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Autore: Dragon mother    23/05/2020    2 recensioni
Isabella sta tornando da una breve vacanza insieme ai genitori. Poco prima di giungere nella sua città, l'auto su cui viaggia precipita in un laghetto. Lei viene salvata miracolosamente ma dei suoi genitori non vi è nessuna traccia... per alcuni anni...
Eccomi qui a ripubblicare questa storia dal mio vecchio account. Tutti i capitoli sono stati revisionati e all'occorrenza corretti.
Spero entrerete a dare un'occhiata.
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Buongiorno ragazze, come state? Vi ho preparato un bel capitoletto, riderete e vi renderete un po’ conto in che situazione si trova il povero Edward. Bella noterà una cosa a cui non aveva fatto caso..
Buona lettura.

 
 
 
Bella

Appena arriviamo a casa, corro in camera mia a nascondere il regalo, pregando di non incontrare nessuno né tantomeno Edward.
Lo infilo in un cassetto della cabina armadio che è rimasto vuoto e lo copro con un foulard.
Ok, missione compiuta.
Mi siedo sul letto e tiro un lungo sospiro di sollievo appena prima di saltare per aria per lo spavento.
“Perché sospiri così pesantemente sorellina? Non ti senti bene? O è per quello che hai combinato stamattina in gran segreto insieme ad Alice?”
“Accidenti Edward vuoi farmi venire un infarto? Da dove diavolo sei sbucato fuori così all’improvviso? Non si usa buss..” le parole mi muoiono in gola quando invece di trovarlo davanti alla porta della stanza me lo trovo davanti a quella del bagno.
Guardo lui e poi il bagno dietro di lui.
A quella mia muta domanda mi risponde semplicemente
“Bagno in comune, ricordi?” indicando con il pollice il bagno alle sue spalle, per poi aggiungere
“..ero in camera e ti ho sentita rientrare tutta di corsa, credevo fosse successo qualcosa, così sono venuto a controllare come sta la mia sorellina.. ma a quanto pare non ho fatto cosa gradita."
Fa per andarsene ma accorgendomi che sono stata un po’ brusca, lo fermo, prima con la mia voce e poi allungando un braccio verso di lui.
“Perdonami Edward è che mi hai spaventata, sei arrivato all’improvviso, non ti aspettavo però..” abbasso lo sguardo incapace di sostenere quei due occhi d’ambra che ora mi stanno fissando in attesa che io finisca la frase.
Ehi, aspetta un attimo, ma lui ha gli occhi verdi! Di un verde così speciale che non mi era mai capitato di vedere.. e come mai adesso sono di un altro colore?
Devo domandarglielo ma prima voglio scusarmi per le cose che ho appena detto perché mi sento una sciocca per averlo fatto; da quando sono arrivata in questa casa sembra che la mia bocca non sia più collegata al mio cervello.
“Però..” mi incalza lui aspettando la fine della frase che non arriva.
“Però mi fa sempre piacere stare con te, di questo non dubitare mai” dico alzando finalmente lo sguardo.
Quello che trovo sono due occhi fissi su di me e un sorriso dolcissimo.
Si avvicina al letto e inginocchiandosi davanti a me prende le mie mani nelle sue.
“E tu Bella non dubitare mai che non ti voglia accanto. Io mi sento molto protettivo verso di te e credimi non riesco a trovare la forza per stare lontano da te neanche un attimo”
Non so se ho capito bene le sue parole ma so che un attimo dopo lo abbraccio di slancio, così felice per quel momento e ancorata al suo collo gli mormoro un grazie.
Mi circonda la vita con un braccio stringendomi a sè.
Quando ci stacchiamo, mi torna alla mente la domanda di prima e decido di chiederglielo.
“Senti Edward, vorrei chiederti una cosa” inizio col dire
“Da quando ti conosco i tuoi occhi sono sempre stati vedi e invece adesso sono color ambra? Per caso porti le lenti a contatto?” chiedo curiosa di una sua risposta.
Ad un tratto la sua espressione da serena si fa contratta, come se avessi fatto una domanda sbagliata.
Mi pento subito e mi scuso di nuovo per ciò che ho detto.
Anche lui sembra dispiaciuto per la sua stessa reazione e con un debole sorriso inizia a darmi una spiegazione.
“No non porto le lenti, probabilmente è un gioco di luci e di riflessi che ti fa credere di vedere un diverso colore” mi risponde tranquillo.
A me sembra invece che tutto questo sia molto strano ma ora non ho nessuna voglia di discutere, è quasi ora di pranzo e così ci avviamo in cucina.
Il pasto procede come sempre, tra chiacchiere e risate mentre io mi estranio dal gruppo pensando al momento migliore per dargli il mio regalo.
Potrei portarglielo in camera dopo cena oppure potrei chiedergli di raggiungermi a bordo piscina sempre dopo cena.
Sì potrei fare così che forse è megl..
“Isa, Isa ci sei? Mi stai ascoltando?”
Persa come sono non ho sentito Alice che mi chiama, accidenti. Così avrò attirato di nuovo gli sguardi di tutti e soprattutto di Edward.
Devo mantenere un profilo basso altrimenti scoprirà cosa gli sto nascondendo.
“Sì Alice, scusa, stavo pensando che oggi è una giornata perfetta per fare un bagno in piscina”
Ok e questa da dove mi era uscita?
Io odio l’acqua e poi non so neanche nuotare.
Porca vacca.
“Isa è una bellissima idea, così potrai usare quel fantastico costumino blu” dice calcando sulle parole costumino blu “che abbiamo preso ieri. Vedrai ti starà benissimo” e mi strizza l’occhio.
Ma che ne potrà mai sapere se mi starà bene, quello è l’unico che non mi ha visto addosso..boh..
Alice la stramba.
Comunque se volevo mantenere un profilo basso, tutto è fallito miseramente a causa sua.
Ora mi ritrovo due occhi ambrati che mi osservano piuttosto incuriositi.
Sono fregata.
 
