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Autore: Dragon mother    10/06/2020    1 recensioni
Isabella sta tornando da una breve vacanza insieme ai genitori. Poco prima di giungere nella sua città, l'auto su cui viaggia precipita in un laghetto. Lei viene salvata miracolosamente ma dei suoi genitori non vi è nessuna traccia... per alcuni anni...
Eccomi qui a ripubblicare questa storia dal mio vecchio account. Tutti i capitoli sono stati revisionati e all'occorrenza corretti.
Spero entrerete a dare un'occhiata.
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Buongiorno ragazze, come va?
Oggi finalmente succederà qualcosa di tanto atteso in questo capitolo..
Sto scrivendo i capitoli forse più difficili di questa storia, mi stanno impegnando un po’ ma credo che stiano riuscendo bene.. poi mi direte voi.. comunque vi ricordo per oggi l’aggiornamento a Summer love e vi lascio alla lettura.
Un bacio.
 
 


 
Bella
 
Corro fuori dalla mia stanza, alla ricerca di Edward.
Vedo Esme in cucina, le chiedo dove posso trovarlo e lei mi dice che è uscito per fare due passi.
Esco di corsa, non curandomi di Emmett che mi chiede dove sto andando e di Rosalie che mi guarda stranita.
Quando stamattina ho trovato quei fiori e quel biglietto sul tavolino, dentro di me è scattato qualcosa.
Le sue parole, svettavano su quel foglio bianco e sembravano lanciare un messaggio che fino ad ora non ero riuscita a decifrare, nonostante dentro di me qualcosa iniziava ad agitarsi.
Una sensazione potentissima, mai provata prima d’ora, ha iniziato ad irradiarsi dal mio cuore ad ogni fibra del mio corpo.
E tutta questa potenza un po’ mi spaventa.
 
Sto vagando ormai da un po’ quando una voce conosciuta che mi chiama, mi fa voltare.
“Bella? Che ci fai qui da sola? E’ pericoloso”
Me ne infischio del pericolo, io avevo bisogno di vederlo, perché quando sono con lui sento che ogni scoglio può essere superato, ogni problema risolto e sento che ogni tassello va al suo posto.
Per quanto mi sforzassi di evitarlo, ogni pensiero andava sempre a lui.
In tutti questi anni un porto sicuro in cui ritrovarmi, un amico, un fratello, un confidente.
“Avevo bisogno di vederti, di parlarti” gli dico ansante.
“Ok ma.. è successo qualcosa? Stai male?” mi chiede preoccupato, avvicinandosi.
“No no, è solo che volevo ringraziarti per i fiori e per.. il biglietto, è tutto bellissimo, ho gradito molto”
“Bene, mi fa piacere che ti siano piaciuti” mi sorride.
“Tu sei così dolce, tenero e così carino e io non ti ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che mi dai, perché mi proteggi e sei sempre con me, la tua sorellina a volte imbranata e in mezzo ai piedi” gli dico.
Si fa ancora più vicino e mi afferra il viso con entrambe le mani, poi prosegue
“Bella, lo sai, da sempre io mi sento molto protettivo verso di te e.. e non riesco a trovare la forza per stare lontano da te neanche un attimo”
Mi scruta, con quegli occhi dorati come a trapassarmi, aspettando una mia risposta, mentre l’ambra dei suoi occhi si liquefa sempre di più.
L’intensità di quello sguardo mi provoca un cedimento alle gambe e la stessa sensazione di prima si ripresenta con la stessa potenza.
E a quel punto, sussurro le uniche parole che sento combaciare con la realtà dei miei sentimenti, perché io voglio che lui continui a starmi accanto, io ho bisogno di lui.
Perché questo trasporto, questo legame che ho con lui un po’ mi spaventa e mi porta a pensare che per me lui inizi ad essere più di un fratello.
“Allora non farlo” gli sussurro guardando quelle due pozze dorate.
Non so cosa sarebbe giusto che accadesse adesso ma sicuro non mi aspetto quello che invece accade.. Edward mi stringe a sé in un lungo abbraccio, posandomi le sue labbra fresche sulla fronte.
Sento le sue mani accarezzarmi la schiena e inizia a dondolarsi portandosi dietro anche il mio corpo.
Quando si allontana per guardarmi, mi invita a tornare a casa.
Annuisco, arresa alla sua richiesta.
 
