Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: MonicaX1974    19/06/2020    1 recensioni
Harry è tornato a far parte della vita di Zayn, ha ritrovato un amico, un collega, un fratello. Sta lavorando a un nuovo disco, è impegnato nel sociale, conduce una vita tranquilla, disinvolta, senza problemi di alcun tipo per la testa: fa quello che gli va, quando gli va di farlo.
Nessun impegno, nessun progetto sentimentale, concentrato sul lavoro e sul divertimento, ma non ha fatto i conti con il destino, che gli ha messo sulla strada una delle prove più intense di tutta la sua vita.
Si ritroverà, suo malgrado, a lottare con tutte le sue forze contro sé stesso, contro di lei, e alla fine combatterà per lei, per loro, perché non potrà fare altro che arrendersi.
Entrambi corrono veloci, senza sosta, troppo presi dalla loro carriera, ma qualcosa li costringerà a fermarsi.
A fermarsi e restare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

When you try your best but you don't succeed
When you get what you want but not what you need
When you feel so tired but you can't sleep
Stuck in reverse

Quando provi a fare del tuo meglio ma non ci riesci

Quando prendi quel che vuoi ma non quello di cui hai bisogno

Quando ti senti così stanco ma non puoi dormire

Torna indietro

"Fix you"

Coldplay

*****

Il luogo scelto per il ritrovo prima della partenza è sotto casa di Zayn. Nel primo pomeriggio arrivano tutti puntuali. Hanno deciso di affrontare il viaggio in auto: Will e Peter si aggregano a Zayn e Sofia, mentre Matilde viene trascinata da Niall in macchina con Harry. Il tempo di percorrenza è poco più di quattro ore e le previsioni meteo annunciano un clima mite sia oggi che nei prossimi giorni.

«Niall vai avanti tu» Matilde tenta di defilarsi sul sedile posteriore, perché l'ha incontrato da pochi minuti, ma lo sguardo di Harry è già troppo da gestire.

«Oh no, io mi metto dietro» li avvisa, aprendo lo sportello posteriore «così dormirò tutto il viaggio».

«Come al solito, Niall» lo prende in giro Harry, prendendo posto sul sedile del guidatore. «Tu mangi e dormi» continua, mettendosi a ridere, mentre Niall ribatte con una smorfia. «Bene, rossa, ti tocca restare al mio fianco per tutto il tempo» le fa notare, quando Matilde occupa il posto del passeggero.

«Wow, non sto più nella pelle» replica fredda, persistendo nel tentativo di tenerlo lontano dalla sua mente.

«La tua acidità ci accompagnerà per tutte le quattro ore?» continua divertito, perché ha capito che lei è in difficoltà.

«Tu non provocarmi e io vedrò di comportarmi bene» risponde, evitando di guardarlo negli occhi.

«E allora quale sarebbe il divertimento di portarti in macchina con me?» insiste.

Ma il loro battibecco viene interrotto dal biondo irlandese, che si affaccia tra i due sedili anteriori. «Volevo ricordarvi che ci sono anche io, con voi».

«Non hai appenda detto che dormirai tutto il viaggio?» lo rimbecca Harry, scoppiando a ridere con il suo amico.

«Zayn ti sta chiamando» gli fa notare Matilde, rimasta con lo sguardo fisso in avanti.

Harry scende dall'auto per raggiungere il suo amico, si mettono d'accordo sul percorso da seguire e quando torna in auto lancia uno sguardo a Niall, che sta guardando qualcosa sul cellulare e si volta verso Matilde, che sta armeggiando con la sua macchina fotografica, quando d'un tratto anche lei si gira verso di lui.

«Sorridi, Styles». Lo sorprende con uno scatto improvviso, immortalando per sempre l'espressione di Harry.

 Lo sorprende con uno scatto improvviso, immortalando per sempre l'espressione di Harry

«Che stai facendo?»

«Voglio fare una sorta di diario fotografico di viaggio» gli spiega. «Quindi farò foto a chiunque e dovunque».

«Okay, sei pazza, ma lo sapevo già» la prende in giro, perché gli viene più facile che dirle quanto sia pazzo di lei.

