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Autore: MusicAddicted    05/06/2020    20 recensioni
AKA Le Avventure di JJ&KK!
Killgrave si incammina sul lungo e tortuoso sentiero della redenzione, tra uno scivolone e l’altro.
Jessica cerca di mantenerlo sulla retta via, tra un battibecco e l’altro.
Se volete farvi strada fra quintalate di fluff, situazioni tragicomiche e una spruzzata di romanticismo, siete i benvenuti ;)
Teoricamente sarebbe il sequel della miniserie ‘Stupid Christmas Time!’ … ma se volete la reader’s digest version: Kevin sta cercando di rigare dritto. Per lei. Sempre per lei.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessica Jones, Kilgrave, Malcolm Ducasse, Trish Walker
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ma buoooongioono!
Sì, lo so non era previsto che aggiornassi già questa, ma questo è quello che è successo stanotte:
Io: ‘cervello, fammi scrivere il nuovo capitolo di ‘Balance’ ‘
questo è il risultato XDDD

 

Questa shot è dedicata a Nao, per il suo supporto stra iper meraviglioso <3 e perché me l’ha ispirata lei con la sua scorsa recensione. (spero tanto di averti accontentato, tesorina bella!)
 

E grazie infinite a chiunque vorrà leggere il mio ennesimo delirio.


p.s. Tornano anche Trish e Malcolm perché è cosa buona e giusta.
 


 

biww-cover

AKA Cupid can suck your dick!

 

A riprova del fatto che non c’è alcun cambiamento nella sua normale routine e Jessica deve pienamente sentirsi a proprio agio, Killgrave le ha fatto capire che non intende isolarla in alcun modo.

Jessica lo ha messo subito alla prova e al mattino del quarto giorno della sua permanenza lì ha comunicato a Trish l’indirizzo di quella villa.

Pensava che Killgrave avrebbe avuto da ridire, invece lui, che non ha niente da nascondere, ha fatto preparare un tavolo per loro in disparte fuori in giardino perchè facessero colazione indisturbate.

Del resto quella giornata assolata un po’ insolita per l’inizio di Gennaio lo consente.

Lui se ne è fatto preparare uno a distanza, per concedere alle due ragazze, amiche e sorelle il massimo della privacy.

Jessica ha appena finito di raccontare a Trish il suo Capodanno e i giorni seguenti.

“Insomma, non lo trovi irreale? Io che ti invito qui, nella tana del lupo, come la chiamavi tu, e tu che accetti, come se nulla fosse! E il lupo che nemmeno obietta!” commenta la mora, versandosi del succo di arancia.

“Da quando mi ha fatto visita a casa mia, chiedendomi, bada bene, non ordinandomi, di aiutarlo a prepararti quella sorpresa per Capodanno; non so più come considerarlo quel lupo…” borbotta la bionda, sgranocchiando il muesli nel suo yogurt. “Che poi, ti dirò, ho avuto un Capodanno piuttosto interessante anche io…” si fa prendere dalla sua voglia di confidarsi.

“ ‘Altro tè, Mr. Killgrave?’” esclama all’improvviso Jessica, con una vocina stridula.

“Ti senti bene, Jess?” fa una faccia stranita Trish, ma poi segue il suo sguardo è capisce che è tutta intenta a guardare il tavolo più in lontananza, dove Killgrave è alle prese con qualcuno del suo staff. O meglio qualcuna.

 

“ È quello che scommetto che lei gli sta chiedendo in questo momento, premurosa com’è. Lei è Ingrid, la cameriera di Kevin.” chiarisce la detective.


Anche se è sempre tutto meno chiaro per la speaker.

“Capisco…” borbotta, mentre la cameriera versa davvero altro tè a Kevin, come previsto da Jessica.

“No, tu non capisci. Quella è un concentrato di perfezione, a partire dall’aspetto fisico. Da qui non la puoi vedere bene, ma sappi che ha un corpo da modella, due occhi di zaffiri, avrà a malapena vent’anni… ed è bionda, bionda naturale intendo, una specie di Barbie Svedese.” precisa lei.

