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Autore: Theinvisiblegirl99    09/06/2020    0 recensioni
Era il primo giorno di scuola e seppure siano passati degli anni, lo ricordo come se fosse ieri, scrutavo i miei compagni uno ad uno come se soltanto guardandoli, avessi potuto capire che persone fossero.
Mentre li guardavo, una ragazza catturò il mio sguardo, non era diversa dalle altre 19 già viste in precedenza, cioè voglio dire era una semplicissima ragazza, aveva un taglio corto e si vestiva con degli abiti larghi, quasi come se volesse nascondere qualcosa che il mondo non avrebbe potuto capire, il suo stile era molto casual e non era molto curata, anche se all’epoca già aveva il suo fascino.
La cosa strana, però, fu che la prima volta che la vidi, iniziai ad odiarla senza sapere il perché, avete presente quando iniziate ad odiare una persona a pelle senza saperne il motivo? Ecco questo mi era successo e più andavamo avanti più il mio odio cresceva a dismisura…
Fin quando un giorno ne capii il motivo e forse era meglio rimanere all’oscuro, perché spesso la verità fa male.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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Era un normalissimo sabato, noioso come sempre, però quel giorno alle 11:30 la lezione fu interrotta dall’arrivo del bidello che portava con sé un permesso, il quale diceva che Marlena

doveva uscire prima, poiché una delegata della madre era passata a prenderla.

Beh fin qui tutto okay, nulla di strano, capirai quanto me ne fregasse, anzi ero felice che se ne fosse andata, mi sentivo spesso osservata da lei e ogni volta credevo lo facesse per

giudicarmi, anche se ora come ora credo fosse tutta una mia sensazione.

La giornata scolastica senza lei in classe sembrò passare più velocemente e finalmente a breve saremmo potuti tornare a casa, ma poco prima che suonasse la campanella sentii delle mie

compagne di classe ridacchiare e mi aggiunsi a loro per capire di cosa stessero parlando, a quanto pare Marlena era uscita prima per andare a Salerno con la sua ragazza…

Ragazza? Boh pensavo avessi sbagliato a capire e chiesi conferma, ma con mio grande stupore avevo capito bene e da lì iniziai a farmi una serie di domande…

'Ma come 2 ragazze possono stare insieme? Come ha fatto a capire che le piacciono le ragazze? Non se ne vergogna? La madre lo sa e le sta bene? Chissà come è fatta la sua ragazza’

Beh ormai la mia testa era già da un’altra parte e smisi di seguire ciò che stavano dicendo, ma una di loro si accorse che mi ero stranita e aggiunse ‘ma guarda che ci sta già da 3 mesi con

questa ragazza’, lì per lì non capii l’utilità di quella risposta, ma annuii giusto per fingere che fosse servita a risolvere i miei dilemmi interiori.

Nel tragitto per tornare a casa non avevo ancora ben chiara la situazione, avevo 15 anni, ma ancora non sapevo niente del mondo LGBT e iniziavo a pensare che Marlena fosse tutta strana.

Tornata a casa, mi lasciai alle spalle quel discorso, del resto la vita era sua e poteva gestirsela come voleva e all’improvviso mi illuminai: ‘Cazzo oggi è sabato, non la vedrò prima di

lunedì’…
sembrava che questa storia avesse solo peggiorato le cose, già la odiavo prima e ora che sapevo ulteriori informazioni, avevo ancora meno genio di vederla.

Purtroppo però il lunedì seguente arrivò e chi fu la prima persona che vidi di fronte alla scuola? Ovviamente Marlena… ‘Bella giornata di merda’: pensai.

Inaspettatamente quel giorno mi si avvicinò e mi sorrise, lì rimasi interdetta ‘Aspetta un momento, sta salutando me? E ora cosa dovrei fare? La saluto o no?’ e mentre pensavo a tutto ciò,

lei già si era avvicinata, beh forse era di buon umore… perché continuava a sorridere e io non riuscivo a capire il perchè…

beh beata lei, io non avevo la minima intenzione di sorridere, considerando che mi ero appena fatta 30 minuti di cammino a piedi, avendo anche rischiato di fare tardi; ma ad un certo

punto, senza nemmeno accorgermene stavo ridendo. ‘Ma sto ridendo davvero per una battuta che ha fatto Marlena’: iniziai a pensare preoccupata.

Marlena sghignazzò e mi disse: ‘Allora sai come si ride, pensavo di doverti insegnare come si facesse’, poi suonò la campanella e come se nulla fosse stato,

lei entrò dentro senza calcolarmi… ‘Boh chi la capisce è bravo’: pensai e così mi avviai anche io.

La giornata procedette normalmente, Marlena si comportava come sempre e quel piccolo momento che ci aveva unito, si distrusse completamente; però continuava a guardarmi e non so

perché ad un certo punto senza nemmeno accorgermene contraccambiai lo sguardo, le sorrisi e poi scoppiai a ridere, ma lei risentita disse in un tono abbastanza alto:

‘Che ti ridi, ti sembra io abbia la faccia di un pagliaccio’, beh che dire ‘CONGRATULAZIONI MARLENA, ora ti odio più di prima’…

la prof non sapendo che dire, cercò di placare la sua ‘ira’, dicendole che forse non ridevo per lei, ma lei continuò a guardarmi in cagnesco fino alla fine della lezione.

Quando finalmente suonò la campanella, volai dalla sedia e mi diressi verso l’uscita; ma a quanto pare anche Marlena aveva la stessa fretta…

io volevo andare via da lei e probabilmente per lei il motivo poteva essere lo stesso.

Ma ero stata ingenua a pensare volesse allontanarsi da me, d’altronde il mondo era suo, figuriamoci se avesse dovuto preoccuparsi di una come me;

andava di fretta poiché all’uscita la aspettava la ragazza, una tipa figa devo ammetterlo, anche se non starò a descriverla nei particolari; il suo nome è Monica e aveva circa 6 anni in più di

lei.
Vederle insieme, mi diede fastidio, ma forse ero soltanto invidiosa… ma invidiosa di cosa poi?

Anche io avevo un ragazzo, che aveva proprio la stessa età di Monica, ma non volevo pensarci più di tanto, ma non facevo altro che pensare a Marlena, ma perché poi?

Probabilmente ero solo infastidita dai suoi atteggiamenti, forse la preferivo da single, visto che prima era molto meno spavalda.

Infatti avevo dimenticato un particolare abbastanza importante, la descrizione di Marlena che ho fornito all’inizio, è cambiata.

Al rientro del terzo anno quella ragazzina che nascondeva qualcosa e un pochino asociale se ne era andata, al suo posto era rientrata una ragazza sicura di sè, vestita con quel poco che

basta e stronza più che mai; anche se a dirla tutta a me quella maschera che si era creata non mi aveva mai convinto.

Ho sempre creduto che le persone non cambiano, al massimo si rivelano per ciò che sono, ma lei non era così e me ne accorsi poi con il tempo.
  
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