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Autore: Audrey Wilde    16/06/2020    1 recensioni
Ran Higurashi non ha legami, non ha affetti. Dopo la morte dell'unica persona che abbia mai amato, si è nascosta dietro un muro di ghiaccio. Come il colore dei suoi occhi. La sua ambizione ed il suo sogno di diventare medico sono l'unica cosa che la tiene lontana dal baratro della disperazione.
Kakashi Hatake aveva perso tutto, suo padre, il suo maestro, il suo migliore amico e la ragazza che amava, credeva che non ci fosse nulla per cui valesse la pena vivere. Ma aveva trovato la luce, grazie ai suoi allievi e agli amici che non l'avevano abbandonato, nonostante tutto.
Due dimensioni parallele, due mondi lontani, due vite così diverse stanno per incontrarsi e niente sarà più come prima. "Two worlds collide" è la storia di una giovane donna, di una profezia e di un amore che trascende il tempo e lo spazio. Perché quando due anime sono legate dal filo rosso del destino, esse apparterranno l'una all'altra fino alla fine dei tempi e niente e nessuno potrà mai separarle.
*Kakashi x Nuovo personaggio*
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kakashi Hatake, Kurenai Yuhi, Nuovo Personaggio, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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Capitolo III







"Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni;
e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita."

-William Shakespeare




 

Luogo non identificato

 



<< Una profezia? >> chiese Ran, perplessa, ma curiosa dalla piega che stava prendendo quella conversazione.

<< Esatto. Per questo sei giunta in questo luogo, per compiere il tuo destino. >>

<< Perché dovrei crederle? Tutto questo è impossibile, lei è il personaggio di un manga, un'opera di fantasia. >> disse Ran, iniziando a scaldarsi.

Non era affatto una persona paziente, si infiammava facilmente, soprattutto quando non aveva il controllo della situazione, proprio come in quel momento.

<< Posso capire la tua diffidenza, ma ascolta cosa ho da dirti, poi deciderai se credermi o oppure no. >> le concesse, ritornando a sorriderle.

Ran non rispose, si limitò ad annuire, il cervello che lavorava frenetico per trovare una spiegazione a quella situazione assurda.

Minato ritornò nuovamente serio, il sorriso aveva abbandonato i suoi bellissimi lineamenti.

<< Tanti anni fa, quando Konoha era appena nata, il Primo Hokage, Hashirama Senju, ricevette una visita dall'Ougama Sennin del Monte Myoboku. Aveva per lui una profezia, della quale solo lo Hokage del Villaggio della Foglia e pochi subordinati di fiducia vennero a conoscenza. Ougama Sennin rivelò al Primo che un giorno sarebbe giunta a Konoha una giovane donna, dai capelli neri come le piume di un corvo e dagli occhi del colore dei cristalli di ghiaccio. >>

<< Per quale motivo questa giovane sarebbe giunta a Konoha? >> chiese Ran, rapita dal racconto dello Hokage.

<< Purtroppo il Grande Rospo non aveva visto altro, ma rivelò al Primo Hokage l'esistenza di una dimensione parallela alla nostra, quella dalla quale arrivi tu, per l'appunto. Entrambe seguono linee temporali differenti, ma sono collegate e si influenzano l'una con l'altra. Il luogo in cui ci troviamo è il collegamento tra le due dimensioni, ed ogni Hokage, alla sua morte, prendendo il posto di colui che l'ha preceduto, è chiamato a custodire questo luogo. >>

In silenzio, l'uomo scrutò Ran, in attesa una sua reazione, che non tardò ad arrivare.

<< Diciamo che credo a tutta questa storia e che non mi trovo in uno strano sogno, come fa ad essere sicuro che sia io la prescelta? Non sono di certo l'unica ragazza dai capelli neri e gli occhi azzurri in circolazione. >>

Non riusciva a spiegarselo, ma le parole del Quarto Hokage le avevano istillato il dubbio che, forse, quello che stava vivendo non era un sogno.

<< Prima di tutto, il fatto che tu sia qui è già di per sé una prova, solo la prescelta può giungere al cospetto dello Hokage. Inoltre, ci è stato lasciato un piccolo indizio per accertarci della tua identità. >>

<< Un indizio? >>

<< "La prescelta porta con sé due fiori" questo disse al Primo Hokage il Grande Saggio. Il tuo nome è Ran, inoltre sulla tua spalla sinistra c'è un tatuaggio, giusto? Un fiore di loto. Quindi, ragazza mia, porti con te due fiori. Quando ti presenterai al cospetto dello Hokage in carica saranno i tuoi segni distintivi. >> terminò l'uomo.