Sono in camera e ripenso a quello che è successo nel bosco poche ore fa.
Non so neanche io come mi sento: sono delusa? credevo che si comportasse diversamente? Credevo mi avrebbe baciata? Volevo mi baciasse? Sono dispiaciuta da come è finita?
Andiamo Bella, che cosa vai a pensare, cosa pretendevi, alla fine anche se non di sangue siete un po’ come fratelli.
Tutto questo è così irreale e allora perché non posso respingere questa attrazione che sento per lui?
 
Se mi avessero detto che crescere e provare sentimenti  comportava un così grande dispendio di energie mentali, mi sarei preparata.
A tutto questo devo aggiungere il fatto che sto frequentando James e che dovrei parlargli, anche se non so bene come affrontare il discorso.
 
Sbuffo sonoramente e accartoccio l’ennesimo foglio di carta e lo getto con rabbia nel cestino.
Sono qui da troppo tempo e non sono ancora riuscita a scrivere nemmeno una pagina di questa benedetta ricerca.
Alla fine poi, ho scelto il mito dei vampiri.
Ho recuperato diversi libri dalla libreria e ad alcuni ho già dato un’occhiata, senza però trovare informazioni interessanti da poter utilizzare.
Queste creature così dannate e allo stesso tempo affascinanti, hanno sempre suscitato in me paura ma anche molta curiosità.
 
Decido di iniziare a leggere un altro libro, magari mi viene qualche idea per cominciare.
Questo è proprio dedicato interamente ai vampiri.
Inizio a sfogliare le pagine e già dalle prime immagini posso rendermi conto che questo tomo è ben fatto, molto dettagliato e ogni informazione è scritta bene.
Dunque, vado subito alla descrizione del vampiro.
Qui dice che i vampiri vengono considerati esseri ultracentenari, dalla pelle diafana ed estremamente dura.
Non so perché ma il mio pensiero vola ai Cullen: sono tutti pallidi, ma d'altronde, penso, qui piove molto spesso e il sole si vede più che altro in estate.
Poi proseguo leggendo che i vampiri sono estremamente forti ma obbligati a nascondersi dalla luce del sole a causa dell’effetto che questa avrebbe sulla loro pelle: se il loro corpo venisse colpito dai raggi solari, rilucerebbe in modo da attirare attenzione.
Beh credo che sarebbe un bellissimo spettacolo, penso tra me e me.
Ma chissà perché? Vediamo se lo spiega.. oh sì ecco.
Questo brillare sarebbe dovuto alla loro alimentazione, che come ben si sa è composta completamente da sangue.
Mi fermo un attimo a rileggere quelle parole, pensando che se esistessero davvero, sarebbero creature spaventose.
 
Un brivido mi attraversa la schiena.
 
Continuo a leggere.
Alcuni hanno poteri particolari come leggere la mente delle persone, vedere il futuro, influenzare le emozioni altrui.
 Caspita, sono davvero delle macchine, penso.
Si dice poi che essendo dei non morti, il loro corpo sia completamente freddo a causa dell’assenza di sangue.
Penso a me, a quanto io abbia sempre caldo e a quanto mi piaccia quando Edward mi abbraccia o mi lascia carezze, lui sì che è davvero fresco.
Sorrido.
Poi la lettura continua, informandomi che, in rarissimi casi, alcuni vampiri sono in grado anche di cambiare colore degli occhi: questo è dovuto prevalentemente alle loro emozioni oppure anche alla loro fame di sangue, quando sono in astinenza.
Ah ma dai.. che cosa particolare, ho fatto caso anche agli occhi di Edward che prima erano verdi e poi color ambra e..
 
E i miei pensieri si bloccano, tutto il mondo intorno a me si ferma: non è possibile, no.
Dai Bella, i vampiri non esistono.
Non posso credere anche se.. ho notato troppe coincidenze con loro..
-la forza
-la pelle diafana, fredda e dura come il marmo
-gli occhi che cambiano colore.
 
Ripenso a tutte le stranezze di Alice e di Emmett, dal primo giorno che li conosco; ai discorsi silenziosi che i Cullen sembravano scambiarsi in diverse occasioni, proprio davanti a me; alla pelle così bianca e fredda e al petto duro di Edward, alla sua capacità di cambiare colore degli occhi.
 
Non posso impedire al mio corpo di iniziare a tremare e quando bussano alla porta vorrei scappare il più lontano possibile.
Ma cercando tutto il coraggio in me vado ad aprire, decisa a scoprire se quello che penso è la verità.
 
E’ Alice.
Sul viso un’espressione come se avesse appena saputo di una disgrazia ma è quello che dice a farmi prima inchiodare i piedi al pavimento e poi arretrare per cercare qualcosa con cui difendermi.
 
“Tu sai” sussurra fissandomi.
 
