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Autore: f9v5    20/06/2020    0 recensioni
[Joint Training Battle Arc; Spoiler per chi non legge il manga] [Classe 1-A vs 1-B... probably] [Raiting alzato ad arancione perchè vi saranno scene un pò pesanti ad un certo punto]
Allora, diciamo che questa saga del manga è quella che più mi ha lasciato l'amaro in bocca, per varie ragioni. Ho deciso quindi di provare a riscriverla a modo mio, non so cosa ne uscirà fuori, possiamo definirlo un esperimento.
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Le due classi passarono alcuni secondi a lanciarsi intensi sguardi, sembrava che le schermaglie pre-lotta avessero avuto inizio.
Izuku francamente non sentiva i calori della fantomatica rivalità, ma passò un considerevole lasso di tempo a studiare attentamente tutti loro.
Genere: Azione, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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-Ascoltate molto attentamente perché non lo ripeterò, le regole sono semplici: l’incontro durerà quindici minuti, per vincere sarà necessario sconfiggere l’avversario o portarlo alla resa. Se allo scadere del tempo nessuno dei due contendenti avrà ottenuto suddetto risultato, la battaglia terminerà in pareggio.- il professor Aizawa fu chiaro e conciso, nulla di nuovo.
Dal suo ingresso per il Ground Gamma, Izuku strinse i pugni.
“Dunque sarà anche una lotta contro il tempo. L’arena d’allenamento è incredibilmente vasta, un lasso così ridotto di fatto ti obbliga ad andare alla ricerca del tuo avversario senza tergiversare.”
Il verde non aveva dubbi sul fatto che fosse tutto preventivato, era probabile che avessero organizzato questi incontri preliminari sempre con l’idea di prepararli alle varie eventualità.
Durante l’attacco di un villain il tempo era a tutti gli effetti un elemento chiave: prima si riusciva ad arrivare sul luogo del crimine e maggiori sarebbero state le possibilità di ridurre i danni a cose e persone.
Li stavano istruendo sul valore da dare tanto alla rapidità di pensiero quanto a quella fisica.
Il ragazzo sospirò e si diede due lievi schiaffi in faccia con le mani, ora bisognava solo impegnarsi e fare attenzione, non sapeva praticamente nulla sui poteri di Yanagi, lei d’altro canto, come tutto il resto della classe B, lo aveva visto in azione durante il festival sportivo, quindi almeno un’idea su cosa potesse fare l’aveva.
-Bene, potete iniziare!-
Izuku, con un rapido scatto, si lanciò per il labirintico Ground Gamma, l’elemento chiave sarebbe stato la velocità.
 
 
 
Rimasti nella struttura sopraelevata, i ragazzi e i due insegnanti si limitavano ad osservare.
La curiosità era sicuramente l’elemento che più serpeggiava tra i ragazzi, le capacità di Midoriya erano ben note, e francamente i ragazzi della B si chiedevano come riuscisse a sopportare di rompersi le ossa in quel modo, malgrado avessero sentito che ultimamente non stesse capitando più con la stessa frequenza.
-Yanagi non ha speranza nel combattimento ravvicinato. Dovrà fare in modo di tenere Midoriya a distanza se vuole avere qualche possibilità- commentò Itsuka, conosceva bene le capacità dei suoi compagni e su questo era certa che condividessero la sua opinione.
Il quirk del verde era ovviamente adatto per gli scontri fisici, guarda caso ciò in cui Reiko peccava maggiormente, lei d’altronde poteva appunto affidarsi all’ampio raggio, se avesse saputo giocare sull’elemento sorpresa avrebbe davvero potuto farsi valere.
-Tsk, quel Deku di merda farà una figuraccia, come al solito!-
Il commento di Katsuki Bakugo non sorprese più di tanto nessuno dei ragazzi della B, il suo pessimo temperamento era cosa nota, si chiedevano piuttosto perché il resto della A fosse sempre così permissivo nei suoi confronti.
Itsuka pensò anche che non fossero comunque affari loro e che fosse il caso di…
-Ok, è aperto il banco delle scommesse, su chi puntate?- Tsuburaba e Kamakiri avevano tirato fuori dal nulla un tavolino e una cassetta in cui raccogliere i soldi da scommettere, mettendo su un giro di gioco d’azzardo vero e proprio, alcuni dei ragazzi, di entrambe le sezioni si erano già avvicinati con le rispettive puntate.
… dare una botta in testa a quei due per la bella figuraccia che gli stavano facendo fare.
Monoma fu sinceramente tentato di fare una puntata a favore di Yanagi, ma per quanto il suo astio fosse elevato, era purtroppo consapevole che l’’avversario che la compagna stava affrontando era un osso duro, e di perdere soldi contro quelli della A non ne aveva proprio voglia.
-Io punterei anche tutto su Yanagi, ma oggi mi sento generoso, non parteciperò così da non essere artefice di un palese furto ai vostri danni.- tirò un sospiro di sollievo dopo essersi voltato.
-Guarda che ti abbiamo visto sospirare.- lo accusò Kaminari.
Kendo si sbattè una mano in faccia, dovevano sempre fare certe figure.
-IO PUNTO SULLA TIZIA PALLIDA. DEKU PERDERÀ MISERAMENTE!-
Bakugo fu uno dei pochi che non puntarono per il rispettivo compagno di classe, seppur era ovvio che la motivazione non fosse certo la fiducia o altro nei confronti di Reiko, palesemente voleva solo vedere Izuku perdere.
 
