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Autore: miss yu    05/06/2020    3 recensioni
[Stucky | AU Omegaverse | Slash | Fluff primi capitoli | Angst senza badare a spese | H/C | No mpreg]
In un mondo in cui lo stato di diritto, deciso e gestito dagli Alpha che detengono tutte le posizioni di potere, considera gli Omega quasi alla stregua di animali domestici, Steve riceve un regalo che, anche se lui non lo sa ancora, cambierà per sempre il suo modo di pensare e di amare.
La storia penso sia comprensibile anche a chi non ha molta familiarità con questo AU o addirittura a chi non ne sa nulla.
Dal testo:
"Senta facciamo così, le dò qualche giorno di tempo, ci dorma sopra,
vada a vedere qualche altro posto, parli con qualcuno che può consigliarla,
tanto Bucky non va da nessuna parte,
come avrà capito non c’è la fila per acquistarlo.”
Genere: Angst, Omegaverse, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James ’Bucky’ Barnes, Steve Rogers
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 1: Lights of home.

Un anno prima.

Steve guida nella sera di settembre sentendosi perfettamente in pace con se stesso come non gli capita da tempo. La città è ormai alle sue spalle, velata da banchi di nebbiolina che si muovono pigri rendendo sfocate le luci dei lampioni. Il quartiere residenziale dove lui e i suoi abitano si dipana ai lati del viale alberato, con le sue case eleganti e i giardini curati.
La voce del padre seduto al suo fianco lo distoglie da quella sensazione di profondo appagamento in cui si sta cullando, riportandolo alla realtà.
“E’ stata una bella serata, era parecchio che non cenavamo da -Alfred-.”
“E’ vero Joseph, ora pensi che possimo dire a nostro figlio quella cosa o vuoi aspettare di essere a casa?”
Steve guarda dallo specchietto la madre seduta sul sedile posteriore e si accorge che ha lo sguardo di quando sta per svelargli una sorpresa, tenuta nascosta fino a quel momento.
“D’accordo cara, visto che non riesci a resistere possiamo dirglielo….”
“Dirmi cosa?”
“Io e tua madre abbiamo pensato ad un regalo per te.”
“Un regalo? Non si era mai parlato d’un regalo.”
“E’ una sorpresa” interviene sua madre con sul viso lo stesso sorriso di quando da bambino scartava i regali la mattina di Natale.
“Non è necessario che ti ripetiamo quanto siamo fieri di te” riprende suo padre, “Hai sempre studiato con impegno, ti sei laureato a pieni voti ed ora al tuo primo colloquio di lavoro hai ottenuto un ottimo posto, mi sembra che ci siano tutte le ragioni per farti un regalo.”
Steve alza gli occhi al cielo imbarazzato: “Mi avete appena comprato un appartamento in centro.”
“Certo per la tua laurea e perchè io e tua madre siamo stufi di vederti girare per casa... Questo invece è per il posto di lavoro che ti sei guadagnato.”
“E’ un regalo per non farti sentire troppo solo, ora che andrai a vivere per conto tuo” aggiunge sua madre.
Steve aggrotta la fronte perplesso e incuriosito: “Non capisco… di che si tratta?”
“Tuo padre e io abbiamo pensato che sia arrivato il momento di avere un Omega tutto tuo.”
Steve rimane silenzioso senza riuscire a formulare un pensiero coerente, tutto si sarebbe aspettato tranne che un Omega; come è potuto venire in mente ai suoi di pensare ad una cosa così ‘complicata’ da gestire?
“Non dici niente? Non sei contento?” il tono di sua madre incomincia ad assumere piccole incrinature sospette.
“Beh… mi avete preso in contropiede.”
“Non devi preoccuparti, ci abbiamo pensato bene e siamo convinti che tu possa gestire la situazione nei migliori dei modi.” boffonchia suo padre.
“Sappiamo benissimo che avere un Omega non è come avere un giocattolo che si butta quando ci ha stancato, ma implica prendersi delle responsabilità. Certo ci sono Alpha che li usano come fossero oggetti o peggio come spazzatura, che acquistano Omega esteticamente perfetti per mostrarli in società come si mostrerebbe una borsa o un paio di scarpe griffati, per non parlare di chi li sfrutta sessualmente o peggio, ma noi non siamo così: avere un Omega significa che un essere vivente è affidato a te e tu come suo padrone devi cercare di averne cura sia fisicamente che emotivamente, in cambio l’Omega giusto ti saprà riempire la vita di devozione ed amore incondizionati. Tuo padre ed io siamo convinti senza nessun dubbio che tu saprai essere un padrone perfetto.”
Steve rimane ad ascoltare le parole dei suoi genitori senza obbiettare, in realtà non ha mai pensato d’acquistare un’Omega, perlomeno non così presto, ma riflettendoci, quando si trasferirà nel nuovo appartamento avere qualcuno ad aspettarlo la sera potrebbe rivelarsi una buona idea.
Sorride ai genitori che stanno sbirciando la sua reazione.
“Mi avete quasi convinto, appena mi sarò trasferito comincerò a guardarmi in giro.”
“Niente da fare caro mio, non pensare che sia così facile come scegliere un paio di scarpe, potrebbe volerci parecchio prima di trovare quello giusto, domani andiamo insieme all’Omega Vip Centre” flauta sua madre alle sue spalle, con un sottotono che non ammette repliche, “E’ il posto giusto, c’è molta scelta e i migliori esemplari.”
“D’accordo allora, qual’è il budget di cui posso usufruire?”
“Non ti preoccupare del budegt, scegli l’Omega che preferisci poi a pagare ci penso io” ridacchia suo padre accendendo il sigaro delle grandi occasioni.

