre pergamene?”.

 

Ogni squadra presente mostrò la propria pergamena, qualcosa che infastidì alcuni dei partecipanti.

 

“ Che seccatura, speravo qualche squadra si dimenticasse la pergamena, lasciandoci la vita più facile.”, si lamentò Shikamaru.

 

“ Un paio di squadre in meno non faranno molta differenza.”, osservò Ino roteando seccata gli occhi.

 

“ Ora aprite le pergamene. Esse sono delle mappe di questo luogo, la x indica uno scrigno che dovrete recuperare per accedere all'ultima prova. Anche in questo caso ci sono meno scrigni che squadre per ridurre il numero di partecipanti. Questa volta però potrete sia combattere altri team, che ucciderli se necessario. Preso lo scrigno, portatelo alla gigantesca nave in mezzo al lago. Avete tre giorni per concludere la prova, e il team dovrà essere al completo quando porterete lo scrigno. Una volta firmato un documento per esonerare Konoha da qualsiasi responsibilità legale, potrete prendere una piccola barca per navigare. Se viene distrutta dovrete trovare altri metodi, come camminare sull'acqua. Se non sapete farlo... beh, essere voi fa schifo.”.

 

Alcuni genin, che ancora non sapevano camminare sull'acqua, deglutirono spaventati. I partecipanti provenienti da Konoha sorrisero avendolo già imparato anni prima. Comunque, una volta che furono tutti in posizione, l'esame cominciò.

 

*****

 

Hinata studiò la mappa mentre Naruto e Haku dirigevano la barca.Apparentemente il loro scrigno era nella parte nord est del lago. Essendo partiti dalla riva sud est, avrebbero quasi sicuramente incontrato dei rivali e avrebbero dovuto combattere per esso. Avvicinandosi, una nebbia sempre più fitta li avvolse fino al punto in cui non poterono vedere quasi niente.

 

“ Da dove viene tutta questa nebbia?”, chiese Naruto, un po' inquietato dalla situazione.

 

“ Penso di saperlo.”, commentò Haku prima di fare un cenno a Hinata, che attivò il suo Byakugan e si spaventò non poco.

 

“ E' infusa di chackra, anch'io ho problemi a guardarci attraverso.”.

 

“ Com'è possibile?”, disse stupito Naruto. Per quanto ne sapeva lui, a differenza dello Sharingan, il Byakugan poteva vedere attraverso ogni cosa. Solo alcuni sigilli potevano limitarlo.

 

“ Questa non è normale nebbia, ma la Tecnica del velo di nebbia di Zabusa- sama. E non sarà l'unica trappola che ha preparato”, spiegò Haku.

 

“ Come ce ne sbarazziamo?”, domandò Hinata.

 

“ Del vento o del fuoco dovrebbero andare bene, ma conosco anch'io questo jutsu e dovrei poterlo indebolire. ”, spiegò Haku guardando l'orizzonte.

 

*****

 

La squadra medica era già sbarcata sulla nave che indicava la loro mappa, cercando lo scrigno sulla poppa.

 

“ Karin, avvertito qualcuno?”, domandò Sasuke alla compagna, che attivò il suo jutsu.

 

“ Vedo un paio di team, ma sono troppo lontani per essere una minaccia, almeno penso.”, rispose l'Uzumaki.

 

“ Tu pensi?”, domandò Sakura dubbiosa.

 

“ La nebbia interferisce con le mie abilità, ma ci vorrà di più per annullarle completamente.”, spiegò Karin incrociando le braccia.

 

“ Basterà trovare lo scrigno prima che si facciano vedere.”, disse Sasuke facendo un cenno alla ragazza, che formò un paio di sigilli.

 

“ Tecnica dei cloni ombra.”, annunciò creando alcune copie, grata che Naruto le avesse insegnato una tecnica così utile. Due copie della rossa restarono sul ponte, mentre il resto del gruppo si sparpagliò per trovare il loro obbiettivo, che fu localizzato dopo poco tempo da Sakura.

 

“ Sicure sia quello che stavamo cercando?”, domandò Sasuke.

 

“ Beh, è l'unica cosa splendente su questa nave e per di più ha il simbolo di Konoha sopra.”.

 

“ Immagino sia il nostro obbiettivo quindi. Andiamocene.”, disse Karin avanzando per prenderlo prima che Sakura le afferrasse il braccio.

 

“ Aspettate, è troppo ovvio metterlo qui. Dev'esserci qualche trappola.”.

 

“ Concordo. Karin, manda un clone.”.

 

La ragazza annuì usando ancora una volta la tecnica insegnatale dal cugino. Una sua copia camminò verso lo scrigno, pestando però un interruttore che le scatenò addosso una tempesta di kunai da ogni direzione. L'orginale sbattè gli occhi una volta vedendo il macabro spettacolo e un'altra ricevendo i ricordi della sua copia.

 

“ Sarà sicuro ora?”.

 

“ Mandane un altro, meglio esser certi.”. Come previsto da Sasuke, anche il nuovo clone e il suo successore incapparono in nuove trappole. Ma quando le trappole sembrarono finite, la squadra medica dovette occuparsi di un problema ben peggiore.

 

“ Merda!”, esclamò Karin, inquietando i due compagni che sapevano un ninja sensitivo non si spaventava per niente.

 

“ Che succede?”, domandò Sakura, messa subito all'erta.

 

“ E' arrivata un'altra squadra, credo di Taki, e si sono occupati facilmente dei miei cloni. Stanno venendo qui.”.

 

“ Dobbiamo sbarazzarci di loro prima che arrivino qui.”, rispose Sasuke, prendendo una pergamena e sigillandovi il baule.

 

“ Avete un piano?”, domandò Karin posizionandosi di fronte alla porta in attesa che i nuovi avversari arrivassero.


“ Sakura e io li terremo a bada, tu ci offrirai copertura.”, spiegò l'Uchica con immensa gioia di Sakura e seccatura dell'altra compagna.

 

“ Non vale, perchè tu puoi combattere con lui?”, si lamentò la rossa.


“ Perchè lei è una migliore combattente corpo a corpo, e tu puoi aiutarci coi tuoi cloni.”, spiegò Sasuke, facendo sorridere ancora di più Sakura.

 

“ Ok.”, sospirò Karin arrendendosi. Facendo il più silenzio possibile, la squadra medica tornò sul ponte sperando di prendere l'avversario di sorpresa. In effetti Sasuke notò due shinobi senza essere visto a sua volta e pensando fosse finita per loro gli lanciò contro due shuriken.