 

“Hey, anche io sono bionda naturale!” sbotta indignata Patricia, coprendosi subito dopo con le mani la ricrescita leggermente più scura.

“E chi ha detto niente?” finge di concordare lei.

 

Notando che sembra prestarle nuovamente attenzione, Patricia fa un altro tentativo.

 

“Jess, ho conosciuto un ragazzo… beh, in realtà lo conoscevo già…”

“Ma poi fosse solo una cameriera!” riprende a lamentarsi Jessica, con gli occhi fissi al tavolo in veranda. “Kevin non fa che ripetermi quanto Ingrid gli stiri le camicie alla perfezione,”

“Jess?”

“Che grazie a lei la casa brilla come uno specchio.. e non c’è un granello di polvere nemmeno a cercarlo con la lente di ingrandimento.”

“Jess?”

 

“E poi vogliamo parlare del modo impeccabile con cui apparecchia e sparecchia? Lei è semplicemente perfetta, nonché bellissima, una Barbie Svedese con le attitudini di una fottuta Mary Poppins” continua il suo sproloquio Jessica, sgretolando tra le mani una fetta di pane tostato.

“Jessica!”

“Che c’è?” si gira bruscamente verso la bionda.

“Oh mio dio, ma tu sei gelosa!” capisce lei.

Jessica scoppia a ridere, ringraziando la sua buona stella di non stare bevendo nulla, altrimenti lo avrebbe sputato.

“Cosa?! Oh, ti prego, Trish, non farmi ridere! Se la può anche fottutamente portare a letto quella dannata Barbie Svedese, non me ne frega un cazzo!” sbotta lei.

Se non altro non sta più guardando al tavolo, altrimenti si accorgerebbe che Killgrave non è più lì.

- Tipica reazione di chi non è gelosa affatto, proprio! - riflette Trish, sarcastica. - È evidente che ora come ora non ascolteresti una parola di quello che ti volevo dire, sarà per la prossima volta. -

“E comunque ora devo scappare, ho una riunione per la trasmissione e poi pranzo con mia madre.” si alza lei, salutandola.

Ha quasi raggiunto il cancello che porta alla strada principale, ma proprio lì trova qualcuno ad attenderla.

“Proprio te cercavo!” sogghigna Killgrave.

“Immagino non sia difficile trovare qualcuno in una casa che ormai conosci come le tue tasche.” borbotta lei, non volendogli mostrare quanto sia tesa.

Okay, avrà anche cambiato un po’ opinione su di lui, ma trovarsi sola con Killgrave le mette sempre una certa inquietudine.

“Ho avuto come l’impressione che Jessica guardasse più volte al mio tavolo. Sai, Patsy, potrei chiederti che cosa vi siete dette, carpire ogni più piccolo segreto che ti ha confidato Jessica, magari su di me…” comincia a camminare in circolo attorno a lei lui.

Patricia è tesa come una corda di violino e sa di non potersi opporre a un suo eventuale ordine.

“Ma non lo farò. Non voglio più giocare sporco. Sei libera di andare, non ti tratterrò oltre.” la sorprende non poco lui con la sua decisione.

Per questo, una volta varcato il cancello, la bionda cambia idea e torna sui suoi passi.

“Killgrave!” lo chiama, prima che lui si allontani e il bel persuasore si volta subito verso di lei.

“Proprio perché non hai voluto abusare dei tuoi poteri su di me e hai scelto la via non facile… una cosa te la dico io, di mia spontanea volontà.” gli si avvicina ulteriormente, cogliendolo di sorpresa. “Non perdere le speranze!” gli bisbiglia all’orecchio, prima di andarsene, stavolta per davvero.

Sorridendo fra sé e sé, l’uomo fa ritorno al proprio tavolo, poco importa che Jessica se ne sia già andata.

