Crossover
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Autore: PGV 2    23/06/2020    3 recensioni
ATTENZIONE: LEGGETE QUESTA FIC SOLO DOPO ESSERE ARRIVATI AL CAPITOLO 43 DI "THE COMMUNITY - TALES OF AN UNDERWORLD"!!!
Quarant'anni prima che Lorenzo e Danilo giungessero nella Comunità sotterranea sconvolgendo le vite di tutti i suoi abitanti, le cose erano molto diverse in questa società all'apparenza perfetta, ma in realtà contenitore delle ombre più oscure che si possano trovare...
Ripercorriamo insieme, passo dopo passo, le vicende principali che hanno coinvolto la Comunità ed i suoi abitanti partendo dal 1903 fino al 1943, anno in cui i due Grim della Superficie sono giunti sottoterra cambiando il destino dell'intero mondo per sempre!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Giochi di Ruolo, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Community!'
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Ecco a voi come promesso il nuovo Capitolo della Fan Fiction prequel!!!
Con questo Capitolo posso annunciare che comincerà la fase finale della fic prequel, in quanto ormai i Capitoli che mancano alla conclusione, senza considerare questo, possono essere contati sulle dita di una mano :).
Vi ho dato un indizio su quanti Capitoli effettivi mancano alla fine della fic prequel, ma nel frattempo godetevi questi chap che mancano alla conclusione, compreso questo che spiegherà come qualcuno è entrato nel Concilio dei Sette ;).
Prima del chap però, come sempre, passo all’Angolo dei Commenti:

Ash Visconti: Ciao Ash Visconti :). Mi fa molto piacere che hai trovato carino lo scorso Capitolo, sono il primo a dire che non succedeva praticamente nulla al suo interno, ma era necessario per chiudere alcune parti che avevo anticipato nella fic principale e che non avevo ancora mostrato, di conseguenza era un chap necessario seppur quasi inutile T_T felice comunque che sia stato gradito tutto sommato :). Con i commenti dei vari personaggi ne ho voluto approfittare per mostrare quando Yugi è diventato un cacciatore di taglie a tutti gli effetti ed anche per illustrare un’ultima volta Obito, visto che in questo Capitolo… beh, leggete qui sotto, non dico altro ;). Che Schmidt fosse diventato Teschio Rosso dopo aver assunto il Siero del Supersoldato da Erskine si era già capito ormai, ma mancava ancora il momento in cui aveva deciso di prendersi quel soprannome e l’ho voluto mostrare approfittando dei festeggiamenti per la risoluzione del caso Bakura :) idem per quanto riguarda l’Operazione Millennium Ring, anche se quella Xehanort l’aveva già ideata nello scorso Capitolo ed in questo si è limitato a mettere al corrente gli altri della novità ;). Il test fallito di Trunks ed Erza è stato mostrato soprattutto per il pezzo in cui Teresa decide di dare lezioni private a Trunks, ed anche per giustificare quel dialogo che Trunks ed Erza hanno avuto durante il funerale di Bulma in cui facevano intuire di aver fatto il test insieme, come detto all’inizio lo scorso Capitolo ha voluto chiudere alcune questioni lasciate aperte dalla fic principale ;). Comunque sia sì, hai compreso bene ed Erza si è allenata da sola a combattere con due spade, anche se la maggior parte delle volte combatte soprattutto a mani nude per via degli incontri nella gabbia dove non sono ammessi oggetti ed armi, però il fatto che è stata bocciata e nessuno si è esposto per lei l’hanno segnata abbastanza e vuole dimostrare più a sé stessa che agli altri di essere una buona spadaccina :). Contento di vedere che hai gradito l’introduzione di Telespalla Bob XD ammetto che inizialmente non era stato preso in considerazione per essere nella fic, l’ho inserito su suggerimento, ma ho voluto comunque provare per omaggiare anche i Simpson, visto che l’intera fic è un immenso tributo alle opere che mi hanno segnato alla fin fine, ed ho giustificato l’assenza di Telespalla Bob finora con il carcere :) e la sua pelle gialla con il Genoma, fortunatamente quest’ultimo è perfetto per giustificare certe… diciamo stranezze XD ;). Al momento non è sicuro se Bob ed i personaggi di The Promised Neverland compariranno anche nella fic principale, ma il fatto che siano ancora vivi è sicuramente un punto a favore di questa possibilità ;). Grazie del suggerimento poi per la specificazione su Masyaf, credo a questo punto che lo inserirò nella fic prequel intorno al Capitolo finale giusto per chiarire anche nella storia questo dettaglio, sempre meglio farlo che non si sa mai ;). Come ultima cosa… oddio, non me ne ero accorto!! XD In effetti è un paradosso enorme che Winry vada a vivere a casa di Bakura, come minimo dovrebbe guardarsi le spalle pure mentre dorme XD grazie per avermi segnalato questo errore, ho provveduto a correggerlo immediatamente per evitare confusione, grazie ancora XD ;). Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto alle mie due fic finali, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto :). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

AlanKall: Ciao AlanKall :). Mi fa molto piacere che sei riuscito a recuperare in tempo lo scorso Capitolo e che ti sia piaciuto *_* sia lo scorso che questo qui sotto servono soprattutto a chiudere delle sottotrame della fic principale in modo da concentrarsi poi approfonditamente sugli ultimi argomenti da trattare e chiudere in questo modo la fic principale, spero di conseguenza che gradirai anche il Capitolo qui sotto oltre a quello passato :). Ho voluto mostrare i vari commenti dei personaggi a quanto accaduto al processo ed a Bakura sia per farvi vedere quando Yugi ha effettivamente deciso di diventare un cacciatore di taglie a tutti gli effetti, e sia per mostrare alcuni personaggi prima che… beh mettiamola così, leggi il Capitolo qui sotto e capirai che cosa sto dicendo T_T ;). Sì, purtroppo sappiamo già bene che nella fic principale Bakura riuscirà ad evadere grazie al Concilio e cercherà di ottenere la sua vendetta, ma fortunatamente sarà ucciso da Freezer quindi, almeno nel presente, non ha costituito una grande minaccia :). Spero che tu abbia gradito la presenza di Telespalla Bob all’interno della fic, ammetto che non è stata una decisione che ho preso fin dall’inizio ed è stato inserito quasi all’ultimo momento, ma ho provato a giustificare la sua presenza e spero di esserci riuscito abbastanza bene :). Mentre per quanto riguarda i commenti a Bakura… posso già dire che a Bakura non importa nulla di ciò che pensano di lui quelli che ritiene degli “scarti”, non va dimenticato infatti che se fosse ancora un Assassino loro tutti sarebbero stati dei bersagli dell’organizzazione, e di conseguenza per lui sono solamente carne da macello, anche se non è da escludere che, se non fosse stato in isolamento, avrebbe provato a farseli amici per riuscire a fuggire… opzione che fortunatamente non si concretizzerà mai :). Beh, c’è da dire che il sorriso di Winry era un po’ forzato, quasi di circostanza per mostrare loro la sua gratitudine… però sì, alla fin fine è un po’ una vittoria il fatto che sia tornata a sorridere, seppur non del tutto e quasi forzatamente ;). La riunione è stata fatta per festeggiare l’aver risolto una situazione fin troppo complicata sia per il Concilio che per la Comunità che andava avanti da due anni… ma, senza dire troppo altrimenti spoilererei qualcosa di grosso, posso dire che non hai visto male, anzi hai colto un dettaglio di cui forse qualcuno non si era accorto… naturalmente non posso dire troppo perché altrimenti potrei anticipare qualcosa, ma sei stato molto attento, questo posso dirlo ;). Trunks ha deciso di tentare di fare il test alla Scuola di Hokuto per diversi motivi che ho elencato nello scorso Capitolo, mentre quelli di Erza posso già anticipare che li verrete a sapere proprio in questo chap ;) e sì, sfortunatamente Zoro è stato troppo severo con loro e li ha bocciati entrambi T_T anche se c’è da dire che è proprio Roronoa ad essere duro nella selezione dei suoi allievi, Kenshiro dopo le esperienze con Ichigo e Madara è più morbido, e quindi non è da escludere che se avessero tentato il test per lo Stile di Hokuto sarebbero riusciti alla fine a superarlo T_T. Però sì, in effetti potremmo dire che lo smacco maggiore l’ha avuto Erza, dato che oltre ad essere stata bocciata nessuno si è esposto in prima persona per lei, e di conseguenza si è dovuta allenare da sola facendo l’autodidatta, difatti se nella fic principale è una spadaccina è perché si è allenata da sola come meglio poteva ;). Trunks invece ha avuto dalla sua Teresa come maestra, all’insaputa di Zoro naturalmente, ed alla tua domanda posso dire che, se Roronoa fosse venuto a conoscenza di queste “lezioni private”, inizialmente avrebbe rimproverato Teresa per aver trasgredito alle regole della Scuola di Hokuto, ma poi avrebbe voluto vedere i miglioramenti di Trunks per vedere se quantomeno ne era valsa la pena (E nel caso avesse avuto ottimi miglioramenti? N.d. Goten) (Si può dedurre che Zoro, con molta riluttanza, li avrebbe fatti andare avanti con gli allenamenti… N.d. PGV 2) (E se invece avesse fatto schifo, come suppongo? N.d. Bra) (Ehi! N.d. Trunks) (… Forse è meglio che nessuno lo sappia… O_O N.d. PGV 2) (O_O Così però sei preoccupante… N.d. Kairi) (Grazie mia controparte, spero anche io che Trunks si riveli all’altezza delle aspettative e non la solita delusione… N.d. Vegeta) (Ehi!! N.d. Trunks) (Avete la mia parola che la mia controparte della fic addestrerà Trunks come meglio può, ve l’assicuro! N.d. Teresa) (Ti crediamo sulla parola! N.d. Claire) (Naturalmente!! *_* N.d. Quasi Tutte le Ragazze) (La situazione sta leggermente sfuggendo di mano… N.d. Kiba) (Già O_O! N.d. Yamcha) (Ho solamente una domanda a questo punto… ma davvero Teresa avrebbe allenato MOLTO severamente Claire in Claymore?! O_O N.d. Ventus) (Arrivati a questo punto, è probabile di sì… N.d. Aqua) (Qualche indizio lo lascio anche per stuzzicare la curiosità, e mi fa piacere che a te non diano fastidio :)! N.d. PGV 2) (Mentre invece è possibile che a qualcuno diano fastidio… N.d. Malefica) (Naturalmente, in fondo siamo tutti diversi u.u! N.d. PGV 2) (Con me ha grande pazienza perché evito che si degeneri con le parolacce! N.d. Capitan America) (… Non è del tutto sbagliato in effetti… N.d. PGV 2) (Con me invece ha pazienza perché so sempre quando non bisogna esagerare u.u! N.d. Cell) (Su questo invece avrei da ridire, ma va beh… -_-‘ N.d. PGV 2) (Eheheheheheheh quando sarà il mio turno scenderemo in campo Ophelia, noi e gli uomini e le donne che abbiamo trovato… N.d. Freezer) (Che?! N.d. Sora) (Volete dirmi che avete trovato degli idioti che hanno appoggiato il vostro piano?! N.d. Naruto) (Io direi delle persone intelligenti, eheheheheheheheh… N.d. Freezer) (Bah, mi sa che l’unico intelligente tra di loro sono io, ma va beh… -_-‘ N.d. Cooler) (Tanto non cambierà niente, perderete comunque come al solito! N.d. Luffy) (Staremo a vedere, abbiate la pazienza di aspettare e lo vedrete con i vostri occhi… N.d. Freezer) (Meglio se nessuno diventa il Capitano di quest’Angolo dei Commenti per ora! N.d. Edward) (Già, con la consapevolezza che qualcuno controlla la situazione, essa potrebbe degenerare ben prima del tempo… N.d. Alphonse) (Sì, è sempre meglio evitare le parolacce che non si sa mai… N.d. PGV 2) (AAAAAAAAHHHHHHHH!!! *_* N.d. Quasi Tutte le Ragazze) (… Ehm, qualcuno può gentilmente calmarle?! O_O N.d. Goten) (Beh, la mia controparte non vuole insegnare loro niente… ma io forse… N.d. Teresa) (O_O Ehm sì. È meglio se interrompo anche io il siparietto con i miei pg prima che la situazione degeneri O_O. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Sì, bene o male sto mostrando la storia di ogni singolo pg apparso nella fic principale, o almeno ogni singola storia che vale la pena di essere raccontata, perché ci sono alcuni pg che hanno vissuto la loro vita normalmente e di conseguenza non c’è bisogno di mostrarli, ad esempio i Bladebreakers posso già anticipare che compariranno solo nell’ultimo Capitolo perché il loro passato non contiene nulla di interessante ;). Ma in fondo è normale, non tutti hanno un passato importante, alcuni hanno vissuto una vita normale e basta :) e spero a questo punto che anche questo Capitolo ed i prossimi, che narreranno il passato di altri pg, ti piaceranno come gli altri che li hanno preceduti ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Nick Nibbio: Ciao Nick :). Mi fa davvero molto piacere che anche lo scorso Capitolo ti sia piaciuto molto *_* sono ben consapevole che non ha mostrato quasi nulla, ma alcune sottotrame della fic principale andavano chiuse in questa fic prequel, ed ho approfittato dello scorso per chiuderle rapidamente… anche questo servirà allo scopo, posso anticipartelo già ;). I vari commenti dei cittadini della Comunità sono serviti soprattutto per mostrare come stanno alcuni personaggi, soprattutto Obito che in questo Capitolo… beh, leggi qui sotto e lo vedrai da solo, non ti anticipo nulla ;) e sì, finalmente il figlio è d’accordo con lui, può ritenerla una vittoria senza alcun dubbio XD ;). Confermo che Mirajane ed Elfman, nonostante facciano parte del Concilio, sono molto emotivi, molto più di quanto si possa pensare anche solamente leggendo lo scorso Capitolo, ma tra qualche chap potrete vederlo voi stessi, di conseguenza parlarne adesso non serve ;). Sto approfittando anche di questo momento per far comparire Elfman, dato che nella fic principale è già morto e di conseguenza non posso sfruttarlo lì :) e sì, Cana e i due fratelli hanno elogiato molto il coraggio di Winry, in fondo non è da tutti fare quello che ha fatto lei alla sua età ;). Sì, bene o male Yugi ha abbandonato tutto quello che aveva in quel momento per fare il cacciatore di taglie, ma quello è sempre stato il suo sogno, per cui è anche stato parecchio deriso, ma dopo quanto accaduto con Bakura ed essere stato elogiato dalla polizia ha deciso di assumersi questo peso, difatti nella fic principale lo vediamo sempre isolato proprio perché ormai è abituato a stare da solo ;). Bakura ad Azkaban è stato accolto come un eroe, ma lui se ne frega altamente di quello che pensano gli altri perché li vede solo come carne da macello, al massimo se non fosse in isolamento potrebbe farseli amici per sfruttarli durante la sua possibile fuga, ma non li vede più di così, mentre Telespalla Bob è disinteressato a Bakura perché di quello che ha combinato fuori dalla prigione proprio non gliene importa nulla (Sul serio non ti piacciono i Simpson? N.d. Gohan) (Il nostro autore invece li adora! N.d. Lucinda) (Confermo, e con loro anche Futurama e American Dad *_*. Anche se tra i tre il mio preferito è Futurama, lo confesso! N.d. PGV 2) (Già che ci sono ne approfitto e mi presento, salve a tutti! N.d. Telespalla Bob) (Ciao Telespalla Bob! N.d. Ayumi) (Spero che ti troverai bene qui con noi! N.d. Genta) (… Ehm, quello è un assassino, forse è meglio che non si senta TROPPO bene qui! N.d. Conan) (A onor del vero non ho mai ucciso nessuno! N.d. Telespalla Bob) (… In effetti… N.d. Conan). I festeggiamenti del Concilio dei Sette per quanto accaduto con Bakura sono più importanti di quanto possano sembrare, ma al momento non potete ancora capire il motivo e lo rivelerò quando sarà il momento ;) mentre le frecciatine che Freezer lancia in direzione di Teschio Rosso diventeranno l’abitudine come si vedrà nei primi Capitoli della fic principale, diciamo che a Freezer piace stuzzicarlo XD ;). L’Operazione Millennium Ring Xehanort l’aveva già decisa subito dopo il processo come ho mostrato nello scorso Capitolo, ma stavolta l’ha voluto comunicare a tutti quanti in modo da renderlo ufficiale… e nella fic principale sappiamo come è andata a finire u.u XD ;). Winry, nonostante tutto quello che aveva subito, rimaneva comunque una povera bambina, ed anche per questo riusciva ancora a provare sensazioni genuine :) poi crescendo si è irrigidita a causa del trauma che le ha provocato Bakura, ma chi lo sa che alla fine di tutta questa storia non ritrovi per davvero il sorriso… ma naturalmente questo è un discorso da fic principale, non da prequel XD ;). Tutti sapevano cosa aveva passato, ed hanno cercato di mostrarle che le erano vicini più che potevano, e possiamo dirci che bene o male ci sono riusciti :). Che Trunks ed Erza avessero tentato il test alla Scuola di Hokuto ma non l’avessero superato l’avevo rivelato durante il funerale di Bulma, ma stavolta ho deciso di mostrarvelo direttamente in modo che così sappiate come sono andate le cose :) e per la tua domanda… diciamo che Teresa in Trunks ha visto anche dei movimenti aggraziati, perfetti per un guerriero che deve usare una tecnica pericolosa come la Tecnica a Tre Spade, invece Erza l’ha vista più rude, e le ha ricordato troppo sia Claire che Eren, e ben sapendo come Zoro non li veda molto a genio a causa della loro raccomandazione e del loro caratteraccio non voleva ripetere la stessa esperienza (Quindi, in sostanza, hai fatto la stronza! N.d. Misty) (Linguaggio! N.d. Capitan America) (Beh, sono Teresa del Sorriso, cosa vi aspettavate da me? N.d. Teresa) (… In effetti… N.d. Sakura) (E Zoro? N.d. Goten) (Lui non ha badato a quei particolari, si è concentrato soprattutto sul modo in cui combattevano, che per lui è più importante, e per questo anche se notava le stesse cose di Teresa li avrebbe bocciati entrambi lo stesso! N.d. PGV 2) (… Che sfiga! N.d. Trunks ed Erza) (In effetti… N.d. Zoro) (Ora direi di chiudere qui il siparietto con i miei pg, ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Erza è stata molto sfortunata, quello è vero, e all’inizio di questo chap mostrerò che cosa ha fatto dopo quanto accaduto… e ti do un indizio, controlla il primissimo Capitolo di questa fic prequel e poi leggi questo Capitolo, non dico altro ;). Come ultima cosa, al momento non posso dire troppo sulla questione perché altrimenti potrei spoilerare troppo, ma il Concilio ha parlato di un doppio problema risolto che non necessariamente è legato ai genitori di Winry, il mio unico consiglio per evitare di spoilerare troppo è di rileggervi gli ultimi Capitoli da quando Bakura ha iniziato ad uccidere, qualcosa che “non va” è presente in quei chap, e sta al vostro occhio capire che cosa, non diro altro u.u XD ;). Per il resto, ti ringrazio ancora per tutto il suo supporto alle mie due fic finali, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ed ora ecco a voi il ventesimo Capitolo della fic prequel. Buona lettura a tutti quanti!! :)