«E tu sei antipatico, ma lo sapevo già» ribatte ironica, perché le viene più facile dirgli che è antipatico, piuttosto che confessare quanto abbia perso la testa per lui. «Niall sorridi» continua, voltandosi indietro.

E mentre fotografa Niall, che si presta a farle da modello, Harry sorride e mette in moto, immettendosi in strada seguito da Zayn.

Durante le prime due ore di viaggio. i ragazzi parlano del più e del meno. Harry descrive il posto in cui andranno, perché c'è già stato altre volte.

«Will apprezzerà di sicuro i vigneti» dichiara.

«Più che i vigneti, apprezzerà il vino» precisa Matilde.

«Vino e cibo, alcuni dei piaceri della vita, e io sono un esperto» sottolinea Niall.

I tre ridono rilassati. Harry ironizza sull'accento dell'irlandese, che a sua volta cerca di pronunciare qualche parola in italiano, mentre Matilde non fa che ridere. Il tempo scorre veloce, la destinazione è sempre più vicina. I ragazzi canticchiano quasi tutte le canzoni che passano alla radio, finché d'un tratto annunciano una canzone dell'irlandese. Matilde si gira verso Niall, sgrana gli occhi, e guarda Harry.

«Ma è svenuto o cosa? Senti, senti, sta anche russando» esclama, scoppiando a ridere.

«Fa sempre così. Si addormenta all'improvviso» chiarisce Harry.

«Però, guardalo» continua, voltandosi di nuovo all'indietro. «Non è carino? Ti viene voglia di abbracciarlo».

«Davvero vorresti abbracciare lui?» la provoca, non può farne a meno.

Matilde torna seria e rivolge lo sguardo al di fuori del finestrino. «Smettila» mormora con un filo di voce.

«Di fare cosa?»

«Lo sai cosa».

«Intendi che devo smettere di pensare al fatto che vorrei abbracciarti e baciarti?»

«Harry...»

Il cantante vorrebbe poterla osservare meglio, fare in modo di farsi guardare negli occhi, ma è alla guida, e deve accontentarsi del suo tono di voce. Sospira, stringe il volante con più forza, mentre la rossa cambia stazione radio e si ferma quando sente "Fix you" dei Coldplay. Harry sente la voce di Matilde che riempie l'abitacolo. D'un tratto, la rossa abbassa il finestrino e si sporge all'esterno, con il viso rivolto verso l'alto, verso il cielo, e continua a cantare.

Tears stream down your face

Le lacrime scorrono sul tuo viso

I promise you, I will learn from my mistakes

Ti prometto che imparerò dai miei errori

Tears stream down your face and I

Le lacrime scorrono, sul tuo viso... e io..

Lights will guide you home

Le luci ti guideranno a casa

And ignite your bones

E infiammeranno le tue ossa

And I will try to fix you

E io proverò ad aggiustarti

Harry non resiste, si volta a guardarla e ne resta incantato, ma subito si riprende.

«Che cazzo fai, Mati! Vieni dentro» ordina preoccupato, vedendola con la schiena nel vuoto        

«Che cazzo fai, Mati! Vieni dentro» ordina preoccupato, vedendola con la schiena nel vuoto. La rossa ride e non si muove. «Mati, avanti, torna dentro» ripete. Matilde ride di nuovo, ma si risistema sul sedile del passeggero.

«Dio, Styles, sei sempre noioso» ribadisce ridendo.

«E tu sei una pazza. Ma ti piace il pericolo per caso? Quante altre volte devo aspettarmi di trovarti fuori dal finestrino?» Harry è serio, molto serio. In un attimo mille pericoli gli hanno attraversato la mente.

«È che questa gita mi ha ricordato quelle che facevo in macchina con la mia famiglia» la voce di Matilde assume un'aria malinconica. «Sai, anche papà ci portava al lago. Io, la mamma, e Joseph lo facevamo sempre arrabbiare, anche facendo cose come questa». I ricordi prendono il sopravvento e il suo sorriso si fa via via più triste.

«Mati...» Harry vorrebbe dire qualcosa, ma non sa bene cosa. «Scusa» conclude abbassando la voce, ripensando a pochi giorni prima, quando si è appoggiata a lui nel ricordo della scomparsa della madre.

