Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Desma    24/05/2020    2 recensioni
Raccolta di situazioni più o meno domestiche per mostrare quel lato buffo e umano che i nostri ladri (e ispettore) preferiti solitamente non lasciano intravedere. Raccolta di one-shots in 20 capitoli.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia battente gocciolava dal suo copricapo come un ruscello e i suoi vestiti erano zuppi, ma il samurai abituato a climi ben più ostili a malapena se ne accorgeva. Non si era nemmeno reso conto del riscaldamento all'interno del museo, dove era andato a fare un sopralluogo vestito da turista. 

Non amava travestirsi e ancora meno indossare gli abiti occidentali che Lupin sceglieva per lui, ma se si trattava di lavoro era disposto ad accettarlo. 

Ora però che i vestiti occidentali erano riposti in uno zaino e che Zantetsuke era tornata ad oscillare docilmente al suo fianco a ritmo dei suoi passi, Goemon Ishikawa XIII si sentiva decisamente più a suo agio. 

Lavorare con Lupin lo aveva portato ad apprendere capacità che il suo addestramento da samurai non avrebbe potuto insegnare, come tracciare la mappa del sistema di sorveglianza a circuito chiuso di un edificio soltanto guardando e memorizzando le telecamere all'interno, oppure identificare il tipo di sistema di allarme all'interno delle vetrine espositive. 

In quanto incarnazione vivente del concetto di tradizione, Goemon non avrebbe nemmeno potuto immaginare che un giorno sarebbe stato in grado di fare tutto ciò e quello era uno degli aspetti che prediligeva nel lavorare con il ladro gentiluomo. 

La pioggia non aveva smesso un attimo di cadere per tutto il percorso che dal museo conduceva al loro nascondiglio e quando Goemon ebbe aperto la porta dell'appartamento ai suoi piedi si formò una pozza d'acqua. 

Rimase in ascolto per qualche istante dei rumori della casa: durante tutto il suo addestramento, gli era stato insegnato a percepire la presenza di potenziali avversari ben prima che i suoi occhi potessero notarli.

Non che si aspettasse che qualcuno avesse trovato il loro nascondiglio, ultimo tra tutti Zenigata, che era il loro inseguitore più ostinato, ma era un'abitudine che gli aveva sempre fatto comodo in passato. 

Non percepì l'odore della colonia di Lupin e nemmeno quello delle sigarette di Jigen, che solitamente erano sufficienti ad annunciargli la presenza dei suoi soci, e nessun suono, oltre al ticchettio della pioggia sui vetri, gli arrivò alle orecchie. 

Le spalle gli si rilassarono, mentre la sua mente lo rassicurava che fosse l'unico presente nell'appartamento. 

Decise così di concedersi una doccia calda per togliersi di dosso l'umidità dell'esterno in attesa che i suoi colleghi terminassero le rispettive mansioni e lo raggiungessero al nascondiglio. 

Mentre faceva scorrere l'acqua dal moderno soffione, Goemon sospirò ripensando alle acque termali delle sorgenti tra i monti in cui si era immerso solo qualche settimana prima. La modernità non poteva certo offrire nulla di paragonabile alla sensazione di essere circondato dall'acqua sulfurea e dai vapori rigeneranti tra i paesaggi delle montagne giapponesi. 

Fu una doccia rapida, giusto il tempo necessario a lavarsi la pelle e i capelli, e il samurai uscì, avvolgendosi la vita con un asciugamano. Solo allora si accorse che uno degli asciugamani che erano stati appesi all'ingresso del bagno mancava all'appello e i suoi nervi si irrigidirono: qualcuno era entrato nell'appartamento. 

Afferrò la fedele Zantetsuke che aveva accomodato appena fuori dalla doccia e in punta di piedi uscì dal bagno a ispezionare la casa. 

Notò quasi subito che la porta della cucina era socchiusa e si diede dell'idiota per non averla controllata prima. 

Snudò la lama, che brillò fredda come un fulmine che preannuncia un temporale estivo, e si preparò all'attacco. 

Prese un lungo respiro ed aprì la porta della cucina con un calcio, pronto a ingaggiare la lotta, ma quello che vide lo lasciò di sale. 

Seduta al tavolo della cucina, intenta a leggere una rivista e a sorseggiare un thé caldo, c'era Fujiko. 

I due si fissarono per qualche istante nella sorpresa di quell'incontro inaspettato, ma poi Goemon si rese conto di indossare unicamente un asciugamano davanti a una donna e la mano libera dalla spada corse a sorreggere quell'unica stoffa. 

