Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: littlepink6690    01/06/2020    1 recensioni
SwanQueen
Regina è intenzionata a lanciare il Sortilegio Oscuro per rovinare il lieto fino di tutti, non solo di Biancaneve e del Principe Azzurro.
Non le importa che Campanellino le abbia detto che una persona con un particolare tatuaggio, sarà quella che la porterà ancora ad amare. Non sa chi sia, non le importa tanto è accecata dalla collera.
Rivisitazione della serie in chiave SwanQueen...
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Henry Mills, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
9Black Swan

9

Dopo la separazione di Regina dalla sua parte oscura, e la sua distruzione, gli eroi rientrarono a Storybrooke che era passata nelle mani di Hyde, un uomo che aveva stretto un patto con Tremotino.

Arrivare ad incastrarlo non fu difficile, grazie all’aiuto della sua parte opposta, ma per catturarlo serviva che Emma lo stordisse con un aggeggio creato da Jekyll. In quel momento quando l’uomo minaccioso attaccò Regina, prendendola per il collo la bionda non riuscì ad intervenire.

“Em-ma” – la voce della mora sottile e quali impercepibile. Sentiva la presa sul suo collo, provando a tenere le mani su quella pressa, se Emma non si fosse mossa, Hyde l’avrebbe uccisa. La bionda aveva una mano tremante all’inverosimile e una visione nella sua mente che la stava immobilizzando – “Em-ma” – questa volta il grido della mora, riportò indietro Emma che colpì Hyde atterrandolo. Regina si rialzò tenendosi le mani al collo.

 

Emma dopo aver fatto alcune scoperte a riguardo cosa le stesse succedendo decise di restare sola a casa sua. L’impotenza di non poter salvare Regina in quel momento, o di non essere capace di proteggere la sua famiglia in futuro la destabilizzavano. Appena uscita dalla doccia sentì dei passi.

“Regina?” – poteva essere lei solamente, testona del fatto che si sentisse di nuovo tagliata fuori.

“Meglio” – rispose la figura accanto al letto, meravigliosa nell’abito blu scollato sulla schiena. Emma non poteva credere ai suoi occhi, per un attimo pensò che Regina volesse distrarla – “Dovresti distrarti Salvatrice” – disse e la bionda capì che la donna era in realtà la parte oscura della donna che amava, provò a sollevare la mano per colpirla, ma il tremore fu presto lì – “Sta tranquilla cara, non voglio attaccarti” – la raggiunse a piccoli passi.

“Non” – Emma non riusciva a muoversi.

“Non dovrai far altro che obbedire a me” – entrò con una mano nel petto di Emma, che poté sentire il battito del suo cuore accelerare. La regina lo estrasse senza battere ciglio e sussurrò – “Scopami” – Emma provò ad opporsi, ma quella donna era così tanto Regina negli sguardi, ma tutto l’opposto nell’animo. La mora le afferrò il viso con una mano e costrinse l’altra a baciarla – “Mi sei mancata” – sussurrò sulle sue labbra ed Emma non poté far altro che obbedire al suo volere.

La voltò di scatto di spalle e posò baci caldi sul suo collo e sulla parte scoperta delle spalle. La Regina ansimò quando Emma l’afferrò con un braccio sotto il seno afferrandone uno con la mano e l’altra tra le sue cosce, nonostante il vestito attillato. Chiuse gli occhi abbandonandosi al corpo dell’altra, poggiando la testa sulla sua spalla. La bionda non si trattenne oltre e le sfilò prepotente il vestito di dosso, e si apprestò a mordicchiarla ovunque, stringendo le mani nei punti dove sapeva avrebbe colpito bene. Fu la regina stessa a costringere una mano tra le sue cosce e la bionda non attese a penetrarla in maniera veloce e profonda. La mora doveva ammettere che la bionda ci aveva sempre saputo fare, era migliorata quando era stata l’Oscura, e non negava che essere presa da dietro e servita con quelle mani esperte, la faceva letteralmente impazzire. Regina l’aveva privata di questo, perché sapeva che dopo quel momento, Emma sarebbe tornata dalla sua parte buona. Quando raggiunse l’orgasmo, non aspettò ulteriormente e svanì nella sua nuvola viola. Emma si sentì impaurita da quello che aveva appena fatto e rivestitasi, dato il suo essere ancora in asciugamano e andò da Granny’s.

Quando Regina vide Emma entrare in quella maniera nel locale, era certa fosse successo qualcosa, si scambiarono un rapido sguardo. Regina lasciò un piccolo Neal assonnato tra le braccia di sua mamma e si allontanarono dagli altri. La donna più grande aveva capito che Emma aveva qualcosa che non andava, era farsi violenza, il fatto di non costringerla a parlarle.

“Lei è qui” – disse guardando l’espressione di Regina.

“Chi?” – chiese non capendo a cosa si riferisse.

“La tua parte oscura”

“Non è possibile, ti ha fatto del male?” – disse premurosa e la mano di Emma tremò, e a Regina non sfuggì.

