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Autore: Duchessa712    18/05/2020    0 recensioni
Uno scorcio sui pensieri della Lisandri quando, nella 3x7, accetta di operare Leo.
Perché è vero che è lei la sua unica speranza e il pensiero che sia lui sotto ai ferri, burattino inerme tra le sue mani, le fa mancare la terra sotto ai piedi
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dottoressa Lisandri, Leo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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His last hope

Leo supplica come forse non ha mai fatto.
Supplica e sa di avercela fatta, sa di averle messo un altro macigno sulle spalle. Sa che se qualcosa andasse storto sarebbe a causa della sua insistenza e determinazione, così come sa che lei passerebbe il resto della vita a farsene una colpa.
Perché Leo lo sa di essere lui il punto debole della Dottoressa, perché le vede le lacrime che la donna si impone di non piangere, la voce che trema, il modo in cui cerca Alfredi perché da sola crollerebbe, perché le serve un sostegno, perché da sola non c'è la fa a reggere tutto il dolore e le aspettative di Leo, che potrebbe avere una carriera da ricattatore, perché sa dove e quando e quali tasti toccare senza mostrare il minimo senso di colpa. Perché è vero che lei è la sua unica speranza e il pensiero che sia lui sotto ai ferri, burattino inerme tra le sue mani, che sia la sua la vita con cui, per qualche ora, giocherà a fare Dio, quella di un padre, di un figlio, di un ragazzo e di un uomo, le fa mancare la terra sotto ai piedi.
Perché lui è il suo Leo. La guarda con gli occhi supplicanti e pieni di lacrime, la mette all'angolo e le poggia le mani sulle spalle e stringe, quasi per impedirle di scappare, e si arrampica sugli specchi, trovando scuse che per sua fortuna si rivelano vere. E accetta anche per questo, perché i valori sono saliti troppo in fretta per essere un caso, perché forse per una volta il destino è dalla loro parte, ma soprattutto perché sta per crollare davanti a lui, sta per piangere e gridare tutta l'angoscia che le pesa sul cuore e perché non è più capace di sostenere il suo sguardo.
Accetta, subito, prima lo si fa e meglio è. È un'operazione impossibile e meno tempo passa a riflettere su questo fatto più possibilità ci sono che sia pronta almeno fisicamente.
Scappa dalla stanza, fermandosi un momento a guardarlo, a guardare Cris, a riflettere su tutto ciò che quei ragazzi meravigliosi hanno costruito e poi corre ancora, Andrea sempre dietro, al fianco, ad assicurarsi che non crolli. Non adesso. Potrà farlo domani, quando tutto sarà finito, quando il destino di Leo sarà deciso.
   
 
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