Ran non sapeva più che pensare, nella sua testa c'era il caos, era vero tutto ciò che le aveva detto Minato? O si trovava in un maledetto sogno fin troppo vivido?

<< Tutto ciò non ha senso! Una profezia? Due dimensioni? La storia di Naruto è frutto del lavoro di un mangaka! >> sbottò infine, troppi erano i dubbi, troppe le domande senza risposta.

Sentirsi smarrita non le piaceva per nulla, lei che aveva sempre tutto sotto controllo, era preda dell'ignoto.

<< Ciò che dici è vero, nella tua dimensione, il mio mondo e le avventure di mio figlio sono solo disegni nati dalla penna di Masashi Kishimoto. Tuttavia, c'è un'altra cosa che devi sapere. Ci sono persone, nel tuo mondo, particolarmente sensibili ed in grado di percepire l'esistenza della dimensione dalla quale provengo. >>

Minato si fermò nuovamente, per dar tempo alla giovane di immagazzinare le informazioni che stava ricevendo.

<< Queste persone sono all'oscuro dell'esistenza del mio mondo, ma lo percepiscono e, inconsciamente, tendono verso di esso, in un modo o nell'altro. È il caso di Kishimoto e di tuo nonno. >> continuò il Quarto.

Al sentir nominare il nonno, il cuore di Ran si strinse in una morsa, impiegò tutta la sua forza di volontà per non mostrare a Minato il suo tormento. Estremamente orgogliosa e cocciuta, Ran odiava mostrarsi debole agli occhi degli altri.

<< Si spieghi. >> la voce le uscì quasi come un ordine, ma Minato non ci diede peso.

<< Vedi, volevo che la storia del nostro mondo arrivasse anche nel tuo, per questo motivo ho concesso a Kishimoto di vedere il passato, il presente ed il futuro di Konoha, del quale persino io sono all'oscuro. È così che è nato il manga così famoso nel tuo mondo. Lui, ovviamente, non sa nulla di tutto ciò e crede che sia nato tutto da uno strano sogno. Ma la verità è che, proprio grazie a questa sua particolare sensibilità, ha potuto vedere. >>

<< E cosa c'entra mio nonno? >> chiese Ran, cercando di mantenere la voce salda.

<< Lui non era previsto, non credevo ti avrebbe messo in contatto con il mio mondo ancor prima che tu giungessi qui. Il manga che ha scelto di regalarti non è frutto del caso, così come il suo incontro con Kishimoto. Anche lui percepiva l'esistenza del mio mondo e ha agito proprio in virtù di questo legame. >> spiegò Minato.

<< Non era previsto che la prescelta conoscesse il futuro di Konoha, dunque... >>

<< No, non lo era. Ma ormai è fatta e, forse, potrebbe anche essere un bene. Ma ricordati Ran, non dovrai mai rivelare a nessuno ciò che sai e non dovrai cercare di modificare il corso degli eventi. Altrimenti il futuro che conosci potrebbe non realizzarsi. >> la avvertì, serio.

<< Ma la mia presenza da sola modificherà il futuro! >>

<< Questo è vero, ma se non interferirai troppo con lo svolgersi degli eventi, il futuro che conosci potrebbe comunque realizzarsi, anche se con delle modifiche. Comunque, il risultato della tua presenza lo scoprirai solo con il tempo. Nelle tue mani non c'è solo il tuo destino, ma anche il futuro di Konoha, per questo pondera bene le tue scelte, Ran. >>

<< Perché io? Non voglio una responsabilità del genere! Perché sono stata scelta?! >> si riscoprì ad urlare, spaventata da tutto quello che le era stato rivelato.

Questa volta Minato le sorrise paterno, poteva immaginare il peso di quella responsabilità sulle spalle di quella giovane donna.

<< Ran tu non sei stata scelta, questo è il tuo destino. E se questa è la strada che il fato ha tracciato per te, significa che sei in grado di percorrerla, anche se al momento non ne sei per niente convinta. Arriverà il giorno in cui tutto sarà più chiaro, fidati di me. Nel frattempo, non dimenticare chi sei e non dubitare mai della tua forza di volontà. Credi nella Volontà del Fuoco e non sbaglierai. >>

Ran rimase profondamente colpita da quelle parole, aprì la bocca per porre altre domande all'uomo, ma la sua figura era diventava quasi completamente incorporea.

