Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Dragon mother    06/06/2020    1 recensioni
Isabella sta tornando da una breve vacanza insieme ai genitori. Poco prima di giungere nella sua città, l'auto su cui viaggia precipita in un laghetto. Lei viene salvata miracolosamente ma dei suoi genitori non vi è nessuna traccia... per alcuni anni...
Eccomi qui a ripubblicare questa storia dal mio vecchio account. Tutti i capitoli sono stati revisionati e all'occorrenza corretti.
Spero entrerete a dare un'occhiata.
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buongiorno ragazze, come state?
Oggi triplo aggiornamento tutto per voi!
Intanto ringrazio tutte voi che mi seguite e poi avrei una cosuccia da chiedervi: vorrei creare una serie e dato che sono a corto di idee, chiedo a voi qualche suggerimento.
Se vi va, fatemi sapere!
Buona lettura.
 
 
 
 
Edward
 
Era stata una giornata pesante, anche se per un vampiro niente può essere stancante, ma da quando Bella è entrata nelle nostre vite, tutto si è complicato.
Non poterle ancora raccontare la verità sulla nostra vera natura poi peggiorava ancora di più la situazione.
Carlisle voleva posticipare il più possibile quel momento, in modo tale da tenerla al sicuro ancora per un po’, mentre le ricerche dei suoi genitori continuavano.
Eravamo sempre più certi che dietro a tutta questa storia ci fossero i Volturi ma Alice non aveva ancora previsto nessuna mossa da parte loro.
Aveva un buco nelle sue visioni anche per quell’ ormai lontano giorno dell’incidente; pensiamo però, che il luogo in cui è accaduto, è spesso battuto dai lupi e probabilmente la loro presenza ha oscurato tutto.
 
Oggi è il compleanno di Bella e non potrebbe essere più meravigliosa con addosso quel fantastico vestito blu, il mio colore preferito che tra l’altro dona tantissimo alla sua carnagione.
Prima le ho parlato un attimo e ho dovuto salutare anche quel coso che le sta sempre appiccicato come una cozza.
E’ un bravo ragazzo e devo ammettere che è anche carino ma conosco una persona che sarebbe ancora meglio per lei.
 
Ah sì Edward, lo credi davvero? Credi che quando le racconterete tutto di voi, lei non scapperà a gambe levate rimpiangendo di non essere morta come teme che siano morti i suoi genitori?
Tu sei un mostro Edward e lei starebbe di certo meglio senza di te.
 
La voce della mia coscienza.
 
Sì forse è vero ma io senza di lei non potrei più esistere, le sono legato, come farei senza la mia cantante?
 
Una forte pacca sulla spalla che solo un vampiro può sopportare senza provare dolore, mi riporta in questa sala.
Emmett compare al mio fianco e inizia un dialogo silenzioso.
-Che c’è fratello? E’ da un po’ che ti osservo e oltre a fulminare con lo sguardo quel ragazzino, non hai fatto altro da tutta la sera? Sei preoccupato che le faccia del male?
-No Emmett no, sono pensieri ben più grandi. Vorrei poter essere io al posto di James ma non sono sicuro che sia un bene per lei, nonostante lei, adesso, sia tutto per me.
-Fratello, te l’ho già detto durante un’altra discussione, non ti ho mai visto così sereno da quando le nostre esistenze si sono incrociate. Non preoccuparti e non precluderti la possibilità di essere finalmente completo. Faremo un passo alla volta, ti aiuterò, lo sai ci sono sempre per te come tu ci sei sempre per me, ricordi il nostro patto?
-Sì Emm, non potrei mai dimenticarlo.
Mi volto a guardarlo per un attimo per sorridergli e poi torno con lo sguardo alla sala.
-Certo fratello, che sei proprio cotto, sei fuso, completamente andato. Segui ogni suo spostamento, hai sempre la situazione sotto controllo e la guardi proprio come se te la volessi mangiare.. e scusa l’ironia ma è così!
Mi volto verso di lui, infastidito dalla sua ultima frase e me lo trovo con le mani all’aria in segno di difesa.
So che lo dice con ironia ma io so che sono proprio quelle le emozioni che provo quando lei è nella stessa mia stanza e ultimamente, anche solo pensare a lei, scatena in me reazioni che non avevo mai provato.
E vorrei non provarle, non posso costringerla a provare le stesse cose, deve avere una vita sua ma allo stesso modo non so come fermare questo vortice di emozioni e in fondo non so neanche se sia possibile.
Come per i lupi c’è un imprinting, per noi vampiri c’è una cantante: un legame che non si distrugge neanche con la morte.
-Diavolo Edward, neanche con Tania eri così e Tania ti piaceva molto.
-Tania.. non c’è paragone tra loro nonostante lei fosse una bellissima vampira che mi avrebbe seguito anche in capo al mondo.
Ci scambiamo un’altra occhiata e quando riporto lo sguardo sulla sala, i due piccioncini stanno uscendo in giardino.
Liquido Emmett velocemente e li seguo.
 