Arretro ancora ma mi do della stupida, cosa potrò mai usare per difendermi da loro e poi, devo davvero difendermi?
Alice vedendomi mettere distanza tra lei e me, cerca di calmarmi.
Alzo una mano come a fermare lei e le sue parole.
Cerco di calmarmi e a fatica riacquisto un minimo di autocontrollo e quando mi sento il respiro regolarizzarsi, le dico
“Adesso scendiamo ed esigo che mi spieghiate tutto” mormoro in un tono che neanche io mi riconosco.
Lei non aggiunge altro e mi precede, conducendomi in sala, dove li trovo tutti lì ad aspettarmi.
Passo in rassegna tutti i loro volti e per ultimo mi soffermo su quello di Edward: ha lo sguardo addolorato, consapevole che sarebbe stato meglio raccontarmi ogni cosa invece di farmelo scoprire così.
“Adesso mi spiegate tutta questa storia, pretendo la verità, tutta la verità e per favore evitate di scusarvi, vi conosco da troppi anni e avreste potuto mettermi al corrente di tutto molto tempo fa. Non sono più una bambina” termino posando lo sguardo su Carlisle, colui che mi ha salvata, il primo di cui mi sono fidata.
Ed è proprio lui a parlare per primo.
“Bella, vorrei cominciare col dirti che quello che tu immagini corrisponde a verità: siamo vampiri.
Non mi scuso per non avertelo detto prima, ma mi prendo tutte le responsabilità del caso perchè l’abbiamo fatto solo per tenerti al sicuro, meno cose sapevi di noi e del nostro mondo e meglio era.
Non è sicuramente questo il modo in cui avrei voluto tu lo scoprissi, avrei voluto parlartene con calma, un giorno. Sei sempre stata una bambina molto loquace e non mi stupisce che tu ci sia arrivata da sola” mi confessa sincero, abbozzando un sorriso.
Dovrei sentirmi onorata per questo complimento e invece mi sento arrabbiata, così stupida e tradita da tutti loro che avevo iniziato a considerare come una seconda famiglia.
Ed era ora che anche loro sapessero dei miei sentimenti.
“Se non avessi avuto quella stupida ricerca da fare e non avessi letto quelle informazioni su di voi, non lo avrei mai scoperto” sputo fuori arrabbiata.
Sento la rabbia salire, una sensazione mai provata.
“No Bella, te lo avremmo detto, quando sarebbe stato il momento giusto. Noi..” non lo lascio finire, mi fa sentire ancora peggio.
“Pensavate di non dirmelo ancora per quanto tempo, pensavate che dopo non mi sarei sentita ancora più stupida, inadeguata e sola? Che non mi sarei sentita profondamente tradita da voi? Eh?” butto fuori rabbiosa.
“No Bella non era nelle mie intenzioni, nelle nostre intenzioni. Ti ripeto te lo avremmo detto, era nei piani” cerca di spiegarmi per farmi calmare ma io non riesco proprio a calmarmi.
Sono delusa e mi sento davvero tradita e ho bisogno di far uscire quello che provo perché diversamente credo che esploderei.
“Ah sì e quando? Eh? Quando uno di voi mi avrebbe morso e avresti dovuto salvarmi? Sì, era nei tuoi piani Carlisle? Oh accidenti!” urlo camminando avanti e indietro per la sala per poi proseguire
“Beh e hai considerato, hai considerato che me ne sarei potuta andare? Questo c’era nei tuoi piani? Da ora non voglio più vedervi, nessuno di voi, me ne vado per sempre! E non cercatemi!” concludo sbattendo le braccia intorno a me.
Dio, vorrei urlare.
Ma una cosa non avevo considerato.. l’intervento di Edward.
“Bella, calmati. Senti io non avrei mai voluto che succedesse questo ma..” di nuovo sono costretta a interrompere le loro scuse.
“E allora avresti dovuto pensarci prima! Calmarmi? Ma come puoi chiedermi di calmarmi? Proprio tu Edward, la persona di cui mi fidavo di più, tu che mi sei sempre stato vicino, che mi hai aiutata, confortata.. non me lo sarei mai aspettato.. nascondermi una cosa così importante, così delicata.. e probabilmente non è neanche l’unica cosa che mi avete tenuto nascosto fino ad ora.. dio vorrei urlare!” non ce la faccio più, sto per scoppiare a piangere ma non voglio farlo, non piangerò per loro.
Fa per avvicinarsi ma io lo fermo, iniziando ad arretrare verso la porta, per guadagnare una via di fuga.
Andiamo Bella, sei qui con 7 vampiri, credi davvero che riusciresti ad uscire?
Che stupida che sono e ogni attimo che passa me ne convinco sempre più.
“Ti prego Bella, ascoltami” mi implora, allungando una mano verso di me.
Mi prega, si permette di fare quello, ma la mia rabbia è alle stelle e in uno scatto d’ira afferro la prima cosa che mi capita e gliela lancio addosso ma ovviamente la scansa senza fatica e la cosa si schianta sul parquet finendo in mille pezzi.
“Ho vissuto 7 anni nella menzogna, per colpa vostra e non intendo restare qui ad ascoltarvi un attimo di più” sibilo assottigliando gli occhi.
Arretro passo dopo passo verso la porta con Edward che ad ogni mio passo, ne compie uno verso di me.
So che mi seguirà e probabilmente non farà neanche fatica a trovarmi ma non intendo restare ancora lì.
La verità mi fa male, mi sbatte in faccia in una volta sola tutta la realtà dei fatti.
I Cullen sono vampiri e a loro è sicuramente legata la sorte della mia famiglia.
Non posso reggere oltre, oltrepasso la porta di casa e inizio a correre nel bosco.
 