Mi offro di aiutare Esme a sparecchiare e a riordinare, il tutto per rimandare il più possibile il casino che ho combinato.
So che prima o poi avrei dovuto mettermi quei costumini striminziti che Alice mi ha obbligata ad acquistare ma si sa via il dente via il dolore, mi vergogno oggi e poi non mi vergogno più.
“Vai pure cara, qui finisco io. Goditi questo bel pomeriggio di sole che poi fra qualche giorno inizia la scuola e non avrai più tanto tempo per svagarti”
Già la scuola, non ci pensavo neanche più.
Corro di sopra e mi chiudo nella mia stanza.
Afferro il costume dal cassetto e me lo rigiro tra le mani.
Tra tutti quelli che ho comprato questo è il mio preferito, mi piace proprio il modello.
Il pezzo in alto è a triangolo con tanti volant che vanno a formare come dei fiori; la mutandina non è troppo sgambata e mi fascia perfettamente il lato b.
Il tessuto di questo bikini è interamente fabbricato con brillantini che riflettono anche con poca luce.
Ok dai, prima lo faccio e prima mi sentirò meglio.
Lo indosso e sempre da un cassetto prendo un copricostume di pizzo bianco. Infilo le infradito, gli occhiali da sole e mi dirigo in piscina.
Appena svolto l’angolo li trovo già tutti lì.
Speravo Edward non fosse ancora arrivato e invece è comodamente sdraiato su un lettino, un ginocchio piegato, sotto un sole caldissimo.
E’ bellissimo con quegli occhiali da sole e quei capelli spettinati con i quali i raggi del sole giocano, creando riflessi ramati.
Dio, sono già in ebollizione e sudo freddo dalle mani.
Bella datti una calmata, è tuo fratello.
Appena Alice mi vede mi corre incontro.
Se il mio costume è striminzito il suo è proprio inesistente.. ma nessuno pare farci caso.
Mi vergogno tremendamente e non mi sono ancora spogliata.
Alice mi trascina a bordo piscina dove Emmett e Jasper sono seduti già con i piedi a penzoloni nell’acqua mentre Rosalie sta leggendo un libro sdraiata sul suo lettino.
Ad ogni mio passo sento gli occhi di Edward su di me, per fortuna abbiamo entrambi gli occhiali così almeno posso nascondermi un po’.
“Vieni Bella, ti ho preparato un telo su quel lettino lì” e mi indica un lettino proprio vicino a quello di Edward.
Che cara ragazza penso ironica, a volte credo proprio che faccia le cose apposta.
Tiro un sospiro e mi siedo sconsolata.
“Ti ringrazio Alice, sei stata molto gentile. Non ci avevo neanche pensato al telo, hai proprio previsto tutto”
Alle mie ultime parole si blocca un attimo ma poi si riprende.
“Vedi, ecco a cosa servono le sorelle
Mmh sì certo penso tra me e me, servono anche a metterti in un imbarazzo mai visto prima.
Mi sdraio giusto per non dare nell’occhio ma ben presto anche Rose mi fa notare che siamo in piscina, sotto un sole cocente e che io sono ancora col copricostume addosso.
Edward al mio fianco, si è abbassato i Ray-ban sul naso e mi guarda curioso.
Mi rendo conto che non posso più nascondermi quindi molto lentamente mi spoglio e appena mi ritrovo in costume un urlo di Alice mi fa sobbalzare.
“Haaww Isa ma ti sta un incanto, questo non lo avevo previsto” dice portandosi un dito sotto il mento pensierosa.
Io la guardo stranita.
Di queste sue frasi criptiche e senza senso non capisco mai niente ma lei è Alice, lei è strana veramente.
In quel momento mi sento addosso gli occhi di cinque persone ma due occhi sembrano bruciare la mia pelle: Edward che si è tolto gli occhiali ed ha un’espressione sul viso come se avesse avuto un’apparizione mistica.
“Ehm ragazzi potreste smetterla di guardarmi così, mi mettete in imbarazzo, è solo un costume” dico cercando di stemperare la situazione.
“Isa ma questo non è solo un costume, questo è il costume
“Va bene Alice, come preferisci chiamarlo tu” mi arrendo alla fine.
Adesso ho veramente caldo quindi dopo essermi tolta gli occhiali e le infradito, mi dirigo verso la piscina decisa a farmi un bel bagno.
Via il dente via il dolore, spero solo di non affogare.
E quando mi alzo so di avere di nuovo addosso gli occhi di Edward.
 