Fujiko notò il suo imbarazzo e ridacchiò: -Non ti devi vergognare!- lo esortò, tornando a bere il suo thé -Io di certo mi sto godendo la vista. 

A quelle parole il samurai sentì il viso e le orecchie andargli a fuoco e uscì di corsa fuori dalla cucina alla ricerca dei suoi vestiti, mentre la donna continuava a leggere come se niente fosse.

Qualche istante più tardi Goemon tornò in cucina, resosi presentabile con un cambio di kimono e hakama, ad affrontare Fujiko. 

La trovò dove l'aveva lasciata: -Cosa ci fai qui?- domandò. 

-Sono stata sorpresa dalla pioggia- spiegò la donna, girando una pagina della sua rivista con le dita lunghe e dalle unghie perfettamente curate -E dato il vostro nascondiglio era sulla strada ho pensato di darmi una rinfrescata. 

Goemon la squadrò da capo a piede per un istante, notando il turbante realizzato con l'asciugamano mancante che le avvolgeva i capelli e la vestaglia bianca che le copriva il corpo. 

A una seconda occhiata, però quella vestaglia gli sembrò molto familiare: -È un mio kimono quello?- chiese il samurai indicando il capo di abbigliamento in questione. 

-Questo dici?- disse Fujiko allargando i lembi della vestaglia e mostrando così qualche centimetro in più della generosa scollatura. 

Goemon si sentì di nuovo avvampare ma si costrinse a mantenere lo sguardo e a non dare la soddisfazione alla donna di vederlo cedere: -Sì- annuì alla fine. 

-È solo una cosuccia che ho preso in prestito- rispose la ladra, accomodando meglio le lunghe gambe affusolate sulla sedia così che il kimono coprisse giusto lo stretto necessario e le lasciasse in vista -Hai sempre avuto così buon gusto nel vestire! Non potevo certo prendere una delle camicie di Jigen, ti pare? 

-Che fine hanno fatto i tuoi vestiti?- la incalzò Goemon, sentendosi tuttavia lusingato dal commento sul suo buon gusto: tutti gli abiti che portava erano fatti su misura da una sarta che aveva confezionato vestiti per suo padre e andava fiero di ciò che indossava. 

Ovviamente non disse nulla di tutto ciò a Fujiko. 

-Non ti agitare- gli sorrise la ladra, provocando volutamente l'effetto opposto -Si stanno asciugando in salotto davanti al deumidificatore. Tra qualche minuto saranno pronti. 

Il samurai annuì leggermente con il capo, ma la sua assertività era solo apparente: anni di lavoro ed esperienza lo avevano reso diffidente davanti alla presenza di Fujiko e se quella donna si trovava nel loro nascondiglio non poteva essere stato solo per il sopraggiungere della pioggia. 

-A cosa stai puntando?- le domandò calmo.

-Mi sembra di sentire Jigen e, mio caro Goemon, ti assicuro che non è un complimento- Fujiko cercò di divagare, ma davanti alla determinazione del samurai, apparentemente impassibile di fronte al suo fascino, dovette vuotare il sacco -Pensavate davvero di imbarcarvi nel progetto del furto della collezione dei gioielli di Maria Luigia senza coinvolgermi?- sul suo viso si aprì un ampio sorriso malizioso -Lupin dovrà darmi delle spiegazioni per avermi estromessa dal piano e, naturalmente, voglio una fetta del bottino. 

Il samurai sorrise: -Insomma, la solita visita di cortesia. 

Quel commento lasciò Fujiko senza parole: -Era una battuta quella?- domandò spiazzata, ma il samurai era già sparito dalla cucina. 

Le arrivò alle orecchie la sua voce dalla stanza a fianco: -Fai in modo di farti trovare da Lupin con i tuoi vestiti addosso o si farà un'idea sbagliata e dei gioielli di Maria Luigia non vedremo un frammento né te, né io. 

Note dell'autrice: Ciao a tutt* e grazie per essere arrivat* in fondo a questo capitolo a tema Lupin III. Il progetto che ho in mente è quello di realizzare una raccolta di 20 oneshots in questo fandom basate su una lista di prompts per le otp. Premettendo che per il Fandom Lupin III non ho una vera e propria otp, ho deciso di realizzare la raccolta ricreando dei momenti di vita del gruppo che solitamente non vengono raccontati e facendo interagire sempre almeno due dei personaggi. 

Sperando di essere prolifica e all'altezza della situazione, così da offrire un lavoro di qualità, vi auguro buon tutto e a presto!

Desma

Ps. Il prossimo capitolo si intitolerà Holding hands, ci vediamo là!

   
 
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