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Autore: Herm_periwinkle    13/06/2020    2 recensioni
Sono passati diversi anni dalla fine della guerra e i regazzi del team Avatar non hanno avuto più occasione di vedersi, ciascuno preso dalla propria vita. Fino a che la nascita di Moma li porterà a riunirsi. Sono cambiati molto, alcuni sono più felici, altri sono semplicemente insoddisfatti delle proprie vite. Gli equilibri del gruppo, dopo tanto tempo che i loro membri sono stati lontani, sono destinati a cambiare, forse per sempre. Riuscirà Zuko ad affrontare i mutamenti che avverranno? Katara sarà in grado di discernere la verità del suo cuore? O saranno così ciechi da credere che nulla è cambiato?
[Zutara]
Dalla storia:
“Vedo il modo in cui vi guardate.”
Ci fu una pausa lunghissima, infinita. Abbassò lo sguardo colpevole, non sapendo cosa dire. Cosa si poteva dire in una situazione simile? Ogni parola sarebbe suonata sbagliata, una stupida scusa, ipocrita e inopportuna.
“Ti conosco più di chiunque altro e so che tra voi c’è qualcosa. Si vede, è palpabile. Ti chiedo solo di dirmi la verità: vi siete baciati?”
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katara, Quasi tutti, Sokka, Zuko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passarono l’intera mattinata sulla spiaggia, rilassandosi e prendendo il sole. Era bello poter stare dopo tanto tempo finalmente lontani dai problemi e da tutte le dispute che ogni volta Aang doveva risolvere. Suki e Sokka furono i primi a tornare a casa, per evitare che Momoka prendesse troppo sole e si scottasse.

“Allora, chi è questo Lin a cui ha accennato mio fratello prima?” chiese Katara a Toph, mentre Aang stava in acqua alla ricerca di un pesce volante da poter cavalcare.

Toph avvampò nuovamente “Nessuno, solo un amico.”

Katara la guardò di sottecchi da sotto il cappello di paglia “Sai che non sei affatto brava a mentire?” le disse ridendo.

Toph sbuffò sonoramente “Uff, ok, forse è un po’ di più di un amico.”

“Ne ero sicura! Come vi siete conosciuti?”

“Se racconti qualcosa ad Aang o a Sokka giuro che non ti parlo mai più.”

“Prometto” disse Katara, che non resisteva più dalla curiosità. Non riusciva a credere che qualcuno fosse davvero riuscito a sciogliere il cuore di Toph ed era felicissima per l’amica.

“È stato uno dei primi ad iscriversi alla scuola che ho fondato. E devo ammettere che fin dall’inizio aveva ben poco da imparare, era anche lui un maestro del dominio. Infatti mi chiedevo perché si ostinasse a seguire le mie lezioni, ha imparato il dominio del metallo molto presto. Poi, non molto tempo fa, mi ha detto che era rimasto lì tutto quel tempo solo per stare con me…” mentre raccontava la sua storia il volto di Toph diventava sempre più rosso “… e io non sapevo cosa dire e gli ho detto grazie. Non ne abbiamo più parlato.” Si prese il viso tra le mani, scuotendo la testa “Sono proprio una frana.”

Katara sorrise e pose un braccio attorno alle spalle dell’amica. Sembrava quasi piccola e indifesa a vederla così. “Non ti preoccupare, risolverai tutto in un battibaleno. Appena torni a casa ti basterà dirgli che anche tu provi le stesse cose.”

“Fosse davvero così facile! Ci ho provato ma non mi escono le parole.”

La loro conversazione fu interrotta da Aang, che tornò ricoperto di una miriade di alghe appiccicose e irritanti. In diversi punti del corpo la pelle si era già iniziata a ricoprire di bolle e le dimensioni della sua testa sembravano essersi raddoppiate per il gonfiore.

“Prude tantissimo!” gridò correndo verso di loro e buttandosi nella sabbia. “Ti prego Katara fallo passareee.”

Katara rise e in pochi secondi lo liberò dalle alghe e dal gonfiore. “Certo che fa proprio comodo avere una fidanzata curatrice.” Commentò Toph, che aveva passato tutti gli ultimi minuti a prenderlo impietosamente in giro “Sei proprio uno scarsone piedi rapidi ti sei fatto battere da delle alghe.”

Toph ed Aang cominciarono a battibeccare e continuarono così fino a casa. Katara cercò a stento di rimanere seria per tutto il tragitto, ma non riuscì a non farsi sfuggire qualche risolino.

Un buonissimo odore di tè proveniva dall’interno della casa. “Siamo tornati” annunciò, togliendosi la sabbia dai piedi prima di entrare, seguita da Aang e Toph.

“Io mi prenoto la fetta di torta che ieri è avanzata!” disse Aang correndo in cucina.

“No, non ci posso credere!” lo sentì esclamare Katara dall’altra stanza “Ma allora siamo proprio tutti! Katara vieni qui!”

Katara e Toph lo raggiunse subito in cucina. “Volete una tazza di tè?” chiese loro Zuko.

“Tutto questo tempo che non ci vediamo e mi chiedi se voglio il tè? Dammi un abbraccio piuttosto!” gli disse Toph, dandogli un forte pugno sulla spalla, che gli fece versare qualche goccia di tè in terra.

“Ma allora siamo proprio al completo” disse Katara felice. Il team avatar si era finalmente riunito dopo tanto tempo. Non poteva desiderare niente di più.

“Proprio così” esclamò Suki raggiungendoli “Che dite, vi è piaciuta la sorpresa?”

Katara annuì con slancio “Non ci posso ancora credere.”

“E tenetevi pronti… stasera abbiamo un’altra sorpresa per voi.”

“Quale?” chiesero tutti, terribilmente curiosi. Ma il perfido Sokka si limitò a fare un sorrisino e a dire “Ho la bocca cucita. Aspettate qualche ora e lo scoprirete.”

A nulla servirono le proteste di Aang e di Katara, decisamente i più curiosi del gruppo, né Sokka né Suki erano intenzionati a rivelare alcunché.

Zuko distribuì il tè a tutti loro. “Certo, non sarà buono come quello di zio Iroh, ma spero vi piaccia. È una nuova ricetta che ha inventato lui.”

Katara portò alle labbra la tazza bollente e lo assaggiò con piccoli sorsi. Subito sentì un turbinio di fragranze che le esplodevano in bocca, fruttate e delicate, ma con un retrogusto piccate che ogni tanto dava una scarica di sapore. “Ma è buonissimo” commentò estasiata. Zuko le sorrise per ringraziarla, mentre sorseggiava il suo “Purtroppo ho ancora molto da imparare, ma sono felice che apprezziate.”

Katara notò che c’era qualcosa di nuovo in Zuko, una luce che prima non aveva. Non sapeva ancora bene cosa, ma sembrava una persona diversa dal ragazzo al fianco al quale aveva combattuto o dal sovrano che in diverse occasioni era andata a trovare insieme ad Aang. Sembrava molto più sereno, come se tutti i suoi tormenti si fossero sciolti e avesse finalmente trovato il suo equilibrio.

“Dopo pranzo dovete andare tutti a riposare” disse Sokka, interrompendo i pensieri di Katara “Vi voglio carichissimi per questa sera!”

 

 

   
 
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