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Autore: f9v5    23/06/2020    1 recensioni
[Joint Training Battle Arc; Spoiler per chi non legge il manga] [Classe 1-A vs 1-B... probably] [Raiting alzato ad arancione perchè vi saranno scene un pò pesanti ad un certo punto]
Allora, diciamo che questa saga del manga è quella che più mi ha lasciato l'amaro in bocca, per varie ragioni. Ho deciso quindi di provare a riscriverla a modo mio, non so cosa ne uscirà fuori, possiamo definirlo un esperimento.
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Le due classi passarono alcuni secondi a lanciarsi intensi sguardi, sembrava che le schermaglie pre-lotta avessero avuto inizio.
Izuku francamente non sentiva i calori della fantomatica rivalità, ma passò un considerevole lasso di tempo a studiare attentamente tutti loro.
Genere: Azione, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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2° Match: Mineta Minoru vs Kendo Itsuka
Se al momento del sorteggio il piccolo pervertito della classe A aveva esultato nel vedere esaudito il suo desiderio di trovarsi contro una ragazza, in quel frangente si stava ritrovando a desiderare di non averlo fatto.
Usando le sue stesse palle appiccicose come mezzo per arrampicarsi sul muro, cercò di mettere distanza dalla sua avversaria.
“Io che cerco di allontanarmi da una ragazza?! È assurdo!” per quanto mai avrebbe pensato di poter volere qualcosa del genere, il pensiero dell’enorme mano che più volte aveva minacciato di schiacciarlo bastò a fargli prendere quest’ardua decisione.
Al momento del segnale di avvio della sfida, il nanetto dai capelli viola era scattato per l’arena senza curarsi di non farsi notare o di non emettere suoni, considerato che sperava il contrario.
Aveva un piano semplice ma efficace: farsi trovare di proposito e farsi mettere all’angolo da Kendo, a quel punto, quando lei avrebbe provato a colpirlo le avrebbe bloccato la mano al muro con una sfera e senza darle il tempo di reagire l’avrebbe completamente immobilizzata, già pregustava il momento in cui avrebbe “accidentalmente” toccato il suo seno.
Peccato per lui che la rappresentante della classe B non fosse certo una sprovveduta.
Quando lo trovò, Itsuka attivò il suo quirk per staccare letteralmente un pezzo di rivestimento metallico da un muro per usarlo come scudo al fine appunto di non ritrovarsi appiccicata da qualche parte, cosa che costrinse lui ad una poco dignitosa ritirata.
La ragazza alternava l’uso dell’oggetto a quello diretto della mano quando aveva la sicurezza che questi non provasse ad attaccare, seppur questi lanciasse affidandosi più alla fortuna a quel punto, col risultato che, senza precisione, nessuna sfera la sfiorasse.
Alla fine Mineta si trovò davvero messo all’angolo con Kendo a torreggiare minacciosa su di lui.
-Faresti meglio ad arrenderti Mineta, non intendo trattenermi.- fu a quel punto che, preso dalla paura, cominciò a scalare il muro.
Pensava di mettersi al sicuro, avrebbe capito di aver commesso un grosso sbaglio se avesse notato il sorrisetto sul volto di lei.
La ragazza da capelli arancioni gettò il pezzo di metallo usato come scudo e ingigantì entrambe le mani e le incrociò per sferrare un colpo al muro.
Magari le sfere di Mineta sarebbero rimaste attaccate, ma visto che su di lui non avevano affetto, bastava che lui perdesse la presa, cosa che puntualmente accadde.
In un ultimo disperato tentativo, il tappetto in viola staccò altre due sfere dalla sua testa e le lanciò contro la ragazza, lei, usando la mano destra come un gigantesco ventaglio, le spazzò via con una forte volata di vento, ottenendo l’effetto ulteriore di destabilizzarlo ancora di più.
Quando Mineta precipitò alla giusta distanza lei, usando la sinistra, lo spiaccicò al muro come un’acchiappamosche avrebbe fatto con l’omonimo insetto, per poi lasciarlo crollare inerme al suolo.
Lo scontro terminò dopo otto minuti e trentaquattro secondi.
-Mineta Minoru non può continuare, la classe B si aggiudica questo match.-
Itsuka non nascose un sorriso soddisfatto.
Magari non avrebbe mai dato corda a Monoma sulla storia della rivalità, ma questo non voleva dire che non intendeva fare del suo meglio.
Ora la situazione era in parità, la classe B non era certo lì per far fare bella figura ai suoi avversari, era sicura che il messaggio fosse chiaro a quel punto.
 