Non so da quanto tempo sto vagando ma inizia a fare buio e io sono disperata e sola.
Faccio l’unica cosa che so potrebbe farmi stare meglio in questo momento: urlo, urlo finchè ho fiato in gola, liberando la mia rabbia e quando le gambe cedono mi accascio contro un albero sentendo le guance calde di rabbia e un senso di nausea m’invade.
 
E’ buio.
Devo essermi assopita.
E’ buio ma questo non mi impedisce di intravedere qualcosa muoversi tra i cespugli che mi circondano.
E se prima a casa dei Cullen avevo paura, ora sono proprio terrorizzata perché non ho la minima idea di quello che c’è lì dietro.
Cerco un riparo, un posto dove nascondermi ma non ce ne sono.
E poi avviene tutto in un attimo: proprio mentre un tuono squarcia il silenzio e dal cielo scende una bomba d’acqua, dal cespuglio sbuca fuori un lupo enorme.
Chiudo gli occhi e di nuovo urlo con tutto il fiato che mi è rimasto, schiacciando gli occhi fino a provare dolore e aspettando così la mia fine.
Ma non accade niente, a parte il sentirmi inzuppata sempre di più dalla copiosa pioggia che sta scendendo;
quando a fatica riapro gli occhi, terrorizzata da quello che potrei trovare, riesco a vedere il lupo che è di fronte a me, seduto che mi fissa, immobile.
E’ davvero enorme, con un folto pelo rossiccio, la lunga coda e due grandi occhi marroni.
Forse sta pensando a come mangiarmi, penso, anche se non mi sembra feroce e pericoloso.
 
Quante cose strane dovrò ancora vedere, nella mia vita?
 
Valuto la situazione, penso che potrei provare a scappare, magari ce la faccio.
Poi, odo una voce che potrei riconoscere tra milioni, chiamare il mio nome.. la voce di Edward.
Mi raggiunge senza nascondere la sua natura, alla sua velocità.
Si inginocchia e senza chiedermi il permesso mi abbraccia, lasciandomi un bacio sulla testa.
“Non devi più farmi uno scherzo del genere, hai capito signorina? Sei troppo importante per me”
Vorrei ribellarmi, urlare e spingerlo via ma alla fine tutta quella situazione mi sembra così anormale che credo c’è sicuramente bisogno di qualche spiegazione in più.
E la vicinanza di Edward è di per sé un toccasana.
Quando scioglie l’abbraccio, nei suoi occhi che da verdi diventano ambra, scorgo tutta la sua preoccupazione che piano a piano sta sparendo, lasciando spazio a tanto affetto per me.
“Bella, non devi avere paura di noi, abbiamo sempre cercato di difenderti e abbiamo sempre agito in funzione di questo. Ci sono molte cose che ancora devi sapere” mi sussurra mentre le gocce di pioggia continuano a colpirci.
“Va bene..vi ascolterò.. ma allora.. mi dirai anche la verità sui tuoi occhi?” chiedo mentre mi prende in braccio per portarmi a casa.
“Certo, tutto quello che vuoi ma ora andiamo, altrimenti ti prenderai un malanno” mi sussurra ad un orecchio.
Poi si avvicina al lupo e gli lascia una carezza sulla testa dicendogli
“Ciao Jake, grazie mille”
Il lupo in risposta gli ringhia ma non capisco perché.

Questa è un'altra cosa che dovrò farmi spiegare da Edward.
   
 
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