Eccomi di nuovo quaaaa!!
Ennesima shottina senza pretese sull’ammmore,
voglio essere ottimista dai.
Nata in parallelo ad un progetto per una long
che difficilmente vedrà la luce e ispirata a due innamorati veri e che io
personalmente adoro.
Uno squarcio d’amore vero e puro, di quelli
più brillanti e forti.
La dedico prima di tutto a loro due, T.&G.
che mi ispirano molto più di quanto credevo fosse possibile e a cui auguro il
meglio.
Poi questa è ovviamente per la mia Sister che
mi incoraggia sempre.
Infine è per chi ha voglia di sorridere e
pensare che infondo qualche volta le fiabe esistono
davvero.
Sapete da soli come lasciarmi un commentino, sempre molto gradito! (:
PS: il testo in corsivo è la canzone “Il regalo mio più grande” di Tiziano
Ferro, che mi ha aiutato a chiudere il tutto.
Grazie Tiziano :p
My Christmas Eve with you, boy.
Vigilia
di Natale.
Joanna aveva
telefonato a Mike poco prima, pregandolo di raggiungerla lì, in riva al Tamigi
che scorreva placido, poco lontano dal London Eye.
Non
sapeva bene da quanto era seduta su quella panchina, avvolta in una sciarpa di
lana e nel cappotto.
Non aveva
neanche tanto freddo, a voler vedere.
Osservava
assorta il paesaggio, la città intorno a sé, mentre le luci delle decorazioni
natalizie pian piano si accendevano e coloravano tutto.
Londra
era sempre stata magica a Natale, eppure quella volta le sembrava più magica
del solito, tutto sembrava avere un colore in più, un qualcosa di speciale.
Forse non
sarebbe stato corretto, ma non poteva più aspettare.
Lo vide
arrivare trafelato, nascosto sotto un cappellino di lana e un paio di occhiali
da sole, nonostante l’astro stesse lentamente tramontando e fosse pieno
inverno.
Sentì il
cuore accelerare di botto, contenendo a stento l’emozione.
- amore!-
gli sorrise mentre lui le si sedette accanto,
baciandola e stringendola a sé.
- ciao
Mike- gli disse pacata, perdendosi negli occhi di lui e lasciandosi abbracciare
dalle braccia forti del suo ragazzo.
- amore
tutto bene? quant’è che sei qui? Sei congelata!-
- oh.. non molto, credo.. non ci ho nemmeno fatto caso-
- Jo sei
sicura di star bene?-
- Mike ti
devo dire una cosa-
Micheal
la guardava preoccupato, Jo sembrava essere partita per un altro mondo e,
seppur per una frazione di secondo, temette il peggio.
- dimmi
pure, sai che puoi dirmi tutto amore-
- non ti
ho comprato niente, per Natale- confessò arrossendo inspiegabilmente.
Il
ragazzo la guardò perplesso, decisamente non era quello che temeva (per
fortuna) ma non era neanche quello che si aspettava.
Certo, un
regalo in meno gli dispiaceva, ma non sarebbe stato un dramma.
- amore
fa niente, ma ti pare?-
- oggi è
la vigilia e so che non dovrei, però dovevo dirtelo, non potevo davvero più
aspettare-
- Jo
davvero, non m’importa se non mi hai fatto un regalo, già averti accanto è
abbastanza per me-
- non ho
detto che non ho un regalo, ho detto che non ti ho comprato nulla-
Ora lui
sembrò perplesso, cominciava a non capire davvero.
Il regalo
c’era o non c’era?
Lei gli
prese le mani e le strinse forte, portandosele sul grembo e sfregando il naso
con quello del fidanzato.
Non
sapeva davvero come fare, cosa dirgli, come farsi capire.
- amore
devi perdonarmi ma non sto capendo- le confessò quasi imbarazzato.
- hai
ragione, scusami-
- ma di
cosa ti devi scusare? Jo davvero, sai che sono un po’ tonto di mio-
- ti amo
anche per questo Micheal- gli sussurrò dolcemente e lui si illuminò, sentirla
dire certe magiche paroline era sempre un’emozione. Il battito del cuore
accelerò, emozionato, teso, quasi sapesse qualcosa che a lui ancora sfuggiva.
Quel cuore che apparteneva a lei da tanti anni.
- io.. so che non ne abbiamo mai parlato Mike e non so bene
neanche come dirtelo, però effettivamente ho un regalo per te, questo Natale-
-
qualunque cosa sia sarà la cosa più bella del mondo-
Lei gli
sorrise rincuorata, appoggiando la mano di lui sul suo ventre, sperando che
capisse ma Mike non sembrò cogliere l’amo.
Intrecciò
la sua mano con quella di lui, senza spostarla, e tornò a fissarlo negli occhi,
mentre una lacrima le scendeva sulla gota.