- Paradossalmente stavolta non usare i miei poteri mi ha portato più cose di quando li uso. - contempla, pensando già alla sua prossima mossa.

Qualcosa che almeno un piccolo utilizzo dei suoi poteri lo richiederà.

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“C-che ti è saltato in mente di chiedermi di portarti qui quello che ho trovato per il caso Grundock?” domanda un Malcolm decisamente molto a disagio, nel salotto della villa di Killgrave con il persuasore che legge un libro, seduto forse troppo distante da loro per sentirli, ma non certo per vederli.

“Mi serviva per andare avanti… e poi lo dovevamo fare questo battesimo del fuoco no? Sei qui da un quarto d’ora ormai e non mi sembra ti sia successo niente.” replica lei, mentre esamina i documenti che le ha portato quello che ormai considera il suo socio, anche se non si azzarda a dirglielo.

“Beh, questo non esclude che qualcosa potrebbe succedere. La prossima volta verrai tu da me… che poi è pur sempre il tuo appartamento!” insiste lui.

“Però ora ho una missione a tempo pieno qui,” alza gli occhi lei. “Non che non mi possa allontanare. Ieri l’ho fatto, ma solo per andare a prendere le mie cose… se mi assentassi più a lungo… sì, dovrò pur testare come reagirebbe Kevin, magari mi dovrei raccomandare che non se la prenda con il suo staff…”

- Oh beh, magari solo con la Barbie Svedese.. no, Jessica, tu rappresenti il bene!- si rimprovera da sola.

Solo il fatto di averla pensata fa comparire la meticolosa e bella fanciulla, che reca un vassoio con il tè delle cinque.

Mentre Malcolm le racconta i punti più salienti delle sue indagini, Jessica sbarra gli occhi, fissa su Kevin e Ingrid.

La biondina si è inchinata verso di lui, che le ha preso il volto fra le mani.
Anche se quello le copre la visuale non le serve certo un indovino per capire cosa sta succedendo.

- La sta baciando! - capisce, spaccando in due la biro che stava usando per prendere appunti.

Attribuendo quella reazione al fatto che non le piaccia qualcosa nel modo in cui ha svolto il suo lavoro, il bel ragazzo Afroamericano cerca qualcosa per poterla distrarre e sa benissimo cosa possa avere più presa su lei.

“Sai, Jessica, oggi no, ma l’ultima volta che ho visto Killgrave lui mi ha dato un comando.”

“Sì lo so, non ti ha fatto più parlare finché non abbiamo cominciato i canti…” risponde lei, un po’ distrattamente, rincuorata nel vedere Ingrid tornare subito alle proprie faccende.

“No, intendo dire che c’è stato un altro episodio, dopo quello tu non lo sai. È successo il giorno dopo Natale, mi sono imbattuto in lui e mi ha dato un comando.”

“Quale?” ha quasi paura di chiedere la detective.

“Mi ha chiesto di andare da Trish.” confessa lui.

“Che bastardo! Questo perché lo sapeva benissimo che stava nascendo del tenero fra voi,” lo sorprende Jessica con la sua risposta. “E scommetto ti avrà anche fatto armare prima di andare da lei.”

“Beh, sì, più o meno,” resta sul vago lui.

 

“Fottuto bastardo, ecco perché poi mi ha fatto allontanare con la scusa dello stupido Capodanno!  Lo sapevo che non stava cambiando, vi avrà fatto ingaggiare una lotta mentre ero via... a proposito... perché non siete feriti? Cioè, ovvio che sono felice che non lo siate, ma se lui vi ha...” si fa più perplessa lei, capendo che qualcosa non torna.

“Jessica, lascia che ti spieghi,  mi ha fatto armare sì, ma di un mazzo di rose, per andare da lei e chiederle di passare Capodanno insieme.” la lascia basita lui con quella rivelazione. “Cosa che avrei voluto fare comunque, ma non avevo il coraggio. Lui mi ha dato quel coraggio. E comunque, sì, una lotta io e Trish l'abbiamo ingaggiata ma... fra le lenzuola del suo letto!” chiarisce ogni cosa una volta per tutte.

