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Autore: Spensieratezza    24/06/2020    3 recensioni
Mi è sempre dispiaciuto quello che è successo ad Adam nella serie, nella mia storia avrà un destino felice invece, l'amore fraterno di Sam e Dean e anche un amore un po' diverso da Castiel :))
Ci saranno altre coppie, alcune che non vi aspettereste mai potrebbero nascere e ovviamente la mia immancabile ship.
Moltissimi personaggi subiranno un destino diverso rispetto al canon e anche quelli più malvagi avranno il loro lieto fine
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Quinta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La quinta stagione '
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Erano nella testa di Sam.
Luc si trovava nella gabbia.
“Ancora?? Ma dai! Sam non sai davvero essere più creativo di così?” chiese lui vedendo le pareti della gabbia, quell’alone luminescente rosso e nero.

“Lui forse no, ma IO Sì.” Disse una perfetta caricatura di Luc, tirando un laccio e facendo cadere Sam carponi.
“AHHH. NOOOO. Lasciami!! Maledetto.”
“Maledetto sì, dall’eternità, ma non ti sembra un po' eccessivo?” chiese Luc ma Sam non lo ascoltava, tutto preso dal cercare di togliersi i lacci e le funi che lo tenevano legato.
“LASCIALO ANDARE!”

“Oh, vuoi che lo lasci andare? Ti accontento!” disse il falso Lucifero e i lacci sparirono per lasciar il posto a Sam che si incatenava alla gabbia.
“Hai detto che lo lasciavi andare.”
“Non ho detto quale pezzo..” disse il falso Lucifero.

“Sam, ascoltami, sono io. Lucifero!”
Sam gemette.
“Non ne bastava uno? Perché ora due?”
No, no, Sam, sono io, sono reale.”
“Non ascoltarlo, Sam, niente è reale, eccetto la gabbia.”
“No, Dean..solo lui..è reale..”
Luc gli diede un ceffone.

“Magari questa sberla ti sembrerà più reale delle carezze che ti sta dando questa brutta fotocopia?? Come ti sembra eh??”
Sam era basito.
“Tu..chi sei?”
“Sono il vero, Sherlock! Sono venuto qui per riportarti indietro! Ma non posso fare nulla se non mi aiuti anche te. Devi volerlo SAM. Tuo fratello..è molto preoccupato.” Disse prendendogli il mento. “Dammi retta, Sam..se io volessi davvero giocare con te, non rimarrebbe niente del tuo corpo qui.”
Questo svegliò Sam.

“è tutta un’allucinazione..ci sono cascato un’altra volta.”
“Sia lodato D…ah no! questo non posso dirlo!”
“Mi dispiace tanto. Io non ne ho il controllo.” Ma in quel momento le funi che sostenevano le sue mani, si dissolsero. Sam guardò i suoi polsi con costernazione.
“Non ne hai potere eh? Sei più forte di quanto credi, devi solo scordarti di essere un imbecille e tutto andrà bene.”
“Grazie, Luc..” gli sorrise Sam.

Fece per prendergli la mano, ma il falso Lucifero li divise con un lampo.
“Non così in fretta, adorati!”
Luc guardò il falso Lucifero e poi Sam con indignazione.
“Hai detto che ora CI CREDI!”
“Non..non è colpa mia.”
Il falso Lucifero rise.

“Ogni volta che adduciamo come scusa che non è colpa nostra, un frammento dell’Universo muore nel mondo, non è vero, Sam?” roteò il pugno nell'aria e Sam si toccò la gola.
“Ahhh..ahhh..”
“SAM, NO, RESISTI.”

“È sempre colpa vostra! Se il vicino tratta male la moglie, è colpa vostra! Se il buco dell’ozono si restringe è colpa vostra, se i bambini africani muoiono di fame, è colpa vostra! Il mondo che siete ora, è colpa vostra!  La colpa dell’Uno ricade su TUTTI. TUTTO il genere umano, che è corrotto dall’alba dei Tempi.”
“No..cofff..non è così..gli sbagli di uno non fanno lo sbaglio di tutti..”
Lucifero strinse di più la presa su di lui.
“AHHHH..”

“Ma è stato quello che TUTTI voi avete predicato. IL VOSTRO PECCATO ERA IL MIO PECCATO. O non ricordi più la bibbia, Sam?”
“LUCIFERO! LASCIALO. LUI NON C’ENTRA!”