 
 
Erano già passati cinque minuti dall’inizio della sfida, e ancora Yanagi non si era intravista.
Izuku stava girando ininterrottamente dal momento della partenza, il Full Cowl attivato al 5%, per quanto ormai in certe situazioni riuscisse a rilasciare anche il 20% preferì non fare sforzi eccessivi, la stanchezza avrebbe giocato contro di lui.
“Allora, cerchiamo di fare mente locale.” era stato il suo primo pensiero non appena aveva iniziato a correre.
Ignorava di quale quirk la sua avversaria fosse in possesso, pertanto poté solo basarsi su quel poco che poteva trasparire dall’apparenza: il costume da Hero di Yanagi ricordava un kimono, non sembrava il genere di indumento adatto a chi doveva muoversi costantemente e con lestezza.
Era dunque probabile che la ragazza non possedesse un potere che si addicesse al combattimento fisico, quel costume sarebbe altrimenti stato più di impaccio che di utilità, al verde venne dunque da ipotizzare che riguardasse la lunga distanza, oltretutto il design stesso del costume sembrava molto semplice, anche per la combinazione dei colori, bianco e nero, indicava proprio il desiderio di non attirare l’attenzione, difficile da notare poi in luoghi oscuri.
E il Ground Gamma, con tutte le costruzioni metalliche e tubi da cui era composto ne offriva molteplici di angoli bui in cui celarsi.
“Probabilmente si sta muovendo tra gli anfratti per non farsi notare e vuole tendermi un’imboscata, devo fare attenzione.” se le sue supposizioni fossero state esatte c’erano delle buone probabilità che si trattasse di questo scenario.
Il problema era che, anche dando per scontato che avesse formulato ipotesi corrette, non avesse appunto indizi su come scovarla senza farsi notare a sua volta.
Il fatto che lei però non stesse a sua volta cercando di attirare la sua attenzione poteva simboleggiare tanto che non avesse ancora pensato ad una strategia da applicargli contro quanto che non volesse rischiare per timore di rimanere scoperta al suo contrattacco se il suo piano fosse fallito.
Il ragazzo continuò a correre in mezzo a tubi e pilastri, lasciandosi scariche elettriche dietro che si dissipavano poco dopo nell’aria, la situazione era in completo stallo.
Altri due minuti erano passati, decise dunque di disattivare il Full Cowl e proseguire a passo lento, non poteva rischiare di stancarsi troppo.
Tese ancora di più le orecchie, pronto a captare il minimo rumore sospetto.
 
 
 
Reiko era ben consapevole dei suoi limiti.
Le sue capacità fisiche erano estremamente ridotte, nel combattimento ravvicinato la sua esperienza era basica, un qualunque confronto portato sul piano dello scontro fisico per lei sarebbe equivalso a una sconfitta immediata.
Contro un avversario come Midoriya, poi, che palesemente basava il suo stile sulla rapidità e la forza fisica, sarebbe stato ancora più evidente il divario netto.
La ragazza dai capelli argentati fu bene attenta nel muoversi, cercò sempre di mantenersi in prossimità delle zone più scure e di non fare rumore, se fosse incappata in lui prima di poter preparare il terreno per la sua idea avrebbe perso sicuramente.
L’unica speranza era coglierlo in fallo, stancarlo e avvicinarsi solo quando avesse avuto la sicurezza di poterlo mettere al tappeto; doveva attirarlo in una trappola.
Ebbe la fortuna di arrivare in una parte del Ground Gamma più ampia e relativamente vuota, poteva sfruttarla per pressarlo con attacchi costanti, e grazie al raggio di azione del suo quirk poteva farlo senza uscire dal suo eventuale nascondiglio.
“Speriamo funzioni. Se riesce a resistere sarò in grossi guai!”
 