«Figurati, anzi, scusa tu. Ora me ne sto buona finché non arriviamo». Si lascia andare a una piccola risata, sa di aver esagerato, ma ci sono volte in cui quel dolore non le lascia tregua, e il ricordo di quella gita, l'ultima che hanno trascorso insieme, si è fatto troppo nitido per poterlo ignorare.

«Beh, allora per poco» afferma il cantante. «Guarda davanti a te» precisa.

Matilde solleva lo sguardo e sorride nel vedere il lago Seneca.

Matilde solleva lo sguardo e sorride nel vedere il lago Seneca        

«Wow, è bellissimo».

«Già. Dai, inizia a svegliare Niall, altrimenti lo lascio in macchina» ironizza, facendola ridere.

I ragazzi parcheggiano di fronte a una bellissima villa sul lago e scaricano i bagagli. Sofia e Matilde si guardano intorno incantate. Harry entra per primo. Il suo manager ha fatto in modo che tutto fosse organizzato alla perfezione.

«Ragazzi, ci sono tre camere al piano di sopra e due nella mansarda» spiega, mentre gli altri lo raggiungono. «Scegliete pure, per me una vale l'altra. Solo che ho bisogno di una doccia, quindi sbrigatevi». Si volta e nota che manca qualcuno. «Ma dov'è Will?»

Dal piano di sopra si sente una voce. «Peter, tesoro, ho scelto la stanza con vista lago migliore. Vieni su.»

I ragazzi scoppiano a ridere.

«Beh, Will ha seguito alla lettera il tuo consiglio, Styles. Meno una» replica Peter, che si incammina al piano di sopra seguito dal resto del gruppo.

Harry prende il suo borsone e va dritto verso la mansarda. Rimane stupito quando vede Matilde proseguire a passo spedito davanti a lui.

«Rossa, ti piacciono i piani alti?»

«Sì, da morire. A casa mia, in Trentino, la mia stanza si trova in mansarda» spiega con un gran sorriso, entrando in quella che sarà la sua camera per i prossimi giorni. «Ci vediamo dopo, Styles. Ora vado a farmi una bella doccia». E così dicendo, chiude la porta. Lui sorride scuotendo la testa ed entra nella sua stanza, perdendosi a guardare la bellezza del paesaggio, a come il verde brillante degli alberi si sposi alla perfezione con il blu intenso dell'acqua, a come le nuvole si muovano lente, e all'atmosfera tranquilla che si respira ovunque posi lo sguardo.

Quella sera cenano nella più totale tranquillità, come una qualunque compagnia di amici, spensierati e sorridenti, e vanno a dormire presto. Matilde non riesce a prendere sonno e così prende un libro e si accomoda sul davanzale della finestra per leggere. Viene raggiunta dal suono di una chitarra. Ipotizza possa trattarsi di Harry, il più vicino alla sua stanza. Sta solo pizzicando le corde, non è una canzone vera e propria, o almeno non una che lei conosce. Non può fare a meno di immaginarlo mentre sta creando, concentrato, con i capelli legati, e una matita tra le labbra, pronto a segnare le parole o gli accordi che trova più adeguati. Non sa se stia componendo una nuova canzone. Sospira, sorride, e si perde a guardare quel cielo pieno di stelle, con il sottofondo di quelle note che le tengono compagnia.

***

Il giorno seguente decidono di andare tutti insieme a visitare i vigneti dei dintorni. Si divertono, godono della compagnia reciproca. Matilde fotografa tutto e tutti. Ridono, scherzano, gustano del buon cibo e dell'ottimo vino, per la felicità di Will e Niall. Quando rientrano a casa, Niall, Will e Peter decidono di andare a fare un giro in paese, Sofia e Matilde si perdono in chiacchiere e confidenze sotto il portico con vista sul lago. Zayn e Harry si confrontano sulla musica che quest'ultimo sta scrivendo. A cena sono tutti rilassati e si mettono al corrente l'un l'altro dei piani per il giorno dopo.

«Noi andiamo a fare un giro nel parco naturale. Qui è tutto bellissimo, bisogna farne scorta prima che rientriamo a New York» comunica Will.

«Io e Zayn volevamo andare a fare un'escursione alle cascate. Mati vieni con noi?» le chiede la cugina.

