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Autore: loverrrr    26/06/2020    1 recensioni
Bella è una veterinaria, lavora insieme alla sua migliore amica Alice. Le sono sempre piaciuti gli animali, sin da quando era bambina.Per l'ennesima volta, Edward, fratello di Alice, le fa recapitare un bellissimo mazzo di rose rosse, ma...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Edward, Bella/Jacob
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
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Buona sera, o buongiorno se invece leggerete il capitolo domani mattina. Ci siamo raga, questo è l’ultimo capitolo di questa storia. Come mai finisce? Avrei potuto fare altri capitoli, però sarebbe stato un po' “inutile”, dato che ormai si era scoperto il famoso corteggiatore misterioso. Io ringrazio di cuore, ma davvero, ringrazio di cuore chiunque abbia letto questa storia, anche solo un capitolo o mezzo capitolo, chi l’ha messa nelle seguite, nei preferiti e chi l’ha recensita. Ormai penso che si sappia hahha, ho idee al quanto bizzarre riguardo le storie. Grazie davvero, soprattutto per i consigli che sono sempre ben accetti. Mi piace scrivere, ma anche migliorarmi. Grazie di cuore e buona lettura.
 

 
 
 
Pov Bella
 
Entro in studio e trovo mazzi di fiori sparsi ovunque. Sospiro quasi sbuffando. Un’altra volta, no! Credevo di essere stata chiara quella sera e credevo lo fosse stato anche Edward, ma a quanto sembra direi che Seth non ha capito, sempre che non sia stato Jacob o magari Mike. Chi può dirlo?! Ormai ho perso il conto di quanti corteggiatori ho. Le cose stavano andando così bene con Edward, e Jacob non era più fatto sentire – a parte suo padre per discutere dei loro vicini. Sento la porta aprirsi. «Se è uno scherzo, non è divertente», dico seccata.
«Nemmeno se fossi io?», mormora Edward.
Gli vado vicino. «Amore… Oddio scusami, io credevo fos…».
«Ogni mazzo di fiori rappresenta l’amore che provo per te e non è l’unico regalo», dice dolcemente.
Lo guardo confusa, ma al tempo sesso curiosa e felice. «Amore… ma io non ti ho regalato niente».
«Siamo stati a NY se ricordi? E poi mi ami, cosa posso desiderare di più?».
«È vero, ti amo. Ti amo tantissimo amore mio».
«Bella so che stiamo insieme da poco e probabilmente mi prenderai per matto», tira fuori una scatolina dalla giacca e si inginocchia. I miei occhi si fanno lucidi, il cuore accelera i battiti. Apre la scatolina, all'interno c’è un bellissimo anello con dei diamanti che luccicano tantissimo. «Ma ti amo immensamente e vorrei passare il resto della mia vita con te. Isabella Marie Swan, posso avere lo straordinario onore di diventare suo marito?», mormora con voce emozionata.
«Sì, mille volte si amore», rispondo commossa. Edward sorride emozionato, sfila l’anello ed io gli tendo la mano. Lo infila e l’attimo dopo ci stiamo baciando teneramente, tra un sorriso e un ti amo.
«Che sta succedendo?», domanda Alice sconcertata. «Non avrete mica intenzione di aprire una fiore ria?».
Ci giriamo e Edward mi stringe da dietro sorridendo. «Io e Bella ci sposiamo», le dice emozionato.
«Ragazzi ma è meraviglioso!», esulta Alice felice.
«Bella pensava fosse di nuovo Jacob, o Seth», racconta Edward ridacchiando.
«L’ho pensato davvero! Chiunque al mio posto lo avrebbe fatto», brontolo. «Scusa sono entrata e ho visto tutti questi mazzi di fiori. Per poco non mi è preso un colpo».
«Poi però hai scoperto che ero io e mi sei saltata addosso», racconta Edward.
Divento rossa come un peperone. «Amore cosa dici che non è vero?!», bofonchio. «Ma, sei stato molto romantico…», mormoro mentre mi giro, allungo il collo e lo bacio teneramente portando le mani tra i suoi morbidi capelli. Lui mi cinge i fianchi possessivamente. «Ti amo Bella…», mormora lasciando le labbra a pochi centimetri dalle mie.
«Ti amo Edward» e lo bacio di nuovo.
 