 
Edward
 
Sono in piscina e stiamo aspettando Bella.
Quanto ci vuole per infilarsi un costume.. mah.
Ma quando la vedo arrivare capisco che l’attesa ne è valsa proprio la pena.
Ha indossato un copricostume bianco che lascia intravedere un costume..blu.. il mio colore preferito.
Si avvicina con passo incerto e quando finalmente si mette sul lettino accanto a me credo di andare a fuoco.
E’ stupenda.
Devo darmi una calmata, lei è la mia sorellina e io sono un vampiro più che centenario del quale lei non conosce neanche l’esistenza.
Ma il colpo di grazia me lo dà quando si alza per buttarsi in piscina mostrandomi per intero il suo lato b.
Stringo forte il bordo del lettino e sento un crack: sono un vampiro che morirà un’altra volta quando Esme scoprirà che le ho rotto un lettino.
Chissenefrega.
Un fischio da stadio si alza alla mia destra e io vorrei strangolare Emmett.
Il solito orso.
“Eddino, Edduccio cosa stai guardando così intensamente? Lo sai che Bellina è proprio un bel bocconcino?” non mi sono neanche accorto che mi si è avvicinato.
“Emm per cortesia potresti smetterla” borbotto infastidito cercando di calmare il marsma di emozioni che mi stanno attraversando, ma Emmett no mi aiuta per niente.
“Oh no Eddy è così bello vederti in questo stato e poter fare due risat..” non lo lascio finire
“Ok Emmett, l’hai voluto tu” con un colpo secco lo afferro e a velocità umana lo butto in piscina insieme a me.
Un enorme spruzzo d’acqua fuoriesce bagnando un Jasper stupito, una Alice che ride e una Rosalie un pò innervosita.
Quando riaffioriamo è un altro lo sguardo che mi colpisce: Bella, a pochi metri da noi, piuttosto spaventata.
Ma ben presto scoppia a ridere contagiando tutti, anche Rose.
“Voi due insieme siete pericolosi” sbraita lei puntandoci un dito contro.
“Hai ragione Bella ma ti assicuro che anche da soli siamo piuttosto pericolosi” dice scoppiando a ridere; poi continua
“Accidenti a te Edward, non volevo fare il bagno, guarda come sono conciati i miei capelli, ho impiegato mezz’ora per dargli una piega decente e ora tu hai rovinato tutto” borbotta fintamente offeso.
“Ti sta bene Emm, così la prossima volta sai di dover evitare certi discorsi” gli rispondo voltandogli le spalle.
Emmett esce dalla piscina lasciando lì con me una Bella sorridente.
Dio, quanto è bella quando sorride.
Restiamo in acqua per un po’, giocando a schizzarci e a tuffarci finchè non nota qualcosa alla mia mano destra.
Non ci aveva ancora fatto caso.
   
 
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