«A dire il vero volevo rimanere qui, magari riesco a studiare qualcosa». Aveva programmato di riuscire a studiare, sperava che, nonostante l'allegra compagnia, avrebbe aperto il libro, ma non è ancora riuscita a farlo.

«Dai, Mati» la supplica Sofia, ma senza ottenere alcun risultato.

«Tranquilla, Sof, e poi non mi va di farvi da candela».

«Io, invece, farò da candela a Will e Peter» afferma divertito Niall, che finisce stretto tra le braccia di Will.

«Oh, tranquillo Niall, ci pensiamo noi a te» replica il ballerino.

«Cos'è? Una minaccia, Harris?»

Una risata gioiosa riempie il salone.

«E tu cosa farai, Harry?» domanda Zayn.

«Resto qui» afferma deciso mentre sorride. «Sono particolarmente ispirato, credo che scriverò qualcosa di buono».

Matilde lo sta guardando, Harry si volta verso di lei. I loro occhi si incrociano giusto per un attimo, ma è abbastanza per far battere più veloce il cuore della rossa.

***

Il giorno dopo è una splendida giornata di sole. Ognuno rispetta i propri programmi. Dopo la colazione la casa è diventata silenziosa, semi deserta, tranne per i due che sono rimasti. Matilde è chiusa in camera, Harry decide di uscire e raggiunge il pontile. Si siede sull'erba, dopo aver imbracciato la chitarra, chiude gli occhi, e torna con il pensiero alla sera precedente.

Matilde era seduta sul divano, accanto a Peter. Stavano parlando, non sa di cosa, ma erano tranquilli e sorridenti. D'un tratto l'ha vista alzarsi, raggiungere l'ingresso, e tornare con in mano un girasole, di certo appartenente alla composizione di fiori finti che troneggia sul tavolino vicino alla porta. Matilde è tornata da Peter e gli ha offerto quel fiore. Non sa a cosa sia dovuto quel gesto, ma l'immagine di lei con quel fiore in mano, ha scatenato la sua creatività.

La rossa è di nuovo seduta sul davanzale. Sfoglia il libro di medicina e apre la finestra. Sente di nuovo pizzicare le corde della chitarra. Vorrebbe tanto essere capace di ignorare quella melodia, ma è come se fosse sotto a un incantesimo. Scende al piano di sotto, si ferma sul portico, e lo guarda da lontano. Riapre il libro, con l'intenzione di studiare, il problema è che non ci riesce.

Si perde a guardarlo, osserva come ondeggia al ritmo della musica, nota come la luce del sole renda quel momento più speciale, e sorride, non può farne a meno        

Si perde a guardarlo, osserva come ondeggia al ritmo della musica, nota come la luce del sole renda quel momento più speciale, e sorride, non può farne a meno. La sua più grande distrazione, dalla quale sta scappando in ogni modo, ma oggi non ce la fa.

Rientra in casa e va a prendere la macchina fotografica. Quando torna fuori Harry è ancora lì. Lo fotografa da lontano, poi si avvicina e lui è così assorto nel suo mondo che non si accorge che lei sta scattando delle foto. Degli splendidi primi piani. Finché Matilde non rischia di cadere mentre inciampa.

«Mati» esclama sorpreso, mentre osserva la scena di lei che tenta di restare in equilibrio.

«Scusa. Non volevo disturbarti, ma non potevo non fotografati con questa luce. Sei così... Intenso...» confessa, senza trattenere i pensieri.

Harry sorride, poggia la chitarra e le fa cenno di sedersi. Matilde tentenna, ma poi si siede di fronte a lui incrociando le gambe. Il cantante fissa il suo sguardo in quello di lei.

«Voglio anche io una tua foto» dichiara serio.

«Dai, no...»

«Non ho chiesto il tuo permesso». Si muove in fretta, rubandole la reflex così in fretta che non ha avuto tempo di fermarlo.

«Harry» il suo tono vuole essere minaccioso, ma lui ride.

«Sono un bravo fotografo anche io» scherza, mettendosi in ginocchio di fronte a lei.

«Non lo metto in dubbio, ma io...»