“Ma IO devo c’entrare sempre non è vero?  Tutto questo tempo a dare la colpa a ME, di tutto il male, corrotto che esiste su questo pianeta.  GUARDA, SAM, cosa sei miliardi di voi hanno fatto a questo pianeta e quanti di voi incolpano me per questo!”
“Luc..fa qualcosa..”

“COSA? Sei tu che devi sconfiggerlo, siamo nella tua testa!”
“L’ho fatto! Io l’ho sconfitto! Tocca a te adesso.”
“Ma che diavolo stai dicendo?”
“Non l’hai ancora capito?? Non siamo più nella mia testa! Siamo nella TUA!”
 
Fermo immagine su Lucifero a casa di Bobby che aveva la testa immobile e gli occhi vitrei.

“Lucifer.. ti ricordi quello che ha fatto Castiel per te?..quando cercava il Purgatorio con Crowley. Sei stato tu a rivelarmelo.”
“Non so di cosa stai parlando Sam, questo non è il momento.”
“Lucifer, tu non capisci.” Ripetè Sam.
Con la mente andò a quei giorni.
 
Erano i primi giorni che Lucifer stava a casa con Bobby. Aveva preso Dean e Sam e aveva parlato con loro in cortile.
 
“È venuto da ME, mi ha detto che grazie all'alleanza e al patto con Crowley, stava diventando più forte.. e che poteva portarmi via la sofferenza del mio vecchio ME. Non so come faceva ma lui riusciva a percepirla, semplicemente toccandomi un braccio.”
“Cosa gli dicesti?” chiese Dean.

“Gli dissi che non volevo saperne NIENTE, che quello che mi fece mio padre, bastava ed avanzava, che l’avevo perdonato, che non volevo altro. Ma lui disse…
“Come puoi dire che hai perdonato Dio, se non riesci neanche a perdonare te stesso?”
Castiel a quel punto gli toccò il braccio inaspettatamente, immobilizzandolo e sprigionando luce azzurra dagli occhi.
“Il ricordo di cosa hai passato, è con me ora. Ora sei davvero un uomo nuovo, fratello.”
“E suppongo che vorrai qualcosa in cambio.”
“Ti chiedo solo di non ostacolarmi. Io voglio soltanto..creare un mondo nuovo che renderà tutti felici.”
Luc aveva terminato il racconto ai fratelli.
“Figlio di puttana..” disse Dean dopo il racconto.

“Questo è quanto. Ve l’ho raccontato perché non volevo che pensaste che Castiel fosse MALVAGIO. Lui era BUONO. Era talmente buono da pensare di togliermi la sofferenza di secoli nella GABBIA, con tutti i problemi che aveva. E so che magari non significa nulla per voi, ma io..Se posso fare qualcosa, qualunque cosa, per ripagare il mio debito lo farò.”
“Tu non hai debiti, Lucifero. Non con lui. È questo che fanno i fratelli. Si proteggono l’un l'altro, e siamo contenti che finalmente l’abbiate capito. Ma comunque qualcosa puoi ancora fare.” Disse Sam.
 
 
 
 
“Quel giorno Castiel non ragionava, voleva solo fermarmi, crearmi delle allucinazioni, non penso che lui sapesse che quello che aveva tolto a te, era in qualche modo ancora presente..o che il tuo vecchio TE fosse ancora vivo da qualche parte..forse pensava di crearmi solo allucinazioni dell'inferno, non lo so..ma qualcosa è andato storto..ha trasferito quello che aveva tolto a TE, su di me. Solo che io non potevo fare niente contro quello, perchè non era un trauma davvero MIO ma TUO.” Disse Sam.
Luc sgranò gli occhi in realizzazione.
Lucifero prese a ridere sguaiatamente.

“Ci sei arrivato alla fine eh? Bravo Sam! " poi si volse verso Luc. "Sei diventato davvero uno smidollato. La larva umana è più intelligente di te.”