 

Il rumore delle due stelle volanti avvisò il duo di shinobi, ognuno dei quali prese un kunai per deflettere i proiettili. Visto il fallimento dell'imboscata Sakura e Karin saltarono al fianco di Sasuke.

 

“ Non c'è bisogno di combattere, dateci lo scrigno e ce ne andremo.”, disse uno dei due ninja, un uomo alto con capelli neri ricci.

 

“ Non c'è nessuno scrigno, abbiamo già controllato dappertutto.”, disse Sasuke sperando che ci cascassero.

 

“ Ci prendete per idioti? Anche a Taki ci sono le pergamente per contenere oggetti.”, rispose l'altro.

 

“ E la nostra mappa indica che ce n'è uno su questa nave.”.

 

“ Karin, trova Fu- sussurrò Sasuke all'Uzumaki, che annuì- Ormai non c'è più bisogno di nascondervelo, ma se volete lo scrigno, dovrete prenderlo dalle nostre mani morte.”.

 

I due shinobi si diedero uno sguardo ghignante.


“ Fidati, non sarà un problema. Fu!”. Qualcosa cadde dal cielo in picchiata costringendo i membri della squadra medica ad abbassarsi per non essere colpiti. Pensarono dal rumore che fosse un insetto gigante, ma era completamente diverso.

 

“ E'... una ragazza?”, domandò Karin guardando sorpresa la ragazza alata che per poco non li aveva presi.

 

“ E sta volando?”, aggiunse Sakura, altrettanto shockata.

 

“ Ciaooo- salutò invece incredibilmente allegra la kunoichi volante- Scusate, ma dovremmo combattere, spero non ci impedirà di diventare amici.”.

 

“ E' vera questa tizia?”, domandò Sasuke che non gradiva così tanto quell'atteggiamento.

 

“ Ora ricordo, l'avevo vista parlare col team di Shino.”, disse Karin.

 

“ Siete amici di Shino, no? Allora siete anche amici miei.”, disse Fu ancora più felice.

 

“ Fu, concentrati, per ora sono avversari.”, le ricordò un compagno di squadra. Lei sbuffò e formò alcuni sigilli roteando gli occhi.

 

“ Ok, capito. Tecnica della polvere nascosta.”. La ragazza sputò di fronte alla propria squadra un largo muro di polvere che riflesse i raggi solari accecando gli avversari. Neanche lo Sharingan di Sasuke potè vederci attraverso, lasciando agli avversari il tempo di preparare le loro mosse.

 

“ Arte dell'acqua: Tecnica degli shuriken d'acqua.”.


“ Tecnica della moltiplicazione degli shuriken.”.

 

Una gigantesca raffica di shuriken, sia d'acqua che di metallo si abbattorono sui tre genin di Konoha, ma per fortuna l'Uchica sapeva cosa fare.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica della palla di fuoco suprema.”. Usando quando più chackra potè, Sasuke formò una potente sfera infuocata che disperse la nebbia dorata e annullò gli attacchi.

 

“ Sasuke, sta attento!”, gli gridò Sakura. Grazie all'avvertimento Sasuke potè prepararsi all'assalto di uno dei due shinobi avversari in uno scontro serrato di kunai, ma si accorse con la coda dell'occhio che anche l'altro era vicino venendo fermato però da Sakura. Mentre i quattro stavano combattendo a ritmo serrato, Fu decise di aiutare ancora i propri compagni.

 

“ Arte del vento: Tecnica del vortice selvaggio.”, esclamò prima d'essere interrotta da un'altra tecnica.

 

“ Catene adamantine.”, gridò Karin creando svariate catene dalla sua schiena che si avvolsero alle gambe della kunoichi di Taki. Poi con forza sorprendente lo sbattè sul pavimento e corse verso di lei canalizzando chackra nel suo pugno. Per sua enorme sorpresa Fu riuscì ad afferrare il pugno venendo semplicemente spinta indietro.

 

“ Però, sei davvero forte. Dove nascondi questi muscoli?- domandò prima di ricevere una risposta sottoforma di secondo pugno, preso altrettanto facilmente- Anche se si può dire lo stesso per me.”.

 

Anche Sasuke e Sakura continuavano ad avere problemi coi rispettivi avversari.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica del fuoco della fenice!”, Sasuke sputò una larga quantità di palle di fuoco contro uno dei ninja di Taki, che schivò i vari attacchi prima di formare alcuni sigilli.

 

“ Arte dell'acqua: Tecnica del muro acquatico!”, esclamò creando una barriera liquida attorno a sé e al compagno.

 

“ Arte dell'acqua: Tecnica del drago marino!”', annunciò quest'ultimo, trasformando la loro protezione in un grosso drago che si lanciò sui due genin di Konoha, costretti a separarsi per evitare l'attacco.

 

“ Questi tipi sono forti, non riesco a credere siano dei genin!”, commentò Sakura ansimando pesantemente. Entrambi gli avversari si irrigidirono sentendo quelle parole. E qualsiasi tentativo di nascondere la loro reazione fu vanificato dallo Sharingan.

 

“ Perchè non sono genin.”, affermò Sasuke, che aveva decifrato l'arcano.

 

“ Noi siamo genin, altrimenti perchè staremmo partecipando a quest'esame?”, argomentò uno dei due uomini. Karin lo smentì subito.

 

“ Stanno mentendo, il loro chackra fluttua fin troppo.”.

 

“ Puoi riconoscere le bugie?”, domandò stupito l'altro ninja da Taki.

 

“ Vantaggi di essere un ninja sensitivo.”.

 

“ Beh, i tuoi poteri in questo caso sono decisamente sbagliati.”, le rispose il moro.

 

“ Perciò se l'Hokage controllasse i vostri documenti, non troverebbe niente di sospetto, giusto?”, domandò Sasuke con un ghigno. I due uomini sussultarono un'altra volta, rendendo chiaro il loro inganno.

 

“ Non potete più mentirci, le vostre reazioni vi hanno tradito.”, disse Karin arrabbiata. I due ninja si guardarono per svariati secondi prima di decidere cosa fare.

 

“ Ok, ragazzino, in realtà siamo jonin.”, confessò uno dei due.

 

“ E cosa ci fate qui?”, domandò ancora l'Uchica.


“ Fu è ancora una genin, e le serviva protezione.”, disse semplicemente l'altro.

