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Autore: Always_wa_71    23/06/2020    0 recensioni
La sua vita è sempre stata incasinata, e davvero non credeva potesse diventarlo ancora di più.
Ma la vita aveva altri piani. Era solo una semplice passeggiata, eppure è cambiato tutto.
Alexia Jules. Alec Lightwood.
È tutto da vedere...
·Dalla storia·
"Basta,basta... ti prego, basta"
"Alexia...ehi Alexia, guardami. Va tutto bene, è tutto okay. Ci sono io con te."
~
"Siamo qui per te, Alexia. Siamo tuoi amici."
"Io non ho amici, non ne ho mai avuti."
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec Lightwood, Isabelle Lightwood, Jace Wayland, Magnus Bane, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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4 anni prima…

 

È incredibile come New York sia sempre così caotica. C’è sempre una confusione infernale, un viavai di gente continuo; tutti occupati a fare qualcosa, a cercare qualcuno. 

E poi ci sono io, una ragazzina di 15 anni che cammina indisturbata con le cuffie nelle orecchie e la musica a palla.

Sì, ho solo 15 anni e giro sola per strada tutti i giorni fino a tardi. Perché? Semplice, sto scappando dalla mia vita. O almeno, finché non è davvero tardi e devo tornare a “casa”.

Per chi non lo sapesse, vivo in un orfanotrofio, praticamente da sempre. Non ho mai conosciuto i miei genitori, non ho fratelli, zii, cugini, nessuno. Sono solo io, Alexia.

Una ragazzina minuta e magrolina, con lunghi capelli castani sempre raccolti in delle trecce, occhi verdi e spenti. Sì, avete letto bene, spenti; e non perché sono di un verde smorto, ma perché sono perennemente stanca e debole, e questo si vede dai miei occhi.

La mia vita all'orfanotrofio è semplicemente orribile: i proprietari ce l’hanno a morte con me e le altre ragazze trovano ogni scusa possibile per farmi finire nei guai; perciò una volta sveglia e fatta colazione esco per ritornare la sera quando tutti dormono, e a nessuno potrebbe fregargliene di più. 

Sono ormai 7 anni che la mia routine è sempre la stessa, e 5 anni che sono sempre più debole, perché se prima ero una bambina che suscitava tenerezza ai passanti che mi compravano del cibo, ora sono una ragazzina strana e dalla quale tutti tengono le distanze. A me va bene così, sopravvivrò finché ne avrò la forza, quando sarò troppo stanca lo accetterò, e magari riuscirò finalmente a conoscere i miei genitori.

Di loro, e di qualunque vita avessi prima di finire in orfanotrofio, mi sono rimaste solo alcune cose: una collana con delle ali da angelo spiegate e una specie di fermacarte con incisi sopra dei simboli strani. Li ho trovati mentre da piccola mi nascondevo nella soffitta, ed insieme ad un mp3 trovato già pieno di musica sono la cosa più preziosa che ho; li porto sempre con me, in una borsetta che nascondo sotto una felpa di parecchie taglie più grossa. 

Sono l’unica cosa che mi fa sentire parte di qualcosa, che mi assicura che esisto anch'io.

 

Comunque, dopo questa introduzione alla mia vita, mi sembra giusto avvertirvi che sta per cambiare tutto.

Oggi, 17 maggio 2012, è un giorno perfettamente normale e abitudinario. La mia giornata è andata esattamente come tutte quelle prima, ma la mia serata...questa è un’altra storia.


Sto camminando da ore per New York, è tardi e comincio a sentirmi debole, forse dovrei tornare e dormire un po'; ma in quel momento, le vedo. 

Due ombre nere che corrono dentro un vicolo come se stessero inseguendo qualcuno. Mi guardo un po' intorno ma nessuno li ha visti, strano…

So che me ne pentirò, ma la curiosità prende il sopravvento, li raggiungo e mi nascondo dietro dei bidoni per non farmi vedere. Ora che sono fermi riesco a distinguerli: sono due ragazzi, alti e vestiti tutti di nero, uno biondo e uno dai capelli corvini. Si stanno avvicinando ad altri due ragazzi e alzano le loro armi come per attacc-

No, aspetta. Armi? Attaccarli? Oddio li vogliono uccidere! Alexia devi fare qualcosa, pensa pensa!

In quel momento il biondo si tuffa in avanti ed affonda la sua spada nello stomaco di uno dei ragazzi, ed io capisco che fanno sul serio, che sono degli assassini e che io non dovrei assolutamente essere qui.

Mi alzo per correre via, ma faccio cadere tutto. I ragazzi si girano a guardarmi ed io, boccheggiando, faccio l’unica cosa che mi viene in mente. Corro.

Esco dal vicolo il più in fretta possibile e cambio strada più volte per depistare chiunque abbia l’idea di seguirmi. Alla fine, con il fiato corto e le gambe doloranti, entro in una stradina per riprendermi, ma non ne ho il tempo che vedo il ragazzo di prima, quello che era minacciato, avvicinarsi a me con un’aria minacciosa e affamata.

Aspetta che? Affamata?

Si avvicina sempre di più, ed io non posso far altro che indietreggiare, ma data la mia fantastica fortuna inciampo e finisco per terra, mentre quella cosa con i tentacoli che prima era il ragazzo si china su di me…

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccoci qui ragazzi! Al primo vero e proprio capitolo di questa storia.

La storia comincia 4 anni prima dell'arrivo di Clary (2016), quindi le età sono un po' diverse, anche perché qualcuna l'ho cambiata per adattarla alla storia

Alexia: 15 anni / Alec: 18 / Jace: 18 anni / Isabelle: 16 anni
 

Spero sia piaciuto e che non sia stato una noia mortale. Fatemi sapere!

Vi rimando al prossimo capitolo, in cui vedremo finalmente qualche Nephilim di nostra conoscenza ;)

J.

   
 
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