A letto Steve rigirandosi insonne tra le lenzuola pensa di essere veramente una persona fortunata ad avere dei genitori come i suoi: affettuosi, colti, sensibili, che hanno sempre dimostrato fiducia in lui e lo hanno sostenuto in tutte le sue scelte, anche se a volte senza riuscire a capirle fino in fondo, come quando dopo il liceo si era impuntato per arruolarsi nell’esercito e i suoi, pur non trovandosi d'accordo, non gli avevano impedito di fare quell’esperienza. Così aveva completato il corso di addestramento di base al combattimento e poi il corso personale avanzato e come in tutte le cose in cui si cimentava, anche in questa era riuscito benissimo, tanto che gli era stato proposto di diventare militare di carriera. A quel punto però si era reso conto che in fondo quello non era ciò che voleva e che gli interessava di più iscriversi all’università.
Suo padre e sua madre erano una bella coppia e dopo tanti anni di matrimonio ancora si volevano bene e tra loro c’era un affetto e una stima profondi. Entrambi avevano sempre avuto degli Omega accanto, verso i quali si erano dimostrati sempre molto responsabili, a volte fermi e severi quando era necessario, ma senza mai usare violenza nè fisica nè verbale; erano sempre stati dei padroni attenti e anche quando avevano deciso di rompere il legame, per noia, per stanchezza o per altri fattori oggettivi, si erano premurati di trovar loro un'altra sistemazione più che confortevole e continuavano di tanto in tanto a chiedere loro notizie, per assicurarsi che stessero bene e che fossero trattati con la cura dovuta.
Quello che Steve vuole dalla vita è assomigliare a loro due: trovare una ragazza Alpha con la quale stipulare il contratto di matrimonio, una ragazza con interessi e attitudini in sintonia con i propri, avere dei figli e trovare degli Omega che completino la sua vita con il loro affetto totale.
L'ultimo pensiero prima di addormentarsi è che l’anno che sta quasi per finire è stato sicuramente il più importante della sua vita: si è laureato prima dell’estate a pieni voti in ingegneria aeronautica, il giorno prima ha fatto un colloquio per un posto altamente qualificato presso la Stark Industries e da lunedì è assunto nell’azienda che è sempre stata in cima ai suoi desideri, andando a vivere da solo nel suo bell'appartamentino in centro in compagnia del suo primo Omega.
Non manca proprio niente alla felicità se non che Peggy Carter accetti l’invito a cena che lui ha intenzione di proporle appena stabilito nella nuova casa.