 

“ Cosa? Ma... questo è barare alla massima potenza!”, affermò un'indignata Sakura. Lui sospirò seccato grattandosi il collo.

 

“ Lo è, ma restiamo le sue guardie del corpo. Non posso darvi troppi dettagli, ma mandarla in missione senza scorta sarebbe stato troppo pericoloso.”.

 

“ Se dev'essere coccolata così tanto, non merita di essere una ninja. Tantomeno una chunin.”, commentò Sasuke alquanto irritato dal quel tipo di favoritismo.

 

“ Non è coccolare. Non capireste.”.


“ Ma è l'ultima portatrice di un'abilità innata o cosa?”, chiese Karin, pensando fosse un caso simile al suo. I due shinobi si guardarono ancora una volta.

 

“ Qualcosa di simile.”.

 

“ Ok, ora non solo vi lasceremo in pace, ma vi accompagneremo alla nave principale. In cambio non ci riporterete. Fu non vorrà farvi del male e non vogliamo creare inutile tensione tra i nostri villaggi.”, propose uno dei due uomini con grande sorpresa del trio.


“ Anche gli altri team di Taki stanno imbrogliando?”, domandò Karin.

 

“ No, sono tutti legittimi, l'unica eccezione è questa squadra a causa di Fu.”.

 

“ Sasuke- kun, cosa dovremmo fare secondo te?”, domandò Sakura al compagno.

 

“ Accettiamo, abbiamo tutto da vincere e nulla da perdere. Una scorta sarebbe molto apprezzata con questa nebbia.”, rispose calmo il moro.

 

“ Così facilmente? Non credete possa essere un trucco per farvi abbassare la guardia?”, domandò sospettoso il compagno di Fu stupito da tanta fiducia.


“ Siete jonin, se avreste voluto ucciderci, saremmo già morti.”.

 

“ Siete ragazzi intelligenti, avremmo dovuto cercare di nasconderci meglio.”, disse Kegon con un sorriso.

 

“ La prossima volta trattenetevi un po' di più e sopprimete il vostro chackra.”, suggerì l'Uchica.

 

“ Sbrighiamoci, dobbiamo trovare anche noi uno scrigno.”.

*****

 

Anche la squadra d'assalto aveva trovato il proprio scrigno nel mezzo dell'atrio della nave su cui erano sbarcati.

 

“ C'è un sigillo sotto lo scrigno, dev'esserci una trappola.”, disse Hinata.

 

“ Ci penso io- disse Naruto, controllando con cautela il meccanismo con un clone, sebbene alla fine non accadde niente- beh, cautela inutile.”.

 

“ Non è mai male stare attenti.”, notò saggiamente Haku.

 

“ Sbrighiamoci di andare alla nave prima che arrivino altri ninja.”.

 

I tre shinobi fecero per andare via, prima che un bizzarro suono li interruppe. Voltandosi videro Zabuza in persona, che aveva appena distrutto il clone di Naruto.

 

“ Zabusa- sama?”, domandò stupito lo Yuki.

 

“ Avete abbassato la guardia quando credevate non ci fosse più pericolo. Deludente.”, li criticò il jonin con tono piuttosto divertito.

 

“ Quella trappola ha evocato l'esaminatore? Che cazzata!”, gridò Naruto seccato mettendosi in guardia.

 

“ Sta zitto, biondino. Un ninja dovrebbe saper affrontare l'inaspettato.”, lo avvertì Zabuza puntandogli contro la fidata mannaia.

 

“ Dobbiamo scappare subito.”, disse Hinata spaventata.

 

“ Lo so, ma questo posto è troppo stretto per combattere, e Zabusa- sama ci può trattenere qui facilmente.”, disse Haku non meno timoroso.

 

“ Allora... Tecnica dei cloni ombra.”.

 

Improvvisamente tutta la stiva si riempì di copie di Naruto. La maggior parte spinse Zabuza contro il muro mentre uno lanciò lo scrigno all'originale.

 

“ Andiamo!”, disse Haku allontanandosi assieme ai compagni, arrivando poco dopo sul ponte dove cercarono di riprendere fiato.

 

“ Sbrighiamoci, prima che Zabusa- sama distrugga i tuoi cloni!”, esclamò Hinata, sebbene Naruto non sembrasse preoccupato.

 

“ Dai, sarà anche forte, ma non esiste che...”, non finì di parlare che lo spadaccino saltò davanti a loro con un ghigno malevolo sotto la maschera.

 

“ E' stato divertente, avete altri di quei cloni?”.

 

“ Puoi scommetterci!”, gli gridò Naruto tutt'altro che indebolito, sebbene Haku non condividesse lo stesso spirito.

 

“ Non possiamo batterlo. Uno deve tenerlo occupato mentre gli altri corrono via.”.


“ Ma dobbiamo essere in tre sulla nave per essere promossi. E comunque, se è così forte, non ci metterà molto a sconfiggere chi resta per poi inseguire gli altri. Dobbiamo restare e combattere.”.

 

“ Questo è lo spirito, Hinata! Andiamo!”, le fece eco Naruto mollando lo scrigno sul pavimento. Orde di suoi cloni si buttarono su Zabuza da ogni direzione. L'uomo li distrusse tutti con un singolo fendente della sua enorme spada, ma il fumo diede l'occasione a Hinata di attaccare non vista, le sue mani avvolte da scintille elettriche.

 

“ Arte del fulmine: Tecnica dei palmi elettrici!”, esclamò tentando di attaccare il rapidissimo avversario, che la spinse indietro mentre Haku tentava la sorte con una serie di sigilli.

 

“ Arte del ghiaccio: Tecnica delle zanne volanti di ghiaccio!”.

 

Varie lance di ghiaccio volarono verso Zabuza, che ancora si affidò alla sua spada per evitare l'attacco e Naruto provò ad approfittarne.

 

“ Arte del vento: Tecnica del tornado!”, annunciò Naruto creando un vortice che lo spinse oltre la nave.

 

“ Dubito questo basterà a batterlo.”, osservò Hinata, e a confermare le sue parole l'uomo riemerse dall'acqua saltando senza un graffio.

 

“ Non male, vediamo come ve la cavate con questa. Arte dell'acqua: Tecnica dell'onta travolgente!”, esclamò manipolando l'acqua per formare una potente onda da lanciare contro il trio.

 

“ Quel tipo è pazzo!”, grido Naruto terrorizzato, ma Haku

 

“ Naruto- kun, Hinata- chan, statemi vicino.”, intervenne Haku facendo vari sigilli, riuscendo a creare per tempo una cupola di ghiaccio che li protesse.