 
Bella
 
Siamo qui in giardino da alcuni minuti.
L’atmosfera è speciale e la compagnia anche.
James ha un modo di parlare molto dolce, ci tiene a me e me l’ha dimostrato in più di una occasione.
E’ premuroso e gentile e mi piace.
Non posso ancora parlare di sentimenti, è troppo presto anche se insieme stiamo bene.
Passiamo quel tempo a parlare e passeggiare, raccontandoci ciò che ci passa per la testa finchè percepisco una strana elettricità nell’aria.
James smette di camminare e ad un tratto mi avvicina a sé, per quanto il mio vestito lo consenta.
“Bella, tu.. tu mi piaci da impazzire e credo tu abbia capito che provo qualcosa di più di una semplice amicizia per te”
Alt, un attimo, si sta per caso dichiarando?
Non sono pronta a questo, non ancora.
“Beh anche tu mi piaci James” rispondo convinta di quello ma non aggiungo altro.
Non abbiamo mai parlato seriamente di come si sarebbe potuta evolvere la nostra relazione, anche se lui mi ha confessato di fare sul serio con la nostra storia, perché una storia c’è ma è proprio all’inizio e a 18 anni non mi sento proprio pronta a fare progetti a lungo termine se non quelli sulla mia vita lavorativa.
Non voglio ferirlo dicendo cose che facilmente potrebbero essere fraintese ma prima o poi le cose andranno messe definitivamente in chiaro.
Ad un tratto sento la sua presa sui miei fianchi aumentare e il suo viso avvicinarsi al mio.
Sta per baciarmi, dovrebbe essere un momento romantico e lo sarebbe se solo un getto di acqua gelida non ci colpisse in pieno.
Perchè diavolo è partito l’impianto di irrigazione?
 
Ci stacchiamo di colpo, spaventati per quella fastidiosa interruzione e cerchiamo di metterci al riparo dentro casa.
Io mi sono salvata, solo una piccola parte del vestito si è bagnata ma James sembra proprio un pulcino annaffiato.
“Oh James mi dispiace tanto, vieni, cerchiamo Esme, lei potrà di certo aiutarci”
Fosse successo a qualcun altro sarei scoppiata a ridere ma si tratta di James e sinceramente mi dispiace proprio.
Esme riesce a sistemare il vestito di James ma lui non vuole restare per il taglio della torta, troppo offeso per ciò che è appena successo.
Cerco di convincerlo ma invano, così mi ritrovo a salutarlo, sull’uscio di villa Cullen.
“Ci vediamo domani James” gli dico salutandolo.
Annuisce, lasciandomi un bacio a stampo e poi si allontana col suo motorino.
Rientro in casa e una fin troppo allegra Alice mi si para davanti, annunciando che è ora della torta.
Si spengono tutte le luci e quando finalmente la torta fa il suo ingresso, rimango senza parole.
E’ bellissima e sono sicura che è anche buonissima.
Tutta ricoperta di panna montata, con la scritta Buon Compleanno Bella e le candeline con il numero 18.
Vorrei abbracciare Alice e Rosalie e quando mi guardo attorno per cercarle, l’unica persona della famiglia che trovo è Edward.
Mi sorride e poi si avvicina.
“Buon compleanno sorellina” mi sussurra ad un orecchio, come se in mezzo a tutta quella confusione lo potesse sentire qualcuno.
Sì perché mentre la torta faceva il suo ingresso, la canzoncina Happy Birthday to you aveva iniziato a suonare e tutti la cantavano.
“Grazie Edward”
“Ora esprimi un desiderio e spegni tutte le candeline in un soffio solo” mi dice lui.
Mangiamo la torta e alcuni vogliono anche il bis.
E’ davvero ottima, farcita all’interno con frutta e crema al cioccolato, non potevo chiedere di meglio.
 
Sono seduta a riposarmi un attimo mentre mi gusto la seconda fetta di torta quando Emmett, delicato come sempre, urla per attirare l’attenzione di tutti, per fare un brindisi in mio onore.
Tutti innalzano i calici e gridano cin-cin e poi auguri.
Sono davvero felicissima per questa giornata e per tutte le attenzioni che questa famiglia mi sta dando.
 
Un paio d’ore dopo, gli invitati sono andati via tutti e io posso finalmente togliermi questi trampoli.
I piedi si sono un po’ gonfiati, non sono abituata a portare scarpe di questo genere.
Le raccolgo dal pavimento e prima di ritirarmi nella mia stanza, passo in cucina a ringraziare della festa.
Sono stranamente tutti lì e stanno parlando tra di loro, in modo molto strano.
E’ Carlisle il primo ad accorgersi della mia presenza.
Mi sento in imbarazzo, mi sembra di aver interrotto qualcosa di personale.
“Emh.. scusate, non volevo interrompere, voglio solo ringraziarvi per la festa, era tutto perfetto. Io ora vado a dormire. Buonanotte.”
Veloce come sono arrivata me ne vado e quando arrivo in camera vengo assalita da tristi emozioni.
Era tutto perfetto fino a poco fa ma ora invece.. sembrava volessero tenermi fuori dai loro discorsi.
Mi svesto e ripongo con cura il vestito nella cabina.
Infilo il pigiama, sperando che sia una notte senza incubi e quando sto  per infilarmi a letto, sento bussare alla porta.
 
