[Breve
raccolta Reincarnation!AU (più o meno) su Woodpecker Detective’s Office,
partecipante alla “Mystery Box Challenge”
del forum Torre di Carta. I titoli delle varie drabble sono i prompt. Se vi
interessa fate un salto nel forum: siamo pochi ma buoni! <3]
Titolo:
Like Ishikawa and Kindaichi live in modern times
Scrivere
(120 parole)
Esistevano
persone che nascevano con un talento preciso.
Era
incredibile pensare che per alcuni scrivere era facile come
respirare.
E
magari questi si sentivano appagati, come dopo aver fatto l’amore con una
donna, oppure distrutti, come quando si cercava di infrangere un muro costruito
intorno agli altri ottenendo solamente impotenza e
malinconia.
Forse
la scrittura era uno sfogo alla loro solitudine, o forse si esprimevano tanto
proprio perché circondati da una marea di gente diversa, molteplici individui
dai quali trarre altrettante variegate ispirazioni.
Il
libro di poesie che Kyosuke gli aveva consigliato, un libro di un suo omonimo
tra l’altro, era interessante proprio perché conteneva…
dolore.
Dolore
pieno di sfaccettature della vita.
Sarebbero
sicuramente andati d’accordo, lui e questo
Ishikawa.
Bollette
da pagare
(110 parole)
“Kyosuke-san,
avresti dei soldi da prestarmi?” gli chiese con un
sorriso.
Non
era la prima volta che Takuboku domandava una cosa del genere: aveva decisamente
le mani bucate. Lui non era per niente parsimonioso.
“Posso
sapere per cosa ti servono, stavolta?” sospirò.
“Bollette
da pagare. Mi hanno già mandato una mora e se non pago al più
presto-”.
“D’accordo.
Ho capito. Ecco, ho queste banconote, prendile pure”.
“Grazie,
amico! Ti sono infinitamente debitore!” esclamò.
Qualcosa
gli diceva che quell’infinitamente debitore non fossero due parole a caso:
spesso infatti lo sognava, in abiti tradizionali, a chiedergli un prestito per
l’affitto, altrimenti lo attendeva solo uno sfratto
immediato.
Anche
lì, Kyosuke acconsentiva.
Recitare
a memoria
(112 parole)
Kotatsu doveva
essere sinonimo di relax: starsene entrambi lì al calduccio era davvero
piacevole. Spendere i risparmi per un soggiorno alle terme, durante l’inverno,
era stata l’idea migliore che potesse venire in mente a Takuboku – forse, perché
i soldi li aveva messi Kyosuke e non lui? Se non altro, non erano finiti nelle
tasche di una prostituta.
“Come un fanciullo che da un lungo viaggio
stanco ritorna al paese natio, e dorme e si riposa, così tranquillo, placido e
sereno è l’inverno che torna*”, recitò in tono rilassato, ancora ebbro del
sakè precedentemente bevuto. Sarebbe bello poter condividere più spesso momenti
tranquilli come questo.
Per Kindaichi e
Ishikawa era stato lo stesso?
Pessima
giornata
(90 parole)
Kyosuke
era fondamentalmente un’ottimista, eppure anche uno così doveva arrendersi
all’evidenza che una pessima giornata giungeva per chiunque, nessuno
escluso.
Innanzitutto,
durante la colazione gli si era rotta la sua tazza
preferita.
Nel
tragitto verso la scuola dei ragazzini gli avevano fatto uno
scherzo.
A
causa loro, i compagni avevano riso di lui per lo scherzo attaccato alla
schiena.
All’uscita
era giunta in un baleno la pioggia battente e Kyosuke non aveva l’ombrello con
sé. Sarebbe sclerato, probabilmente, se prima non fosse giunto l’amico a rendere
meno pessima quella giornata.
Fare
disegni sulla sabbia
(120 parole)
“Makoto,
che cosa stai facendo?”
“Disegno
sulla sabbia!”
“Sì,
ma cosa di preciso?”
“Zio
Taku!”
“Ah”.
Il
figlioletto di cinque anni adorava il migliore amico da una vita, eppure Kyosuke
si domandava se questo fosse davvero un bene: e se l’avesse preso come modello
per la sua crescita? Se negli anni a venire, come Takuboku, si fosse abituato a
chiedergli continuamente soldi, prosciugandogli la
pensione?
D’accordo
che aveva anche dei pregi, era sorprendentemente sagace, di piacevole compagnia,
una persona estrosa e divertente, però lo aveva spesso preoccupato il suo essere
parecchio libertino.
Doveva
essere stato così anche in un’altra vita: non riusciva a immaginarlo in modo
diverso – esattamente come il poeta Ishikawa, ma meno segnato dalla sfortuna e
dalla malattia.
*il
titolo di questa poesia è “Il ritorno dell’inverno” e mi è sembrata perfetta =)