CAPITOLO 20 – L’EREDITA’ DEGLI UCHIHA!



Crown Brothel, Fantacity, Comunità, 10 Ottobre 1937:
Erano passati poco più di un paio di mesi da quando Erza e Trunks avevano sostenuto il loro test d’ingresso alla Scuola di Hokuto.
Le cose erano cambiate da quel momento, soprattutto per la povera rossa che, a differenza del viola, non era stata presa sotto l’ala protettiva di un’allieva della Scuola di Hokuto e quindi era stata scartata totalmente.
Il figlio di Bulma difatti erano due mesi che aveva cominciato il suo addestramento con Teresa, anche se non si addestrava moltissimo a causa dei continui impegni della donna, però aveva comunque migliorato le sue abilità con la spada.
Se da un lato però lui era riuscito a trovare una maestra e stava facendo progressi, la povera Scarlett non poteva dire la stessa cosa, visto che non solo era stata bocciata, ma evidentemente non aveva neppure brillato.
Non gliene faceva una colpa a Zoro, né tantomeno alla bionda ed al fratello di Bra, ognuno doveva prendersi le sue responsabilità, e sapeva che se non era riuscita ad entrare nella Scuola di Hokuto era esclusivamente colpa sua.
Aveva sopravvalutato le sue capacità, si era auto convinta di poter superare facilmente una sfida che per molti era quasi impossibile… e prontamente era rimasta fregata, come succedeva fin troppo spesso nella sua vita.
Lei non lo sapeva, ma diversi anni prima, quasi trentacinque per la precisione, la sua famiglia aveva abbandonato il Concilio decidendo di vivere regolarmente nella Comunità, e da quel momento la loro vita era divenuta un inferno.
Fino a quando erano Charles e Ansem i Gran Maestri e i Presidenti la loro vita era stata normale, ma da quando era subentrato Xehanort le cose purtroppo erano cambiate in negativo, visto la sua non tolleranza verso i traditori.
I genitori avevano perso il lavoro, il nonno era morto di crepacuore per la notizia e lei, da prima ancora di dover nascere, lottava contro la sopravvivenza, visto che la sua famiglia era caduta nella povertà a causa di tutto quello che era successo.
Il padre e la madre facevano lavoretti occasionali per portare qualche soldo a casa e consentire alla figlia di poter studiare, ma lei riusciva a malapena a impegnarsi a scuola sapendo quello che stava capitando a lei e ai suoi parenti.
Forse anche per questo non brillava negli studi, ed era riuscita a malapena a superare sia le elementari che le medie, con la consapevolezza che sia il papà che la mamma stavano facendo tutto quello solo per darle una vita migliore…
Peccato solo che, circa un paio di anni prima, e di conseguenza prima ancora che completasse le medie, entrambi erano venuti a mancare a causa di alcune malattie ricevute per le condizioni precarie in cui versavano.
L’Evangelion Hospital aveva diagnosticato una sorta di infezione allo stomaco a lui ed al pancreas lei, evidentemente perché mangiavano gli scarti contaminati e lasciavano il cibo buono alla rossa, detto in parole semplici si erano sacrificati per lei.
Forse anche per questo, da quel momento Erza aveva deciso di darsi da fare ogni giorno per cercare di entrare nella Scuola di Hokuto, voleva diventare una guerriera per evitare che a qualcun altro capitasse il suo stesso destino.
Era diventata molto abile con la spada, solamente che a quel punto si fece largo in lei anche la supponenza che quell’addestramento fosse più che sufficiente per passare il test, al punto da aver abbandonato gli studi senza avere prima un lavoro…
Mai scelta fu più sbagliata a quel punto, perché oltre ad essere stata bocciata non aveva neanche impressionato più di tanto, visto che nessuno si era offerto di addestrarla dopo il rifiuto di Roronoa, uno smacco in tutti i sensi.
Ma non poteva dare la colpa a nessuno, la colpa era sua per essersi sopravvalutata, aveva vissuto una vita talmente schifosa che al minimo cenno di luce si era vantata di potercela fare. Che sciocca, i sogni non si realizzavano di certo in quella maniera.
Anche se non aveva ancora abbandonato il suo sogno di divenire una spadaccina, Scarlett aveva compreso che doveva trovarsi un lavoro, o quantomeno guadagnare qualcosa per evitare di finire in mezzo alla strada.
Sfortunatamente, quando qualcuno era disperato ed urgeva di un lavoro in fretta, c’era solamente un posto dove poteva andare, un posto da cui i suoi genitori erano stati alla larga nonostante le condizioni in cui versavano…
Il Crown Brothel!
Due giorni dopo la bocciatura, Erza si era presentata da Marluxia, Direttore del locale, e si era offerta per diventare una lottatrice nella gabbia. L’alternativa era di divenire una spogliarellista, ma MAI avrebbe fatto quel lavoro.
Fortunatamente, il rosa aveva già abbastanza ragazze che si occupassero dello spettacolo e, di conseguenza, non ne aveva bisogno. Al contrario, la forza di Elfman e Mirajane stava spaventando i lottatori della gabbia, ed urgevano nuovi sfidanti.
Proprio per questo l’uomo accettò la sua offerta, avvertendola però che essendo la nuova arrivata avrebbe dovuto sostenere degli incontri ogni sera per tre mesi consecutivi, per provare che fosse all’altezza della sfida della gabbia.
Fin troppi avevano cercato di diventare combattenti lì dentro convinti di farcela e pure pavoneggiandosi, e prontamente erano stati sconfitti ed umiliati, venendo così obbligati ad abbandonare la loro “carriera”.
Per la rossa non c’erano problemi, anzi un po’ di umiltà dopo che si era autoconvinta di entrare nella Scuola di Hokuto facilmente le avrebbe solamente fatto bene, per questo decise di accettare senza esitazione le condizioni di Marluxia.
Da quel momento erano passati poco più di due mesi, e quella sera, a mezzanotte, Erza stava sostenendo il suo scontro serale come da sessanta giorni a quel momento, e il suo avversario era un uomo molto possente.
Indossava unicamente dei lunghi pantaloni neri, era scalzo, era calvo, aveva degli occhi color nocciola ed un fisico prestante, anzi a vederlo bene sembrava quasi grasso, anche se quello che aveva sulle braccia non era di certo ciccia.
In teoria era un avversario pericoloso, anche se non aveva mai sconfitto sia Mirajane che Elfman era riuscito a costruirsi la sua fama nella gabbia, e per questo Scarlett sapeva che non sarebbe stato semplice…
Ma non si sarebbe di certo tirata indietro. Fino a quel momento aveva battuto sia uomini che donne molto forti, senza mai perdere neanche una volta, e lui non sarebbe stato di certo colui che avrebbe messo fine alla sua striscia di imbattibilità.
Difatti, appena l’incontro fu iniziato, i due cominciarono a battersi ferocemente, però Erza fu molto agile, al punto da evitare tutti i suoi attacchi abbastanza agevolmente, costringendolo in questo modo a continuare ad attaccare.
Dopo il test d’ingresso alla Scuola di Hokuto, velocità del genere le sembravano una passeggiata, per questo mentre evitava gli attacchi aveva anche un sorrisino beffardo sul volto, forse anche perché puntava a far innervosire l’avversario…
Cosa che riuscì a fare, dato che a quel punto tentò più cariche una dietro l’altra, solo che la rossa evitò le prime tre con dei salti in alto e, successivamente, alla quarta gli fece uno sgambetto facendolo cadere al suolo.
Inutile dire che quella caduta simile a quella di una pera cotta fece quasi ridere la maggior parte del pubblico, che nonostante l’avversario pericoloso della ragazza la maggior parte aveva scommesso sulla sua vittoria. Evidentemente aveva catturato le attenzioni del pubblico.
Quello fu un affronto che l’uomo non riuscì ad accettare, proprio per questo rimessosi piedi tentò un cazzotto con il pugno sinistro più forte che poteva, sembrava volerla stendere con un unico attacco per mettere così fine al combattimento.
Tuttavia Scarlett, che indossava i suoi classici abiti da combattimento, lo attese al varco e, appena fu abbastanza vicino, gli agguantò l’arto rapidamente e, con una forza sovrumana, lo fece passare sopra il suo corpo sbattendolo violentemente a terra a pancia in su!!
Una dimostrazione di forza che lasciò parecchio sbigottiti tutti i presenti, visto che lei sembrava quasi minuta ed aveva sollevato un bestione fisicamente possente e pieno sia di grasso che di muscoli, una prova notevole.
Erza però non aveva ancora finito, dato che tempestivamente, tenendogli sempre il braccio sinistro con cui l’aveva buttato giù, gli fece una presa di sottomissione posizionando entrambi i suoi piedi sul suo petto e, dopo essersi sdraiata a terra, spingendo verso di sé l’arto, quasi a volerglielo slogare.
Stava mettendo parecchia forza nella sua presa, e difatti l’uomo iniziò a gridare come un forsennato, ma cercava comunque di resistere non volendo assolutamente cedere, ci stava provando meglio che poteva…
Ma alla fine, dopo un minuto abbondante di resistenza, non ce la fece più e dovette cedere, consegnando in questo modo la vittoria alla ragazza che, a quel punto, mollò la presa e si rimise in piedi tempestivamente.
Mentre il combattente rimaneva a terra a toccarsi la spalla sinistra dolorante, dato che continuava a fargli male nonostante Scarlett avesse ormai mollato la presa, il pubblico cominciò ad elogiare la giovane per la sua performance.
“Bravissima Erza!!” “Sapevamo che avresti vinto!!” “Congratulazioni!!” era ciò che dicevano maggiormente gli spettatori che avevano assistito a tutto.
Tuttavia, non c’erano solo civili tra il pubblico, anche Mirajane ed Elfman avevano assistito al combattimento, anche se erano rimasti in fondo al pubblico anche per non essere visti dalla rossa e non metterle pressione.
Entrambi dovevano ammettere di essere rimasti piacevolmente sorpresi dalla sua performance, visto che aveva sconfitto un avversario per nulla debole con grande facilità, come se avesse fatto quello tutti i giorni da quando era nata.
“Davvero niente male…” disse difatti la bianca sorridente e con entrambe le braccia incrociate.
Il fratello, con un sorriso sulle labbra, le disse “Sorellona, non credo di esagerare se dico che quella ragazza potrebbe un giorno prendere il tuo posto come campionessa della gabbia!”
Anche se l’aveva detto in tono scherzoso, sapeva che la giovane età di Erza unita alla sua già abile dimestichezza nella lotta avrebbero potuto per davvero un giorno renderla la nemesi di Strauss all’interno della gabbia.
Lei non negò quella possibilità, ma al tempo stesso esclamò continuando a sorridere “Quando sarà il momento si vedrà, ma per il momento il potenziale c’è…”
In verità non le sarebbe dispiaciuto battersi contro Scarlett e misurare se aveva davvero la stoffa per superarla, ma per il momento era ancora troppo acerba a livello di esperienza nella gabbia, se ne sarebbe potuto riparlare quando avrebbe avuto almeno un paio di anni di lotte alle spalle.
Anche Marluxia, ben seduto ad uno degli sgabelli del bar, aveva assistito al combattimento. In fondo, essendo il Direttore di quel luogo, era suo compito valutare la “merce fresca”, e per questo aveva osservato ogni sfida della ragazza da quando era arrivata.
Doveva ammettere che se la cavava molto bene, anzi aveva superato ogni sua più rosea aspettativa. Peccato che la sua famiglia avesse abbandonato il Concilio all’epoca, ma in fondo grazie alla Primeval Rock potevano avere guerrieri come lei quando volevano.
Ciononostante, negare le sue qualità di lottatrice sarebbe stato sciocco, e proprio per questo, con un sorrisino beffardo sul volto, il rosa affermò “Non male la nuova arrivata, potrebbe fare carriera se continuasse su questi binari…” e non stava mentendo affatto.
Davanti a tutti quegli incoraggiamenti, quelle donne e quegli uomini che stavano gridando il suo nome, la rossa non poté fare a meno di sorridere dolcemente, non avrebbe mai pensato di conquistare il pubblico con così grande velocità.
Sapeva che non doveva vantarsi, l’ultima volta che l’aveva fatto aveva subito una delusione enorme, e proprio per questo non si sarebbe pavoneggiata… ma al tempo stesso ci stava festeggiare l’ennesima vittoria ottenuta.
Proprio per questo, Scarlett sollevò il pugno sinistro al cielo abbassando anche il volto, pur mantenendo il sorrisino di prima ed uno sguardo colmo di determinazione e sicurezza nei propri mezzi.
Anche se sarebbe rimasta umile senza mai cadere nel tranello della spacconeria, doveva ammettere che lottare nella gabbia era meglio di quello che pensava, anche se forse era influenzata dal fatto che non aveva ancora perso fino a quel momento.
Comunque fosse, avrebbe dovuto mantenere la testa bassa ed avrebbe dovuto continuare a lavorare, come nuova arrivata guadagnava poco dalle vittorie nella gabbia, e per questo doveva continuare a vincere per affermarsi sempre di più ed aumentare così le sue quote.
Quella non era la vita che avrebbe voluto, ma era un buon compromesso, a dispetto di tutto quello che aveva pensato all’inizio. Sarebbe stata tosta, ma se avesse continuato così avrebbe potuto continuare a collezionare vittorie…
E chi lo sa, magari un giorno togliere a Mirajane il titolo di campionessa della gabbia!!