«Voglio fotografarti qui, tra questi fiori» la interrompe, non gli importa delle scuse che potrebbe accampare, vuole una sua foto e non si arrenderà fino a che non ci sarà riuscito.

«Harry» ripete il suo nome in un sussurro.

«Dai, Mati. Fammi contento» le sorride, usando un tono di voce basso, e lei non resiste.

Si stende sul prato. Harry si china su di lei e inizia sistemarle i capelli. Non smettono mai di guardarsi.

«Sei così bella» mormora in un soffio.

Matilde non riesce a rispondere, perché la voce calda di lui l'ha lasciata senza respiro. Ed è così presa da quel momento che non si accorge che le sta sistemando con estrema accuratezza delle margheritine tra i capelli. Lo vede prepararsi a scattare.

«Guardami, Mati» sussurra da dietro l'obiettivo

«Guardami, Mati» sussurra da dietro l'obiettivo. E non sa se sia l'effetto dell'obiettivo, o l'atmosfera magica che si respira in quel luogo, o lo sguardo perso della rossa, ma c'è qualcosa che gli impedisce di trattenere le parole. «Sei la mia primavera» sussurra.

«Perché fai così?»

Le parole di Harry l'hanno colpita più di quanto le piaccia ammettere. Il suo sguardo, la sua voce, i suoi gesti, non potrebbe desiderare niente di più, eppure c'è qualcosa che la frena: la paura di essere felice, perché la felicità le fa una dannata paura.

«Non pensare. Almeno per un giorno, prova a dimenticarti di tutto».

Lo guarda, è combattuta, ma pensa che forse può accontentarlo, che per qualche ora può concedere una pausa alla sua mente, e gli regala un sorriso.

È in quel momento che scatta.

«Perfetta». Perché è quello che vedono i suoi occhi.

Harry poggia la macchina fotografica sull'erba e si abbassa per baciarla, perché non resiste più, ma lei sguscia via e corre ridendo verso il pontile.

«Vieni a prendermi, Styles!» urla entusiasta.

Harry scuote la testa e ride. «Cos'è? Vuoi fare il bagno, Coser?»

«Potrebbe essere» ribatte provocatoria.

«Comincia a spogliarti» la sfida, togliendosi la felpa.

«Andiamo, l'acqua sarà fredda» si lamenta.

«Coser, stai perdendo tempo. Guarda che ti butto in acqua vestita» la avverte ridendo, togliendosi i pantaloni.

«Non oseresti» ma si affretta a togliersi il maglioncino, perché lo vede avvicinarsi velocemente.

Quando la raggiunge Matilde si sta togliendo i jeans, ma lui si abbassa e la carica su una spalla.

«Tempo scaduto, dottoressa».

«No, no, no! Aspetta!» urla la ragazza, dimenandosi e cercando di togliersi i pantaloni.

Harry l'aiuta a sfilarli, ma non la molla. Dopodiché prende la rincorsa e salta, mentre Matilde urla.

«Styles, tu sei pazzo

«Styles, tu sei pazzo. Dio, l'acqua è gelata» si lamenta la rossa quando riemergono. Harry ride e le si avvicina. «Non ridere. Sei un cretino» lo rimprovera scherzando.

«Vieni qui, ti riscaldo io».

Lei sorride e lo lascia avvicinare abbastanza, poi prende a schizzarlo. I due ridono e giocano. Si avvicinano, si sfiorano. Harry la fa appoggiare alla scaletta di legno, facendo aderire il suo corpo a quello di lei.

«Non posso più aspettare, Mati». Lo guarda e non si muove. Il cantante non stacca gli occhi dai suoi, restano così per qualche secondo, e la bacia con urgenza.

Ha bisogno di sentirla, di respirarla. È un bacio intenso, che coinvolge tutti i sensi, ma anche la mente, facendole capire quanto Harry sia preso da lei.

Quando si staccano, Matilde sale di corsa la scaletta e ridendo si rivolge a Harry. «Ho freddo, Styles, muoviti. Rientriamo in casa».

Lui ci mette un attimo. Era convinto che stesse scappando un'altra volta, ma la vede raccogliere in fretta i vestiti e correre ridendo verso casa. Ogni tanto si gira per vedere se la sta seguendo e lui sta ridendo, mentre le corre dietro. Entrano in casa gocciolanti e non smettono di ridere.