 
 
Le ragazze della classe A non nascosero minimamente le rispettive espressioni soddisfatte.
Certo, teoricamente non avrebbero dovuto essere contente che la propria sezione avesse perso un incontro, seppur di allenamento, cosa che di fatto aveva messo la temporanea parità tra loro, ma la soddisfazione di vedere quel piccolo pervertito di Mineta prendere delle meritate botte era sempre una gran gioia.
Magari un giorno avrebbe imparato a mostrare un po' di rispetto verso il gentil sesso, ma fino ad allora ogni lezione ricevuta sarebbe stata ben meritata a parer loro.
-Ah, direi che potete cominciare a preoccuparvi, sezione A, perché questo non è che l’inizio. La sconfitta di Yanagi è stata solo un piccolo passo falso, noi ora vi…- lo sproloquio di Monoma fu interrotto dalla botta al collo sferratagli dalla stessa Kendo una volta che questa si ricongiunse alla classe, ricevendo dai compagni sincere congratulazioni per la vittoria.
La ragazza dai capelli arancioni lanciò uno sguardo determinato all’indirizzo di Yaoyorozu, tanto bastò alla ragazza mora per comprendere che le aveva lanciato un metaforico guanto di sfida per quando ci sarebbe stata la prova vera e propria.
-Molto bene…- annunciò la voce del professor Vlad, che non nascose una certa gioia per la vittoria della sua sezione -… siamo sul risultato di 1-1, procediamo col prossimo sorteggio!-
 