 
Edward
 
Bella ci aveva sorpresi mentre parlavamo in cucina.
Proprio in quel momento Jasper ci stava informando che aveva sentito una debole scia di vampiri ma non era riuscito a saperne niente di più.
“Dovevamo raccontarle tutto subito, aveva il diritto di sapere la verità su di noi e su cosa potrebbe essere realmente accaduto ai suoi genitori”
“Ma cosa stai dicendo Alice, non era pronta e non lo è neanche adesso. Non possiamo buttarle addosso altri pensieri” le dico
“Io credo che Alice abbia ragione, io al suo posto vorrei sapere” Rosalie
“Povera piccola, chissà che cosa ha provato in tutti questi anni senza i suoi genitori. Non si è mai confidata più di tanto, con nessuno di noi”
Esme ha ragione.
Bella si è sempre tenuta tutto dentro e questo l’ha sicuramente fatta soffrire ancora di più.
“Dobbiamo aspettare, non è pronta” dico ancora.
“Dobbiamo aspettare, Edward? E cosa, di grazia? Che scopra tutto da sola, sentendosi talmente tradita e messa da parte proprio da noi che l’abbiamo adottata? Vuoi che sbatta in faccia tutto il suo odio e il suo dolore per averle nascosto tutta la verità, eh? Vuoi questo Edward?” sputa fuori Alice.
“Certo che no Alice ma in questo momento cosa possiamo fare? Tu cosa proponi Carlisle?”
Carlisle non aveva ancora detto niente.
“Possiamo aspettare ancora qualche giorno. Come sapete, Eleazer del clan Denali, ha confermato le nostre ipotesi sui Volturi ma neanche lui ha trovato altri indizi. Ho però rintracciato due vampiri che erano nella guardia con me e sto aspettando notizie da loro. Poi agiremo. State tranquilli e comportatevi come al solito con lei, a tempo debito le parleremo e mi assumerò io tutte le responsabilità del caso”
 
Detto quello, corro in camera di Bella e spero con tutto il cuore che non stia già dormendo.
 
Bella
 
Sto per infilarmi a letto quando sento bussare alla porta.
Immagino già chi è e lo invito ad entrare.
“Oh sei già in pigiama, peccato avevo una sorpresa per te” mi dice dispiaciuto.
Lui sa benissimo quali sono i miei tasti deboli e li ha appena toccati.
“Non ci sono problemi, mi cambio e sono tutta tua” felice che sia venuto da me prima di dormire.
Quella sua visita aveva già risollevato il mio umore.
 
Mi sta portando in garage e sinceramente non ne capisco il motivo finchè mi apre una mano e ci fa cadere sopra una chiave, una chiave di un’auto.
“Edward ma.. è quello che penso io? La sorpresa è un’auto, per me?”
Annuisce e con un gesto della mano mi invita ad avvicinarmi per guardarla meglio.
E’ un’ Audi A1, nera, con il tettuccio apribile in vetro.
“Ha il tettuccio, per guardare le stelle, come mi hai sempre detto di voler fare ma non hai mai potuto” mi sussurra alle spalle, mentre mi accarezza un braccio.
Si è ricordato di quella cosa che gli avevo confidato anni fa e ora mi ha comprato un’auto esattamente come l’ho sempre voluta.
Mi volto per guardarlo, i miei occhi sono colmi di lacrime che stanno per scendermi, i suoi sono più dorati che mai.
“Non piangere mia Bella, è solo un’auto, niente in confronto a te” mi attira al suo petto e mi stringe, poi aggiunge
“Che ne dici, ci facciamo un giro?”
Annuisco felice come non mai e ben presto siamo a girovagare per le vie di Seattle.
 
Non vorrei mai rientrare a casa ma è tardissimo.
Edward mi lascia sulla porta della mia camera dandomi la buonanotte.
Lo ringrazio ancora per il magnifico regalo e gli do un bacio sulla guancia.
Nessuno dei due sembra intenzionato ad abbandonare l’altro ma lui riesce a trovare la forza e dopo aver ricambiato il bacio, ognuno entra nella sua stanza.
 
Il mattino dopo, un meraviglioso profumo arriva alle mie narici e quando apro gli occhi, un vaso con un grosso mazzo di rose bianche e rosse svetta sul tavolino davanti ai miei occhi increduli.
Mi avvicino e afferro il biglietto dal quale leggo
 
Questo è un altro regalo per te. E.
 
Ma è la busta appoggiata sul tavolino, alla quale è appesa una mollettina a forma di cuore, che attira maggiormente la mia attenzione.
La apro con le mani un po’ tremanti e inizio a leggere
 
Ti ringrazio per essere entrata nella mia esistenza, hai portato felicità e una ventata di aria fresca.
Sei stupenda e solo tu sai rendere tutto così unico e speciale.
Grazie di esistere.
Il tuo fratellino E.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Dragon mother