“Luc! Una parte di te, non riesce ancora a dimenticare la gabbia, il passato..” disse Sam.
“No, non è vero. Io l’ho dimenticato.”
“Non c’è niente di male..secoli nella gabbia..provano chiunque..anche il diavolo..”
“No..”
“Secoli nella gabbia..ma non era come se non ti fosse permesso muoverti non è vero?” diceva il falso Luc. “POTEVI. La gabbia è MENTALE. Puoi muoverti all'interno dell'inferno, se lo desideri, ma non puoi intervenire, non puoi uscire dall’inferno! Quale inferno peggiore di essere confinati in una lunga eterna gabbia, vedendo sempre le stesse cose?”
“Luc..”
“Magari sei impazzito, magari CREDI solo di essere fuggito, di esser perdonato, ma lo sai anche tu, che sei imperdonabile. Il tuo peccato è corrotto,  una sporcizia che non può essere lavata via.un male incurabile, “ e rise sguaiatamente."Papino avrebbe dovuto perdonare TE? Quando non perdona neanche loro???" urlò segnando Sam con il dito. " La creatura umana che tanto ama??? QUANTO – CAZZO – SEI ARROGANTE?”
Luc si sedette accasciandosi e Sam riuscì a trovare il modo di farlo alzare.
“Non devi ascoltarlo.”
“Mio padre..non può avermi perdonato..”
Sam lo schiaffeggiò.

“Se siamo riusciti a perdonarti NOI, PUÓ ESSERCI RIUSCITO LUI! NON È FORSE IL SIGNORE ONNIPOTENTE? A COSA CAZZO SERVE ESSERE ONNIPOTENTI SE NON RIESCI A PERDONARE I TUOI FIGLI??”
Luc riuscì infine a vederlo.
“Sam…”
“Tuo padre ti ama, Lucifero. Ma finora non poteva far niente per liberarti dall’odio che tu provi per te stesso. Sei tu che devi riuscire a perdonarti.
“P-perdonarmi? Ma io..”
“Ti sei fatto una famiglia, hai un bambino, un amore..degli amici..ma rinneghi quello che sei stato..e la tua parte oscura ti odia. È giunto il momento che tu ti perdoni.”
Luc si alzò e delle sfavillanti ali bianche si ersero dietro di lui. Ali da angelo.
 
Il falso Lucifero sembrò intimorito, ma poi riprese la sua baldanza.
“Le favole non ti aiuteranno a sconfiggermi. Tu vivi nel tuo mondo di favole, io nella realtà.” disse sfoggiando a quel punto delle ali NERE.

“Non sono io a vivere nelle favole, Lucifer, ma TU. UNA FAVOLA NERA.”
“Tu..come ti permetti..”
“Se sei diventato così..è per colpa MIA. Mi sono rinchiuso in un mondo fatto di carne bruciata, odio, dolore, sofferenza e fuoco. Il fuoco della dannazione, ma esiste un altro fuoco, quello dell’amore, della passione, del PERDONO.”

“Non avvicinarti..sei patetico..ma non lo vedi? Una famiglia. Un amore! Tutte cose che ti hanno reso così DEBOLE. Uno sciocco. Che ti hanno fatto cadere al mio cospetto. Ti senti così forte ma prima sei caduto davanti A ME.”
“È vero, sono caduto, come caddi secoli fa. Eppure sei tu quello che tremi ora davanti A ME.”
“Io..tremo sì..DI RABBIA..perchè quelle ali ERANO MIEEEEE. “
Cercò di colpirlo ma Luc si scansò.

“RIDAMMELLE. MALEDETTO. ERANO MIE. MIEEEEE. “
Luc si scansò ancora.
Lurido Verme. Ti farò a pezzi tu e il tuo amichetto, così tanto che mi implorerete pietààà!”
“No, Lucifer. È la mia pietà che conta adesso.”
“AAAAAAAAAAAAAAARRRRRGHHHHH.”
Luc si mise a volare per scansarlo ancora.

“Bello VOLARE EH?? Tra le nuvole. Nel cielo. Essere ammirati da stuoli di arcangeli, essere visto e venerato come il più bello. Io ERO COSì. E poi tutto mi è stato portato VIA. Le mie ali..sono diventare NERE.” disse Lucifero con gli occhi umidi ed era così struggente la sua malinconia e tristezza, da emozionare i due.
“Le tue ali sono state sempre bianche, Lucifer. Dovevano soltanto far cadere la sporcizia che era caduta sopra.”
“BUGIARDO!” cercò di colpirlo.

