Jimin Park, venticinque anni. Arrogante, egocentrico, esibizionista.
Ed era il primo ad ammetterlo senza alcuna remora. Era il suo carattere, la sua indole: in pratica, non poteva farci nulla. Tutto ciò non gli dispiaceva affatto, si sposava perfettamente con il tipo di lavoro che faceva: lo stripper in uno dei più rinomati club della regione.