Orfanotrofio Yuei, Fantacity, Comunità, 23 Febbraio 1938:
Molti anni erano passati da quando erano iniziati gli esperimenti nel Reparto Scientifico del Palazzo Presidenziale con i due orfani.
Raichi continuava a tenere ben sotto controllo i miglioramenti che stavano avendo i bambini all’interno della capsula, che lentamente stavano effettivamente iniziando a mutare, dopo che il loro Genoma era stato risvegliato.
L’operazione stava andando molto più lentamente delle altre in quanto il Concilio e Raichi non volevano correre rischi, visto che si trattava di renderli due creature istintive, e volevano che il processo durasse il necessario affinché si stabilizzassero completamente.
Nonostante tutto il tempo passato inoltre, l’Orfanotrofio Yuei non aveva mai perso il suo scopo primario, ossia essere una sorta di “accademia” per il Concilio, in modo da selezionare i migliori e reclutarli nell’organizzazione.
Fino a quel momento però, c’era da dire che il Gran Maestro era rimasto piuttosto deluso davanti ai risultati ottenuti dai giovani che transitavano all’interno della struttura, compresi quelli che poi trovavano famiglia e se ne andavano.
Nei loro Genomi non era presente nulla che, secondo l’uomo, valesse la pena di analizzare, anche considerando che gli unici due che avevano un’abilità interessante erano già stati presi ed usati per renderli dei Potenziati.
Tra l’altro in questo caso non c’era neppure la scusa delle visite, dato che i genitori adottivi si riducevano sempre più nel corso degli anni, e pure le visite di Cana diventavano sempre meno a causa dei suoi impegni al Crown Brothel.
Insomma, anche se non avevano distrazioni nessuno sembrava brillare… ad eccezione di tre bambini!
Questi, che avevano ormai otto anni, erano gli unici che riuscivano a spiccare in mezzo a tutti gli altri orfani non solo per capacità individuali e fisiche, ma anche per riflessi e cooperazione, sembravano davvero promettenti.
Ed il bello era che nessuno dei tre si era sottoposto ad una sorta di combattimento o anche semplice allenamento, avevano dimostrato queste capacità nelle attività di tutti i giorni, il che era davvero sorprendente.
Dopo un rapporto di Isabella, che ormai aveva cinquantotto anni, Xehanort sembrava essersi convinto che fossero quelli giusti, o almeno gli unici che valessero effettivamente la pena di essere assunti nel Concilio.
L’albino affidò la delicata operazione alla Direttrice dell’orfanotrofio, sarebbe stato compito suo convincerli a collaborare, esattamente come anni prima aveva convinto i due bambini che avevano il Genoma dell’Alien e del Predator a sottoporsi agli esperimenti.
Quel giorno, intorno alle 16:00 del pomeriggio, Isabella aveva mandato a ricreazione tutti gli orfani in modo che si divertissero e, soprattutto, non ascoltassero la sua conversazione con i tre selezionati, che erano gli unici rimasti.
I diretti interessati erano Emma, Norman e Ray, che durante tutto quel tempo non erano cambiati quasi di una virgola fisicamente parlando, ed anche i loro abiti erano rimasti sempre quelli, forse perché erano quelli tipici dell’edificio.
La donna aveva preso uno sgabello e l’aveva posizionato al centro della sala divertimenti, quella dove di solito Cana si sedeva insieme ai bambini dell’orfanotrofio per divertirsi con loro quando veniva a trovarli.
Davanti a lei c’erano, nell’ordine da destra verso sinistra, Ray, Emma e Norman, che la stavano osservando in un misto tra il curioso e lo stranito, visto che non comprendevano come mai avesse deciso di parlare da sola con loro.
Fu questione di poco tempo, e la donna, con un sorrisino sul volto, raccontò loro tutta la storia degli Illuminati, da quello che era accaduto in Superficie fino a quando si nascosero sottoterra, oltre che il piano del Gran Maestro e quello che sarebbe successo di lì ed entro pochi anni.
Davanti a quelle rivelazioni, tutti e tre rimasero parecchio sorpresi, al punto che per poco la pupilla non gli sparì e le gambe gli cedettero ai tre bambini, non potevano credere che stesse dicendo loro la verità con quel racconto orribile…
Ed alla fine, Isabella fece loro la fatidica proposta “… Ed è proprio per questo, che il Gran Maestro desidera che voi entriate a far parte del nostro progetto come agenti del Concilio. Siete i migliori dell’orfanotrofio, e ci sareste molto d’aiuto!”
Una domanda fin troppo complicata almeno per loro, dato che dovevano ancora ben metabolizzare quello che era stato raccontato loro e facevano fatica a credere che si trattasse tutto della verità, sembrava loro quasi assurdo che fosse tutto vero…
“… Wow, è… incredibile…” disse semplicemente Emma, toccandosi la testa con la mano sinistra quasi come se fosse pensierosa.
Norman invece fu più diretto e, con le braccia incrociate ed un’aria abbastanza seria, domandò “Mi sembra tutto assurdo. Siamo sicuri che ci sta dicendo la verità e che non sia tutta una montatura?!”
Erano legittime le loro perplessità, ma Isabella sapeva già che cosa dire per convincerli, visto che spiegò loro “Non vi ho affatto mentito, è tutto vero. Altrimenti, secondo voi, come mai anni fa avrei chiesto la stessa cosa ai vostri due compagni?”
… COSA?! Stava parlando dei loro amici?!
Fu fin troppo evidente per tutti e tre a che cosa si stesse riferendo con quelle parole, proprio per questo spalancarono la bocca e per poco gli occhi non gli uscirono fuori dalle orbite per lo stupore, non ci potevano credere…
“S-Sta dicendo… che i nostri due amici sono stati reclutati da questo Concilio?!” chiese allora Ray.
La donna, sorridendo stavolta dolcemente, annuì con la testa e rivelò loro “Esatto. Il Gran Maestro ha notato il loro talento e li ha presi sotto la sua ala protettiva. Ormai sono alcuni anni che militano tra le nostre fila, ed anche voi potreste farne parte…”
“Ma è stupendo!! Allora stanno bene!!” esultò allora Emma, tutta contenta.
Anche gli altri due sorrisero felici. Tutti lì dentro erano preoccupati per i due che erano come spariti nel nulla, da quando quel giorno se ne erano andati non li avevano più visti, ed avevano seriamente paura che potesse essere successo loro qualcosa…
Però, se fosse stato vero quello che stava dicendo loro, che erano rimasti con il Concilio tutto il tempo, non avrebbero potuto fare altro che tirare un sospiro di sollievo. In fondo si fidavano di Isabella, e lei non aveva motivo per mentire loro…
“Meno male, avevo temuto il peggio per loro…” disse anche Norman, tranquillizzandosi.
A quel punto, la Direttrice provò a collegarsi a quanto avevano appena detto per continuare a convincerli a passare dalla sua parte, sperando stavolta di riuscirci visto che sembravano ancora titubanti.
“E, come già detto, potrete rivederli quando vi unirete a noi!” incalzò difatti ulteriormente…
Peccato solo che Ray, a quel punto, intervenne precisando “Un secondo. Ma se noi dovessimo unirci a questo Concilio… significa per caso che non potremmo più rivedere i nostri amici?!”
Quella era un’opposizione legittima in effetti. Durante quegli anni, tutti i bambini avevano finito per affezionarsi gli uni agli altri e, a meno che non venissero adottati e se ne fossero andati da quel luogo, avrebbero desiderato non separarsi mai.
Ma alla luce di quanto aveva appena detto loro, davanti al fatto che se si fossero uniti a questo esercito o qualunque cosa fosse, temevano di non poterli più rivedere, proprio come accaduto ai due andati via prima di loro.
Sfortunatamente Isabella, assumendo un’aria molto seria ed abbassando il volto per circa tre secondi, dovette confermare tutto loro dopo aver sollevato la faccia per guardarli con aria quasi malinconica.
“… Non posso mentirvi, quindi sì… non li vedreste mai più…”
Un qualcosa che lasciò abbastanza attoniti tutti e tre. Anche se era ciò che temevano da quando aveva raccontato loro tutta la storia, speravano che fosse solo una mera illusione loro e non fosse tutto vero… ma la realtà era ben diversa…
A quel punto, tutti e tre abbassarono il volto con uno sguardo quasi perso nel vuoto, la bocca spalancata ed iniziando a sudare dalla fronte. Non erano ancora pronti per dire addio agli altri, non in quel modo almeno…
E se neanche da adulti non fossero più riusciti a vederli? Se avessero dovuto separarsi da loro in quella maniera quasi tragica per nulla?! Tutte domande che non avevano risposta in quel momento…
La Direttrice comprese il momento tragico che stavano attraversando, e proprio per questo, senza mai cambiare espressione nel volto, cercò di rassicurare loro “Non dovete avere paura però. Il fatto che non li vedrete mai più non significa che loro subiranno un orribile destino, in fondo l’avete visto anche voi quando sono andati via i vostri due amici. Siete stati bene finora, e posso assicurarsi che lo sarà anche da domani in poi…”
Parole rassicuranti senza dubbio, ma non sembravano ancora del tutto convinti, al punto che Norman provò a biascicare “… Sì, lo sappiamo, ma…”
“N-Non so…” esclamò debolmente Emma, unendo entrambe le mani all’altezza della vita. Ray invece si limitò a rimanere in silenzio, stringendo i pugni e con il labbro tremolante, forse perché stava quasi per scoppiare a piangere a causa di tutto quello che era stato detto loro ed aveva paura della separazione dai suoi amici.
Isabella mentalmente dovette ammettere di ritenere quella situazione quasi snervante. Già aveva dovuto mentire loro, visto che non poteva di certo dire che tutti i loro amici sarebbero morti di fame e di stenti dopo la distruzione del Generatore, ed alla fine non era neppure servito.
Stava iniziando a perdere la pazienza, ed ammetteva che avrebbe tanto desiderato strozzarli personalmente… ma non poteva farlo. Il Gran Maestro li voleva vivi e doveva convincerli a tutti i costi, o se la sarebbe vista brutta.
Per fortuna aveva immaginato che tutto quello potesse non essere sufficiente, e per questo aveva preparato un piano di riserva, qualcosa da adoperare in casi estremi per convincerli… qualcosa per cui non avrebbero MAI potuto dire di no…
“… E se vi dicessi che questa è la vostra ultima opportunità per avere una famiglia?!”
Aveva usato la parola che ogni orfano avrebbe tanto desiderato, “famiglia”, una parola che in un ambiente come un orfanotrofio aveva più significati di quanti se ne potessero immaginare, e sapeva di andare sul sicuro con essa.
Difatti, appena ebbero udito quella frase, tutti e tre sollevarono lo sguardo perplessi e cominciarono ad osservare la Direttrice, increduli davanti a quello che aveva appena detto. Stava… stava dicendo la verità?!
Sembrava di sì, dato che Isabella incalzò ancora spiegando “Avete visto anche voi che, nel corso degli anni, nessuno ha voluto adottarvi, e più crescerete più questa situazione diventerà rindondante, quindi il mio suggerimento è di prendere la palla al balzo finché potete, cogliete ogni opportunità che possa rendervi felici. Noi del Concilio siamo una grande famiglia, e questa potrebbe essere la vostra ultima opportunità per averne una… siete davvero sicuri di volerla buttare alle ortiche solo per la vostra insicurezza?”
Forse era stata davvero crudele con loro, qualcosa che avrebbe desiderato essere da una vita con quelli che lei riteneva “odiosi marmocchi”, ma se doveva convincerli a collaborare allora avrebbe usati quei mezzucci, almeno non li avrebbe più visti come accaduto con gli altri due.
Naturalmente aveva fatto centro, dato che se fino a quel momento i bambini erano dubbiosi e non sapevano cosa fare, nei loro occhi si accese subito una luce di speranza, quella che gli era mancata per davvero tanto tempo.
Se quel Concilio era come una famiglia come sosteneva lei, allora forse avrebbero avuto la loro occasione per… per avere sul serio una famiglia, e per di più stando tutti e tre insieme, qualcosa che non si sarebbero mai immaginati neanche nel sogno più bello.
“… Una... famiglia…” biascicò debolmente Norman.
“Sta… Sta dicendo sul serio?!” domandò invece Ray.
Emma concluse affermando “… Quindi, finalmente avremo…”
Isabella si era resa conto di aver colto nel segno, e proprio per questo dette loro il cosiddetto “colpo di grazia”, sorridendo dolcemente, annuendo con la testa ed esclamando semplicemente “Sì, sarete una famiglia… per sempre!”
A quel punto, sentendo quelle parole, tutti e tre saltarono letteralmente sui posti. La preoccupazione aveva fatto ben presto posto alla speranza, ed essa si era poi fatta da parte per lasciare che la gioia prendesse il sopravvento.
“SSSSSSIIIIIIIIIIIIIIII!!!!” gridò a dir poco euforico Ray.
“AVREMO UNA FAMIGLIA!! AVREMO UNA FAMIGLIA!! AVREMO UNA FAMIGLIA!!” urlò invece Norman.
Ancora una volta, fu Emma a concludere il momento delle parole, gridando pure lei a squarciagola “IL NOSTRO SOGNO SI È REALIZZATO!! SAREMO UNA FAMIGLIA, TUTTI INSIEME!!”
Insomma, sembrava che ormai fossero stati convinti del tutto, anche se era stata giocata la carta della “famiglia” per spingerli là dove voleva il Gran Maestro… ma in fondo, bastava unicamente che li avessero spinti tra le braccia del Concilio.
Proprio per questo Isabella, facendo ben attenzione a non essere vista dai piccoli, anche se erano troppo contenti per badare a lei, fece un sorrisino a dir poco maligno, con la consapevolezza di aver adempiuto al suo compito.
Da quel momento sarebbero stati un problema degli Illuminati e non più suo, e per di più sarebbero divenuti degli agenti ben addestrati, che avrebbero eseguito gli ordini dei loro superiori senza esitare.
Sarebbero diventati dei perfetti soldati, proprio come volevano i piani alti!!