3° Match: Ojiro Mashirao vs Togaru Kamakiri
Il terzo incontro fu probabilmente il più equilibrato che venne disputato quel giorno. Entrambi i contendenti non possedevano un potere che permettesse attacchi a distanza, pertanto era ovvio che lo scontro diretto sarebbe stato l’unico modo per determinare un vincitore.
Guidato dal suo spirito battagliero, Kamakiri non cercò mai di nascondersi, fin dall’inizio della prova si assicurò anzi di fare il più rumore possibile distruggendo tubature e condotti con le lame che si fece spuntare sulle braccia, o sferzandole sui muri per produrre un clangore metallico che avrebbe reso facile individuarlo.
Ojiro fu molto più cauto, il sospetto che potesse trattarsi di una trappola lo portò a muoversi con grande cautela, ma non declinò l’invito del suo opponente.
Usando la coda per spostarsi sulle strutture sovrastanti, il biondo raggiunse il punto d’origine del rumore, il ragazzo insetto doveva essere per forza lì vicino, l’ultimo stridio risaliva a pochi secondi prima, non poteva essersi allontanato troppo.
L’esperto d’arti marziali della classe A pensò saggiamente di rimanere in posizione sopraelevata per una maggior visione del territorio, Kamakiri sembrava più forte di lui fisicamente, doveva cercare di colpire prima per mettersi in vantaggio.
Il ragazzo insetto però era evidentemente dello stesso avviso, visto che Ojiro sentì un rumore assordante di metallo sferzato proprio sotto di lui.
Kamakiri era proprio lì e stava trapassando con le sue lame il sostegno su cui lui poggiava al fine di trascinarlo giù.
Ojiro spiccò un balzò per spostarsi su un’altra struttura, ma l’avversario con altrettanta rapidità e ferocia distrusse ogni possibile punto d’appoggio con cui tenersi ad un livello più alto.
Capendo che non c’era modo di risolverla se non combattendo, i due si ritrovarono subito in un combattimento a distanza ravvicinata.
Kamakiri andava a segno molto meno rispetto a Ojiro, più preciso e dotato di maggior tecnica, ma la maggior potenza e aggressività di cui disponeva gli permettevano di riequilibrare le sorti con pochi attacchi mandati a segno, usando spesso il lato piatto delle lame per colpirlo.
Quando mancavano ormai pochi minuti, i due ragazzi si ritrovarono in una posizione di stallo; Ojiro aveva bloccato con le mani le lame uscite dalle braccia del verde e i due si trovavano ora in una gara di forza, spingendosi a vicenda con la speranza di far cedere l’altro.
-Devo dire che ti batti bene, avrei preferito suonarle a Bakugo, ma mi sto divertendo.- dichiarò Togaru con un ghigno feroce.
Ojiro strinse i denti, poi usò la sua coda come propulsore per saltare oltre le spalle del suo avversario e rifilargli al contempo una sferzata in pieno volto, seguita da un’altra alla schiena prima che questi cadesse.
Il ragazzo biondo si lanciò all’assalto, quello era il momento migliore per assestare un colpo decisivo.
Guidato da un’istintiva ferocia e dal desiderio di non perdere, Kamakiri riuscì a schivare la codata che, lo avrebbe ammesso, avrebbe potuto metterlo al tappeto per quanto era stanco, con una spallata riuscì a destabilizzare l’avversario facendogli perdere l’equilibrio e lo bloccò a terra facendosi fuoriuscire una lama da ogni braccio con cui lo bloccò per la testa.
Ojiro sentì le fredde lame in prossimità del suo collo, sudò freddo al pensiero che, se fosse stata effettivamente una lotta contro un villain, per lui quello scenario sarebbe equivalso alla morte.
-Presumo sappiamo entrambi cosa succeda adesso.- ansimò Kamakiri, lanciando un chiaro invito.
Ojiro era troppo onesto per non ammettere la sconfitta, aveva combattuto con onore, ma alla fine la maggior forza dell’avversario aveva avuto un ruolo determinante.
-Mi arrendo!-annunciò senza vergogna.
Lo scontro ebbe fine dopo tredici minuti e quindici secondi circa.
-Ojiro Mashirao è stato sconfitto, la classe B si aggiudica questa sfida.-
 
 
-Su, coraggio Ojiro, hai fatto del tuo meglio, non hai nulla da recriminare.-
Riunitosi al gruppo, il ragazzo codato si scusò con i compagni per la mancata vittoria, Hagakure pensò fosse il caso di consolarlo.
-Grazie Hagakure, ma speravo di fare di più.- ringraziò comunque la compagna, che gli rivolse un sorriso… o almeno, immaginava fosse così, il tono con cui parlava sembrava farlo intendere.
Per la classe B, non mancarono i complimenti a Kamakiri per la vittoria e le vanterie di Monoma.
-Sembra che “l’incredibile” classe A stia avendo qualche problema. Sicuri che le continue attenzioni non vi abbiano fatto montare la testa?-
Ennesima botta in testa da parte di Itsuka.
-Ma la pianterai mai, tu?- sapeva benissimo la risposta.
-Il buon Dio ha un disegno per ogni creatura, ma quello di Monoma deve essere davvero intricato.- aggiunse Shiozaki in tono solenne.
Dopo la consueta pausa si passò al penultimo incontro.
 