 

“ Molto bene, Haku, vedo che Konoha non ti ha rammollito troppo.”, disse Zabuza soddisfatto dalla mossa del suo apprendista.

 

“ Beh, se ti è piaciuto quello che ne dici di questo trucchetto?”, domandò Naruto saltando fuori dal suo rifugio insieme ad Haku lanciando una raffica di kunai e senbon. Zabuza fece per parare ancora con la sua spada, ma la trappola scattò in quel momento.

 

“ Hinata, ora!”, gridò Haku. Zabuza non fece in tempo a parare una potente corrente elettrica che bloccò il suo corpo lasciandolo alla merce delle armi dei due ragazzi, venendo infilzato nel petto e con somma sorpresa degli avversari si trasformò in una pozza d'acqua.


“ C- cos'era?”, domandò Naruto confuso.

 

“ Credo fosse uno dei cloni acquatici di Zabuza- sama. Dovevo aspettarmelo, non ci avrebbe mai affrontati di persona.”, disse Haku.

 

“ Hinata, non hai notato che era un clone?”,domandò il biondino alla sensitiva del gruppo.

 

“ Scusa, Naruto- Kun, il Byakugan non distingue tra copie e originali.”.

 

“ Neanch'io l'avevo capito. A differenza delle tue copie, quelle d'acqua hanno solo una parte del potere dell'originale. Normalmente il dieci percento, ma questo era più forte.”.

 

“ Comunque ora dovremmo andare.”.

 

Gli altri due ragazzi annuirono e andarono via.

*****

 

Altre due squadre, una di Konoha e l'altra da un villaggio straniero, stavano combattendo per uno scrigno.

 

 

“ Tecnica del controllo dell'ombra!”, esclamò Shikamaru, estendendo la propria ombra contro quella dell'avversario, l'unica kunoichi dell'altra squadra, armata con un enorme ventaglio. E al momento era incapace di attaccare perchè la tecnica del Nara la obbligava a fuggire.

 

 

“ Dannazione, Temari, perchè non ti sbarazzi di quel microbo?”, si lamentò Kankuro

 

“ E fa tu qualcosa, Kankuro. Non è che tu stia surclassando il tuo avversario.Perchè non usi il...?”, ribattè la kunoichi seccata. Suo fratello stava combattendo Ino manovrando le proprie marionette da una delle vele, ma l'erede degli Yamanaka si stava rivelando più tosta del previsto.

 

“ Non voglio che la mia arma segreta venga scoperta prima del tempo.”, rispose il marionettista.

 

“ Come ti pare.”, sbuffò la biondina.

 

“ Choji, come va col rosso?”, domandò ad alta voce Shikamaru all'amico. L'Akimichi stava combattendo il ragazzino coi capelli rossi che comandava muri di sabbia, che assorbivano qualsiasi pugno. Il misterioso genin non tentava neanche di muoversi.

 

“ Non molto bene!”, ansimò il ragazzo, riuscendo appena a muoversi dopo l'ennesimo tentativo. Gaara quindi fece un cenno sparandogli contro diversi proiettili di sabbia. Chojii riuscì a saltare evitandone la maggior parte, che però bucarono la nave in più punti.

 

“ Il tipo è molto pericoloso, non sembra neanche che si stia sforzando. Ino, va ad aiutare Choji.”, ordinò Shikamaru, sapendo che le tecniche acquatiche dell'amica sarebbero state di grande effetto contro la sabbia.

 

“ Subito!”, rispose la biondina prima di essere bloccata da Kankuro.

 

“ Non credo proprio! ”. La ragazza si trovò avvolta da fili luminosi che le impedirono di muoversi. Provenienti dalle mani dell'avversario.

 

“ Diamine.”, borbottò provando a strattonarsi, ma la presa era troppo forte.

 

“ Come vedi scappare è impossibile, sei troppo strettta.”.

 

“ Lo vedremo!- contrabattè Ino mentre Kankuro la trascinava a sè- Tecnica del capovolgimento spirituale!”.

 

Il mondo di Kankuro si fece nero e Ino si trovò a osservare il proprio corpo. Lo mise in un nascondiglio sicuro e corse dai propri compagni di squadra.

 

“ Tecnica della falce del vento!”, esclamò Temari creando una forte corrente che il suo nemico non riuscì a schivare. Ma si ricordò fortunatamente di avere altre tecniche elementali oltre a quelle del suo clan. E il fuoco batteva il vento.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica della palla di fuoco suprema!- esclamò Shikamaru sparando una potente sfera fiammeggiante, che però venne rispedita al mittente dalla tecnica di Temari- Merda!”.

 

“ Sei duro, devo ammetterlo, ma non... UGH!”, disse preparando il suo attacco finale prima di essere colpita alle spalle. Dietro si trovava Kankuro, ironicamente manipolato come una marionetta, che dato un colpo al suo collo aiutò Shikamaru a rialzarsi.

 

“ Ino?”, domandò il Nara ricevendo un assenso.

 

“ Se volete aiutarmi, sarebbe un buon momento per farlo.”, gridò Chojii schivando una frusta di sabbia. Ino/Kankuro guardò lo scontro e preparò dei sigilli.

 

“ Spero funzioni anche in un corpo diverso- si augurò Ino- Arte dell'acqua: Tecnica del proiettile marino!”.

 

Dalla bocca di Kankuro partirono potenti getti d'acqua che impattarono sul muro di sabbia, che una volta inumidita divenne molto più pesante e difficile da usare.

 

“ Temari non sarà felice quando si sveglierà.”, commentò Gaara.

 

“ Non lo sarà conoscendo il tipo, è il tipo di ragazza che urla guai. Ti consiglio di arrenderti, sembri molto forte, ma sei in minoranza numerica e Ino può bloccare la tua sabbia.”, gli suggerì Shikamaru.

 

“ Dici il vero, ma non sono così indifeso, specie quando tengo un tuo compagno come ostaggio.”.

 

“ Ostaggio? Di che parli... OH, MERDA!”, gridò il moro vedendo la testa di Ino spuntare da un bozzolo di sabbia galleggiante.

 

“ Quella tecnica di possessione è davvero impressionante, ma ha troppi punti deboli. Lasciate andare mio fratello e dateci lo scrigno, poi ce ne andremo in pace.”.

 

Shikamaru strinse i denti, sapendo che Ino sarebbe potuta essere stritolata subito, lasciando lui e Chojii incapaci di completare l'esame.