Sospiro preoccupata. È appena passato il postino con una busta ed io immagino anche chi siano: i vicini di Billy. Quei maledetti! Non riescono in nessun modo a capire che sono loro i colpevoli.
«Altre bollette?», domanda Alice.
«Credo sia una denuncia da parte dei vicini di Billy».
«Oh no! Mi dispiace tanto Bella».
«L’aveva detto Edward che l’avrebbero fatto prima o poi».
«Cosa vuoi fare?», chiede preoccupata.
«L’aprirò con Edward e poi andiamo dall’avvocato. Lui è l’unico che può aiutarci», dico posando la busta sul tavolo. Poso anche la borsa, mi sistemo, infilo il camice e inizio a lavorare. In pausa pranzo andrò da Edward, tanto dovevamo vederci e gli faccio vedere la lettera. Dovrò anche avvisare Billy. È giusto che sappia.
«Oh Bella, Alice… meno male che ci siete…», dice Mike preoccupato, entrando con una cagnolina ferita alla zampa sinistra.
E ti pareva che la ciliegina sulla torta doveva essere Mike. Bella stai calma. Mi dico. «Vieni Mike, fa vedere. Ma Tyler?», domando confusa.
«Oh lui è con Jessica», racconta, «lei è Ginger, la cagnolina di Jessica. Lei è rimasta a parlare con la polizia».
Sono a dir poco sorpresa di sentirgli pronunciare il nome di un’altra donna che non sia io. Gli vado vicino e vedo la cagnolina. «Cos’è successo?», chiedo.
«Jessica e Ginger stavano camminando, quando un’auto ha sbandato finendo sul marciapiede e Jess purtroppo non è riuscita a salvarla in tempo. Ma si riprenderà vero?».
«Certo che si riprenderà Mike, tranquillo».
«Sono venuto qui perché era l’unico veterinario vicino, povera Ginger e povera anche Jessica. Era così spaventata», dice preoccupato.
«Ginger, come sta la mia piccola Ginger?», domanda Jessica preoccupata entrando di corsa in studio.
«Jessica giusto?», chiede Alice. «Ginger starà benissimo non preoccuparti».
«Oh grazie al cielo! Grazie di cuore ragazze», dice sospirando. «Se non era per Mike non so come avrei fatto».
Mike diventa tutto rosso in viso. «Oh beh, io ho solo visto che eravate in pericolo e vi ho salvate».
Qualcosa mi dice che si stanno innamorando. «Non preoccuparti Jessica, la tua Ginger starà presto bene».
«Grazie, grazie di cuore».
 
«Bastardi!», dice Edward a denti stretti. «Vuoi vedere che siccome non ho rimosso l'articolo e la video news ci hanno denunciato?».
«Casomai “MI” hanno denunciata. Guarda tu stesso» e gli metto sotto gli occhi la lettera dell'avvocato. Edward la legge più volte. «Pazzesco!», esclama allibito. «Denunciarti insinuando che gli hai rovinato l'immagine e che sono sulla bocca di tutti per colpa tua».
«Cosa facciamo adesso?», chiedo spaventata.
«Primo, andiamo dall'avvocato e poi dobbiamo avvisare Billy prima che riescano a sbatterlo fuori di casa».
«Allora io avverto Billy e tu chiama l'avvocato».
«Ne usciremo fuori amore, te lo prometto», mi rassicura lasciando un bacio tra i miei capelli. Sospiro e avverto Billy chiamandolo. «Sì pronto?», risponde Jacob.
Sono due settimane che non ci sentiamo più ed io credevo non lo avrei più sentito, né visto. Lui sicuramente non si è fatto vivo per ovvi motivi, io non avevo e non ho alcun motivo per farmi sentire.
«Pronto?», ribadisce.
«Ah, ciao Jacob. Cercavo Billy, sai dove posso trovarlo?».
«Papà è impegnato al momento, però puoi dire a me».
«È arrivata una denuncia da parte dei vostri vicini e siete citati anche voi, o meglio, lo è Billy».
«La casa è l’unica cosa che abbiamo. È vero c’è il market, ma l’altro 50% è di suo fratello. Se ci mandano fuori siamo rovinati Bella. Dove andremo a dormire?», dice preoccupato.
«Edward adesso è al telefono con l’avvocato e sicuramente entro domani avremo un appuntamento», lo rassicuro.
«Appena ti fa sapere qualcosa richiama. Io cerco di rintracciare papà».
«D’accordo» riaggancio e cerco di capire dalla conversazione che Edward sta avendo con l'avvocato, cosa possiamo. Sono preoccupata, non solo per me, Edward. A dire la verità mi preoccupa molto anche Billy.
«No d'accordo, domani alle 16 va benissimo e grazie ancora per la tua disponibilità».
«Allora? Cosa dice l'avvocato?», domando preoccupata.
«Ci aspetta domani alle 16.00, ma l’ho sentito molto sereno. Mi ha detto che la loro denuncia non è valida in quanto hanno commesso un reato», dice Edward. «Billy cosa dice?».
«A dire il… vero ha risposto Jacob», racconto, «Billy non c’era, però mi ha detto che lo rintracciava».
«Stai bene amore?», domanda in un sussurro, preoccupato.
«Non mi aspettavo che rispondesse lui, ma sto bene amore» lo rassicuro.
«Vieni qui…», mormora attirandomi a sé. Poso la testa sul suo petto e sospiro chiudendo gli occhi. «Andrà tutto bene amore» mi rassicura.
«Mi fido di te amore», mugolo.
Edward lascia un bacio tra i miei capelli. «L'avvocato ci aiuterà a risolvere la questione e anche Billy ne verrà fuori».
«Sono così preoccupata. Se la loro denuncia va in porto ci vai di mezzo anche tu, Billy inoltre perderà la casa e…», mormoro spaventata.
Edward afferra il mio viso tra le mani, apro gli occhi perdendomi nel suo bellissimo viso. Mi basta guardarlo una sola volta per sentirmi al sicuro.
«Non succederà nulla di tutto ciò amore mio, non permetterò che loro la abbiano vinta», mi rassicura accarezzandomi delicatamente il viso.
«Ho così tanta paura…», mormoro preoccupata.
Edward mi stringe a sé. «Andrà tutto bene tesoro», sussurra.
«Mi fido di te amore» e sospiro.
 
