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Autore: AryaDream    25/06/2020    6 recensioni
Londra 1865
Pandora è la figlia di un nobile.
Rhadamanthys non fa parte di quel mondo sfarzoso, ma dal loro incontro può nascere qualcosa che va oltre la loro posizione sociale.
Genere: Mistero, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Garuda Aiacos, Pandora, Violate, Wyvern Rhadamanthys
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pandora & Rhadamanthys'
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Londra 1865
 
Era una mattina tranquilla, le prime luci dell’alba coloravano il cielo e rischiaravano i tetti grigi delle grandi case, un paesaggio incantevole, quasi magico, a tal punto da rapire letteralmente gli occhi. Il silenzio era totale. L’unico rumore, era il respiro caldo del vento, che soffiava sui pini facendoli oscillare dolcemente.
All'improvviso le grandi porte si aprirono e nella stanza entrò Lady Isabel, la figlia della governante della famiglia Heinstein e dama di compagnia dell'unica figlia del conte Albert Heinstein e di sua moglie Helena
- Contessina Pandora è tardi, ed oggi avete tantissimi impegni -
- Mi sto alzando - Risposa la giovane nobile. Intanto la giovane dama, prese a preparare tutto l'occorrente per aiutare la nobile e nonostante il suo ceto sociale alto erano amiche fin dall'infanzia.
- Posso vestirmi anche da sola- Disse Pandora, mentre vide altre domestiche entrare nella stanza e aiutarla a prepararsi.
- Non puoi essendo una nobile, altrimenti non noi non potremmo lavorare.- Concluse Isabel, mentre vide Pandora sbuffare.
Pandora era di sangue misto, suo padre era tedesco, mentre sua madre una nobile inglese. Si erano trasferiti da qualche anno nel palazzo appartenuto ai nonni materni, ma lei nonostante provenisse da una delle famiglie più prestigiose, odiava il suo stato di nobil donna.
Pandora era uno spirito libero, le piaceva leggere, fare lunghe passeggiate sia a piedi che a cavallo e in più accompagnava suo padre sia a pescare che a caccia, anche se evitava spesso di fargli uccidere dei poveri animali indifesi. Sua madre non voleva che praticasse hobby maschili, ma sua figlia era completamente diversa da tutte le ragazze nobili di quegli anni.
- Tutto bene, contessina?- La voce di Isabel, non fece scomporre la giovane nobile che rimaneva ferma davanti ad un grande specchio, mentre la sua amica le stava pettinando i lunghi capelli.
- Non chiamarmi contessina...Siamo cresciute insieme e sai che odio tutto questo-
- Mi dispiace Pandora, ma sai che quando ci sono le altre persone devo comportarmi diversamente -
In quel momento Pandora rimase in silenzio, fino a quando i suoi genitori non entrarono nella stanza che le comunicarono i suoi doveri e impegni.
Quella mattina sarebbe dovuta uscire per compre con Lady Violate, futura sposa di uno degli uomini più odiosi di tutta Londra, suo cugino Aiacos.
Pandora diede uno sguardo a Isabel, attraverso lo specchio e la dama di compagnia, sapeva perfettamente quanto la contessina, avrebbe voluto andare a cavallo, invece che andare in giro per le varie botique di Londra per comprare scarpe, vestiti e altro.
Lo stava facendo solo per i suoi genitori e i suoi zii a cui era legata.
Lady Violate era una fanciulla che proveniva da una famiglia, certo nobile, ma non così tanto conosciuta e potente e il matrimonio con Aiacos, era il modo più veloce per dare prestigio alla figlia.
Violate era andata subito molto d'accordo con Violate, anche lei amava poco la nobiltà, ma per sposarsi un tipo come suo cugino, doveva avere molta pazienza.
Aiacos era molto legato a Pandora, ma amava anche il suo stato di nobile per poter comandare chi era più debole.