Palazzo Presidenziale, Comunità, 15 Marzo 1938:
“CHE COSA?!”
Nonostante fosse passato un anno da quando il “problema Bakura” era stato risolto, il Concilio non si era fermato a riposarsi, anzi aveva continuato i suoi lavori in vista del giorno in cui avrebbero distrutto il Generatore e sarebbero saliti in Superficie.
A seguito di quanto accaduto con Lelouch e Nunnally, i potenziamenti attraverso la Primeval Rock erano stati momentaneamente sospesi, almeno fino a quando Raichi non avrebbe trovato una soluzione per azzerare il rischio…
Peccato solamente che, in tutto quel tempo, lo scienziato non ce l’aveva fatta. Aveva analizzato meglio che poteva la roccia, ma purtroppo la percentuale di fallimento non calava mai e, fortunatamente, non si alzava neppure.
Purtroppo, le cose stavano così, e di conseguenza bisognava prendere o lasciare… ed era inutile dire che Xehanort, circa venti giorni prima, aveva deciso che pur di avere dei soldati con abilità avrebbero corso quel rischio.
L’unico problema era che, almeno fino a quel momento, nessuno si era fatto avanti per poter fare l’esperimento e verificare che, effettivamente, fosse tutto a posto e la percentuale non fosse cambiata come diceva il dottore.
In fondo, considerando che quel 2% si era manifestato la volta scorsa con Nunnally, quello successivo non correva alcun rischio… ma ciononostante molti, anche a causa di quanto accaduto alla bambina, non volevano farsi avanti.
Per quanto fossero devoti alla causa degli Illuminati fino alla fine, temevano di fare la fine della bambina e non volevano privarsi della capacità di muoversi o di vedere, quindi erano molto restii ad accettare quelle condizioni.
Fortunatamente, quella situazione di stallo cessò quel giorno, quando, accompagnato da due soldati come voleva il protocollo dopo che Doflamingo aveva fatto potenziare suo figlio all’insaputa del Gran Maestro, alle 22:30 si presentò qualcuno davanti a Raichi.
Erano all’interno del laboratorio segreto nel Reparto Scientifico del Palazzo Presidenziale, e quando l’anziano vide chi si fosse appena proposto per sottoporsi all’esperimento e farsi potenziare dalla Primeval Rock ci rimase di stucco…
Madara Uchiha, uno dei membri principali del Concilio dei Sette!!
La cosa lasciò parecchio sbalordito il vecchio, proprio per questo aveva urlato in quella maniera mentre l’uomo, con le braccia incrociate ed uno sguardo abbastanza severo, lo stava osservando senza battere ciglio.
“C’era bisogno di gridare in quella maniera?” lo rimproverò il nero, anche se in verità sembrava piuttosto freddo sulla situazione.
Ciononostante, Raichi era ancora parecchio sorpreso dalla sua decisione, al punto che stava addirittura tremando. Sapeva bene quale abilità possedesse, e se l’avesse risvegliata tramite il Genoma… Xehanort avrebbe avuto un ulteriore alleato potente dalla sua parte…
“M-Mi scusi, Madara…” provò a dire allora l’anziano, anche se a quel punto non mancò lo stesso di domandargli “… È solamente che non comprendo come mai desidera potenziarsi, visto che lei è già abbastanza forte di suo…”
Non poteva negarlo, Uchiha era consapevole che come esperto dello Stile di Hokuto era uno dei guerrieri più potenti della Comunità in quel momento… ma non gli bastava quella consapevolezza, non dopo gli ultimi sviluppi in termini di potenza nel Concilio.
“Lo so bene… però non è comunque sufficiente!” appena ebbe detto questo, Madara sollevò per un momento lo sguardo, osservando il soffitto mentre continuava a dire “Anche se possiedo uno stile di lotta unico nel suo genere e posso adoperarlo al 100%, voglio di più. Quando saliremo in Superficie avremo bisogno di tutto l’aiuto necessario, e con il Rinnegan avremo un vantaggio in più sui nemici!”
Sapeva bene quale abilità nascondesse il suo Genoma, anzi si poteva dire che ogni membro principale del Concilio lo sapesse.
Forse erano gli unici sette in tutta la Comunità ad essere a conoscenza dei propri poteri, e questo per evitare possibili ammutinamenti da parte di chi possedeva un potere troppo forte, anche se fortunatamente almeno per il momento non ne avevano trovato nessuno…
In tutto quello però, a Raichi iniziò a venire un forte dubbio. Cominciò a pensare che quella del “volere di più” fosse solamente una scusa, e che in verità volesse potenziarsi al solo scopo di essere sicuro di battere Kenshiro quel giorno.
Era consapevole che Madara intendeva vendicarsi di lui il giorno che avrebbero distrutto il Generatore, ma evidentemente non era sicuro di vincere a causa del fatto che tutti e due sapessero controllare lo Stile di Hokuto al 100%, e sapeva bene che cosa succedeva se due in grado di adoperarlo ai massimi livelli si scontravano con quella tecnica…
Cominciava a pensare che con il Rinnegan volesse un vantaggio in combattimento quando si sarebbe dovuto scontrare con Kenshiro, ed anche se non l’avrebbe mai ammesso credeva che fosse effettivamente così…
A quel punto però, il membro del Concilio abbassò lo sguardo e, osservando l’anziano, gli rivelò “Per questo voglio che mi potenzi qui, e adesso. Ho portato con me due Soldati Presidenziali con il consenso di Hans, così almeno il protocollo sarà seguito!”
Raichi allora provò a dire “Me ne rendo conto… però il Gran Maestro è consapevole di quello che vuole fare? Dopo Doflamingo e la piccola Nunnally, vorrei esserne sicuro…”
“Certamente!” rispose l’uomo senza alcuna esitazione.
Non solo, uno dei due soldati intervenne subito per spiegare “Glielo confermo. Il Signor Madara ha contattato il Gran Maestro davanti a noi, ed ha messo il vivavoce affinché sentissimo, e lui o lei ha dato il suo consenso per il potenziamento!”
Agenti del genere non si sarebbero mai sognati di mentire davanti ad un membro principale del Concilio ed un ex capo dell’organizzazione, di conseguenza stavano dicendo la verità e il figlio di Ansem era d’accordo con tutto…
Tuttavia, Raichi dovette comunque domandare “… E se poi tutto andasse male? Nunnally è stata fortunata, lei potrebbe anche morire…”
Preoccupazioni inutili, che lo stesso nero gli fece notare “Queste lamentele non servono a nulla. Se il Gran Maestro ha deciso di procedere comunque con i risvegli dei Genoma nonostante la piccola percentuale di fallimento, significa che siamo pronti a correre simili rischi. Lei è un uomo di scienza, dovrebbe sapere che il rischio vale la candela!”
… Sotto un certo punto di vista aveva ragione, e il vecchio lo sapeva bene, per questo non replicò alle sue parole… ma dall’altra aveva comunque il terrore di quello che sarebbe accaduto, e se si fosse presentato qualcun altro con un’abilità più debole non avrebbe detto nulla…
A quel punto però, Madara sollevò un ultima volta lo sguardo al cielo ed asserì “… E comunque, se dovesse accadere, sono pronto ad accettare la morte. L’unico rimpianto sarebbe non essere riuscito a togliere di mezzo Kenshiro, ma abbraccierei comunque il mio fato se dovesse malauguratamente realizzarsi la peggiore delle ipotesi…”
Beh, come desiderava. Fosse stato per lui non avrebbe mai potenziato un simile soggetto già abbastanza pericoloso così com’era, ma a causa delle sue condizioni doveva per forza eseguire gli ordini, quindi non ebbe scelta.
“… Molto bene, allora procediamo…” disse difatti l’anziano.
“Ottimo…” si limitò ad affermare allora Madara, tornando ad osservare il dottore.
La preparazione per il potenziamento non durò troppo, dato che una capsula era sempre pronta lì al centro del laboratorio per un esperimento dell’ultimo momento, come alla fin fine poteva essere definito anche quello.
In fondo al laboratorio segreto del Reparto Scientifico, c’erano anche le capsule di Nina, Jack Frost ed Alice, dentro cui riposavano all’interno del liquido verde creato da Raichi e che permetteva loro di respirare pur essendo in apnea.
Venivano tenuti dentro le capsule per giorni interi e lasciati liberi solo quando dovevano testare le loro abilità per vedere come funzionava il loro controllo, ma nessuno dei tre si era opposto, anzi considerando che li trattavano bene erano felici di stare dalla loro parte.
Per i tre l’unica cosa che contava era non essere più nelle mani di Fontaine, il resto andava tutto bene, soprattutto se il Concilio li trattava come esseri umani anziché come delle cavie da laboratorio da torturare come meglio si preferisce.
Appena fu tutto pronto, Madara si infilò all’interno della capsula vuota e venne ben presto circondato dal liquido verde, che lo mandò in stasi e lo fece cadere in un sonno profondo, anche se sarebbe durato molto poco.
Anche se aveva modificato il liquido affinché non si sentisse quello che veniva detto fuori da esso, soprattutto dopo la spiacevole esperienza con Xehanort, nessuno lì avrebbe fiatato fino ad esperimento finito, dato che era il primo da chissà quanto tempo.
L’anziano avviò il procedimento molto rapidamente, nel giro di un minuto al massimo, ed a quel punto rimasero ad aspettare, fermi ad osservare la capsula dentro cui riposava Madara in attesa di sapere se stesse andando tutto bene.
Fortunatamente, passarono cinque minuti abbondanti in cui non accadde nulla, nessun allarme suonò e nessuna esplosione coinvolse i tre che erano all’interno di quella stanza. Tutto stava andando bene… per fortuna…
Alla fine, passarono altri cinque minuti, il tempo sufficiente affinché il Genoma venisse risvegliato completamente, ed al termine della procedura Raichi premette un bottone sulla console di comando, in modo che il liquido venisse svuotato e la capsula aperta.
Ci volle un altro minuto prima che il procedimento si completasse, ed alla sua conclusione il vetro fu alzato e Uchiha, che era rimasto in piedi dopo aver poggiato i piedi sulla base della capsula, aveva ancora gli occhi chiusi.
Sembrava quasi che non si fosse ancora ripreso dalla stasi, ma tutti e tre sapevano che così non era, altrimenti sarebbe crollato al suolo dormendo, e quindi rimasero in attesa di vedere se fosse andato tutto bene, o quantomeno che spiccicasse parola.
Finalmente, dopo almeno dieci secondi in cui rimase fermo nella posizione in cui era, Uchiha riaprì gli occhi molto lentamente… rivelando a tutti i presenti che il procedimento era andato bene, e che il Genoma era stato risvegliato senza alcun problema!!
Non aveva più gli occhi di prima, adesso aveva una sorta di spirale color blu scura al posto delle pupille, e tutti e tre sapevano cosa significasse quello. Era il Rinnegan, l’abilità nascosta nel codice genetico dell’uomo, si era risvegliato come doveva andare.
“Eccellente!!” esordì subito uno degli agenti.
Anche l’altro esclamò “Tutto è andato secondo i piani!!”
Tutti e due erano contenti che il loro capo fosse stato potenziato senza subire nessun effetto collaterale, ma Madara non sembrava star badando a nessuno dei due, visto che, immediatamente, iniziò ad osservarsi le mani.
Aveva notato che, nonostante avesse cambiato gli occhi, la sua vista era rimasta uguale a quella di prima. In teoria il Rinnegan gli consentiva di prevedere in anticipo le mosse dell’avversario, quindi solo in battaglia avrebbe potuto capire se funzionasse o meno, anche se era fiducioso in merito. “Ottimo, è andato tutto bene…” esordì allora il membro degli Illuminati.
Raichi doveva concordare con lui sul fatto che fosse andato tutto bene, ma al tempo stesso ci tenne comunque a metterlo in guardia su un dettaglio, qualcosa che probabilmente non aveva considerato e che era giusto sapesse.
“Sì, tutto è andato bene… ma ricordati bene: la tua è un abilità perenne, ciò significa che avrai il Rinnegan attivo ogni giorno della tua vita, senza mai poterlo disattivare…”
“Mi sta bene!”
Neanche il tempo di concludere la frase che il nero, tempestivamente, lo bloccò rivelandogli che per lui non c’erano problemi se non poteva disattivare la sua nuova capacità. Tanto per tutti lui era morto, quindi cosa sarebbe cambiato?!
“Questo potere è una benedizione, e grazie ad esso potrò finalmente realizzare tutti gli obiettivi che desidero realizzare, e se il prezzo da pagare è che rimanga attiva per sempre… così sia!!” spiegò allora all’anziano.
Il dottore dovette ammettere di essere rimasto abbastanza sorpreso dalla sua uscita, soprattutto dalla facilità con cui aveva accettato una situazione che per chiunque altro sarebbe stata a dir poco terribile e stressante…
Ma alla fine, se a Uchiha andava bene così, lui non si sarebbe di sicuro opposto.
Ciò che lo preoccupava veramente era che un tipo pericoloso come lui avesse ottenuto un’abilità altrettanto potente. Già era parecchio potente, forse il terzo più forte del Concilio dopo Xehanort e Freezer, ma ora era diventato ancora più devastante.
La situazione si era appena complicata, e buttare giù il Concilio per lui, Lelouch e Nunnally sarebbe stato molto più difficile…