4° Match: Asui Tsuyu vs Kaibara Sen
Gli studenti della sezione B avrebbero dichiarato che certe volte ancora si sorprendevano di come Kaibara, sempre calmo e quasi desideroso di passare inosservato, cambiasse atteggiamento quando si infervorava durante una lotta.
Perché il modo in cui assaltava costantemente Asui senza lasciarle tregua, con lei che saltava ovunque, difficilmente, a inizio anno, lo avrebbero associato ad una persona dal carattere così mite.
Eppure era così, Sen si lasciava prendere spesso dallo spirito della lotta, e quando lui e Tsuyu si erano incrociati dopo essersi messi alla ricerca l’uno dell’altra, lui non aveva perso tempo a gettarsi all’assalto.
Il primo attacco era stato sferrato dalla ragazza rana della classe A.
Sfruttando il suo quirk per rendersi invisibile, Tsuyu era riuscita a coglierlo di sorpresa e, avvinghiandolo per la vita con la lingua, aveva tentato di lanciarlo contro il muro sperando di stenderlo con un colpo solo.
Il ragazzo invece reagì con particolare veemenza, attivando il suo quirk fece roteare il suo busto come una trivella, trascinando la povera Asui in un vortice che la costrinse a mollare la presa sull’avversario.
Aggrappatasi al muro più prossimo, si vide ben presto piombare addosso quella che avrebbe potuto definire la perfetta versione ingrandita di un trapano.
Sen evidentemente non voleva correre il rischio di perderla di vista, temendo un altro attacco furtivo.
Tsuyu, cercando di ragionare, schivando attacchi su attacchi grazie ai suoi poderosi salti, provò allora a sfruttare il terreno a suo vantaggio.
Quando, nel corso, della battaglia, finirono col trovarsi sotto una struttura di enormi oleodotti, la ragazza spiccò un balzo per aggrapparsi ad essi con la lingua.
Se Kaibara avesse abboccato avrebbe dovuto agire con rapidità.
Fortunatamente il suo piano sembrò funzionare.
Cercando di tirarla giù, il moro perforò i sostegni con le dita trivella della mano destra, si aspettava il crollo degli enormi condotti e aveva già attivato anche la sinistra per distruggerli.
Ma era proprio quello che Asui voleva.
La ragazza si mantenne attaccata al tubo dalla parte superiore, quando il suo avversario lo spaccò in due lei saltò dietro di lui e sferrò un potente calcio che lo colpì alla base del collo.
“Ora che è stordito!” agendo con massima rapidità, allungò nuovamente la lingua per attorcigliarla lungo tutto il corpo e lo sballottò al muro con tutta la sua forza.
Riuscì ad essere rapida abbastanza, il suo avversario non aveva avuto il tempo di reagire, si sentì fortunata.
La battaglia ebbe termine dopo nove minuti e quarantasette secondi.
-La vittoria va ad Asui Tsuyu, la sezione A si aggiudica questo match.-
 
 
 
-Sei stata in gamba Asui.-
-Chiamami Tsuyu, kero!-
-…Scusa.- Midoriya arrossì leggermente, ancora quel lapsus non lo aveva del tutto abbandonato.
Comunque ciò non toglieva che la compagna di classe fosse stata in gamba.
Dal lato della sezione B nessuno ebbe da muovere nessuna protesta verso Kaibara, non potevano certo dire che non si fosse impegnato.
-Solo, la prossima volta, cerca di farti prendere meno dalla foga.-
-Si, hai ragione, starò più attento.- il moro accetto con umiltà la gentile critica della sua rappresentante.
Itsuka era sempre brava quando si trattava di motivare i suoi compagni, non per niente l’avevano eletta.
-Bene…- annunciò la voce di Aizawa -passiamo all’ultima sfida della giornata!-
 