“Lui ha… voi due…” mugugna lei, incoerente.

“È quello che stava cercando di dirti Trish stamattina, ma tu sembravi avere la mente altrove… e io comunque ora devo andare, ma la prossima volta passi tu!” si congeda lui, facendo il giro più lungo, qualsiasi cosa pur di non incrociare Killgrave.

È Jessica quella più che determinata ad incrociarlo.

Si muove con passo deciso verso il suo divano, sedendosi accanto a lui e rubando un sorso dalla tazza che ha appoggiato al tavolino.

“Come fai a bere questo schifo? Non è nemmeno corretto col bourbon!” fa una smorfia, facendolo ridere.

“Jess, a cosa devo l’onore di averti qui? Immagino non sia solo per criticare le mie abitudini da buon Inglese.” esordisce lui con tono calmo. “Allora, ti sei divertita oggi coi tuoi amichetti? Poi non dire che io non sia permissivo.” aggiunge, proseguendo la lettura del libro.

“Ho più come l’idea che ti sia divertito più tu con la tua di amichetta!” sbotta lei.

“Non credo di seguirti…” si finge perplesso lui, voltando pagina.

- Dritta, dritta nella mia trappola, mia cara!-

“La tua stupida cameriera, vi ho visti prima, lei ti ha baciato!” lo mette alle strette lei.

“Ci sei davvero cascata!” ridacchia lui, chiudendo il libro, perché ormai le deve concedere tutta l’attenzione possibile.

“Cosa? L’hai baciata, no?” chiede confusa lei.

“Niente affatto, le ho chiesto di controllare se avessi qualcosa nell’occhio, per poi metterle le mani sul volto mentre lo faceva, così da farlo sembrare un bacio!” rivela ogni cosa lui.

Jessica appare sollevata ma poi recupera il suo atteggiamento da dura.

“Beh, non capisco perché tu mi stia dando tutte queste spiegazioni. Sì, okay, ti bacio ogni tanto, ma mica stiamo insieme, ti pare? E soprattutto non me ne frega un accidenti di quello che fai in camera da letto, anche perché… andiamo, avrai avuto i tuoi istinti animaleschi da soddisfare in questi mesi, no?”

“O te o nessun’altra, Jessica.E sai meglio di me che Hope è stata solo un mezzo per arrivare a te.” dichiara serio lui, guardandola fisso negli occhi con una sincerità che la disarma.

“Oh!” è tutto quello che riesce a dire lei.

“Oh beh, e comunque è sbagliato quello che hai fatto oggi!”

“Cosa?! Aver dato quell’ordine innocente alla cameriera? O le mani che ho appoggiato sul suo viso? Oppure…” comincia a perdere la pazienza lui, alzando la voce.

“Aver cercato di ingelosirmi, questo è sbagliato!” sbotta lei.

“Se dici così è perché allora almeno un po’ di me sei gel…”

Kevin non può più parlare, per il semplice motivo che la sua bocca è impegnata in un bacio che Jessica si è presa con irruenza, tirandolo a sé per il colletto della camicia, ora non più così impeccabilmente stirata.

Kevin si concede il lusso di passarle una mano fra i setosi capelli corvini, mentre appoggia l’altra mano sulla sua schiena, tirandola più vicino.

Come quasi in ogni occasione, è la ragazza a interrompere il contatto, dopo un ammontare di tempo non indifferente.

“È che credo di potermi concertare meglio sulla missione di renderti un uomo migliore, se tu non hai intorno distrazioni.” si giustifica lei, con lui che la guarda con un sorrisetto che sa più di quanto voglia dire.

- Evidentemente hai anche il superpotere della negazione!- pondera, divertito.

“Premesso che io ho occhi solo per te e mi piacerebbe che il mio potere avesse nuovamente effetto su di te per poter inculcare questo concetto nella tua graziosa testolina,” la fa sorridere lui. “ Non credo proprio che Ingrid possa essere una distrazione: a lei piace Daniel.”