Fantacity, Comunità, 19 Marzo 1938:
Pochi giorni dopo essere stato potenziato, Madara decise che era arrivato il momento di portare qualcuno dalla parte del Concilio.
Ci aveva pensato a lungo se farlo o meno, non ne era del tutto sicuro, ma la spinta decisiva era arrivata proprio il giorno dopo che aveva ottenuto il Rinnegan, quando aveva saputo che suo fratello minore… era morto!!
Sfortunatamente, Obito era stato investito da una macchina intorno all’ora di pranzo del 16 Marzo, come una dannatissima coincidenza proprio poco dopo che l’Uchiha maggiore aveva sbloccato il suo Genoma, quando si parlava di tempistica.
Era morto sul colpo, preso in pieno dall’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali e scaraventato letteralmente dall’altra parte della strada, sbattendo pure violentemente la testa contro il marciapiede.
Chi guidava l’auto non era un criminale, non era neppure ubriaco, era un brav’uomo che sfortunatamente si era distratto nell’unico momento in cui non avrebbe dovuto, ed aveva così mietuto una vittima.
Era rimasto sconvolto da quello che aveva fatto, al punto tale che sembrava pronto a suicidarsi quella sera stessa mentre era nella Stazione di Polizia per la deposizione, ma fortunatamente qualcuno l’aveva convinto a non farlo…
Naturalmente, appena saputa la notizia, sia Itachi che sua madre si erano diretti nella caserma sia per vedere il cadavere del marito o padre e sia per rilasciare una dichiarazione, ed era stato proprio lì che il nero aveva incontrato l’involontario carnefice.
Nonostante quello che avesse fatto, nonostante gli avesse tolto un parente… Itachi non solo non l’aveva rimproverato e non l’aveva picchiato, ma l’aveva anche convinto a non farla finita ed a smettere di pensare al suicidio.
Era convinto che tanto gli atti giudiziari si sarebbero resi conto che era stato un incidente e non c’era l’intenzionalità, e secondo la legge della Comunità in quel caso ti potevi beccare al massimo un paio di anni di carcere, non di più.
Veniva adottata questa politica perché chi uccideva senza volerlo non rappresentava un pericolo per i cittadini, e di conseguenza aveva sì bisogno di una punizione, ma non così grave come invece veniva data ai serial killer o ai semplici assassini.
Le sue parole convinsero il pover’uomo a non suicidarsi, e gli chiese anche perdono per ciò che aveva fatto. Sotto quel punto di vista però, Uchiba dovette precisare che, per quanto non fosse arrabbiato con lui, non l’avrebbe mai potuto perdonare.
Al “carnefice” stette bene così, era la punizione che si meritava per l’atto orribile che aveva compiuto, e con questa consapevolezza rimase nella Stazione di Polizia almeno fino al giorno del processo, mentre il ragazzo tornò a casa con la madre.
Il funerale venne organizzato molto rapidamente, e si svolse nella cappella di Fantacity e non nella Basilica di San Alman, in quanto Obito non abitava a Palecity e non era neppure una celebrità o un uomo di spicco della Comunità.
Ad Itachi però andava bene così, almeno avrebbe avuto meno rompiscatole mentre onorava suo padre e gli dava un ultimo saluto insieme alla genitrice.
Il funerale durò circa un ora, dopodiché la salma fu trasferita al Cimitero Monumentale dove sarebbe stato seppellito, e con essa ci andò anche la moglie, dato che volle fare quell’ultimo viaggio insieme al marito.
Il giovane invece non se la sentì, e preferì tornare a casa da solo, forse perché non sopportava la vista di suo padre che veniva adagiato nella fossa e poi seppellito. Sarebbe andato a trovarlo qualche ora dopo, quando i lavori sarebbero stati ultimati.
Una volta arrivato a casa sua, che si trovava all’interno di un edificio pieno di appartamenti e di circa otto piani complessivi, Itachi, che ormai aveva diciannove anni e indossava un abito elegante e nero per il funerale, iniziò a salire le scale.
L’interno della struttura aveva delle pareti color bordeaux, e le scale erano posizionate tutte a destra rispetto all’ingresso. Una volta arrivati al piano prestabilito, bisognava fare il giro e ricominciare sempre a destra.
I piani invece avevano dei pavimenti marrone chiaro, dei soffitti bianchi, come il resto dell’edificio, e tre porte ciascuno, uno poco davanti alle scale, uno esattamente al centro della parete a sinistra rispetto alle scale, ed una sulla parete in fondo, dove cominciavano le scale per salire fino al piano successivo.
Ogni porta conduceva ad un appartamento, e ce ne erano mediamente uno a parete, e dato che Itachi abitava al sesto piano doveva fare una lunga camminata per arrivare a destinazione, ma a lui andava bene così.
Voleva muoversi un po’ per buttare fuori lo stress accumulato, e non gli importava della fatica, visto che essendo allenato per i corsi come guardia del corpo era abituato a quello ed a molto altro, e fortuna voleva che non ci fosse nessuno in giro.
Meglio così, meno scocciatori tra i piedi, visto che non aveva voglia di vedere e di parlare con nessuno, motivo per cui aveva accolto le condoglianze con quasi disinvoltura ed aveva scelto di non seguire la salma di Obito fino al Cimitero Monumentale.
Solamente che, appena fu arrivato al sesto piano, dove si trovava il suo appartamento… “Era ora che arrivassi, cominciavo a stare in pensiero!!”
Una voce che il ragazzo non conosceva lo bloccò all’istante nel momento in cui toccò con il piede il pavimento del piano su cui abitava, motivo per cui dovette girarsi di colpo portando entrambi i pugni davanti a sé, pronto a combattere nel caso…
E fu allora che vide qualcosa che MAI si sarebbe aspettato di vedere!!
Appoggiato al muro a sinistra del suo appartamento, quello della porta attaccata al muro a sinistra delle scale, c’era un uomo con le braccia conserte ed uno sguardo severo che lo stava fissando… un uomo che aveva un aspetto che conosceva molto bene…
Obito non faceva altro che parlare di suo fratello maggiore, morto tragicamente mentre scalava le Montagne Tortuga più di vent’anni prima, e conservava una sua foto in casa, una foto che ogni tanto gli faceva vedere…
I capelli e i tratti del viso erano quelli, non poteva sbagliarsi, ma… ma era impossibile. Quell’uomo non poteva… non poteva essere…
Con tutti questi pensieri in testa, Itachi assunse un’aria a dir poco scioccata, ed il suo colorito scomparve all’improvviso, divenendo quasi quello di un cadavere. Iniziò addirittura a tremare tanto era sorpreso e senza parole.
“M-Ma cosa…” biascicò debolmente il nero.
Il diretto interessato non ci mise molto a comprendere che il ragazzo aveva capito chi fosse, e proprio per questo rimanendo nella stessa posizione di prima lo allertò subito rivelandogli “Prima che ti faccia strane idee no, non stai avendo una visione. Sono proprio io… e sono vivo!”
C-Cosa? S-Stava… dicendo davvero?!
No, era impossibile… lo zio che non era mai riuscito ad incontrare era lì, davanti ai suoi occhi… ed era vivo!!
Ma… ma com’era possibile?! Tutto ciò non aveva alcun senso… ma in fondo non importava molto che avesse un senso. L’aspetto era quello, tutto coincideva, e l’uomo stesso aveva appena confermato la sua identità.
Immediatamente, lo shock si trasformò in quasi gioia, ed una piccola lacrima gli scappò pure dall’occhio destro mentre pronunciava “Z-Zio Madara…”
“Fai piano!” lo allertò tuttavia il membro del Concilio portando l’indice sinistro davanti alla bocca “Nessuno deve sapere che sono qui, e soprattutto che sono ancora vivo. Tu non hai idea di quanto ho dovuto faticare per rimanere qui ad attenderti facendo attenzione che nessuno mi vedesse…”
Itachi non aveva alcun dubbio al riguardo, visti gli impiccioni che abitavano in quell’edificio… però non poté negare che le sue parole l’avevano incuriosito non poco, ed avevano trasformato la sua gioia in perplessità nel giro di pochi secondi.
Perché nessuno doveva sapere che era vivo? Era per caso il motivo per cui non aveva rivelato neppure a lui che era sopravvissuto, almeno fino a quel momento?!
Per cercare di evitare di gridare troppo, il nero si avvicinò al parente e gli chiese “M-Ma… com’è possibile che tu sia vivo e che ti presenti qui solo vent’anni dopo il tuo decesso?! E i tuoi occhi, che diavolo ti è successo?!”
Aveva iniziato ad essere leggermente aggressivo con le parole, ma in fondo Madara se l’aspettava e per questo non rimase neppure sorpreso. Sicuramente c’entrava il fatto che avesse tenuto nascosto anche ad Obito la sua sopravvivenza.
Le sue domande erano comunque legittime, e Uchiha lo sapeva bene… ma quello non era il luogo adatto per parlare di argomenti così delicati, proprio per questo si staccò dalla parete e, voltandosi a guardarlo, glielo fece presente.
“Risponderò ad ogni tua domanda… ma non qui, sono troppo esposto e nessuno deve sapere che sono ancora vivo…”
“E allora entra in casa e parla, è il minimo dopo che hai snobbato mio padre e non sei stato neppure presente al funerale!!”
Wow, stava attraversando mille stati emotivi nel giro di pochi secondi. Si vedeva che scoprire che lo zio era ancora vivo l’aveva sconvolto non poco, ma il membro degli Illuminati se l’aspettava e per questo non si sorprese.
“Io oggi c’ero al funerale!” replicò allora Madara, mantenendo un’espressione severa in volto “Ero in disparte e a distanza per evitare di attirare l’attenzione, ma ho assistito all’omelia in sua memoria. Rimaneva comunque mio fratello, e l’unico parente in vita che mi era rimasto a parte te…”
“E l’hai comunque snobbato!” precisò allora il giovane, assumendo stavolta un’aria severa “Avresti dovuto dircelo che eri ancora vivo, mio padre non aspettava altro che riabbracciarti da molto tempo, e tu l’hai ignorato senza pentirtene neanche per un momento!!”
“E chi ti dice che non me ne sia pentito?!” sottolineò il sottoposto di Xehanort “Sono successe molte cose, più di quante tu possa anche solo immaginare… ma non posso parlartene qui, e neppure nel tuo appartamento!”
“Ed allora dove vorresti parlamene?!” replicò a quel punto Itachi, ancora abbastanza irritato dalla situazione.
Madara aveva già predisposto tutto, e proprio per questo estrasse dalla tasca destra quello che sembrava essere un foglio piegato in quattro e glielo porse con la mano destra, il tutto sempre mantenendo l’aria severa.
“Segui le indicazioni riportate in questa mappa, ti condurranno ad un tunnel che ti porterà alla Vecchia Villa, la residenza del Primo Presidente della Comunità. Ho già comunicato alle guardie di farti passare, quindi non devi temere nulla da loro. Presentati lì a mezzanotte precisa, ed avrai tutte le risposte che desideri!”
Appena ebbe terminato di parlare, Madara consegnò il foglio, che doveva contenere una mappa, al nipote, che subito la prese con la mano sinistra e la cominciò ad osservare, senza mai perdere la sua espressione di rabbia.
Non aveva ben capito che cosa volesse suo zio da lui, e soprattutto perché voleva che si recasse proprio in quel posto che ormai era abbandonato da quasi quarant’anni. Tutto ciò non aveva alcun senso, o meglio lui non riusciva a trovarlo.
Motivo per cui sollevò rapidamente il volto e gli disse “E tu credi che lo far…” però non ebbe neppure il tempo di terminare la frase… che si rese conto che il parente era come sparito nel nulla!!
Non aveva sentito nessun rumore, nessun passo veloce, niente di niente, era solo sparito… e basta. Itachi cominciò subito a guardarsi attorno, per capire dove potesse essersi andato a cacciare, ma non lo trovò da nessuna parte e, per un momento, cominciò addirittura a pensare di avere avuto un’allucinazione e che non fosse vero niente…
Però il foglio che aveva in mano era autentico, poteva toccarlo e sentirlo, quindi non poteva essere stata tutta un’illusione, qualcosa di vero c’era. Lo zio era vivo, e voleva incontrarlo quella notte per parlargli, forse del motivo per cui era sparito tutto quel tempo fingendo la sua morte.
Non aveva idea di che cosa l’aspettava, magari era tutta una trappola e una volta lì avrebbe dovuto combattere, ma come futura guardia del corpo era stato addestrato nella lotta, e quindi non rappresentava un problema quella eventualità.
C’era solo una cosa che poteva fare allora… presentarsi all’appuntamento, e chiarirsi con suo zio una volta per tutte!!