 
 
-Sono passati dieci minuti, ne mancano cinque al termine della sfida.-
In quel momento tra gli studenti serpeggiava un certo senso di tensione.
Paradossalmente i due avversari non si erano ancora incrociati eppure tutti sembravano aver capito che entrambi stavano giocando il loro personale gioco di guardia e ladri con i ruoli non ancora stabiliti.
-Yanagi sta facendo la cosa migliore.- commentò Kendo, osservando sullo schermo gigante montato su un apposito sostegno (certo che alla U.A non si facevano mancare nulla) i movimenti della compagna di classe.
-Ma è altrettanto ovvio dire che Midoriya avrà la vittoria in tasca se rimarrà in piedi.- aggiunse Tokage, con un sorrisetto e un’alzata di spalle, sembrava che avesse inteso la strategia di Reiko, data l’assoluta certezza con cui parlò.
-Io mi sto annoiando, speravo che Midoriya ci regalasse un po' di botte da orbi.- si lamentò distrattamente Kaminari tra i ragazzi della A, prima che Jiro lo pizzicasse con uno dei suoi lobi allungati.
-Midoriya non è certo stupido come te. Tu avresti già perso con questa mentalità.- lo redarguì con sarcasmo.
 
 
 
Izuku sentì all’improvviso un frastuono metallico.
Il primo istinto del giovane fu di correre verso la fonte, si fermò subito dopo al sospetto che potesse essere una trappola.
Decidendo di mantenere la dovuta cautela, riattivò il Full Cowl al 5% e spiccò un salto, andando ad adagiarsi su una perfetta riproduzione di un sistema di oleodotti, magari sfruttando il fattore altezza avrebbe notato maggiori dettagli, per quanto questo lo avrebbe al contempo reso più semplice da individuare.
Correndo su di essi arrivò ad un punto in cui poté affacciarsi su una zona che sembrava adibita a stoccaggio, vista la presenza di materiali sistematicamente accumulati, tra tubature, bulloni, travi d’acciaio, assi di legno e simili.
Erano piazzati con un tale ordine e precisione da sembrare sospetti.
“Mancano meno di cinque minuti.” cercò di fare mente locale, osservando la zona Yanagi non si vedeva da nessuna parte.
Nascosta, palese.
-Continuando di questo passo non si andrà da nessuna parte.- mormorò a bassa voce.
Fu a quel punto che gli sembrò di udire un fruscio sospetto, non ebbe il tempo di voltarsi che un palo di ferro lo colpì alla schiena, gettandolo giù dalla sua postazione e facendolo piombare proprio nello spiazzale.
Quattro minuti.
Con un movimento a mezz’aria, Izuku atterrò in piedi, l’arma che gli era stata usata contro giaceva ora a terra e della sua avversaria nessuna traccia.
“Full Cowl 8%” cominciò a guardarsi freneticamente intorno.
Una pioggia di cavi e tubi venne cadde a bloccare una possibile via d’uscita, ben presto seguita da altre e rendere inaccessibile ogni strada che lo avrebbe portato nelle parti più strette e intricate del labirinto metallico.
“Mi ha attirato in una zona aperta per non darmi appoggi tra cui muovermi.” Yanagi era stata più previdente di quanto si fosse aspettato.
Un’altra quantità di oggetti cominciò a quel punto a volteggiargli intorno, fu presto accerchiato.
“Un quirk telecinetico?!”
Doveva individuarla al più presto.
Mancavano tre minuti quando Izuku cominciò a scattare per lo spiazzale evitando armi contundenti che lo seguivano, evidentemente controllate a distanza.
“Devo localizzarla subito!”
Il ragazzo spiccò un balzo in aria e guardò freneticamente intorno, ma il tentativo di individuare l’avversaria fu ostacolato dai continui attacchi ricevuti, tutti puntualmente allontanati con un Delaware Smash al 20% che li disperse.
Atterrato, Izuku, ritornato all’8%, ricominciò a correre; ad un certo punto notò che, nella parte in cui si trovava al momento, non stava venendo più inseguito, ne approfittò per mettersi al sicuro.
Due minuti alla fine.
Nascostosi dietro un macchinario, il ragazzo cominciò a riprendere fiato, il braccio con cui aveva usato per un istante il 20% tremolava fastidiosamente, ma se paragonato ai tempi in cui si rompeva le ossa aveva la parvenza di un lieve pizzicorino.
“Ok, sembra scontato che possa controllare gli oggetti con la mente. Il punto è che non ho idea di quanto sia ampio il suo raggio d’azione. Hanno smesso di seguirmi ad un certo punto, quindi è ovvio che sono uscito dal suo campo visivo, o almeno spero.”
Inspirato profondamente per calmarsi, Izuku pensò.
Ormai il tempo stava scadendo, e visto che la zona aveva le uscite bloccate, Yanagi non ci avrebbe messo troppo a individuarlo ancora, a questo punto gli venne in mente solo una cosa da fare per far sì che si scoprisse.
Dubitava che lei volesse accontentarsi di un pareggio, sarebbe andata alla sua ricerca, a quel punto sarebbe stata una questione di resistenza.
O funzionava o per lui sarebbe stata la sconfitta.
“Speriamo di avere fortuna.”
 