“Sono stata con lei” – disse abbassando lo sguardo – “In quel senso” – quelle parole furono per Regina una fitta, che si aggiunse ad una delle tante –“Non ha significato nulla” – disse guardandola.

“No? Hai immerso le dita in un'altra e non ha significato nulla?” – disse con le lacrime che pungevano gli angoli degli occhi. Come aveva potuto? Emma estrasse il cuore che aveva custodito nel taschino interno della sua giacca rossa.

“Lei aveva questo” – disse mettendolo tra le mani di Regina. Le lacrime che aveva trattenuto caddero calde sulle sue guance.

“Em-ma” – guardò il suo cuore e poi passò una mano sul suo viso – “Mi dispiace tanto” – lo diceva prima per il dolore che si provava quando il cuore ti veniva strappato dal petto, lei l’aveva sperimentato nella Foresta Incantata di Isaac, quando Biancaneve aveva tenuto la mano nel suo petto, e aveva sentito quel dolore fastidioso. E poi perché la sua parte oscura se la fosse presa con lei, per un torto subito.

“Puoi?” – Emma era come apatica. Regina guardò il suo cuore, in alcuni punti di un nero appena accennato, e prese la sua mano portandola al suo petto.

“Adesso guardami Em” – disse e solo quando gli occhi verdi incontrarono i suoi nocciola, la mora spinse il cuore nel petto della sua amata – “Come ti senti?” – disse prima di essere appiattita con il corpo sul jukebox, e sentire le labbra di Emma bisognose di un bacio – “Decisamente bene” – sorrise sulle sue guardandola dolcemente.

“Andiamo a casa da te” – disse poggiando la fronte su quella della mora.

“E gli altri?” – chiese Regina guardandola.

“Non si accorgeranno della nostra assenza” – prese la via delle scale del retro.

 

“Ehi” – Regina baciò la spalla scoperta di Emma, che da momenti interminabili fissava il soffitto – “A cosa pensi?” – disse accoccolata nuda tra le sue braccia. Aveva compreso quella sera che mai Emma avrebbe amato altra donna, se non lei, dato il suo cuore colmo l’amore.

“Dovrei dividermi anche io dalla mia parte oscura” – disse flebilmente.

“Non è niente a confronto con la mia” – disse voltandole il viso verso di sé.

“Credimi dopo aver pensato ad uccidere Zelena e privare Robin di sua madre, l’Oscurità ha alzato la staffetta” – ammise.

“Credi che sia quello il motivo dei tuoi tremori?” – chiese accarezzandole l’addome.

“Può essere” – rispose premunendosi di non dirle che sapeva che quei tremori erano dovuti anche alle sue visioni, che sarebbero rimaste tali, ma l’Oracolo le aveva detto che gli eventi durante il percorso potevano cambiare.

“Chiederò a Jekyll di creare altro siero per te” – disse baciandola teneramente.

 

L’equilibrio mentale della famiglia fu messo a dura prova a causa della Regina Cattiva che aveva dato un ultimatum ai Charming affinché consegnassero i loro cuori. La donna affranta per quanto aveva perso, incolpava i due di averle dato la speranza del lieto fine con Emma, loro l’avevano generata, ma adesso non poteva più averla per colpa di Regina, si sarebbe occupata anche di lei a tempo debito.

 

“Ci sarà qualcosa qui che possa fermare quella donna” – disse Emma vagando per la cripta Mills come un animale in gabbia.

“Emma non potevo sapere avrebbe distrutto il virgulto” – sospirò.

“Non è colpa di nessuno, vorrei solo eliminarla” – disse mostrando la mano tremante.

“Ehi” – la raggiunse prendendola nelle sue – “Sarà pronto a breve il siero” – la costrinse a sedersi su una cassa panca.

“Non mi racconterai una storia vero?” – disse guardandola.

“Potrei, ma sono io la cattiva in quella storia” – le sorrise – “Se i tuoi genitori non avessero fatto di tutto, non saresti la mia Salvatrice, e ignora la Regina Cattiva. Ce l’ha con me”

“Non è l’unico pericolo” – disse Emma senza rendersene conto.

“Che vuoi dire?” – chiese ma il bip del suo telefono la fece desistere dal continuare – “Il siero è pronto” – disse dopo aver letto il messaggio e lo fece apparire tra le sue mani. Ed Emma le fece riapparire al lago.

“Perché qui?” – chiese incuriosita.

“Magari potrebbe diventare solo un cigno nero” – sorrise e il processo di separazione fu meno doloroso rispetto a quello di Regina. Emma vide la sua parte oscura trasformarsi esattamente in quello che aveva desiderato.

Okay che dire, devo ringraziare la mia Alfina, che mi da sempre i consigli migliori quando mi viene il blocco! Quindi ringraziatela! Detto questo, proprio in questo momento mi sto dedicando alla scrittura del prossimo capitolo, alimentato dal sogno fatto! Alla prossima xoxo
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: littlepink6690