 

“ Va bene, hai vinto.”, ammise senza che l'espressione dell'avversario cambiasse mentre Ino riportava sé stessa e Kankuro dalla normalità. Chojii gli passò con espressione mesta il baule.

 

“ Urgh... che è successo?”, chiese Kankuro cominciando a rialzarsi con aria assonnata.

 

“ Prendi Temari e andiamo alla nave, abbiamo vinto.”, gli rispose il fratello col suo solito tono.

 

“ Abbiamo... vinto?”, domandò ancora il marionettista massaggiandosi le tempie.

 

“ Sì, ma non grazie a te. Ora sbrighiamoci.”, ripetè Gaara lasciando andare Ino. Quando lei si fu riunita con gli altri, si lamentò di quanto successo.

 

“ Che schifezza. Cosa facciamo ora?”.

 

“ Trovare un altro scrigno. Ma non sappiamo quali navi possono averne uno, e molti saranno già stati presi per di più.”, osservò Chojii.

 

“ Non essere così pessimista, possiamo ancora passare- lo incoraggiò Shikamaru- Ino, usa le tue abilità sensoriali per trovare due squadre che stanno combattendo.”.

 

“ Perchè proprio due che combattono?”, domandò la biondina.

 

“ Perchè così saremmo quasi sicuri che c'è uno scrigno e quando saranno entrambe stanche potremmo prenderlo.”, spiegò il moro con una puntina di cattiveria nella voce.

 

“ O possiamo rintracciare un team che si sta dirigendo alla nave e rubarglielo lì.”, aggiunse Chojii con un'opzione ancora più allettante per i due amici.

 

“ Bella pensata, Choji. Vediamo chi riusciamo a trovare per primo.”.

 

*****

 

Poco dopo la squadra d'assalto arrivò alla nave, che presentava tantissime bandiere come spiegato da Zabuza. La poppa era praticamente vuota al di là di qualche casse a loro volta vuote e di Zabuza stesso, che custodiva l'entrata. Con cautela, i tre genin si diressero verso di lui col baule bene in vista.

 

 

 

“ Guarda guarda chi abbiamo qui. E' stato difficile prenderlo?”, domandò l'ex ninja di Kiri strofinandosi il mento. Naruto lo squadrò attentamente.

 

“ Sei quello vero o un altro clone?”, domandò Naruto. L'uomo si limitò a ghignare sotto la maschera.

 

“ Ah, avete combattuto il mio clone? Ne avevo sentito qualcuno sparire prima.”.

 

“ Non hai risposto alla mia domanda.”, insistette Naruto. Zabuza sbuffò.

 

“ Sono quello vero. Pensavate che avrebbero messo un clone a supervisionare gli esami?”.

 

“ A proposito, siamo passati?”, domandò ancora il ragazzino. Lo spadaccino prese tre braccialetti con scritto finalista.

 

“ Tenete queste come prova che avete concluso il test.”.

 

“ SI'! Un'altra prova e saremo chunin!”, esultò il jinchuriki.

 

“ Non esultare troppo, ragazzino, ma comunque i miei complimenti. Ora andate a mangiare qualcosa.”, disse Zabuza aprendo le porte della nave. Un chunin accolse i tre ragazzi scortandoli alla loro cabina, comune a tutte le squadre col loro nome assieme al simbolo del villaggio d'appartenenza.

 

Erano solo piccole stanze con un paio di letti e un armadio.

 

“ Non proprio un resort, ma basterà per oggi.”, disse Naruto stringendosi nelle spalle.

 

“ Vero, ma tanto ci dormiremo e basta.”, osservò Haku,e la sua rivelazione fece diventare rossa Hinata.

 

“ Un m- momento... dovremmo dormire tutti e tre insieme?!”, chiese con un tono altissimo della voce, ma i due compagni non tardarono a calmarla.

 

“ Tranquilla, io e Naruto ti lascieremo tutto lo spazio che ti serve e ci comporteremo decentemente.”.

 

“ Giusto. Comunque sono affamato, chi mi accompagna alla mensa?”, domandò Naruto dopo aver sentito lo stomaco brontolare.


“ Vengo io, Naruto- Kun, ho un po' di fame anch'io.”, gli disse Hinata, ora molto più calma.

 

“ Idem.”.

 

Così il team Kurenai si diresse alla mensa dove videro con loro sorpresa altre due squadre già intente a mangiare: la squadra animale e tre ragazzi da Kumo.

 

“ Oh, già due squadre qui? Speravo fossimo arrivati per primi.”, commentò Naruto un po' deluso.

 

“ Guarda chi si vede, vi siete presi il vostro tempo.”, gli rispose tronfio Kiba, intento a mangiare con Shino e Tamaki.

 

“ Non è una gara, Kiba.”, disse con un po' di risentimento il biondino incrociando le braccia.

 

“ Disse quello che voleva arrivare primo.”.

 

“ Beh, ha ragione, arrivare primo o secondo non ci darà dei vantaggi.”, disse Haku cercando di aiutare l'amico, ma Shino non fu d'accordo.

 

“ Sono in disaccordo, Haku- kun. Prima si completa la prova, meglio si possono dimostrare abilità e forza.”, spiegò logico come sempre.

 

“ O la fortuna. Noi abbiamo trovato due squadre che si stavano affrontando.”, intercedette però Tamaki spezzando una lancia a favore della squadra d'assalto.

 

“ Comunque, stando a quanto dice mia sorella, l'ultima fase è quasi sempre un torneo. Con quello potremmo stabilire il miglior ninja. Cioè io.”, disse ancora Kiba ricevendo un guaito concorde da Akamaru.

 

“ Nei tuoi sogni, cagnaccio.”, gli rispose pungente Naruto, decidendo di interrompere quella gara di testosterone e andare a vedere cosa c'era da mangiare, purtroppo mancava il ramen per suo enorme dispiacere. Mezz'ora dopo, quando arrivò il team Shizune, pensò di consolarsi prendendo un po' in giro Sasuke, ma decise di non ripetere la figuraccia.

 

“ Ciao, ragazzi.”, salutò Karin avvicinandosi al team del cugino.

 

“ Com'è andato l'esame?”, domandò quest'ultimo facendole spazio.

 

“ Non male, diciamo di aver avuto fortuna coi nostri avversari.”, commentò Sakura.

 

“ Tu hai combattuto qualcuno di forte, Naruto?”.

 

“ Un clone di Zabuza, alquanto seccante.”.