 
 
Bloccare Midoriya in una zona in cui avesse mancanza di appigli le era sembrata una buona idea, ridurgli la mobilità era fondamentale.
Reiko lo stava ormai tenendo sotto tiro, o almeno, questo la ragazza aveva sperato.
Il suo quirk Poltergeist aveva pur sempre dei limiti e Midoriya era fuori dal suo raggio, pertanto quando questi si era allontanato troppo, pur rimanendo nella zona ampia, aveva deciso di lasciar cadere tutto a terra e non sprecare le forze.
Il problema stava nel fatto che il tempo fosse agli sgoccioli, se avesse continuato a rimanere all’ombra non avrebbe mai ottenuto la vittoria desiderata.
Cercando di rimanere in una zona poco esposta, la ragazza si mosse restando rasente al muro d’acciaio.
In teoria sarebbe bastato un altro po' per tornare ad averlo nel suo raggio d’attacco.
Intravedendo una zazzera di capelli verdi dietro un enorme fila di condotti di trasporto idrico, cominciò a far levitare telepaticamente numerosi tubi intorno a lei per avere sempre potenziali armi vicino.
Si avvicinò abbastanza da ritrovarsi parallelamente a lui, ben nascosta all’ombra dei muri.
Se fosse riuscita a colpirlo in testa prima che si accorgesse di lei avrebbe potuto stordirlo a sufficienza per bloccargli i movimenti.
Ultimo minuto.
All’improvviso notò la sua espressione divenire allarmata, che si fosse accorto di lei? Era sicura di non aver fatto il minimo suono, ma quello era palesemente lo sguardo di qualcuno che si era reso conto di esser stato scoperto, quanto doveva essere fine il suo udito?!
Nell’arco di un batter d’occhio, Midoriya sbucò fuori dall’ormai inutile nascondiglio e tornò nella zona spoglia.
Reiko reagì istintivamente accerchiandolo di nuovo, se ormai era stata scoperta tanto valeva colpire per prima.
In un connubio di rumori metallici e versi di dolore, il ragazzo venne tempestato di attacchi da ogni lato, si difese respingendo più oggetti possibile, ma molti colpi andarono a segno, fin quando non cadde in ginocchio.
Il problema stava nel fatto che da quella distanza non sarebbe mai riuscita a infliggergli un colpo decisivo, maggiore era la distanza maggiore era altrettanto la mancanza di precisione.
Andava fatto un azzardo, ed era nella posizione in cui poteva rischiare.
Yanagi scattò attirando a sé una sbarra metallica.
Ormai a pochi passi pensò di avere la vittoria in tasca.
Ma quando si apprestò a colpire, Izuku alzò prontamente il braccio e parò l’attacco, bloccando l’arma con la mano.
Quando si voltò a guardarla, i suoi occhi verdi sembrarono volerla fulminare; lei sgranò i suoi, per la prima volta la sua espressione mostrò un cenno di sorpresa.
-Scusa Yanagi, sono stato un po' sleale.- venne presto circondato nuovamente da crepitanti scariche elettriche, fu troppo veloce perché lei riuscisse a lanciargli altro addosso.
A pochi secondi dal termine, Izuku Midoriya con un movimento rapidissimo afferrò per il collo la sua avversaria e la sbatté a terra con forza brutta inaudita.
L’aspirante Hero Emily giaceva ora a terra priva di sensi, Deku si mise a sedere per riprendere fiato.
 