^^^^^^^^^^^^


La mattina dopo di buon ora, Steve si alza, fa qualche chilometro di corsa nel parco vicino a casa e dopo la doccia ed essersi sbarbato, si presenta per fare colazione.
“Allora sei pronto per andare all’Omega Vip?” lo accoglie sua madre versandogli una tazza di caffè.
“Io avrei aspettato di essermi trasferito, ma visto che come al solito si fa di testa tua che ne dici se ci andiamo subito?”
Mentre guida nel traffico del centro città, sentendosi nervoso come prima di un esame all'università Steve non riesce a trattenere un sospiro, provocando per tutta risposta un risolino da parte della madre.
"Che c'è da ridere?" sbuffa guardandola con aria infelice.
“Mi sembra di essere tornata indietro al tuo primo giorno di scuola, non ti preoccupare è normale essere in ansia, come ti ho detto ieri scegliere il primo Omega non è un passo da prendere alla leggera, l'unica cosa che ti raccomando è di non avere fretta, a volte non è detto che si trovi quello che si vuole al primo colpo, meglio saper aspettare che fare un acquisto sbagliato.”
“Ti è mai capitato?” chiede Steve incuriosito.
“Una volta purtroppo, ci stai male tu e fai stare male l’Omega che magari ha già cominciato ad affezionarsi a te e alla tua casa, non è mai bello riportarlo indietro; per questo ti dico di prenderti tutto il tempo.”
Arrivati all’Omega Vip che occupa tutto il primo piano di un grande centro commerciale, lo sguardo di Steve è subito attratto dai grandi cartelloni pubblicitari che reclamizzano la serietà e la professionalità del negozio: “OMEGA VIP CENTRE merce di prim’ordine, Omega ben educati, senza nessun problema caratteriale e fisicamente perfetti.”
Appena entrati Steve viene fatto accomodare in un ufficio dove un commesso lo sottopone ad una sfilza di domande sulle sue preferenze e si rende ben presto conto di come sia oltremodo complicato riuscire a descrivere in poche parole ad uno sconosciuto, quello che dovrebbe essere l'incarnazione dei suoi desideri:
Uomo o donna? Meglio uomo.
Età? Coetaneo più o meno.
Caratteristiche comportamentali? Tranquillo, affettuoso ma non troppo appiccicoso, qualcuno con cui poter anche parlare e non solo fare sesso.
Alla fine uno Steve piuttosto soddisfatto dall'essere riuscito a puntualizzare le sue esigenze più importanti, segue il commesso oltre una porta entrando in un corridoio molto ampio, ben illuminato ed aerato, con piccoli padiglioni in plexiglass trasparente dove una serie d'Omega fanno bella mostra di sè.
Il commesso apre uno sportello all’altezza del suo volto e gli fa cenno di avvicinarsi: “Questo è il primo, prego si avvicini, si prenda il suo tempo, non c’è fretta.”
Steve è subito investito da un profumo dolce di vaniglia che proviene da un ragazzo biondo e dalla pelle chiarissima.
Passano ad altri ragazzi : più alti, più bassi, più magri, più robusti.
Steve guarda ma soprattutto annusa: hanno tutti odori molto buoni ed invitanti: alcuni dolci, altri più speziati, altri ancora intensi e sensuali.
Alla fine dopo aver visionato una decina di soggetti, il commesso lo riporta all’uffico.
“Ha trovato qualcosa di suo gusto?”
“Sono un po’ confuso, in realtà non c’è stato nessuno che mi ha colpito particolarmente, sono tutti molto graziosi e penso che sarebbe molto carino averne uno che gira per casa, ma non sono molto sicuro, ho bisogno di un po’ di tempo per rifletterci” tossicchia imbarazzato.
“Non si preoccupi signor Rogers è normale, ci pensi con calma, se vuole venire nei prossimi giorni per rivederne qualcuno sono a sua disposizione, altrimenti fra un mese circa arriveranno nuovi soggetti e allora se vuole la richiamerò io per un'altra visita.”
Steve non riesce a trattenere un respiro di sollievo.
“Mi sembra un ottimo piano, mi scusi se le ho fatto perdere tempo senza aver concluso nulla.”
Quando esce sua madre lo prende sotto braccio ridacchiando.
“Dopo aver discusso la tesi di laurea eri più tranquillo di adesso, è stato così terribile?”
“Più che terribile, imbarazzante oltre ogni descrizione e poi non ho trovato nessuno che mi piaccia davvero.”
“Non ti preoccupare, troverai quello giusto e quando lo troverai lo capirai subito.”
“Da cosa?”
“Dal suo odore naturalmente, una volta annusato non ne potrai più fare a meno.”


Nota: Il titolo di questo capitolo, come altri che seguiranno, è tratto dall'albun "Songs of experience" degli U2.
  
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