“Davvero?” chiede intrigata.

“Me lo ha confidato lei.”

“Killgrave…”

“Ho detto confidato? Le ho ordinato di dirmi se ci fosse qualcuno che le piacesse… cosa che poi ho chiesto anche a Daniel e indovina che ha risposto?” la guarda sornione lui.

“Ingrid!” sorride lei, per poi ravvedersi. “Non va comunque bene che tu frughi così indisturbato nella mente delle persone,” lo redarguisce.

- Taci, Jessica, fino quindici minuti fa tu volevi spaccare piatti sulla testa di un’innocente, facendo uno scalpo della sua treccia tirolese! – si fa un esame di coscienza la detective.

“Ma…” protesta lui, mordendosi il labbro superiore.

“Tuttavia, è decisamente meno nocivo di un taglio. Fai progressi.” riconosce lei, facendolo sorridere.

“ È anche il motivo principale per cui non ho licenziato il mio cuoco.” le svela Kevin. “E ho ordinato a entrambi di dichiararsi a vicenda stasera, dopo cena.”

“Kevin!”

“Che c’è? Lo volevano già.” fa spallucce lui.

 

“Un po’ come lo volevano già anche Trish e Malcolm, vero?”

“Te lo ha detto Patsy?” la interroga lui.

“A dire il vero no, ora che ci penso meglio… credo volesse dirmelo, ma non gliene ho data io l’occasione.” resta sul vago lei. “Però Malcolm mi ha raccontato ogni cosa.”

 

“Quel pettegolo chiacchierone, dovrei chiudergli la bocca una volta per tutte!” ringhia lui scocciato.

“No, non lo farai. Non te l’ho rinfacciato come rimprovero, anzi, io trovo sia bellissimo quello che hai fatto.” lo coglie impreparato lei con quell’affermazione.

“Sul serio?” sgrana gli occhi lui, stupito.

 

“Altrochè, hai sempre usato il tuo potere per dividere e porre fine a qualcosa, ora lo stai adoperando per unire e darne un inizio. Sono fiera di te, Kevin. Questa è la strada giusta.” gli sorride lei, mettendogli entrambe le mani sulle spalle, prima di spingersi contro di lui per un piccolo bacetto a stampo sulle labbra.

Kevin non sa se gioire di più per le sue parole o per quel gesto.

“Cupido ti fa una sega!” commenta allegra lei.

 

“Oh beh, si è trattato di casi sporadici… non voglio certo mettermi a fare questo a vita!” borbotta lui.
 

“Lo credo bene. E infatti ho altri progetti per te, ma tempo al tempo.” gli rivela misteriosa lei.

“Okay, ma tornando al presente…” mormora Kevin, guardandola allusivo mentre si sdraia più comodamente sul divano. “Perchè, invece di Cupido, non me la fai tu la se…”

 

L’istante dopo Killgrave si ritrova dolorante con la testa che ha sbattuto sul tappeto dove Jessica lo ha spinto e ora lo domina dall’alto, furente, roteando un pugno in aria con aria minacciosa.

“Porco! Azzardati a finire quella frase e ti ritroverai senza denti!”

 


TBC


Che dite, Jessica dovrebbe smetterla di pensare così male di Killy ogni volta? ;P
È la prima volta che mi cimento con una Jessica gelosa… trovo più plausibile che possa esserlo per un Kevin che sta cercando di migliorarsi per lei piuttosto che di un Killgrave che fa come diavolo gli pare ^^’

Se avete richieste di situazioni particolari in cui li vorreste vedere (io ne sto già progettando parecchie, poveri loro XD) chiedete e , se la mia ispirazione collabora, vi sarà dato ^^’

 

Spero di avervi strappato un sorriso :)

Il prossimo aggiornamento sarà davvero quello di ‘Balance’, a costo di ipnotizzare il mio cervello, lol
   
 
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