5° Match: Bakugo Katsuki vs Shoda Nirengeki
“Praticamente abbiamo la vittoria in tasca!” pensò Kaminari.
“L’abilità e la ferocia di Bakugo non si discutono, è pur vero che non abbiamo idea di quale sia il quirk di Shoda.” fu invece il pensiero di Momo, ben più realistica e certo non propensa a dare per scontato qualcosa.
La verità era che nella sezione A in molti praticamente davano per garantito che quel pre-allenamento si sarebbe concluso in loro favore.
Quella sorta di aura di terrore che Bakugo Katsuki si era costruito attorno col suo caratteraccio e la focosità che ci metteva nel combattere avevano decisamente contribuito a questa convinzione.
Il biondo esplosivo era praticamente visto come una sorta di grande talento imbattibile, al massimo Todoroki e Midoriya potevano tenergli testa.
Per questo ciò che accadde li lasciò tutti di stucco.
Dall’inizio dell’incontro, Shoda aveva passato la maggior parte del tempo nascosto, immaginavano avesse paura di confrontarsi con l’avversario in uno scontro diretto.
Bakugo, d’altro canto, dopo aver perlustrato inizialmente a piedi, il Ground Gamma, perse presto la pazienza e, usando le esplosioni, aveva sorvolato l’intera arena più e più volte, urlando impropri e “invitando cordialmente” l’altro ragazzo a tirare fuori le palle e affrontarlo.
Quando ormai mancavano meno di due minuti al termine, tutti avevano quasi pensato che la sfida si sarebbe conclusa in pareggio, che Shoda avesse preferito accontentarsi di nascondersi fino allo scadere piuttosto che confrontarsi col nemico apparentemente troppo forte.
“Non è affatto virile, ma in parte lo capisco.” Pensò distrattamente Kirishima osservando la situazione, Bakugo sapeva essere spaventoso.
Se non fosse che all’improvviso il ragazzo paffuto della B sbucò fuori dal suo nascondiglio mettendosi in bella mostra.
Stringeva i denti e sudava freddo, si stava mettendo in una posizione di rischio, ma era andato tutto come voleva.
Quando Bakugo finalmente lo notò, il ghigno sadico sul suo volto si allargò.
-TI SPACCO IL CULO, PALLA DI LARDO!-
Usando le mani come propulsori, si gettò in picchiata verso l’avversario, sarebbe bastato un colpo per finire quell’inutile personaggio secondario e far capire a tutti che lui era colui destinato a diventare il prossimo numero 1.
E poi l’impatto… sulla faccia di Bakugo, apparentemente dal nulla.
Neanche gli avessero ritorto contro una delle sue esplosioni, il biondo si ritrovò letteralmente scaraventato contro un muro che sfondo per la terrificante potenza dell’impatto.
Nirengeki si concesse solo a quel punto un sospirò e poté infine rilassare i muscoli, tesi come le corde di un violino.
Mamma mia se aveva rischiato, fortunatamente Bakugo non aveva capito il suo piano.
Mettersi in una posizione tale da portare Bakugo a passare da uno dei punti in cui aveva rilasciato esplosioni così da rimandargliela indietro col Double Impact.
Ma un botto mastodontico lo fece di nuovo scattare sull’attenti.
Bakugo, malconcio, ma non sconfitto, era in piedi in una colonna di fumo, o forse usciva dalla sua testa direttamente per quanto era furioso.
-LURIDO BASTARDO, IO T’AMMAZZO!-  si apprestò a lanciare una nuova offensiva.
Il segnale squillò in quel momento, costringendolo a fermarsi con espressione scioccata.
-Il tempo è scaduto! L’ultima sfida si conclude in parità, il risultato finale dunque è un 3-3!-
 
 
 