 

“ Il nostro era pieno di trappole, ma le abbiamo disabilitate coi miei cloni. Grazie di avermi insegnato quella tecnica.”.

 

“ Utilissimo, vero? Comunque devo andare dai miei compagni, a dopo.”.

 

Le due ragazze andarono a prendere qualcosa da mangiare, ma notarono che Sasuke era stato ancora più silenzioso del solito, non aveva detto una parola dal loro scontro con la squadra di Taki. Era quasi come se non fosse lì.

 

“ Sasuke, sei anche più silenzioso del solito. Tutto bene?”, gli domandò Sakura.

 

“ Sto solo pensando.”.

 

“ Puoi dirci su cosa ti stai arrovellando?”, riprovò la rosata il più educatamente possibile.

 

“ Quella Fu, voglio scoprire cos'ha di tanto importante da richiedere la protezione di due Jonin, specie se dovessimo incontrarci nel torneo. Karin, che hai sentito nel suo chackra?”.

 

 

“ Era troppo potente per essere una genin, è quasi al livello di Naruto. Darò un'occhiata migliore la prossima volta.”.

 

“ Se ci sarà, dipende se passeranno.”, notò Sakura.

 

“ Con quei due in squadra sarà promossa di sicuro alla fase finale.”, ribattè Sasuke.

 

“ A proposito, perchè hai promesso di mantenere il segreto? Sei preoccupato da Fu, ma non da due jonin?”, domandò confusa Sakura.

 

 

“ Le squadre diventano inutili per l'ultima prova, siamo ognuno per conto nostro, Fu inclusa. Le sue guardie del corpo probabilmente usciranno dalla competizione.”, spiegò l'Uchica basandosi sulle sue deduzioni, ma la rosata non era ancora del tutto convinta.

 

“ E se non succedesse?”.

 

“ Allora li denunceremo all'Hokage.”, affermò fermo Sasuke. Poco dopo arrivò anche il team Baki da Suna, e Naruto corse a salutare i suoi amici.

 

“ Ce l'avete fatta!”, cominciò felicissimo dando il cinque a Gaara.

 

“ Avevi dubbi?”, gli domandò confidente Kankuro.

 

“ A proposito, conosci un ragazzino con i capelli neri ad ananas, uno obeso coi capelli castani e una ragazzina coi capelli biondi?”, gli domandò però Temari.

 

“ Sì, sembrano Shikamaru, Ino e Chojii. Non li avete uccisi, vero?”.

 

“ No, stanno bene, abbiamo deciso di non uccidere nessun ninja di Konoha nel caso fossero tuoi amici . Ma temo che potrebbero non passare la prova.”, lo rassicurò subito la ragazza. Naruto sospirò.

 

 

“ Peccato, speravo di rivederli. Abbiamo affrontato insieme una missione molto pericolosa e saremmo morti senza di loro.”, disse il biondino un po' intristito dalla notizia.

 

“ Tranquillo, erano in gamba e non ho dubbi che potranno riprovare tra qualche mese.”, gli disse ancora Kankuro, ricordando com'era stato fregato da Ino.

 

“ E probabilmente noi dovremmo affrontarci nelle finali...”, si ricordò Naruto, strofinandosi la nuca con tono imbarazzato. Gaara gli diede un ghignò più determinato dal solito.

 

“ Personalmente lo spero, voglio vedere quanto sei diventato forte.”, affermò guardando con uno sguardo molto intenso il giovane shinobi.

 

“ Non sarai deluso, Gaara.”, gli disse Naruto con un altro piccolo ghigno.

 

*****

 

Il primo giorno non arrivò nessun'altra squadra. Tranne mangiare alla mensa o allenarsi in una stanza apposita, non c'era molto da fare. Le squadre già promosse si riunivano ogni tanto per parlare, specialmente i team di Taki e Suna coi loro amici di Konoha. Finalmente all'ora di pranzo arrivò la squadra Gai.

 

“ Uff, guardate quanta gente è arrivata prima di noi. E sono così tanti novellini”, si lamentò Tenten.

 

“ Lo so, è così antigiovanile. Come punizione farò cento giri attorno a Konoha sulle mani con un masso sulla schiena. E se non ce la dovessi fare...”, esclamò Lee pieno d'ardore prima d'essere interrotto da Nejii.

 

“ Prima concentriamoci sul prossimo round, non c'è bisogno di concentrarci su certe sottigliezze.”.

 

Lee fu sul punto di rispondergli prima di notare una certa ragazza dai capelli rosa tra la folla, seduta tra i suoi compagni di squadra, e andò da lei così velocemente che Tenten e Nejii pensarono avesse usato la Tecnica del trasferimento istantaneo.

 

“ Oh, Sakura- San, sono così felice che anche tu sia passata- disse il giovane artista marziale prendendole la mano- Ma non è una sorpresa col tuo talento e la tua forza, pari solo alla tua bellezza.”.

 

La rosata cominciò a sudare, cercando di trovare una risposta gentile, ma che restasse un no deciso.

 

“ S- sei molto gentile, Lee.”, disse cercando di togliere via le mani mentre Karin sorrideva maligna.

 

“ Sasuke- kun, credo dovremmo lasciarli soli, non credi?”, domandò l'Uzumaki a un confuso Sasuke.

 

“ Cosa?”, domandò questi confuso prima di essere trascinato via. Tutti immaginarono correttamente che Sakura fosse più arrabbiata di Sasuke e Karin soli che essere lasciata sola con Lee.

 

“ Ehi, dove state andando?!”.

 

“ E poi io e te potremmo aver bisogno di un po' di tempo da soli.”.

 

“ COSA?!”, gridarono all'unisono Sasuke e Sakura, che prese la compagna iniziando un lungo litigio mentre i cugini Hyuga si congratulavano a vicenda e Lee tentava di riprendere le attenzioni dell'amata.

 

“ Complimenti per essere arrivati prima di noi, Hinata- sama.”, disse Nejii col suo solito tono da galant'uomo.

 

“ Sono anch'io felice per te, Nejii nii-san.”, le sorrise la ragazza.

 

“ Come se avessimo lasciato indietro un gruppetto di novellini. Senza offesa.”, disse Tenten orgogliosa prima di darle un'espressione più umile, ma Hinata non si offese.

 

“ Nessun problema.”, disse anche Haku.

 

“ Però ora preferirei non avessimo finito così presto. Mi sto annoiando a morte.”, affermò un seccato Naruto.