 
Aizawa osservò attentamente la situazione, secondo il timer mancavano ancora tredici secondi, e uno dei due contendenti era stato messo al tappeto.
-Yanagi Reiko non è in grado di continuare, la vittoria va a Midoriya Izuku, la sezione A si aggiudica questo incontro.-
 
 
 
-Tsk. Ha avuto un culo pazzesco- si limitò a grugnire Bakugo, incazzato per averci pure perso dei soldi.
Dal lato dei ragazzi della B, alcuni già tiravano sospiri sconsolati.
-Peccato che Reiko abbia perso, credevo c’è l’avrebbe fatta.- pigolò mogiamente Pony, chinando leggermente la testa.
-Midoriya ha sfidato la sorte. Ha finto di essere stato scoperto così da mettere Reiko sull’allerta e spingerla ad attaccare. Una volta adescata stava tutto nel fatto che riuscisse a reggere o meno l’assalto in campo aperto. A pochi secondi dalla fine lei, convinta di averlo stancato abbastanza, ha cercato di sferrare un colpo diretto da distanza ravvicinata prima che scadesse il tempo, lui non aspettava altro.- commentò Setsuna Tokage, non nascondendo un sorrisetto amaro per la sconfitta della propria classe in quel primo match.
Se non fosse che Itsuka, subito dopo, sgranò comicamente gli occhi nel vederla andare al banco scommesse improvvisato a riscuotere la sua percentuale.
-Hai puntato su Midoriya?!-
La ragazza dai capelli verdi alzò le spalle.
-Chiamalo azzardo se vuoi.-
Prima dell’inizio del prossimo round gli insegnanti decretarono una mezz’ora per sistemare l’arena e accertarsi delle condizioni degli studenti.
 
 
-Ah, quindi il tuo quirk non ha effetto sulle persone?-
-No.-
-In effetti avrei dovuto immaginarlo, altrimenti lo avresti usato subito su di me. In quel caso molto probabilmente avrei perso.-
-Può darsi.-
Mentre tornavano dal resto dei compagni, Izuku e Reiko cominciarono a chiacchierare, inutile dire che le domande di lui riguardassero il quirk di lei.
Vedere parlare a manetta lui mentre la ragazza si limitava a piccoli cenni o risposte al minimo faceva chiedere se si stessero davvero ascoltando a vicenda.
Il suo eccitato delirio sul quirk Poltergeist e i possibili usi in cui sarebbe tornato utile si interruppero quando il ragazzo notò che la ragazza si era fermata, il suo sguardo impassibile sembrava brillare di una scintilla di determinazione.
-Oggi la sorte non mi ha arriso per mio demerito, ma spero di poter incrociare ancora il mio cammino col tuo, sei un degno avversario.- la ragazza si abbassò la maschera del costume, si intravedeva un piccolo sorriso che svanì dopo pochi istanti.
Ma tanto bastò perché Izuku ricambiasse, altrettanto determinato.
-Sarà un piacere!-
I due ragazzi si scambiarono un breve inchino in segno di rispetto, Izuku si sorprese più del fatto di essere riuscito a non balbettare mai che per tutto il resto.
Quando finalmente si ricongiunsero con le rispettive classi, Aizawa poté riaggiornare il display.
-Molto bene, procediamo alla selezione del prossimo round.-
Se dovevano essere tutti così, gli scontri di quella giornata, se ne sarebbero potute vedere delle belle.
E pensare che quello era un solo un antipasto.
 
 
 
 
Angolo dell’autore:
Uno dei “vantaggi” di quando certi personaggi non vengono approfonditi abbastanza è che uno può dare libero sfogo alla propria interpretazione di quel poco che ti viene mostrato.
Personalmente ritengo Reiko Yanagi una ragazza molto competitiva, a discapito del suo atteggiamento che sfiora l’impassibilità, ma non per questo incapace di riconoscere la sconfitta e saperla accettare.
Ora non so quanto delle mie supposizioni su di lei siano vere, ma se fosse più o meno mi dispiacerebbe ancora di più il non aver visto lo sviluppo di una rivalità tra lei e Izuku.
In merito allo scontro di questo capitolo, ho cercato di renderlo il più attinente possibile alle rispettive capacità dei due, davo per scontato che Reiko non avrebbe cercato lo scontro diretto con Izuku a meno che non fosse convinta di averlo messo alle strette.
Magari un Izuku che finge di essere stanco per trarre in inganno un avversario vi sembrerà strano, ma non dimentichiamoci che lui è comunque uno stratega che cerca di adattarsi alle situazioni, per come la vedo io, fintanto che si rimane nei limiti del “giusto”, è disposto a tentarle tutte.
Ora, per quanto riguarda i prossimi quattro scontri, non mi dilungherò tanto come questo qui, li sbrigherò in un capitolo, ma non vuol dire che li renderò ovvi nell’esito, proverò anzi a tirare fuori qualche sorpresa. Qui sono stato effettivamente scontato, lo ammetto, ma, cercherò di non esserlo più così tanto.
Arrivederci a tutti.
 
 
  
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