Se Bakugo faceva già paura del suo, in quel momento nemmeno Kirishima avrebbe potuto avere la garanzia di avvicinarsi e uscirne illeso, sembrava sempre sul punto di esplodere… in tutti i sensi.
Stava fulminando Shoda con lo sguardo, mentre questi veniva complimentato dai suoi compagni di classe per l’impegno messoci nella sfida.
-Beh, sembra che il nostro “invincibile e perfetto” Katsuki Bakugo abbia avuto una piccola lezione di umiltà oggi. Sempre che uno come te possa imparare cosa sia l’umiltà.-
Tutti nella classe A ebbero un brivido lungo la schiena, la provocazione di Monoma ora era l’ultima cosa di cui necessitavano.
Quando Bakugo infatti si voltò lanciò al suo indirizzo il più furente dei suoi sguardi, sembrava che gli occhi volessero scoppiargli fuori dalle orbite, per risposta ricevette un verso di sufficienza.
Kirishima dovette letteralmente gettarglisi addosso e bloccarlo per le spalle, intuendo che se l’avesse lasciato libero sarebbe potuto scattare in un attacco di puro istinto.
-Dai, avanti, fratello, è andata così. Vedrai che alla prossima occasione andrà meglio.-
Ma Bakugo sembrò non averlo sentito affatto, troppo furioso.
-LASCIAMI, CAPELLI DI MERDA! E TU FOTTITI, FOTOCOPIA DA STRAPAZZO. UCCIDO TE E TUTTI VOI STRONZI CHE PENSATE DI POTERVI PRENDERE GIOCO DI ME.-
Midoriya gli si parò davanti cercando di rabbonirlo; era nobile il suo intento, ma se Bakugo già di norma non lo tollerava, in quello stato avrebbe potuto davvero aggredirlo.
-Kacchan, ascolta…-
-TU NON ROMPERE I COGLIONI, DEKU DI MERDA. NON CREDERE CHE ADESSO TU SIA MIGLIORE DI ME SOLO PERCHÈ HAI AVUTO CULO, TI AMMAZZO SE NON TI TOGLI DALLE PALLE!-
Fu a quel punto che venne avvolto nelle fasce restrittive di Aizawa, lo sguardo cremisi del professore fisso su di lui, il quirk attivato a sopprimere il suo.
-Ora basta Bakugo, vedi di comportarti nella maniera che si addice ad un aspirante Hero.-
Solo dopo un po' sembrò che il biondo avesse deciso di collaborare, per quanto la cosa fosse molto relativa.
Rivolse uno sguardo arrabbiato a Midoriya, che, teso, era arretrato di alcuni passi.
-Ti farò vedere chi è più forte, inutile Deku!-
La sua sfuriata non passò inosservata ai ragazzi dell’altra sezione.
-Cacchio, pure io sono irascibile, ma questo qui è spanne superiore a me.- sussurrò Kamakiri all’orecchio di Tsuburaba, il quale annuì distrattamente, mentre Monoma sghignazzava per la figuraccia fatta dai rivali.
Quando la situazione finì col placarsi, Aizawa si riaffiancò al collega insegnante, lanciando comunque occhiate esplicative verso Bakugo, per ogni evenienza aveva ordinato a lui e Midoriya di distanziarsi agli estremi, cosa che il verde sembrò fare con piacere e sollievo, al punto che a momenti i ragazzi della B pensarono volesse nascondersi in mezzo a loro.
-Quella di oggi è stata solo una sfida preliminare per darvi un assaggio di cosa vi aspetterà. Traete le dovute conclusioni, tutti quanti, e cercate di cogliere più dati possibile da questa esperienza.-
Vlad King continuò subito dopo.
-Complimenti classe B, mi avete reso fiero!- cominciò elogiando i suoi ragazzi, era sinceramente orgoglioso di loro, salvo poi fingere un colpo di tosse per non sembrare di parte. -Comunque, adesso visualizzeremo sul display la temporanea disposizione dei dormitori per la prossima settimana e le squadre che poi, quando giungerà l’effettivo allenamento congiunto, si sfideranno. Prestate ben attenzione.-
Sullo schermo della lavagna interattiva apparvero dunque i nuovi dormitori temporanei:
Edificio A: Ashido, Asui, Awase, Bondo, Fukidashi, Iida, Kamakiri, Kaminari, Kendo, Kirishima, Koda, Komori, Kuroiro, Midoriya, Mineta, Ojiro, Shoji, Todoroki, Tokage, Uraraka.
Notando che il cognome Bakugo non era presente insieme al suo, Izuku tirò inconsapevolmente un sospiro, inconsciamente l’idea di allontanarsi dal suo bullo d’infanzia fu vista come una manna da lui.
Edificio B: Aoyama, Bakugo, Hagakure, Honenuki, Jiro, Kaibara, Kodai, Monoma, Rin, Sato, Sero, Shiozaki, Shishida, Shoda, Tetsutetsu, Tokoyami, Tsuburaba, Tsunotori, Yanagi, Yaoyorozu.
Se Midoriya aveva sospirato sollevato, Shoda sentì salirgli un groppo in gola al pensiero di condividere la residenza con Bakugo, visto che cos’era successo.
Monoma d’altronde trattenne un versetto di fastidio.
“Non è successo quello che speravo. Beh, sono sicuro di poter convincere almeno uno degli altri.” Sorrise sardonico, sicuramente la cosa si poteva ancora fare.
-E questi saranno i team e gli scontri che si terranno tra sette giorni.-
1: Kirishima, Kaminari, Asui, Koda     vs    Shiozaki, Shishida, Rin, Tsuburaba
2: Yaoyorozu, Tokoyami, Aoyama, Hagakure   vs   Kendo, Kuroiro, Fukidashi, Komori
3: Todoroki, Ojiro, Iida, Shoji      vs      Tsunotori, Kaibara, Honenuki, Tetsutetsu
4: Bakugo, Jiro, Sero, Sato          vs       Tokage, Bondo, Awase, Kamakiri
5: Midoriya, Uraraka, Mineta, Ashido      vs         Monoma, Shoda, Kodai, Yanagi
Ognuno dei ragazzi studiò attentamente le future formazioni e i rispettivi avversari.
Ma già tra alcuni cominciarono a sorgere dei sospetti.
A quel punto la voce perentoria di Eraserhead avvisò ancora i ragazzi.
-Coloro che devono spostarsi di dormitorio, preparino i loro effetti personali e sbrighino la questione entro questa sera. Ascoltate bene…-
La verità era che gli insegnanti e il preside avevano fatto modifiche notevoli, la prova aveva già avuto inizio.
-…vedete di comportarvi con rispetto e cordialità come avete sempre fatto. Sarete avversari per la prova, ma compagni per il futuro…-
Chissà quanti dei ragazzi ci avevano già fatto caso.
-… fate sì che questa convivenza sia fruttuosa!-
 