Lucifer lo bloccò da dietro, girandogli la testa.
“Guardale.”
“NO. Ti ammazzo., Ti ammazzerò.”
“Guarda le tue ali!” disse passando una mano su una delle sue ali.
Lucifer tremò sotto il suo tocco.
“Le ali di un angelo caduto..diventano nere. Ma rimangono sempre ALI..tremano al tocco di un altro angelo..riconoscono un loro fratello.

Le ali di Lucifer tremarono, una cascata di fuliggine cadde dalle ali, risplendendo di un bianco cupo.
“N. no..è un trucco..prima non era così..non era così..”
“È quello che si cela dietro l’illusione, Lucifer. L’amore e la bellezza. Un diamante che cade nel fango rimane sempre un diamante.”
“Io non sarò mai più un diamante..mai..mai più..sono un mostro..”
Gli occhi di Luc si appannarono.

“No, non lo sei. Sono stato io a fartelo credere. Io, che non riuscivo a perdonarmi. E per questo ho cercato di rifuggire il TUO ricordo. Il ricordo di ciò che eri, che ERAVAMO. Ti ho giudicato. Ti ho rinnegato, ti ho lasciato solo nella disperazione, perché ti odiavo. Volevo dimenticarmi che NON ERA TE che odiavo. Ma Chuck. Dio. Nostro padre. Per avermi abbandonato. Quando qualcuno ti dona un'altra possibilità, ti senti obbligato a perdonare, e lo fai anche quando non sei ancora pronto a farlo.. e io ho cercato di dimenticare, di perdonarlo..di dimenticare che l'ho odiato..ho cercato di scordare che ancora lo odiavo..e quindi ho preferito odiare TE.”
Lucifer lo guardò con rabbia.

“Mi sentivo migliore adesso. È lo sbaglio che condannavo agli umani. E ci sono cascato anche io. Credendo di essere migliore di te, ho finito per essere crudele, peggio forse. E ora però voglio dirti che io finalmente posso farlo. TI PERDONO. Perché posso. Perché voglio. Perché sono il DIAVOLO. Sono Lucifero e posso fare quello che voglio. ANCHE perdonare.”
 Avanzò verso di lui.
“Sta lontano! Sta lontano o ti farò del male!!”
Luc scosse la testa.

“Non ho più paura di te, Lucifer! Male? Ne hai fatto già a te stesso, troppo.”
“N-no. no.”
Luc finì per abbracciarlo e l’altro non si mosse.
Sam si commosse a distanza.
Il vecchio Lucifer, si aggrappò alle sue ali.
“Le ali..le ali..,avevo dimenticato..quanto..erano BELLE..” disse accarezzandole.

Una luce bianca si sprigionò tra i due, accecante e quando Sam riaprì gli occhi, vide che le ali di Lucifer erano tornate a essere bianche, splendenti come la luce, spazzando via quel bianco opaco di poco prima.
Il corno che aveva in fronte si trasformò in un grande terzo occhio.
La parete davanti diventò come uno specchio.
“Guarda, Lucifer, perché ora finalmente VEDI.” Disse Luc, mostrandogli il terzo occhio.

Lucifer si toccò il viso, commosso, lacrime che rigavano il suo viso.
“Grazie.” Disse, guardando lui e Sam.
Sam sorrise, avvicinandosi a lui.
“Perdonami, Sam.”
“L’ho già fatto.” Disse l’altro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice: ciaoooo. Avevate perso la speranza che aggiornassi questa storia vero??? LOOL
confesso che questo capitolo è stato abbastanza inaspettato anche per me, visto che l'idea era quella di seguire il canon e fare in modo che sì, Lucifer tentasse di salvare Sam, ma non ci riuscisse, restando intrappolato con lui, pensando a quel punto di essere malvagio, insomma, inglobandosi in quella stessa allucinazione..fino al salvataggio d Cas..ma poi mi sono innamorata di questa versione invece..anche perchè sarebbe stato un po' assurdo che Lucifer restasse intrappolato li fino a chissà quando xd spero non ci siano troppi errori ç_ç   
 
ps so bene che l'escamotage che ho trovato, di Cas che vuole alleviare la sofferenza di Luc..è un po' tirata per le righe LOL ma non ci posso fare niente..mi è venuta in mente e ho dovuto scriverla..e almeno Cas ha anche una buona ragione per cui è uscito anche fuori di testa xd
   
 
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