 

“ Attento a cosa desideri, ogni ora che passa le speranze di passare il test si riducono, e non erano tanto alte per cominciare.”, gli disse Nejii. Haku in quel momento si schiarì la gola, voleva stare un po' da solo con Tenten e quella era il momento adatto.

 

“ Tenten, posso chiederti una cosa?”.

 

“ Dimmi.”, disse lei gentilmente.

 

“ Se non sei stanca ti andrebbe di allenarti con me?”, propose il giovane ninja del ghiaccio, e lei gli sorrise lieta sebbene un po' confusa.

 

“ Sarei lieta di farlo dopo. Perchè proprio io però e non uno dei miei compagni di squadra, o dei tuoi?”.

 

“ Da quanto ne so sei una combattente a medio raggio come me e poi ho già combattuto fino alla nausea coi miei compagni. Sarebbe bello cambiare prima della prova finale.”.

 

“ Buona idea, combatto a malapena con chi non si specializza nel corpo a corpo, e non mi dispiacerebbe un cambio. Nejii, ti unisci a noi?”, domandò al compagno di squadra, che stava guardando il litigio della squadra medica con l'aggiunta di Lee.

 

“ Dopo, prima dovrò salvare Sakura da Lee.”.

 

Appena la maestra d'armi se ne andò, Haku sospirò di sollievo solo perchè un Naruto con un sorriso diabolico si avvicinasse.

 

“ Hai per caso una cotta per Tenten?”, domandò come se fosse più un dato di fatto. Haku gli diede un'occhiataccia prima di calmarsi.

 

“ E' molto carina, ma sarebbe meglio conoscerla meglio prima di tentare qualsiasi cosa. E uno sparring è la mossa migliore.”.

 

“ Bravo, ma non farti distrarre troppo. C'è un'ultima prova e dobbiamo stare al cento per cento.”, gli disse l'amico in tono quasi genitoriale.

 

“ Tenten è una ninja da più tempo di noi, quando parlavo di allenarci lo intendevo davvero e la sua esperienza ci sarà utile- spiegò lo Yuki prima di guardare Naruto e Hinata con un piccolo ghigno- forse anche voi due dovreste allenarvi un po'.”.

 

 

“ Perchè no? Ti va, Hinata?”, annuì Naruto prima di rivolgersi alla compagna.

 

“ C- certo, Naruto- kun.”, disse la chiamata in causa, arrossita appena meno del solito.

 

*****

 

A cena arrivò un'altra squadra, avente come membro una certa ragazza dai capelli verdi.

 

“ Salve a tutti, la squadra Fu è qui!”, annunciò Fu col suo solito entusiasmo alle squadre che stavano cenando, tra cui trovò alcune facce familiari.

 

“ Fu, siamo qui!”, chiamò Tamaki agitando la mano per invitarla al tavolo del team Kakashi, cosa che lei accettò molto volentieri. Si sedette con loro assieme a Kegan e Yoro, che però stettero praticamente zitti mentre i quattro adolescenti chiacchieravano allegramente.

 

“ Quando siete arrivati?”, domandò curiosa la kunoichi.

 

“ Praticamente dall'inizio, abbiamo trovato uno scrigno molto facilmente e l'abbiamo portato subito qui.”, narrò orgogliosa Tamaki prendendo un po' della sua zuppa, e Fu narrò a sua volta.

 

“ Che culo! Noi abbiamo combattuto un altro team di Konoha che ci ha costretti alla ritirata, temevamo di non trovare un altro baule in tempo, ma non avrei mai lasciato l'esame così facilmente dopo aver fatto amicizia con così tante persone.”.

 

“ Lieti ce l'abbiate fatta nonostante tutto.”, le disse Shino, felice di averla accanto, e Fu ricambiò.

 

“ Non sarebbe stato altrettanto divertente se fosse stato facile, no?”.

 

“ Beh, se fosse facile, significherebbe che sei molto più abile del necessario.”, commentò Kiba. Nel frattempo la squadra medica aveva notato l'arrivo di Fu e aveva deciso di agire.

 

“ Karin, Fu è qui. Sai cosa fare.”, disse secco Sasuke. Karin fece un sigillo attivando la sua tecnica di percezione sulla ragazza. Come si aspettava, il suo chackra era incredibilmente forte, ma notò che era qualcos'altro a renderlo così, una seconda fonte di chackra. Ricordò alla discussione che aveva avuto con Naruto riguardo i jinchuriki, forse ne aveva trovato un'altra?

 

“ Penso di aver scoperto qualcosa. Credo che la ragazza sia una jinchuriki.”.

 

“ Non è una buona notizia.”, osservò Sasuke mettendosi il mento sulle mani.

 

“ Non sarà così terribile, neanche Naruto è poi così forte. Cioè, è forte, ma non al livello di te, Sasuke- Kun. Non ti ha mai colpito.”, disse invece Sakura cercando di consolare il moro.

 

“ Lei non è Naruto, sarebbe problematico pensare altrimenti. Potrebbe avere altri assi nella manica oltre alle sue ali.”, spiegò l'Uchica mentre Karin sussultò.

 

“ Oh oh.”.

 

“ Non mi piace quel suono.”, disse preoccupata la rosata.

 

“ Ho trovato un altro ragazzo molto simile a Naruto e a quella ragazza. Il tipo coi capelli rossi da Suna.”.

 

“ Urgh, quante persone hanno un demone dentro di loro? Pensavo che Naruto fosse l'unico.”, si lamentò Sakura. Sembrava che quegli esami diventassero più difficili di minuto in minuto.

 

*****

 

L'ultimo giorno di esami, come i precedenti, non fu molto entusiasmante. Nonostante l'allenamento intenso e il buon cibo offerto, i genin cominciavano a diventare impazienti.

 

Hinata e Naruto erano di nuovo nella stanza d'allenamento, facendo un po' di sparring. La Hyuga stava usando solo il Byakugan e le sue tecniche di tuono, mentre il compagno si limitava ai cloni. Sarebbe stato necessario perfezionare il più possibile queste tecniche per il torneo.

 

La mora aveva iniziato molto bene, distruggendo un clone dopo l'altro, ma la sua resistenza era diminuita sempre più, con una difesa che cominciava a mostrare aperture.

 

“ Hinata, stai bene?”, domandò Naruto dopo un po'. L'amica non ce la fece più e cadde di sedere sul pavimento.