«Coser, non mi scappi».

«Vedremo, Styles». La rossa raccoglie la sfida ridendo.

Corre al piano di sopra, entra in camera sua, credendo di essere in salvo, ma Harry riesce a entrare prima che riesca a chiudere. Hanno il fiatone, sono bagnati. Matilde sta tremando, sta battendo i denti. Si sorridono. Harry le si avvicina. Matilde trattiene il respiro. Lui la stringe tra le braccia, le bacia il collo, si sposta lungo la clavicola, le sgancia il reggiseno.

«Harry? Che stai facendo?» Non era proprio la domanda che voleva fargli, ma le sue facoltà mentali sono piuttosto limitate al momento.

«Ti sto scaldando, Mati. Stai tremando» le fa notare.

La rossa non oppone resistenza, non vuole resistergli, non oggi. Si spogliano, si accarezzano, si baciano con passione, senza fretta, dedicandosi l'un l'altro come mai hanno fatto prima. Harry la prende in braccio e senza mai smettere di baciarla la adagia sul letto.

«Lasciati andare, Mati» la implora, guardandola in quegli occhi blu che lo fanno impazzire.

E lei lo fa: spegne la testa. «Baciami, Harry. Ho bisogno di te».

E basta questo a Harry. È solo Matilde, niente freni, niente muri, Fanno l'amore in un modo così passionale e intenso, che non riescono a dire altro che non siano i loro nomi sussurrati. Restano a letto fino a sera, stretti l'uno all'altra, finché non si rendono conto che gli altri potrebbero rientrare da un momento all'altro. A quel punto decidono di alzarsi, nel tentativo di riprendersi, per quanto sia possibile.

È stato un momento sconvolgente, per Matilde, un momento in cui ha aperto una piccola finestra sulla felicità. L'ha assaporata, si è lasciata accarezzare, si è cullata nell'illusione che possa essere possibile, ma è tornata alla realtà, una realtà che non prevede alcuna presenza al suo fianco.

Harry, dal canto suo, non può più negarlo. Fare finta che non sia così non servirà a niente. Quel sentimento è lì, che trabocca dal suo cuore, incontenibile, travolgente, irrefrenabile. È innamorato di Matilde, non può rifiutare di vedere la realtà, perché ciò che prova è così intenso, così potente, che se continuasse a tentare di controllarlo ne uscirebbe distrutto.

 È innamorato di Matilde, non può rifiutare di vedere la realtà, perché ciò che prova è così intenso, così potente, che se continuasse a tentare di controllarlo ne uscirebbe distrutto

*****

SPAZIO CACTUS

Buonsalve belle persone!

La gita al lago è stata super romantica. Entrambi hanno raggiunto delle consapevolezze. Harry si sta lasciando andare molto di più rispetto a Matilde, che non perde occasione di rialzare i muri che ha eretto a difesa del suo cuore.

Ma pare proprio che questi giorni li abbiano portati a fare un grande passo nella loro relazione. Il problema è se si tratta di un grande passo in avanti o indietro. La storia sta arrivando a una svolta importante, ma sarà una svolta positiva? 

Ed eccoci qui al lago con la nostra allegra compagnia... Io amo questo capitolo... Perché rende perfettamente I sentimenti che Harry e Matilde provano... Quanto si cercano... Quanto stiano bene insieme... È chiaro che per loro non si tratta più di fare sesso... Il problema è che Harry ormai non può più negarlo... Lui è Innamorato di Matilde... Ma Matilde?!?... Matilde ha paura della felicità... Questa gita al lago le farà cambiare idea?... Staremo a vedere... Volevo ringraziare la mia socia... Perché riesce sempre a trascinare tutti dentro la storia e mette tutto il suo amore in ciò che scrive... Grazie @MonicaX1974  Ti voglio bene ❤️.... Allora io e la mia socia vi aspettiamo al ritorno dalla gita a New York.... Grazie sempre di esserci ❤️ ❤️ ❤️ 

Eeeee niente, grazie sempre per essere qui. Ci leggiamo al prossimo aggiornamento, intanto buona lettura 😍

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: MonicaX1974