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Autore: inzaghina    14/06/2020    9 recensioni
I compleanni scatenano momenti di riflessione, ciò è specialmente vero quando si tratta del primo compleanno della figlia primogenita. Facendo del proprio meglio per organizzare un compleanno perfetto per Victoire, Fleur riflette su quanto La Tana abbia influito nella vita di Bill e dei suoi fratelli, augurandosi che possa valere lo stesso anche per Villa Conchiglia per la propria famiglia.
[Storia partecipante al contest “Una biblioteca in disordine” indetto da Marika Ciarrocchi sul forum efp]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour, George Weasley, Victorie Weasley | Coppie: Bill/Fleur
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Storia partecipante al contest “Una biblioteca in disordine” indetto da Marika Ciarrocchi sul forum efp
 
 
 
La casa dell’acqua
 
 
 


Nella quiete dell’alba, lo sciabordio delle onde è l’unico suono che si mischia al respiro di suo marito che le solletica il collo con la medesima delicatezza delle sue carezze. La fresca aria salmastra smuove delicatamente le tende color acquamarina e i primi raggi di sole rammentano a Fleur che Victoire starà per svegliarsi, nella stanza accanto. 
Le dita di Bill s’intrecciano alle sue e un bacio viene posato sulla pelle delicata nell’incavo tra la spalla e il collo, mentre gli ultimi rimasugli di sonno abbandonano l’uomo, spingendo Fleur a cercare rifugio nel suo abbraccio che profuma di muschio, di vita, e di casa. Non c’è bisogno di infrangere il silenzio che li avvolge — le parole sono superflue in questi momenti — è sufficiente voltarsi per lasciare che le sue iridi incontrino quelle assonnate, eppure attente, di Bill prima che le labbra di lui si dischiudano su quelle di Fleur nel buongiorno che s’è trasformato negli anni in una piacevole consuetudine. Dopo c’è solo spazio per baci lenti sul collo, per dita che esplorano i corpi nudi intersecati l’uno all’altro, per gemiti soffocati dalle labbra dell’altro, prima che Bill affondi in Fleur, lasciandosi avvolgere completamente da lei. Fanno l’amore con lentezza, assaporando ogni attimo, perché hanno imparato a loro spese che non si può mai sapere quando si ritroveranno a vivere l’ultimo.
Quando il piacere arriva al culmine, con la stessa intensità del mare in tempesta, Fleur attira Bill a sé, specchiandosi in quei suoi occhi cerulei ricolmi dell’amore che ha saputo riversare su di lei sin dai loro primi appuntamenti — un amore sincero, forte, che non si è lasciato spaventare da nessuna difficoltà e che, anzi, ha trovato vigore in esse. Le loro labbra si trovano, mentre le dita di Bill sfiorano la pelle serica della moglie, per poi insinuarsi nei suoi capelli, il cui profumo di lavanda inebria ogni sua terminazione nervosa.
“Je t’aime,” gli sussurra contro il sorriso contagioso che Bill le rivolge, dopo che l’ondata dell’orgasmo ha iniziato a scemare e i battiti dei loro cuori a decelerare.
Le loro fronti sono posate l’una contro l’altra e Bill sta per proporle una tazza di caffè, quando una vocina reclama le loro attenzioni.
“Tu vai a prendere Victoire e io preparo la colazione? O preferisci fare viceversa?”
“Ho proprio voglia dei tuoi meravigliosi pancake,” gli risponde Fleur, stiracchiandosi e recuperando la maglia blu che Bill aveva indosso la sera precedente.
“Ogni suo desiderio è un ordine, Madame…” sorride lui, baciandola sulla punta del naso e indossando i vecchi pantaloni di una tuta.
 
Le pareti della stanza della loro primogenita hanno i colori delle sfumature del mare che si staglia davanti a Villa Conchiglia, del resto Victoire ha dimostrato di apprezzare sin dai suoi primi giorni le camminate sulla battigia con mamma e papà. Fleur la trova sdraiata al centro del lettino, con i capelli biondi lievemente arruffati e gli occhi spalancati e ridenti; la stringe a sé, dispiacendosi perché il profumo di talco dei suoi primi mesi di vita sta diminuendo sempre più e questo le ricorda che la sua piccola sta crescendo. La cambia velocemente, canticchiandole la medesima melodia francese che sua madre era solita dedicare a lei, prima di solleticarle il pancino e osservare il suo facciamo aprirsi in un sorriso meraviglioso.
“Lo sai che oggi ci sarà una bellissima festa, ma petite?”
I grandi occhi di Victoire la scrutano, mentre Fleur le fa indossare un vestitino a righe bianche e blu cucito da Molly.
“Festeggiamo il tuo primo compleanno,” continua a spiegarle la donna, prendendola nuovamente tra le braccia e uscendo dalla sua cameretta.
“Mio?” le risponde Victoire in tono pensoso.
“Proprio il tuo, signorina. Quest’anno è volato così in fretta…” aggiunge, raggiungendo la cucina in cui le padelle sfrigolano sui fornelli e il profumo di caffè pervade l’ambiente illuminato dai raggi solari che si riflettono sulle conchiglie incastonate nelle pareti immacolate.
“Eccole qui, le mie donne preferite!” esclama Bill, voltandosi e porgendo una tazza fumante a Fleur, prima di sfiorare la testa di Victoire con un bacio.
“Pa-pa,” risponde la bambina, afferrando un ciuffo dei capelli, che Bill ha lasciato nuovamente crescere, e tirando.
“Non si tirano i capelli, Victoire,” le dice Fleur, osservandola mentre lascia sfuggire i capelli ramati del padre.
“No?”
“No,” conferma anche Bill, prendendola tra le braccia e iniziando a farla volteggiare prima piano e poi sempre più rapidamente nella cucina inondata di sole. Le esclamazioni estasiate di Victoire riempiono la stanza, facendo ridere prima Bill e poi anche Fleur; le tazze di caffè giacciono dimenticate sul tavolo e Bill porge il braccio alla moglie per coinvolgerla in un ballo che procede allo stesso ritmo delle risate della bambina. Fleur sente una lacrima sfuggirle dalle ciglia e non fa nulla per ricacciarla indietro, perché era proprio con momenti come questi che aveva immaginato di riempire il suo futuro insieme a Bill — a partire dall’istante in cui si sono giurati per sempre. Scene così caratterizzano, da sempre, la quotidianità vissuta alla Tana e Fleur può solo sperare che la loro casa affacciata sull’oceano sarà colma dell’amore, della comprensione, della pazienza e del supporto incondizionato che non sono mai mancate nell’abitazione sgangherata in cui Bill è cresciuto.
 