*Un mese dopo*
 
«Allora?», domanda Alice spazientita.
«Non lo so…», dico confusa.
Sono più di dieci minuti che continuo a fissarmi allo specchio senza uscire. Il vestito è meraviglioso, solo che non so se sia quello giusto. Voglio un vestito che mi faccia sentire: “Questo è quello giusto!”, non so se mi spiego e finora nessuno mi ha dato questa sensazione.
«Bella…», mi rimprovera, «è il decimo vestito da sposa che ti provi e il negozio sta per chiudere».
«E io non sono ancora sicura. Mi piace, non dico di no, però…».
«Però?».
«Però voglio trovare quello perfetto, quello che una volta indossato farà impazzire anche Edward».
«Mio fratello è già pazzo di te. Almeno posso vedere come ti sta?», domanda curiosa.
«Ok d’accordo, ma se sto male, voglio saperlo» ed esco timidamente dal camerino.
«Oh mamma…», esclama.
«Lo sapevo!», esclamo scoraggiata.
«Bella, ma stai una favola! Questo vestito è divino e ti sta benissimo».
«Tu dici Alice?».
«Assolutamente sì!».
«La sua amica ha ragione, questo vestito le dona molto», dice la commessa.
«Facciamo così, ci penso e domani vi faccio sapere».
Alice sospira. Mi starà odiando in questo momento, ho fatto così anche ieri e due giorni fa, ma non voglio fare un acquisto affrettato di cui potrei pentirmene. Come tolgo il vestito inizio a respirare. Rimetto i miei abiti, ringraziamo di nuovo la gentilissima commessa e andiamo a pranzo.
«Io punterei su quel vestito, ti stava una favola».
Ridacchio. «L’hai detto anche ieri e l’altro ieri», faccio notare. «Alice so che ti rompo e magari sarai anche scocciata, ma ci tengo molto al vestito».
«Lo so, e tal proposito ho già io la soluzione».
La guardo stupita. «Hai già la soluzione?!».
«In questi giorni ho parlato con tua mamma ed Esme, e conoscendoti abbiamo subito pensato che sicuramente ti sarebbe piaciuto».
«Non dirmi che hai già il mio vestito da sposa», esulto esterrefatta.
«Circa…».
«O mio Dio, Alice! Voglio vederlo!».
«Dopo pranzo ti porto da me e così lo vedi, ma sicuramente ti piacerà».
«E di chi è? Dove l’hai preso? Quanto hai speso, ti devo dare i soldi», dico tutto d’un fiato.
«Sono o non sono la damigella d’onore? Vedrai, ne andrai matta e farai impazzire anche Edward».
Dio, non vedo l’ora di vederlo. Alice mi ha messo troppa curiosità che non riesco nemmeno a finire il pranzo obbligandola ad andare subito da lei per vederlo. In macchina non faccio altro che ringraziarla e ripetere quanto sia eccitata ed emozionata.
«Tua mamma voleva darmi il suo, le sarebbe piaciuto molto che lo indossassi, ma tra i vari traslochi e Phil non si ricorda dove sia finito, ma…» e va in camera sua, tornando qualche istante dopo con un bellissimo vestito di pizzo bianco. Dire che è bellissimo, è dire poco. «Esme l’ha conservato e dato che io non sono proprio il tipo da “matrimonio”, vuole che lo prenda tu. Dopotutto sei di famiglia Bella».
Ho le lacrime agli occhi. «Io… non so cosa dire… è bellissimo, io… non posso accettare».
«Bella… Esme ci tiene così tanto e immagina quando lo vedrà anche Edward».
«Fatti abbracciare» e le salto addosso abbracciandola forte, forte. «Ti voglio bene Alice».
«Anche io Bella».
 