<< Sembra sia arrivato il momento di salutarci, mia cara. È ora che inizi la tua avventura. In bocca al lupo, Ran! >> la salutò Minato, regalandole un ultimo sorriso.

Non fece nemmeno in tempo a ringraziarlo, che egli era già scomparso, e tutto intorno a lei era diventato improvvisamente nero.




 

*
 




Villaggio della Foglia, Paese del Fuoco




La sensazione di essere distesa su un terreno scomodo le fece riprendere conoscenza dal buio che l'aveva avvolta. Avvertiva qualcosa solleticarle i palmi delle mani e il cinguettio degli uccelli solleticava il suo udito. Aprì gli occhi e dinanzi a lei si presentò il cielo più azzurro che avesse mai visto. Una volta seduta, si guardò intorno e capì di essere in una radura.

<< Era tutto vero allora... >> mormorò tra sé e sé, ancora sotto shock.

Non fece in tempo nemmeno ad alzarsi dal terreno su cui era stata distesa fino a poco prima, che un kunai si conficcò a pochi millimetri dal suo piede destro. Un verso spaventato le sfuggì dalle labbra carnose, iniziò a guardarsi freneticamente intorno per vedere chi avesse scagliato quell'arma, ma era difficile vederci qualcosa tra le fronde così fitte di quegli alberi.

La ricerca del suo aggressore durò poco, comunque, poiché questi si manifestò davanti a lei in un sonoro "puff" e avvolto da una nuvola di fumo bianco.

<< Chi sei? >> a parlare era stata una voce profonda, virile.

<< Chi sono io?! Chi diavolo sei tu, che hai tentato di mozzarmi un piede! >> lo sapeva che in casi come questi la scelta più saggia era il silenzio, ma non era proprio riuscita a trattenersi.

Quando la nuvola di fumo si fu dissolta, Ran riconobbe subito il volto del suo assalitore e, per poco, la mascella non le si staccò per la sorpresa.

Davanti a lei, tra tanti personaggi che avrebbe potuto incontrare, c'era Kakashi Hatake. Il suo cervello iniziò a lavorare freneticamente alla ricerca di un'idea. Doveva farsi portare dallo Hokage e davanti a lei c'era uno dei ninja più forti ed astuti del villaggio, difficile da ingannare e impossibile da mettere k.o.

<< Lo ripeto per l'ultima volta, chi sei e cosa ti ha portato ai confini del villaggio. >> il tono era serio e perentorio.

E ora che mi invento!? Pensò la giovane, presa dal panico.

<< Mi chiamo Ran Higurashi e sono qui per parlare con lo Hokage di Konoha >> disse, considerando la verità come la soluzione migliore, d'altronde se avesse mentito lui se ne sarebbe accorto subito.

<< E sentiamo, cosa dovresti discutere con il Quinto Hokage? >> chiese lui scettico.

Il quinto? Quindi c'è già Tsunade!

Il tono dell'uomo l'aveva infastidita non poco, così come il kunai che aveva puntato nella sua direzione. Si alzò di scatto, non le piaceva che lui la guardasse dall'alto e per di più con un'arma rivolta verso il suo viso. Quel movimento, però, le costò caro. Rapido come un fulmine, infatti, Kakashi si era posizionato alle spalle della giovane, bloccandole il braccio destro dietro la schiena.

<< Idiota mi fai male! >> disse, provando a divincolarsi dalla presa del ninja, senza successo.

<< Un'altra mossa azzardata, ragazzina, e sentirai molto più dolore. >> le intimò.

"Ragazzina!?" Chi diavolo si crede di essere!?

Ran tirò un sospiro, cercando di riacquistare il controllo, mostrarsi aggressiva avrebbe solo giocato a suo sfavore.

<< Vengo da un piccolo villaggio del Paese del Fuoco, sono disarmata, controlla pure, e non sono una kunoichi, sono qui per parlare con lo Hokage-sama! Non credevo che Konoha riservasse questo benvenuto a chi viene in cerca di aiuto. >> disse, ironizzando sul finale.