Il sole era alto nel cielo e Pandora venne fatta salire sulla carrozza che l'avrebbe condotta nella villa sul lago dei suoi zii, dove ad attenderla, vi erano il fratello di sua madre, sua zia e i due promessi sposi.
Durante il tragitto Pandora, amava osservare fuori. Vi erano bellezze in quei luoghi che dovevano solamente essere esplorate e invece lei si trovava a dover andare andare in mezzo alla gente che le avrebbero solo fatto dei falsi sorrisi, solo perché lei era una Heinstein.
- Contessina siamo quasi arrivati nella residenza dei vostri zii - Pandora, non rispose alle parole del cocchiere, lei continuava ad osservare, fino a quando non varcarono il grande viale di alberi di ciliegio che conduceva all'entrata della villa.
Pandora giocava un ruolo fondamentale in quel matrimonio combinato e lo avevano capito tutti. Violate all'inizio si era rifiutata di sposare Aiacos più volte, ma durante una festa nel palazzo degli Heinstein, la giovane erede, era riuscita a conquistare Violate e diventarci amica. Erano stati i suoi genitori, insieme ai suoi zii e Aiacos a chiederle di convincere Violate a sposarlo, ma lei non stava facendo proprio nulla, aveva accettato quella richiesta assurda, solo per non dover sentire la sua famiglia.
Sbuffò non appena la carrozza si fermò, si stava preparando a scendere, stava aspettando come al solito che il cocchiere le aprisse la piccola porta, ma invece di trovarsi il viso di colui che l'aveva accompagnata si ritrovò Aiacos.
- Devi aiutarmi- Era davvero strano vedere suo cugino così preoccupato, di solito era sempre sicuro di se.
Le prese la mano e la fece scendere dalla carrozza e invece di entrare in casa, andarono a fare una passeggiata.
- Vuoi spiegarmi cosa ti prende? - Chiese Pandora con un espressione interrogativa.
- Tu sei una ragazza?-
- Grazie per averlo notato...Vieni alla questione-
- Ogni volta che sono vicino a Violate non riesco a dire una parola e come...-
- Perdi tutto il tuo essere odioso e arrogante?- Aiacos in quel momento prese ad osservare la cugina che stava ridendo.
- Aiutami Pandora...-
- Cosa avrò in cambio se ti aiuto?-
- Tutto quello che vuoi-
- Interessante...Se vuoi conquistarla comincia ad accompagnarci così potrai osservarla e capire cosa le piace e cosa no.- In quel preciso momento Aiacos si rese conto che sua cugina sarebbe stata la sua unica possibilità di conquistare Violate e i suoi consigli erano stati sempre preziosi, anche se lei lo considerava odioso e viziato.
- Va bene...-
Violate era rimasta sorpresa di vedere che Aiacos aveva deciso di accompagnarle, prese a guardare Pandora che ricambiò il suo sguardo con un sorriso.
Aiacos però si era fatto accompagnare da due uomini della servitù, ma era più delle guardie del corpo.
- Mi chiedo il motivo per cui hai fatto venire anche i tuoi "amichetti"- chiese Pandora rivolta a suo cugino. I due si trovavano dietro la carrozza pronti ad intervenire se il loro padrone o un membro della sua famiglia fosse stato attaccato.
- Possono rivelarsi utili.-
- Per me sono dei punti in meno in tuo favore.-
Solo Aiacos poteva capire le parole di Pandora.
 
Londra era una città ricca che poteva offrire molte opportunità, ma la città aveva anche un altro volto quello della povertà.
In quell'epoca molti quartieri erano da ritenersi pericolosi, ma questo a Rhadamanthys non importava.
Veniva da una famiglia povera e fin da piccolo, aveva imparato a cavarsela da solo.
Non aveva mai commesso nulla di illegale, anche perché non voleva far preoccupare sua madre che dopo la morte di suo padre si era preso cura di lui.
Ora che aveva diciannove anni era lui che si doveva occupare di lei, visto che da qualche mese non stava bene e le cure mediche costavano tantissimo ed erano solo destinate alle persone ricche.