*Un anno dopo*
 
Entro in casa e i miei due cucciolini corrono verso di me abbaiando. Che cuccioli! Seppure Angel non sia più un cucciolo, per me lo sarà sempre. Gli faccio un po' di coccole, nel frattempo sopraggiunge Edward che nemmeno leva il cappotto e si china con me a fare le coccole ai nostri bellissimi amori. Sposto lo sguardo sull’anulare della sua mano sinistra e sorrido felice. Ancora non ci credo che siamo sposati. È stata una cerimonia meravigliosa, era tutto esattamente come lo volevamo noi, semplice ma al tempo stesso elegante e raffinato. Alice ci ha dato una grande mano insieme a mia madre ed Esme, è stata molto più di una damigella d’onore; una sorella, sì, una sorella e una grande amica che ha assecondato ogni nostro desiderio senza mai sbuffare. Tra gli invitati del matrimonio, oltre che tutta la redazione, le nostre famiglie e qualche amico di entrambi, è venuto anche Mike insieme a Jessica. Ricordate di Ginger? Se non l’avesse mai salvata, non si sarebbero mai innamorati. Ad oggi convivono in una casetta davvero deliziosa e io sono diventata molto amica di Jessica.
«Oh!», esclamo mentre cado a terra per colpa di Teddy che mi è venuto addosso. Scoppio a ridere seguita da Edward.
Avremmo voluto invitare anche Billy insieme a Jacob, ma non abitano più qui. Dopo che siamo andati dall’avvocato – il giorno successivo a quello in cui avevo ricevuto la lettera dei vicini – che alla fine si era rivelata una denuncia, e dopo aver spedito una contro denuncia, abbiamo aspettato qualche settimana e ciò che ci aveva detto l’avvocato si è rivelato essere vero: l’avvocato sapeva che se avessimo spedito una contro denuncia fatta bene, non come la loro denuncia, fatta da un avvocato di poco conto, loro avrebbero ritirato le accuse e così è stato. Nemmeno una settimana e già avevamo le scuse. È stato un gran successo, specie per Billy che non ha dovuto lasciare casa. La sera stessa che lo abbiamo saputo, siamo andati tutti a cena fuori ed è venuto anche Jacob. Non ci siamo parlati molto e col passare dei giorni, poi delle settimane e dei mesi, ci siamo sentiti sempre di meno, con Billy intendo. Al momento degli inviti volevamo mandargliene uno anche a loro, ma quando ho chiamato Billy mi ha raccontato che non vivono più qui. Si sono trasferiti a Phoenix e l’altra metà del negozio l’ha venduta al fratello, padre di Seth. In realtà non è proprio un “fratello”, cioè si lo è, ma solo da parte di madre. Un fratellastro ecco. Così, li abbiamo persi di vista, ma quando posso gli mando sempre foto di Angel.
Resto a terra e Edward si stende al mio fianco. Ci guardiamo dritto negli occhi sorridendo, ma non faccio in tempo a baciarlo che Angel gli lecca la faccia. Ora sono è lui ridere prima di me. «Angel, cucciolo dai…», dice ridendo.
«Sei così buffo Edward», dico ridendo.
«Ma senti un po' chi parla», brontola tra una risata e l’altra.
Teddy abbaia ed Angel gli va vicino. Sto per alzarmi, ma Edward m’attira a sé portando le mani sui miei fianchi e ci scambiamo un lungo bacio. Porto le mani dietro al suo collo, poi inizio ad accarezzargli i capelli, dalla base alla punta.
«Sono così felice Edward… e devo tutto a te, ti amo», sussurro con voce roca, guardandolo dritto negli occhi.
«Anch’io ti amo Bella, così come amo e amerò sempre Angel e Teddy», sussurra, «siete la mia vita» e le nostre labbra si uniscono ancora, in un bacio molto dolce, tenero e pieno d’amore, che diventa ben presto carico di passione e desiderio.
 
The end.
 
   
 
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