Sentì che la presa dell'uomo si era fatta più leggera, e questo la fece sorridere soddisfatta, forse se l'era bevuta. Quando Kakashi le lasciò andare il braccio, se lo portò subito al petto, massaggiandolo. Domani mi ritroverò un bel livido, maledetto idiota!

<< Ti porterò da Tsunade-sama, ma una sola mossa falsa e non sarò così clemente. >> la avvertì lui, serio.

Ran annuì, mentre osservava per la prima volta con attenzione il volto dell'uomo che aveva di fronte e non si sorprese di trovarlo identico a come era disegnato nel fumetto, anzi forse da vicino era ancora più affascinante. Non poté fare a meno di pensare a quanto erano stati vicini poco prima, e alla voce di lui vicino al suo orecchio. Uno strano calore si fece strada in lei, ma cercò di ignorarlo, complimentandosi con sé stessa per essere riuscita a non farsi uccidere da Kakashi.

<< Forza seguimi, ti porto da Tsunade-sama. >> la voce del jonin la riscosse dai suoi pensieri. Le rivolse un sorriso gentile, forse intuendo che non rappresentava un pericolo o, più probabilmente, pur considerandola una spia, non poteva allontanare qualcuno che veniva al villaggio in cerca d'aiuto. Questo andava contro i principi di Konoha.

Ran, dal canto suo, sentì nuovamente quella strana sensazione di calore pervaderla totalmente. E mentre seguiva l'uomo dirigersi verso il villaggio, non poté fare a meno di chiedersi cosa fosse. 













 

Author's corner

Salve miei cari! Ed anche questo capitolo l'ho pubblicato ad un orario illegale. Perdonatemi, ma la sessione non mi dà pace. 😢 Comunque, bando alle ciance! Finalmente Ran incontra Kakashi, sono emozionata, voi no?! Sarò sincera, non vedevo l'ora di pubblicare questo capitolo ed inserire finalmente Kakashi nella storia. 😍

Come vi avevo promesso nel capitolo precedente, è finalmente chiara la presenza di Minato nella dimensione dorata. Ran è la protagonista di una profezia poco chiara, ma ancora più sconvolgente è il coinvolgimento di Masashi Kishimoto e del nonno di Ran in questa vicenda. Ovviamente ci sono ancora tante cose da capire, da spiegare, tuttavia, spero che questa idea pazza (e follemente intricata) vi abbia incuriosito. In caso contrario, mi farebbe piacere conoscere il vostro parere. Inoltre, non meno importante, il carattere (caratteraccio) di Ran inizia a venire a galla, ne vedremo delle belle, credetemi.

Una cosa che vorrei specificare è la scelta dell'arco temporale in cui Ran arriva a Konoha. Per una questione legata alla quantità di capitoli, ho scelto di far iniziare la storia dall'arco narrativo di Naruto Shippuden, che già da solo è mooooolto lungo, aggiungerci anche la prima parte significava arrivare ad un numero esorbitante di capitoli e, credetemi, per come stanno procedendo le cose, credo che supereremo abbondantemente la trentina. Per essere precisi, Ran giunge al villaggio qualche settimana dopo la partenza di Naruto, inoltre ci saranno anche dei time skip. Questa mi è sembrata la scelta migliore, spero siate d'accordo anche voi.

Bé, credo sia tutto! Anche questa settimana i feedback sono stati pari a zero... Ma io non mi arrendo! Qualsiasi commento o critica è ben accetto, quindi non siate timidi. 

Note:
-Ougama Sennin: Grande rospo eremita 
-Kunai: tipica arma ninja 
-Il gioco di parole sui "due fiori" della profezia, si basa sul fatto che il nome Ran significa "orchidea" e sul tatuaggio a forma di fiore di loto che porta sulla spalla sinistra.

©️ I personaggi di "Naruto" non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto, Ran e gli altri personaggi da me inventati sono di mia proprietà, qualsiasi plagio non sarà perdonato.

Vi lascio un piccolo assaggio del Capitolo IV. Alla prossima settimana, miei cari!

Audrey🌹

 

<< Ti chiedo scusa da parte di quei due, di solito non sono così idioti, o meglio... solo quando vedono una bella ragazza. >> Kakashi non capiva cosa lo spingesse a voler riempire il silenzio che aleggiava tra di loro, non era una persona logorroica, affatto. Eppure quella giovane lo incuriosiva, e parecchio anche.

 

   
 
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