La mezzanotte arrivò molto rapidamente, ed Itachi decise di non mancare proprio come aveva deciso.
Appena furono le 23:00, il ragazzo uscì di casa e si diresse verso il punto prestabilito, trovando effettivamente due guardie ad attenderlo, ma che appena lo videro lo fecero passare proprio come aveva anticipato Madara.
Al giovane poco importava la cosa e continuò la sua traversata, imboccando così il tunnel, che da come era tenuto nascosto doveva essere segreto, che lo condusse dopo svariati chilometri ad un ascensore sotterraneo.
Appena lo ebbe preso e fu salito, si ritrovò all’indietro di una sorta di sgabuzzino, che però era davanti ad una stanza dove c’era un tavolo di legno con delle sedie tutte attorno ed una candela al centro, quasi come se fosse predisposto per le varie riunioni.
Al nero però tutte quelle cose non importava, voleva solo sapere il motivo per cui lo zio aveva finto la sua morte e che cosa voleva dirgli, proprio per questo attraversò sia quella sorta di sgabuzzino che la stanza, uscendo in questo modo nel corridoio.
Girando poi a destra, si diresse verso le scale che poteva vedere già da lì, immaginava che l’uomo lo stesse aspettando al piano di sotto, anche se doveva ammettere che era curioso notare che la villa del Primo Presidente fosse simile alle altre…
Appena però si espose ed arrivò vicino alla balaustra che dava al piano inferiore, e di conseguenza fu arrivato vicino alle scale, una voce proveniente da sotto attirò la sua attenzione… una voce che non apparteneva a suo zio!
“E così tu sei il nipote di Madara. Devo dire che vi somigliate parecchio…”
Inutile dire che quella voce attirò la sua attenzione, e appena il ragazzo si fu voltato per vedere di sotto vide che a parlare era stato Freezer, il quale aveva le braccia incrociate e lo stava osservando con un perfido sorrisino sul volto.
Alla vista di quella “cosa indefinita”, la futura guardia del corpo si spaventò non poco, al punto da fare quasi un salto sul posto e, successivamente, mettersi in posizione da combattimento, come a volersi preparare a difendersi.
“E tu che diavolo sei?!” domandò allora ancora abbastanza spaventato.
L’essere allora, senza mai perdere il suo sorrisino maligno, gli disse “Stai calmo, ragazzo. Non sono tuo nemico… non ancora, almeno!”
“Questo lascia che sia io a giudicarlo!” replicò allora Itachi, continuando ad avere un’espressione seria ma ad essere un po’ spaventato dentro di sé.
Fortunatamente, dalla stanza alla destra dell’entità, e di conseguenza a sinistra rispetto al ragazzo che era ancora al piano superiore, uscì fuori Madara, il quale aveva un’espressione sera ed entrambe le braccia incrociate davanti al petto.
“Sta dicendo il vero, è dalla nostra parte. Non devi avere paura…” lo rassicurò allora.
Alla vista dello zio, ed al fatto che si era avvicinato a quella “cosa” come se niente fosse, il nero si tranquillizzò parzialmente ed iniziò a sciogliere la posa da combattimento, anche se continuava a rimanere allarmato.
L’uomo allora spiegò “Questo è Freezer, la schifezza con cui condivido questa casa per rimanere nascosti al resto della Comunità!”
“Come sei cattivo, non ti sei ancora abituato?” lo sbeffeggiò l’essere, anche se senza cattiveria e solamente per ironia.
Uchiha però non badò a quello che aveva detto e continuò a rivelare ad Itachi “È un esperimento genetico che abbiamo fatto per creare il guerriero perfetto. Lui è dalla nostra parte, ed è stato creato per aiutarci!”
… COSA? Un esperimento genetico?!
La rivelazione lasciò parecchio sbigottito il figlio di Obito, anche perché non credeva che fossero riuscite così bene quelle ricerche. Tutti sapevano degli esperimenti sugli animali che teneva Raichi al Palazzo Presidenziale per mescolare il DNA, ma non pensava che potessero generare… quella “cosa”…
“Eh? Vuole dire che il Dr. Raichi è riuscito a creare un’entità che rappresenta l’unione di più razze?!” domandò allora sempre perplesso il nero.
Il parente, dopo un paio di secondi di silenzio, continuò a rivelare “Non proprio. In verità quegli esperimenti sono solo una facciata per tenere nascoste le nostre reali ricerche sul risveglio del Genoma nascosto nel nostro DNA su cavie umane, anche se effettivamente abbiamo creato questa schifezza da una lucertola…”
“Suvvia, mi sento quasi offeso se continui a paragonarmi ad una lucertola!” incalzò ancora Freezer, che sembrava divertirsi a prenderlo in giro.
L’allievo di Ichigo tuttavia non aveva voglia di divertirsi, visto che doveva parlare urgentemente con il nipote, e proprio per questo si voltò ad osservarlo e gli chiese “Potresti gentilmente lasciarci soli? Vorrei parlare con lui da solo…”
Per il Vice di Xehanort non c’erano problemi, anche perché glielo aveva chiesto con educazione e non imponendo la sua volontà, di conseguenza decise di accontentarlo, in fondo anche se era curioso era una faccenda privata dato che sapeva di cosa dovessero parlare.
“Come preferisci!” replicò difatti l’entità, prima di girarsi verso la sua sinistra ed allontanarsi verso quella direzione, che conduceva alla sala da pranzo e successivamente in cucina, forse per andare a mangiare qualcosa.
Rimasti da soli, Itachi cominciò a tranquillizzarsi, visto che la vista di quella cosa lo distraeva fin troppo e non ci aveva capito molto di quello che aveva provato a dirgli il fratello di Obito, così abbandonò definitivamente la posa da combattimento e la paura sparì quasi subito.
A quel punto, mentre cominciava a scendere le scale, il ragazzo incalzò il parente a parlare sostenendo “Zio, dovrai spiegare un bel po’ di cose se vorrai che ti dia retta…”
Nessuna sorpresa, visto che Madara si aspettava totalmente quella sua uscita, motivo per cui appena il nipote fu sceso totalmente dalle scale gli disse “Era la mia intenzione, ma ti conviene accomodarti, non sarà un racconto corto…”
“Non ho fretta tanto!” si limitò a replicare il giovane.
Temerario ed anche sfacciato in certe occasioni, l’ex compagno di allenamenti di Kenshiro doveva ammettere che quel suo atteggiamento gli piaceva, e forse proprio per questo finì per sorridere soddisfatto.
Subito dopo, come era suo desiderio, cominciò a raccontargli tutto quanto.
Partì dal racconto degli Illuminati fino alla scoperta della Comunità, passando poi per il piano del Gran Maestro e l’incidente alle Montagne Tortuga, compreso il tradimento di Ichigo e la successiva unione di Madara al Concilio, oltre che gli esperimenti che stava tenendo Raichi sulla Primeval Rock ed il significato del Rinnegan che possedeva.
Itachi dovette ammettere di essere rimasto sorpreso fin dall’inizio del racconto, e man mano che la storia procedeva tutto quello che scopriva lo lasciava a dir poco attonito, al punto da assumere un’aria spaventata ed iniziare a sudare dalla fronte.
Quella era veramente la realtà dei fatti? La Comunità nascondeva sul serio tutti quei misteri che quasi nessuno sapeva?!
Madara non aveva motivo per mentirgli in una situazione tanto delicata, e quel Freezer era la prova vivente che non stava scherzando, di conseguenza doveva essere tutto vero… non ci riusciva a credere, ma che…
“N-Non è possibile…” biascicò debolmente il ragazzo abbassando il volto ancora sorpreso.
Con le braccia incrociate, il parente concluse il racconto dicendo “… E, dopo aver ottenuto il Rinnegan ed aver saputo della morte di mio fratello, ho deciso che era arrivato il momento di smetterla di nascondermi al mio unico parente rimasto in vita, e ti ho cercato per fare quello che avrei dovuto fare con Obito molto tempo fa…”
Nonostante avesse fatto tre secondi di pausa prima di finire la frase, il nero sapeva perfettamente che cosa stesse per proporgli, e ciononostante continuava a rimanere perplesso per quanto aveva appena saputo da lui.
“… Farti unire al Concilio e rendere di nuovo completa la nostra famiglia!!” concluse allora il nero. Esattamente come immaginava. Tutta quella teatralità, quell’incontro, quell’aspettarlo fuori dall’appartamento, servivano unicamente per spingerlo ad unirsi all’organizzazione di cui faceva parte e che era comandata da questo Gran Maestro…
Se avesse dovuto essere sincero, la prospettiva di unirsi ad un branco di fanatici non lo avrebbe allettato più di tanto. Aveva sentito le loro ragioni, e comprendeva che non avevano del tutto torto, ma fare una strage gli sembrava veramente assurdo…
Al tempo stesso però, c’era la volontà di rimanere al fianco del suo unico parente che era rimasto in vita a parte la madre, la possibilità di sopravvivere all’ecatombe che ci sarebbe stata e la possibilità di fare carriera come guardia del corpo, cosa che non facendo parte del Concilio gli sarebbe potuta essere negata…
C’erano molte possibilità, sia favorevoli che contrarie all’unirsi a loro, ma in tutta quell’equazione doveva anche considerare come si sarebbe evoluta la sua vita se si fosse unito agli Illuminati e, soprattutto, le condizioni della madre.
Era distrutta da quando era morto Obito, e forse unirsi a quel gruppo gli avrebbe consentito di stare più vicino a lei, grazie ai favori del Concilio, ed al tempo stesso di ricucire un rapporto con lo zio che non aveva mai conosciuto.
L’uomo, dopo avergli fatto quella proposta, era rimasto fermo ed immobile ad osservarlo, attendendo quella che fosse la sua decisione definitiva ma, al tempo stesso, pronto a controbattere in caso di un suo rifiuto.
Alla fine, dopo circa dieci secondi di silenzio, Itachi chiuse le mani a pugno ed assunse un’espressione molto severa, per poi sollevare il volto ed osservare per bene il parente negli occhi, per essere certo che non gli mentisse.
“E dimmi, se per caso decidessi di unirmi alla vostra causa, mi assicureresti che potrei continuare a badare a mia madre ed a realizzare il mio desiderio di divenire una guardia del corpo?”
“Assolutamente sì!” replicò subito l’uomo “Tu rappresenti l’eredità degli Uchiha, colui che continuerà la nostra stirpe quando io non ci sarò più. Riceverai tutto l’aiuto di cui hai bisogno, ed anche tua madre lo avrà, dovrai solamente sposare la nostra causa e prestarci la tua forza il grande giorno. Quando i Grim della Superficie cesseranno di esistere, potrete ritirarvi e vivere la vostra vita come meglio preferirete!”
L’aveva osservato molto attentamente negli occhi, per essere certo che non mentisse, e dalla reazione che avevano avuto sembrava che stesse dicendo la verità, anche quando sosteneva che voleva continuare il retaggio della famiglia attraverso di lui.
In teoria quelle spiegazioni gli erano più che sufficienti. Per quanto gli avesse mentito sulla sua morte, comprendeva perché si era dovuto nascondere visti gli imbrogli di Ichigo e la sua crudeltà contro la loro famiglia, e non poteva di certo fargliene una colpa.