 
 
Angolo dell’autore:
Ok, credo che lo avessi già reso ovvio, ma lo dirò ancora una volta qui… ODIO KATSUKI BAKUGO, UNO DEI PERSONAGGI PÌÙ DISGUSTOSI, SOPRAVVALUTATI E PARACULATI SPUDORATAMENTE E SENZA ALCUN MERITO DALL’AUTORE STESSO CHE ABBIA MAI VISTO, SASUKE UCHIHA, HO TROVATO QUALCUNO CHE SCHIFO PEGGIO DI TE, NON L’AVREI MAI CREDUTO POSSIBILE.
Chiaramente questa è la mia opinione, ognuno è liberissimo di pensarla come vuole e di certo non mi metterò a insultare chi eventualmente apprezza il suo personaggio, ma io non capirò mai il perché e cosa possa esserci di apprezzabile in lui.
Non mi dilungherò oltre nello spiegare i motivi, mi limito perciò a dire che, nelle mie storie su My Hero Academia, quando eventualmente apparirà e sarà necessario, gli farò ricevere i meritati calci in culo che Horikoshi vigliaccamente non gli sta dando solo perché è il suo personaggio preferito (Sasuke 2.0 in piena regola da questo punto di vista).
Detto questo, sì, ha pareggiato, se qualcuno è sconvolto sappiate che a differenza di Horikoshi non mi spavento di trattarlo come merita e, anzi, volevo farlo perdere, ma non sono infame al punto da non riconoscere che ci sarebbe voluto molto di più per sconfiggerlo e farlo perdere sarebbe stato forzato.
Ora che mi sono sfogato: sì, il pre-allenamento tra le due classi si è concluso con un pareggio, ma d’altronde qui non eravamo che ai preliminari, il bello arriverà dopo.
Per i prossimi capitoli mi concentrerò sul periodo che le due classi trascorreranno insieme mischiate, cercherò di sviluppare rapporti e personaggi (chi più chi meno, in base all’ispirazione), magari anche qualche accenno di romanticismo, per quel poco che so fare a riguardo, in base a cosa mi dirà il cervello.
Ok, direi che può bastare così, arrivederci a tutti.
 
Ps: BAKUGO MI FAI SCHIFO!
 
 
  
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