*
 
George e Angelina sono i primi ad arrivare, proprio come promesso, e trovano Fleur intenta a dare i tocchi finali al tavolo sotto al gazebo bianco in cui pranzeranno con le prelibatezze preparate da Molly e dalla stessa padrona di casa. La tovaglia celeste ricorda la spiaggia su cui si celebrerà il compleanno, disseminata dalle conchiglie raccolte da Victoire e Bill durante la passeggiata del giorno precedente e da quattro grandi vasi contenenti i fiori selvatici che circondano Villa Conchiglia che è un’esplosione di colori e sfumature nel sole di mezzogiorno che la colpisce. La brezza che s’innalza dal mare scompiglia i lunghi capelli di Fleur e porta via con sé il richiamo di George, che la sorprende alle spalle.
“Siete già qui?” sorride la francese.
“Ovviamente sì, è pur sempre il primo compleanno della mia figlioccia,” ricorda, sollevando le labbra nel sorriso che probabilmente non tornerà mai ad avere lo splendore che lo caratterizzava negli anni vissuti accanto al gemello, ma che ha illuminato tutta la stanza quando lei e Bill gli hanno chiesto di essere il padrino di Victoire. 
“Io!” urla la festeggiata, correndogli incontro sorretta da Bill.
George si abbassa per prenderla tra le braccia e farla volteggiare, come consuetudine tra loro, poi la bacia sulla fronte e le fa la linguaccia, prima di solleticarla. “Auguri, Vicky!”
Victoire ride mostrando orgogliosamente i suoi sette denti e George ride con lei, costringendo Fleur a bloccare la corsa di un’altra lacrima lungo la guancia.
“Sarà un papà meraviglioso,” sussurra la francese ad Angelina.
“Cerca di non correre troppo,” risponde la Cacciatrice, strizzandole l’occhio.


Il resto degli invitati arriva alla spicciolata, carichi di regali e sorrisi, di dolci e abbracci, di palloncini e risate; pesto il tavolo dei regali è colmo di ogni genere di pacchetto e quello dei dolci un tripudio di cioccolato, crema e panna. Bill afferra la macchina fotografica per rendere indelebile l’abbraccio tra un entusiasta Teddy, dai capelli turchesi, e la sua bambina che lo trascina perentoria con sé a giocare sulla battigia, incurante degli spruzzi d’acqua e della sabbia. 


La luce del crepuscolo inonda la spiaggia e il gazebo    ancora zeppo di cibo, persone e risate; Fleur, accanto a Bill, guarda Victoire intenta a sfogliare uno dei libri che ha ricevuto in regalo insieme a Teddy e sorride all’uomo che ama.
“Disci che è stato un bel compleanno?”
“È stato perfetto!” la rassicura lui, baciandole la tempia.
“Dovremmo trasformarlo in una tradition...”
Bill annuisce e la stringe a sé. “Mi sembra un’ottima idea,” conferma in un sussurro.
“Spero che la nostra casa sarà felisce come quella in cui sei cresciuto, amour.”
“Non ho alcun dubbio che lo sarà,” le mormora, prima di reclamare le sue labbra per un bacio.


 
*
 
Quella notte, dopo che anche gli invitati più irriducibili hanno lasciato la festa, Fleur e Bill si ritrovano nuovamente l’una tra le braccia dell’altro — con le onde del mare come unico sottofondo.
“Peccato che Victoire non si ricorderà di questa giornata.”
“Si ricorderà dei prossimi, abbiamo già deciso che questa sarà una delle nostre tradizioni, oui?” 
“Certo che sì.” 
“Comunque Victoire avrà tutte le foto che hai scattato,” aggiunge Fleur. 
“Le appenderemo sulle scale, allora?” 
Fleur annuisce e, già dal giorno successivo, le foto del primo compleanno di Victoire adorneranno le pareti della casa affacciata sul mare in cui lei e il marito passeranno la vita a creare ricordi meravigliosi insieme.



 
Nota dell’autrice:
Eccomi qui, come mio solito all’ultimo, a consegnare la storia per il contest di Marika, che ringrazio tanto per aver ideato questo contest. ma è stato un periodo un po’ caotico.
Questa avrebbe dovuto essere una Teddy/Victoire, ma si è trasformata invece in una Bill/Fleur, diciamo che visto che il contest prevedeva di partire dal titolo e costruire la storia da lì ho scelto di seguire i personaggi. 
Spero di essere riuscita a dare la giusta rilevanza al titolo, oltre che alla coppia che è una delle mie preferite della saga, e mi auguro che la storia sia stata di vostro gradimento. 
Gli errori presenti nelle battute di Fleur sono voluti, immagino che continuerà ad avere un forte accento francese anche dopo anni in Inghilterra.
   
 
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