Forse era
per il freddo, forse era per la paura, forse era perché l’amava troppo.
Voglio farti un regalo
Qualcosa
di dolce
Qualcosa
di raro
Non un
comune regalo
Di
quelli che hai perso
O mai
aperto
O
lasciato in treno
O mai
accettato
Di
quelli che apri e poi piangi
Che
sei contenta e non fingi
- sono
incinta Mike, aspettiamo un bambino- sussurrò infine, arrossendo
improvvisamente.
-
davvero? Un bambino? Mio e tuo?-
Il
sorriso che comparve sul volto del suo fidanzato fu il regalo più grande che
qualcuno potesse farle.
Non
avevano mai parlato di figli eppure quando le avevano comunicato la notizia non
aveva avuto alcun timore, aveva sempre immaginato la loro famiglia.
Stavano
insieme da quasi sette lunghissimi e felicissimi anni, lo amava più di ogni
altra cosa al mondo e lei si sentiva pronta a fare la mamma, così come era
sicura che Mike sarebbe stato un padre perfetto per quel bambino che le
cresceva in grembo, minuto dopo minuto.
Annuì e
lui la baciò appassionatamente, gli aveva fatto il regalo più grande.
- amore
non potevi farmi un regalo più bello, questo Natale- le disse, non
preoccupandosi di nascondere le lacrime che gli scendevano sulle guancie.
La
strinse forte, lasciandosi cullare dai battiti dei loro cuori, lasciando
scorrere le lacrime insieme a quelle di lei.
Le lacrime
di gioia di due persone che si amano sono la cosa più bella del mondo, non
trovate?
Vorrei mi facessi un
regalo
Un
sogno inespresso
Donarmelo
adesso
Di
quelli che non so aprire
Di
fronte ad altra gente
Perché
il regalo più grande
È solo
nostro per sempre
Un
bambino. Suo e di Jo. Loro, genitori.
Quel
Natale sarebbe stato per sempre il migliore, nei ricordi di Mike.
Quel
Natale avrebbe avuto il posto d’onore tra tutti perché segnava la nascita della
loro famiglia.
Qualcuno
avrebbe potuto dire che erano troppo giovani ma lui non aveva alcun dubbio, non
era l’età a fare la differenza, era l’amore che provavano l’uno
verso l’altra, quel sentimento tanto forte che lo faceva quasi soffocare ogni
volta che la doveva lasciare, quel sentimento che si era radicato tanto a fondo
che niente e nessuno l’avrebbe mai portato via dal suo cuore. Quel cuore che
sarebbe sempre appartenuto a lei, alla sua Jo.
- Joanna,
vuoi sposarmi?- disse di punto in bianco, fissandola in quegli occhi che amava
più di qualunque altra cosa al mondo.
-
co-cosa?-
- non ho
un anello, non mi sono preparato un discorso, sono un disastro ma vuoi
sposarmi?-
- oddio
si! Si!-
La
ragazza, ancora in lacrime, si nascose tra le sue braccia, troppo emozionata
per fare qualunque altra cosa, commossa da quel sogno che si stava avverando.
Lui la
strinse, cullandola piano, aveva sul volto un sorriso che non sarebbe mai
svanito, d’ora in avanti.
Aveva
voglia di gridare al mondo quant’era fortunato, ad averla, ad amarla.
Voleva
dire a tutti quanti che quella donna era la sua donna e lo sarebbe stata per
sempre.
Il cuore
batteva forte, emozionato, al pensiero di quel bambino che sarebbe arrivato con
la fine dell’estate a colorargli la vita.
Amore dato, amore
preso, amore mai reso
Amore
grande come il tempo che non si è arreso
Amore
che mi parla coi tuoi occhi qui di fronte
Sei
tu, sei tu, sei tu
Il
regalo mio più grande
Nessuno
dei due seppe dire quanto rimasero abbracciati su quella panchina, a guardarsi
negli occhi, a sorridersi, a baciarsi, a sognare su quel futuro insieme che
avevano sempre progettato.
Quando si
alzarono sorridevano entrambi e le lacrime versate erano solo un bel ricordo.
Abbracciati
camminarono piano, osservando Londra che brillava nella sera, illuminata e natalizia
come mai era stata prima.
Tutto
sembrava più bello, pensò Mike continuando a stringere Joanna a sé, tutto
sembrava migliore.
- Mike?-
- si, mrs Fletcher?-
Joanna
gli passò le braccia intorno al collo, in punta di piedi, e lo baciò, il cuore
che batteva per quel nuovo nome.
Si perse
per un secondo negli occhi color cioccolato di Mike, sorridendogli gioiosa.
- ti amo, Micheal-
- ti amo
anche io, Jo, per sempre-
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Tadaaaan!
Finita anche questa, un commento –ripeto-
è sempre gradito.
Alla prossima,
Trix