 

“ Ho usato parecchio chackra, devo solo riposarmi un po'.”, rispose Hinata ansimando tra un respiro e l'altro, il suo grazioso volto madido di sudore. Naruto fece sparire gli ultimi cloni e le sorrise grattandosi la testa.

 

“ Scusa, dimenticavo che non tutti hanno la mia resistenza.”, si scusò passandole una bottiglietta d'acqua.

 

“ Sono anche le mie riserve di chackra, sono tremendamente piccole. Dovrò cercare di allargarle un bel po'.”, disse lei scolandosi tutta la bottiglietta.

 

“ Potrei condividerne un po' con te.”, propose l'Uzumaki, ma la ragazza scosse la testa.

 

“ Non è così facile, devi essere un tipo compatibile con me.”, spiegò chiarendo il perchè.

 

“ Perciò se non fossimo compatibili...”.

 

“ Potresti farmi molto male. Una delle basi del mio stile è appunto immettere il nostro chackra nel nemico perchè sarebbe di rado compatibile.”.

 

“ E come possiamo sapere se siamo compatibili o no?”, domandò Naruto, intrigato dalla possibilità.

 

“ Solo tentando.”, gli disse la Hyuga.

 

“ E... vuoi provare?”.

 

“ Non mi dispiacerebbe. Riuscire a scambiarci il chackra sarebbe molto utile in combattimento.”, rispose Hinata porgendo la mano a Naruto.

 

“ E se ti facesse male?”, domandò ancora lui dubbioso. Hinata gli sorrise dolcemente.

 

“ Non preoccuparti, ne scambieremo giusto una piccola parte per evitare complicazioni.”.

 

Preparandosi, Naruto riuscì a sentire il chackra di Hinata come un sensitivo, e in effetti l'energia della ragazza era diversa dalla propria. Stava per interrompere il contatto temendo di ferire la ragazza quando si ricordò che Tsunade gli aveva spiegato come modificare il chackra per adattarlo a quello di Katsuyu creando la rete di guarigione. Forse poteva farlo anche lui.

 

Prese una piccola parte di chackra e la modificò per accordarsi a quella di Hinata prima di passargliela.

 

“ Hinata, stai bene?”, domandò vedendo la strana espressione di lei al contatto.

 

“ Ha... ha funzionato, siamo compatibili.”, disse lei felice stringendo la mano dell'amico.

 

“ Beh, non proprio. Il tuo chackra era molto diverso dal mio, ma sono riuscito a manipolarlo perchè coincidessero.”.

 

“ Ce l'hai fatta? E' qualcosa di incredibile.”, si complimentò la mora.

 

“ Grazie. Ne vuoi ancora? Ho ancora tanta energia e potrei ripristinare del tutto le tue riserve.”.

 

“ Ok, fallo ancora. Ma attento, non voglio esagerare.”.

 

Col permesso, Naruto riprese la mano dell'amica e ripetè il processo con molta più facilità finchè le sue riserve non furono al massimo.

 

“ Come ti senti?”.

 

“ Incredibile. E' come se non avessi mai davvero usato il mio chackra.”, disse Hinata euforica sentendo l'energia che le scorreva in corpo.

 

“ Che figata, ora posso ricaricare te e Haku anche in missione.”.

 

“ Attento a non esagerare, non vogliamo sopravvivere di elemosina.”.

 

“ A proposito di Haku, pensi avrà fortuna con Tenten?”, domandò Naruto dopo qualche secondo di confortevole silenzio in cui si era seduto insieme a Hinata.

 

“ Non lo so, forse.”, rispose lei, conoscendo molto poco Tenten.

 

“ Spero ce la faccia, è una delle uniche tre ragazze, oltre a te e Ino, che non corre dietro a Sasuke. A proposito, Hinata... c'è qualche ragazzo che ti piace?”.

 

“ COSA?!”, domandò la ragazza con un tono quasi indignato e il suo viso talmente rosso che del vapore uscì dalle orecchie.

 

“ Scusa, è che la maggior parte dei nostri amici pensano già a qualcuno, e pensavo anche tu avessi un ragazzo che ti interessa.”.

 

“ Io... eh... oh... uh.”, balbettò la mora incerta su cosa dire, certa che sarebbe svenuta a momenti.

 

“ Quindi sì. Tranquilla, non chiederò chi è, persino io so rispettare la privacy altrui.”.

 

“ G- grazie.”.

 

“ Chiunque sia questo ragazzo, sono comunque certo che sarebbe fortunatissimo ad averti al suo fianco.”, disse ancora Naruto, sebbene per qualche ragione non fosse così d'accordo con l'idea di un ragazzo per Hinata. Gli andava bene che Haku ci provasse con Tenten, quindi perchè non era lo stesso con Hinata?

 

*****

 

Quando sembrò che solo sette team sarebbero passati alla fase successiva, la squadra tattica riuscì ad arrivare, col fastidio di alcuni che volevano meno competizione. Haku, Hinata e Naruto furono comunque molto felici di vederli.

 

La mattina successiva gli otto team furono raduna nella stiva, riammodernata come un'arena, con tanto di spalti e uno schermo al plasma. Di fronte ai ventiquattro genin c'erano Zabuza, l'Hokage, Tsunade, Shisui, i jonin delle varie squadre( a parte quella di Fu) e altri controllori. Zabuza fece qualche passo avanti.

 

“ Complimenti per aver superato questa parte, ma sappiate che il peggio deve ancora venire.”, disse appena più cordiale del solito.

 

“ Non può neanche congratularsi senza fare una minaccia. Quel tipo ha dei problemi.”, commentò Kiba mentre Jiraya prendeva il posto dell'assassino.

 

“ Grazie, Zabuza. Ragazzi, dovreste essere molto fieri di voi. Siete passati voi su duecento genin, ma come possiamo sapere che non avete semplicemente approfittato delle abilità dei vostri compagni? Lo scopriremo in un torneo uno contro uno- disse per poi spiegare brevemente la natura degli esami nel sostituire una vera guerra e mostrare le abilità degli studenti a Kage e Damyo- però siete passati in troppi, ci vorrebbe un'eternità per concludere un torneo con ventiquattro partecipanti. Il vostro numero sarà dimezzato attraverso delle eliminatorie- fece un cenno verso lo schermo che si si accese- i nomi che appariranno saranno i primi contendenti.”.

                                                                                                     *****

Salve a tutti, spero che il capitolo vi piaccia e che domani potrete tornare a stare fuori quanto volete. Segnalatemi qualsiasi errore grammaticale, a presto.

 

  
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