Proprio per questo, senza mai cambiare espressione e continuando a rimanere fermo così com’era, Itachi annunciò “… Allora potrete contare su di me. Ma bada bene, se mi accorgerò anche solamente per un secondo che mi state mentendo, rivedrò tutto quello che mi hai detto e deciderò se continuare ad aiutarvi o meno!”
“Mi sta bene!” rispose Madara, tra l’altro in maniera simile a come aveva risposto a Raichi quando gli aveva spiegato che il Rinnegan gli sarebbe rimasto permanentemente.
A quel punto, con un lieve sorrisino sul volto, l’adulto gli poggiò la mano sinistra sulla spalla destra e concluse quel discorso asserendo “Potrai però stare tranquillo con noi. Ichigo mi ha mentito per tutta la vita, e non intendo lasciare che la stessa sorte tocchi a te. Noi siamo Uchiha, e dobbiamo ridare alla nostra famiglia la gloria che merita, oltre che proteggerci a vicenda. Potrai sempre contare su di me Itachi, è una promessa!”
“Me lo auguro…” gli rispose però cinicamente il ragazzo.
Per quanto fosse felice di poter vedere lo zio più spesso in futuro e di poter instaurare un legame con lui, non era ancora del tutto convinto di quello che aveva intenzione di fare quel Gran Maestro sia ai Grim che agli abitanti della Comunità.
Per il momento li avrebbe aiutati per poter realizzare il suo sogno e tenere sua madre al sicuro, ma al tempo stesso li avrebbe tenuti d’occhio, per assicurarsi che fosse la cosa giusta e che non gli stessero dando un tiro mancino.
Tuttavia, avrebbe comunque eseguito i loro ordini da quel momento in poi, e se avessero avuto bisogno del suo aiuto non avrebbe esitato a combattere per loro, sarebbe stato disposto anche a morire se la situazione l’avesse richiesta.
In fondo era un agente del Concilio, e gli agenti così si comportavano…

Basilica di San Alman, Palecity, Comunità, 23 Luglio 1939:
Quel giorno, alla Basilica di San Alman, si stava svolgendo una sorta di iniziazione alle 17:00 del pomeriggio.
Fin da quando la Comunità era stata fondata la Grande Sacerdotessa, essendo il capo spirituale della società ed una figura altamente importante all’interno di essa e quindi soggetta a possibili attentati, era stata protetta da grandi guerrieri.
Essi venivano addestrati fin dalla nascita a proteggerla in una scuola creata separatamente da Alman di Thule, fondatore della Basilica dove risiedeva la Grande Sacerdotessa, e che praticavano un kung fu che potevano imparare esclusivamente loro.
Questi combattenti venivano chiamati “Cavalieri dello Zodiaco” e venivano rinnovati ogni dieci anni, difatti volevano dare l’opportunità a tutti di seguire la figura femminile, e di conseguenza era stato deciso che sarebbero stati in carica solo un decennio.
Il “lavoro” delle tre precedenti guardie era scaduto il giorno precedente, mentre quella giornata doveva svolgersi la cerimonia che avrebbe consentito ai nuovi cavalieri di vegliare su di lei per i prossimi dieci anni.
Proprio per questo, la Basilica era stata svuotata all’ultimo ed era stato messo il divieto di entrarvi per tutto il pomeriggio, momento in cui si sarebbe svolta la cerimonia, ed al suo interno vi erano solamente quattro figure.
Quella seduta sul trono in fondo alla basilica, che era Saori stessa, la quale era cresciuta da quando era divenuta Grande Sacerdotessa ed ora aveva ventiquattro anni, e le sue tre nuove guardie del corpo.
Esse erano Shiryu, posizionato davanti a lei a circa dieci metri di distanza, con le braccia dietro la schiena ed al centro del gruppo da tre, Seiya, che era nella stessa posizione dell’amico solamente alla sua sinistra, e Shun, alla sua destra.
Tutti e tre avevano ventidue anni, ed indossavano già le loro armature da Cavalieri dello Zodiaco, che erano esclusivamente loro dato che ogni aspirante cavaliere ne riceveva una fabbricata proprio per lui quando sarebbe stato il momento di assumere la carica.
La viola, che aveva uno sguardo spento e reggeva con la mano destra il suo scettro, stava guardando i tre ragazzi, che erano sull’attenti quasi a voler aspettare un suo possibile ordine, anche perché la cerimonia non era ancora iniziata.
Forse perché, da quando erano arrivati davanti a lei, la ragazza non aveva fatto altro che continuare ad osservarli con il suo sguardo svogliato, di chi avrebbe preferito morire piuttosto che andare avanti a sostenere quel peso enorme sulle sue spalle.
“… Così, siete voi i nuovi Cavalieri dello Zodiaco che da oggi presteranno servizio…” si limitò difatti a dire la viola pure con tono svogliato.
“Sissignora!!” risposero in coro tutti e tre.
Subito dopo però, Shiryu aggiunse “Come Capitano dei nuovi Cavalieri dello Zodiaco che la serviranno, le promettiamo che da oggi veglieremo su di lei ventiquattr’ore su ventiquattro, senza mai toglierle gli occhi di dosso. Ha la nostra parola!”
“Ovunque andrà, qualunque cosa farà, noi saremo sempre lì per aiutarla!!” aggiunse pure Shun. Seiya concluse il tutto sostenendo “D’ora in poi non dovrà più avere paura di nulla, perché ci saremo noi ad aiutarla quando sarà in difficoltà!!”
La loro sembrava più una minaccia che altro, visto che da come parlavano pareva quasi che non volessero mollarla neanche per un solo secondo… ma va beh, in fondo anche quelli venuti prima di loro avevano detto quasi le stesse cose, immaginava che fossero parole che gli insegnavano alla scuola già da bambini.
In quel momento, a Saori venne in mente che era buffo che la Grande Sacerdotessa avesse bisogno di guardie del corpo quando poteva proteggersi da sola, ma comprendeva come mai la prima Grande Sacerdotessa ed Alman di Thule presero quella decisione all’epoca.
Se la Grande Sacerdotessa avesse svelato di poter usare i suoi poteri, sarebbe stata obbligata a dire da dove provenivano, ed al momento la Comunità non era abbastanza forte da reggere la verità su di lei… e su di loro…
Quindi, almeno fino a quando la Profezia non si sarebbe realizzata, avrebbe dovuto farsi accettare quella regola… anche se le probabilità che il Prescelto giungesse nella Comunità durante la sua presenza erano pressocché nulle secondo lei.
Proprio per questo la ragazza, dopo aver sospirato per un secondo quasi a volersi dare la carica, si alzò in piedi ed asserì “Molto bene, allora cominciamo subito la cerimonia…”
In verità la cerimonia non era assolutamente niente di ché, si trattava unicamente di un giuramento che i tre avrebbero dovuto fare in quel momento, avrebbero solamente dovuto rispondere “Sì” quando la ragazza avrebbe domandato loro se fossero disposti a proteggerla, a morire per lei, tutte quelle domande “classiche” in pratica.
Per la viola era una vera noia dover ripetere ciò che già dieci anni prima aveva dovuto dire, ma la tradizione voleva così e lei non era nessuna per romperla, di conseguenza decise di svolgere rapidamente quella specie di piccola cerimonia in modo da sbrigarsi rapidamente.
Shiryu, Seiya e Shun risposero con grande gioia con “Sì” alle domande che pronunciava loro Saori, e grazie anche a questo la ragazza poté concludere la cerimonia nel giro di venti minuti, visto che comprendeva un breve discorso in cui dava il benvenuto ai nuovi Cavalieri dello Zodiaco…
Peccato solo che qualcuno, evidentemente, non aveva saputo della chiusura della Basilica di San Alman per quel pomeriggio, e si era spinto fino a Palecity per poter vedere la Grande Sacerdotessa a causa di un dubbio che lo attanagliava…
Anzi, che la attanagliava, visto che era una ragazza!
Era una giovane di diciassette anni che, in quel momento, si trovava davanti alla porta dell’enorme chiesa. Aveva dei capelli corti color arancioni, ed indossava una maglietta a maniche corte a righe orizzontali blu e bianche, una minigonna gialla e delle scarpe marroni con un piccolo tacco. Si trattava di Nami, una giovane che abitava a Fantacity!!
Con i pugni poggiati sui fianchi, l’arancione non sembrava contenta della chiusura della Basilica, visto che disse anche scocciata “Ma come sarebbe a dire chiusa per tutto il pomeriggio?! Ed io che mi sono spinta fin qui solo per vedere la Grande Sacerdotessa, uff!”
Avendo deciso di frequentare anche le superiori per tutti e cinque gli anni e di conseguenza fino a quando avrebbe avuto vent’anni, non era facile per lei trovare delle giornate in cui poteva spingersi fino a lì, ed ora scopriva che l’unica volta che c’era riuscita era stato inutile.
Immaginava il perché era stato chiuso, ma che sfortuna che fosse capitata quella cerimonia di iniziazione per i nuovi Cavalieri dello Zodiaco proprio il giorno in cui si era recata lì. Avrebbe dovuto immaginarlo, ma non ci aveva pensato…
*Bah, temo che sia inutile rimanere qui. Ma in fondo, la mia richiesta di aiuto non era niente di ché, temo mi avrebbe riso in faccia se glielo avessi chiesto…*
Dopo aver pensato questo, Nami decise che non serviva più che rimanesse lì ad osservare un portone che non si sarebbe mai aperto per lei, e di conseguenza si girò e decise di andarsene, per tornare alla stazione di Palecity.
Nonostante la rabbia per non aver trovato la chiesa aperta, sotto un certo punto di vista, e non sapeva neanche lei perché, aveva iniziato a pensare che forse era stata addirittura fortunata a trovare tutto chiuso.
Si era spinta fino a lì perché voleva domandare a Saori dei suoi timori sui Grim. Aveva paura che un giorno avrebbero invaso la Comunità e li avessero uccisi tutti, e lei fin da bambina era terrorizzata da quelle figure che abitavano la Superficie.
Circolavano talmente tante voci orribili su di loro che se li era immaginati come degli esseri spietati e senza cuore, che non avrebbero esitato ad uccidere anche bambini innocenti per conquistare la loro società.
Alcune volte credeva che le sue fossero solo paranoie, ma sapendo che anche molti altri abitanti della Comunità avevano le sue stesse paure aveva iniziato a pensare che forse qualcosa di vero c’era, e per questo si era spinta fin dalla Grande Sacerdotessa.
Voleva sapere da lei se si stava preoccupando inutilmente, oppure c’era del vero nei suoi timori. Al tempo stesso però, in quel momento pensò che forse la ragazza le avrebbe risposto che era lei ad essere paranoica e basta, e forse per questa consapevolezza si riteneva anche fortunata ad aver trovato tutto chiuso al suo arrivo.
Arrivati a quel punto, non era neanche sicura che valesse la pena di andare a Palecity un altro giorno, si sarebbe dovuta solamente autoconvincersi che le sue erano paure infondante, almeno quella di una possibile invasione dei Grim.
Doveva convivere con questa consapevolezza e basta, in fondo quante probabilità c’erano che dei Grim giungessero nella Comunità?
Meno di zero!!


