Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Nymeria87    21/05/2020    1 recensioni
Modern setting: piccoli spaccati domestici Jonsa nei giorni di quarantena.
Jon e Sansa non sono imparentati, qui Jon è semplicemente il migliore amico di Robb e di conseguenza un amico di famiglia di casa Stark.
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Sansa Stark
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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“Incredibile che mi ritrovo a mettermi in tiro per andare a fare la spesa!”disse sconcertata Sansa rivolta alla sua immagine riflessa nello specchio. Indossava un abitino blu elettrico corto, dai lembi della gonna ondulati, un bomberino leggero rosa cipria, i capelli raccolti in una treccia laterale e glio occhi perfettamente truccati; al collo, quasi a mo’ di collana, stava la mascherina ripiegata su se stessa, in attesa di essere utilizzata. Sansa uscì dalla sua stanza, dirigendosi verso la cucina per recuperare le borse della spesa quando quasi inciampò nei pesi di Jon abbandonati lungo il corridoio: “e questi??? Jon i tuoi pesi che ci fanno qui?” chiese lei vociando non troppo delicatamente; non ricevette risposta, quindi provò a chiamare ancora ma niente. Sia ffacciò in soggiorno ritrovandosi il ragazzo steso a terra, tutto concentrato con auricolari alle orecchie, intento a fare una serie di addominali che erano uno spettacolo per gli occhi.
Sansa rimase leggermente inebetita a godersi la scena per un po: la canotta grigia leggermente madida, i bicipiti tesi, un rivolo di sudore che andava a dipingergli la fronte...
Hey, riprenditi lady repressa...
Si avvicinò fino a porsi di fronte a lui, guardandolo con uno sguardo tutto soddisfatto, leggermente inconsapevole che Jon da quella posizione, potesse godere di una perfetta vista delle sue gambe.
Il rasgazzò deglutì sopprimendo un sorriso prima di finire la serie.
Si sedette, guardandola ancora dal basso: “vai da qulalche parte principessa? Non la sai che è in atto una quarantena” le disse ammiccando al vestito prima di scolarsi una sorsata d’acqua dalla bottiglia che lei gli stava allungando.
“Vado a fare la spesa prima che ci ritroviamo a cucinare il gatto dei vicini! È il mio turno non ricordi?” gli sorrise lei, “come mai ti alleni? È la prima volta che ti vedo farlo da quando è iniziato sto’ casino” chiese Sansa curiosa. Jon le sorrise prima di alzarsi, “mi hanno finalmente mandato la scheda dalla palestra” le disse mostrandole lo schermo del suo telefono, “è praticamente tutto corpo libero, se vuoi puoi darci un occhio anche tu e dimezzare le serie”, “oh, no tesoro, io ho il mio yoga!” sorrise lei prima di recuperare le borse della spesa e fermarsi all’ingresso per infilarsi le sneakers.
“Li hai presi i guanti e l’igienizzante?” domandò lui  ad alta voce, mentre controllava il seguente esercizio da fare; Sansa sbucò dallo stipite della porta in quel momento, occhi al cielo come se stesse ascoltando l’ennesima predica: “yes, daddy...” sorrise ironicamente tediata, prima di incontrare lo sguardo fulgido di Jon, d’un tratto più vivido, grazie a quelle due uniche, singole parole.
Sansa metabolizzò in un secondo,
Oh Jon, non sarà che...
Prima che riuscisse a fermarsi avanzò lentamente verso di lui, guardandolo direttamente con il viso leggermente inclinato, sorpresa ma immancabilmente istigata dalla nuova scoperta. Vide Jon, con il cellulare ancora alla mano, tendersi come una corda di violino ad ogni suo passo, mentre il respiro si faceva più profondo. Sansa abbassò le palpebre remissiva prima di fermarsi ad un palmo da lui: “posso chiederti un favore?” disse azzardandosi a giocherellare con una piega della sua canotta, all’altezza dello stomaco, per poi tornare a guardarlo. Jon le fece un cenno affinchè continuasse, forse troppo turbato per risponderle: “posso prendere la tua macchina che la mia è a secco?” continuò lei sbattendo le ciglia. 
Jon deglutì continuando a fissarla, e per gli Dei, Robb l’avrebbe ammazzato di botte se solo avesse saputo cosa stava per dirle nel modo in cui stava per dirlo e con le intenzioni che scalpitavano nella sua mente affinchè lo facesse; ma la visione di Sansa così arrendevole, che sembrava voler giocare con i suoi pensieri nel modo in cui lui avrebbe da sempre voluto, accantonò il pensiero di Robb nella frazione di un secondo. “Tutto quello che vuoi principessa” rispose lui con voce bassa, caricando l’appellativo quanto bastasse. Il tono leggermente roco e glio occhi socchiusi a leggerle il volto, soffermandosi un momento di troppo sulle sue labbra. Sansa arricciò un sorrisetto soddisfatto e leggermente insolente prima di dpositargli un lieve bacio sulla guancia, inalando inaspettatamente il profumo della sua pelle: un mix di note legnose, tabacco e agrumi, piacevolmente salato; poi si voltò, approcciandosi alla porta d’ingresso per recuperare le chiavi ed uscire di casa.
Questa quarantena si stava rivelando inaspettatamente eccitante.
 
   
 
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