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Autore: JennyPotter99    25/05/2020    1 recensioni
SEQUEL "THE ICE WOMAN"
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Con il passare degli anni lo S.H.I.E.L.D. era diventata una vera e propria organizzazione al controllo della Terra.
Il capo era Nick Fury, ovvero un omone di colore dall’occhio sinistro bendato: egli aveva pianificato di riunire tutti gli eroi della terra in un progetto chiamato Avengers, il quale sarebbe stato evocato per le vere emergenze.
Intanto, Mia aveva speso gran parte del tempo nei sotterranei di Asgard, insieme agli altri assassini.
Non era cambiata di una virgola, sempre bellissima e sempre giovane: per tanto tempo aveva pianto l’uomo che amava e anche Thor.
Passava il tempo a leggere, fin che il Dio, che aveva rifiutato il trono, non venne a trovarla.
Mia sentì la sua presenza e chiuse il libro che stava leggendo: parlava della Terra.
-Che cosa vuoi?- gli chiese, senza nemmeno guardarlo in volto.
-Sei stata mia amica fin da quando ero piccolo e pensarti qui dentro mi fa stare in pensiero.- rispose egli.
La ragazza alzò un sopracciglio, quasi sorpresa. –Ma che carino, quindi è questo il mio ruolo? Farti pietà?-
-Per quanto può sembrarti strano, io ti voglio bene e voglio darti una possibilità.- continuò Thor. –Ti manderò sulla Terra, ti presenterò ad un uomo chiamato Colson ed assieme a lui ti assicurerai di seguire gli ordini di un’organizzazione chiamata S.H.I.E.L.D.-
Mia si alzò dal letto, abbastanza interessata. –E io cosa ci guadagno?- domandò.
-La libertà.-
Dopotutto alla Dea non piaceva affatto essere rinchiusa e magari i terrestri non erano poi tanto male.
Alla fine, accettò.
La prigione in cui si trovava era una stanza piccola, fatta di sbarre magiche ad alta elettricità.
Thor si fidò di Mia e la fece uscire: ella posò un tacco a spillo fuori dalla cella, sorridendo compiaciuta. –Allora, qual è il primo ordine?-
 
Alcuni mesi dopo.
 
Lo S.H.I.E.L.D. aveva una postazione nella quale proteggeva un oggetto chiamato Tesseract: un cubo cosmico con una grande potenza.
A controllarlo, vi era lo scienziato Eric Selvig, l’agente Colson e Mia, insieme a tanti altri dottori.
Mia si era quasi abituata alla Terra, anche se alcune cose le sembravano ancora difficili da imparare.
In quella particolare sera, il Tesseract sembrava fare i capricci e data la sua potenza, Nick Fury era stato avvertito.
Colson e Mia lo avevano accolto mentre atterrava con il suo elicottero.
-Che cosa succede?- domandò egli, non appena raggiunta la base.
-Il Tesseract fa i capricci: stiamo evacuando tutto l’edificio mentre il dottor. Selvig lo controlla.- rispose Colson.
Giunsero ad una stanza in cui il cubo cosmico veniva tenuto e seguito da dei dottori specializzati.
Oltre a loro, dall’alto, c’era qualcun altro che guardava la situazione come un uccello appollaiato: veniva chiamato Occhi di Falco, ma il suo vero nome era Clint Burton e il suo ruolo era quello di fare da “tutore” a Mia, seguire tutte le sue mosse.
Improvvisamente, il Tesseract lanciò un enorme scossa elettrica al centro della stanza, creando quello che sembrava a Mia, un vero e proprio portale.
Essendo quella che gli Dei chiamavano “Gemma dell’Infinito” , essa poteva teletrasportare qualsiasi persona da un mondo all’altro.
Ma la persona che ne era venuta fuori, non era per niente buona: aveva in mano uno scettro e un sorrisetto compiaciuto sul volto.
Mia poteva riconoscere quegli occhi verdi ovunque: era Loki.
Non fece una mossa, era troppo scioccata del fatto che egli fosse vivo.
-Metta giù quell’arma!- esclamò Nick Fury, puntandogli una pistola contro.
Loki non aveva paura, era un Dio e i proiettili non gli avrebbero fatto nulla.
Quindi usò lo scettro per stordire tutti gli altri uomini che gli puntavano un’arma addosso.
-E’ Loki…Il fratello di Thor.- intervenne Eric Selvig.
Il Dio aggrottò le sopracciglia in modo rabbioso e posò la punta del proprio scettro sul cuore dell’uomo, stregandolo. –Fratellastro.-
-Loki, che cosa stai facendo?- domandò Mia.
-Sei dalla loro parte adesso? Sono molto deluso.- commentò l’altro.
Poi si guardò intorno e usò lo scettro anche su Barton. –Tu hai cuore.- gli disse. -Portami fuori di qui.-
Clint prese il Tesseract, mettendolo in uno scrigno sicuro, mentre Mia non aveva idea di cosa fare: non poteva di certo colpire Loki.
Tutti i soldati dello S.H.I.E.L.D. tentarono di fermarlo, ma inutilmente: Barton sapeva tutte le loro mosse, essendo uno di loro.
E alla fine, Loki, Selvig e Clint scomparvero.
   
 
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