Quel giorno però il destino aveva in servo per lui una sorpresa.
Si trovava al centro di Londra, precisamente a Trafalgar Square e le strade erano affollate di nobili. Era un buon luogo di passaggio.Come ogni mattina si trovava nel suo posticino e lustrava le scarpe per poche sterlina, ma a fine giornata riusciva a comprare del pane e le medicine per sua madre.
Rhadamanthys venne attirato da una carrozza dove scesero due fanciulle e un ragazzo, sicuramente nobili, seguiti da due strani individui che era lì per proteggerli.
Lui continuava a fare il suo lavoro, fino a quando Aiacos, non so avvicinò.
- Fai il tuo lavoro- Rhadamanthys prese a guardarlo e la voglia di prenderlo a pugni era tanto, ma si trattenne.
- Certo signore.- Cominciò con una pezza a lucidarle, mentre Pandora e Violate uscirono dal negozio. L'attenzione di Pandora, andò su uno dei due scagnozzi di Aiacos che misero una collana in una delle tasche di Rhadamanthys, senza che lui potesse accorgersene.
Anche Violate aveva visto, ma Pandora decise di aspettare e vedere l'evolversi della situazione.
Aiacos aveva organizzato tutto in modo da far colpo su Violate.
Nel giro di pochi minuti si scatenò l'inferno. Il povero ragazzo venne accusato e preso a calci e pugni, solo l'intervento delle due fanciulle, evitò il peggio.
- Aiacos ordina a questi due di togliersi dai piedi-
- Pandora questo ragazzo è un ladro...-
- Davvero un ladro? Io ho visto che uno di loro messo la collana nella tasca e non sono l'unica che lo ha visto.- Aiacos posò il suo sguardo verso Violate e capì che anche lei aveva visto tutto.
Pandora prese per il braccio Aiacos e lo porto poco distante.
- Così vuoi conquistarla? Devi cambiare il tuo atteggiamento e guarda cosa hai fatto? Quel ragazzo non aveva fatto nulla- Pandora era arrabbiata e Aiacos sapeva che se voleva il suo aiuto doveva ascoltarla.
- Mi hai promesso che avresti esaudito ogni mio desiderio...Bene eccolo porta quel ragazzo nel mio palazzo dove riceverà le cure e dovrai chiedergli scusa-
- Scusami Pandora...- Sua cugina era l'unica che riusciva a terrorizzato e farlo ragionare.
Il cocchiere aiutò il giovane ferito, ad entrare nella carrozza di Pandora, anche Violate decise di andare con la sua amica e lasciare Aiacos tornare da solo.
Una volta tornata nella residenza Heinstein, Pandora, fece portare il ragazzo in una delle stanze degli ospiti, ma prima di andare da lui, spiegò la situazione ai suoi genitori che compresero le parole della figlia.
Pandora sapeva che poteva avere la loro fiducia perché avevano sempre aiutato chi era in difficoltà.
Andò nella stanza dove vide quel ragazzo con il viso sanguinante e pieno di lividi.
Doveva aiutarlo e aspettare l'indomani che Aiacos la raggiungesse e facesse le sue scuse a quel misterioso ragazzo.



Note Autrice:
Mi mancava tantissimo scrivere sulla mia coppia che adoro. Mi ero presa una pausa da loro, ma alla fine era troppa la mancanza e alla fine eccomi qui con una piccola storia.
In realtà doveva essere una one-shot che poi si è trasformata in una mini long.
Ho voluto ambientare questa storia in una delle mie città preferite ovvero Londra, in un periodo storico dove i nobili era privilegiti, mentre i poveri erano sempre quelli che venivano messi da parte.
I nostri protagonisti fanno parte di due classi sociali completamente diverse.
Ringrazio la mia amica Nao Yoshikawa per avermi suggerito un prompt bellissimo.
Grazie a chi arriva fino a qui.
  
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