Dopo essere stata bocciata alla Scuola di Hokuto, Erza ha deciso di dedicarsi anima e corpo al suo nuovo lavoro di lottatrice nella gabbia del Crown Brothel, e nel frattempo Isabella ha convinto Emma, Ray e Norman ad unirsi al Concilio e Madara, dopo aver ottenuto il Rinnegan, ha spinto Itachi ad unirsi alla causa del Gran Maestro. Le fila del Concilio dei Sette si allargano sempre di più, fino a quanto si spingeranno le loro ambizioni?


Vi è piaciuto questo ventesimo Capitolo della fic prequel?
Questo Capitolo ha mandato avanti quanto iniziato con lo scorso Capitolo, ossia ha chiuso diverse sottotrame accennate nella storia principale e che non avevo ancora trattato all’interno di questa fic prequel…
Però posso già anticiparvi che dal prossimo si tornerà a parlare unicamente di un argomento, anche perché la vicenda sarà troppo lunga per unirla ad altre in un unico Capitolo, e per sapere di quale vicenda si tratti… leggete le note finali ;).
A livello di nuovi personaggi e nuove opere, non si è aggiunto nessuno di nuovo, e di conseguenza la lista rimane invariata come vedete qui sotto:

1) Mondo Reale:
- Lorenzo Ferraro (21 Anni);
- Danilo Ferraro (16 Anni);
- Jaqueline Fontaine (19 Anni, Deceduta);
- Boyce Lee (21 Anni, Deceduto);
- Leopold Jackson (47 Anni, Deceduto);
- Adolf Hitler (44 Anni);
- Franz Gurtner (61 Anni);
- Franz Von Papen (62 Anni, Deceduto).

2) Dragon Ball:
- Bulma Brief (46 Anni, Deceduta);
- Dr. Raichi (70 Anni);
- Bra (6 Anni);
- Trunks (19 Anni);
- Vegeta (42 Anni, Deceduto);
- Freezer (?? Anni);
- Son Goku (45 Anni).

3) Fullmetal Alchemist:
- Winry Rockbell (16 Anni);
- Maes Hughes (39 Anni, Deceduto);
- Envy (30 Anni);
- Alex Louise Armstrong (40 Anni);
- Roy Mustang (35 Anni);
- Riza Hawkeye (33 Anni).

4) Naruto:
- Naruto Uzumaki (20 Anni);
- Kushina Uzumaki (44 Anni, Deceduta);
- Maito Gai (50 Anni);
- Rock Lee (22 Anni);
- Hinata Hyuga (20 Anni);
- Madara Uchiha (40 Anni);
- Itachi Uchiha (24 Anni);
- Obito Uchiha (32 Anni, Deceduto).

5) Kingdom Hearts:
- Xigbar (47 Anni);
- Xehanort (41 Anni);
- Marluxia (40 Anni);
- Ansem (50 Anni, Deceduto).

6) One Piece:
- Nami (21 Anni);
- Franky (48 Anni);
- Roronoa Zoro (39 Anni);
- Donquijote Doflamingo (49 Anni).

7) Frozen – il Regno di Ghiaccio:
- Hans (29 Anni);
- Anna (17 Anni);
- Elsa (19 Anni).

8) Code Geass:
- Kallen Kozuki (19 Anni);
- Lelouch Lamperouge (19 Anni);
- Charlez Lamperouge (68 Anni, Deceduto);
- Nunnally Lamperouge (16 Anni),

9) Pokémon:
- Agatha (68 Anni);
- Giovanni (45 Anni);
- Madame Boss (50 Anni, Deceduta).

10) Universo Marvel:
- Steve Rogers / Capitan America (25 Anni);
- Johan Schmidt / Teschio Rosso (32 Anni);
- Abraham Erskine (62 Anni, Deceduto).

11) Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco:
- Shun di Andromeda (26 Anni);
- Seiya di Pegasus (26 Anni);
- Shiryu il Dragone (26 Anni);
- Saori Kido (28 Anni).

12) Fairy Tail:
- Lucy Heartfilia (17 Anni);
- Natsu Dragneel (17 Anni);
- Mirajane Strauss (30 Anni, Deceduta);
- Cana Alberona (24 Anni);
- Elfman Strauss (20 Anni, Solo Nominato, Deceduto);
- Erza Scarlett (21 Anni);
- Gildarst Clive (38 Anni, Deceduto).

13) Beyblade:
- Takao Kinomiya (13 Anni);
- Kai Hiwatari (13 Anni, Deceduto);
- Rei Kon (13 Anni);
- Max Mizuhara (13 Anni, Deceduto);
- Professor Kappa (13 Anni);
- Hilary Tachibana (13 Anni).

14) Medaka Box:
- Medaka Kurokami (18 Anni).

15) Highschool DxD:
- Issei Hyoudou (16 Anni).

16) Assassin’s Creed:
- Al Mualim (63 Anni);
- Altaïr Ibn-La'Ahad (32 Anni);
- Ezio Auditore (42 Anni).

17) Yu-Gi-Oh:
- Marik Ishtar (34 Anni, Deceduto);
- Yugi Muto (17 Anni);
- Ryou Bakura (36 Anni).

18) Claymore:
- Teresa (38 Anni);
- Claire (31 Anni).

19) Attacco dei Giganti:
- Eren Jaeger (14 Anni);
- Mikasa Ackermann (15 Anni).

20) Hokuto no Ken:
- Kenshiro (40 Anni);
- Raoul (41 Anni, Deceduto).

21) Kodocha:
- Rossana Smith (14 Anni);
- Heric Akito / Donquijote Homing (15 Anni).

22) Black Butler:
- Sebastian Michaelis (56 Anni).

23) Shingeki no Bahamut:
- Favaro Leone (45 Anni);
- Nina Drango (16 Anni).

24) Detective Conan:
- Shinichi Kudo (20 Anni);
- Heiji Hattori (20 Anni);
- Ran Mouri (20 Anni);
- Kazuha Toyama (20 Anni).

25) Pandora Hearts:
- Alice (15 Anni).

26) Le Cinque Leggende:
- Jack Frost (22 Anni).

27) Bleach:
- Ichigo Kurosaki (45 Anni, Deceduto).

28) Gravity Falls:
- Stan Pines (80 Anni, Deceduto).

29) Assassination Classroom:
- Irina Jelavic (46 Anni, Deceduta).

30) Death Note:
- L / Sherlock Holmes (36 Anni, Deceduto).

31) Bioshock:
- Frank Fontaine (36 Anni, Deceduto).

32) Alien:
- Xenomorfo / Alien (3 Anni).

33) Predator:
- Yajuta / Predator (3 Anni).

34) The Promised Neverland:
- Isabella (63 Anni);
- Emma (13 Anni);
- Ray (13 Anni);
- Norman (13 Anni).

35) I Simpson:
- Robert Underdunk Terwilliger “Telespalla Bob” (39 Anni).

Abbiate pazienza e tutti i pg mancanti saranno rivelati, ancora poco e li avrò presentati tutti ;).
Per quanto riguarda il Capitolo, nel pezzo che riguarda Erza potrete notare qualcosa di cui vi avevo parlato già nel primissimo Capitolo della fic prequel, non dico altro u.u XD ;).
Il pezzo all’Orfanotrofio Yuei invece era necessario per sottolineare un concetto che poi, più avanti, si rivelerà determinante nella caratterizzazione degli orfani, non aggiungo altro a causa degli spoiler, ma forse potreste già intuire a che cosa mi riferisco ;).
Il resto del Capitolo, come avete potuto vedere, è stato interamente dedicato alla famiglia Uchiha, in questo modo ho tappato tutti i buchi che mancavano riguardo alcuni dettagli su Madara ed Itachi ed anche la loro parte si può considerare chiusa quasi del tutto :).
Quasi perché manca ancora una piccola parte dedicata ad Itachi e che vedrete tra qualche Capitolo, e guardando la fic principale forse potete anche già intuire a che cosa mi riferisco ;).
Invece il pezzo finale l’ho dedicato sia alla cerimonia d’iniziazione dei Cavalieri dello Zodiaco che, soprattutto, all’introduzione di Nami!! Non l’avevo ancora mostrata nella fic prequel, ne sono consapevole, e così ne ho approfittato XD ;).
Credo di aver detto tutto quanto, di conseguenza vi ringrazio ancora tutti quanti per il vostro continuo supporto alle mie due fic finali, e ci risentiamo martedì 21 Luglio per il nuovo Capitolo della Fan Fiction prequel interamente dedicato ad una certa ragazza con i capelli rosa!! ;)
   
 
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