Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Nimako    13/08/2009    1 recensioni
Strinsi i pugni ma tutto quello che riuscii a pensare fu un silenzioso urlo. Come poteva la gente rimanere così insesibile davanti a tutto quello che mi stava accadendo?[...]
La gente cominciava a domandarsi se non fossi pazza, del resto una ragazza che era sempre stata spensierata, allegra e felice non sarebbe certo passata inosservata con un cambiamento d'umore del genere. Mi infilai il pigiama e tornai a letto, sperando di trovare conforto almeno nel tepore delle coperte.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ragazze sono tornata dalle vacanze, per questo la lunghissima assenza e il ritardo nell'aggiornare =) Ma adesso sono qui, quindi posto per il voi il prossimo capitolo.
Sperando che anche questo possa piacervi ^w^




Winter Season
-Non tutto è come sembra-



Capitolo Terzo.
-Non sappiamo quello che ha innescato questo genere di reazioni a sua figlia, ora si è stabilizzata, ma vorremmo tenerla sottocontrollo questa notte, per sicurezza-
Mia madre annuì
-Capisco, domani potrà tornare a casa?-
-Tutto dipende da stanotte, ovviamente non si deve preoccupare, c'è un'infermiera che andrà a visitarla ogni due ore-
Sorrise solo per fare un favore al medico e se ne andò.
Inuyasha era accanto al mio letto, io ero incoscente.
Fu dopo poco che mi resi conto di trovarmi ad osservare tutto quanto.
Lo stato di incoscienza mi aveva portato al poter osservare quello che succedeva dall'esterno, come se fossi uno spettatore invisibile delle vicende. Ed era strano, cavolo se era strano. Appena mi resi conto di quello che stava accadendo si fece buio, e poi il nulla.



Aprii gli occhi, sbattendo le palpebre un paio di volte. Notai una chioma argentea accanto a me. Fuori era completamente buio.
-Sesshomaru?- domandai in un moto di speranza. Avevo la vista annebbiata. Non riuscivo a distinguere bene le sagome.
Sentii una mano accarezzarmi i capelli.
-No Rin, sono io-
Inuyasha, come potevo solo immaginare che potesse essere lui?
Mi sentii morire dentro, mentre mi si formava un groppo in gola e gli occhi mi si riempivano di lacrime. Lo volevo li, accanto a me. Invece non potevo, non avevo idea di dove fosse ora che non c'era più. Avrei voluto morire. Avrei preferito morire anche io quella volta, adesso non starei così.
-Ehi Rin, calmati- Inuyasha continuava ad accarezzarmi la testa, a parlarmi, cercando di confortarmi, anche se sapeva che era tutto inutile.
Passarono le ore, e fui certa che mentre facevo finta di dormire, se ne fosse andato.
Riaprii gli occhi.
Ero da sola.
Al buio.
Fui presa da uno strano senso di panico.
Ero sola, completamente.
Una flebo mi stava nutrendo di tutto quello che non avevo mangiato sino a quel momento. Non volevo.
Guardai la cannuccia. Non so con quale coraggio lo feci, ma la strappai di netto, staccandomela dal braccio.
Mi girò la testa non appena vidi un pò di sangue uscire dalla piccola ferita che mi ero procurata. Un infermiera entrò, seguita da due medici.
Mi sentii prendere per le spalle e sbattere contro il letto mentre la ragazza bionda stava cambiando l'agocanula della flebo.
Mi dimenvano, non volevo saperne, perchè non mi lasciavano morire in pace?
Forse sopraffatta dalla stanchezza, forse per il sedativo che mi era stato somministrato mi riaddormentai. E questa volta non mi svegliai fino al mattino successivo.









Fu così che venni a conoscienza del fatto che i medici ritennero opprtuno tenermi sotto osservazione ancora per qualche giorno, almeno finchè non mi fossi ristabilizzata per quanto riguardava l'alimentazione. Quel pomeriggio Kagome mi fece una visita insieme a Sango. Inuyasha arrivò più tardi, la sera. E questa volta non si mosse fino al giorno dopo.
Ero magra.
Ero ritenuta sottopeso.
Ero strana.
Ero sempre più lunatica.
Ero diversa.
Molto diversa dalla Rin allegra e vivace di un tempo.
Tre giorni più tardi venne a trovarmi una psicologa, e quel giorno, fu il peggiore di tutti.




-Allora, tu sei Rin?- sorrise, cercando di tranquillizzarmi.
-Si- la mia voce fu poco più di un sussurro.
Cominciò a domandarmi della mia vita, di quale fossero le mie passioni.
Non ero stupida, sapevo perfettamente che voleva arrivare al giorno dell'incidente.
E così fece.
Mi stava raccontando perfettamente la vicenda, nei minimi particolari.
Un senso di nausea si impssessò di me, vomitai per terra, accanto al letto.
Urlai e piansi.
E fu in quel momento che nell'angolo sulla sinistra lo vidi, mentre mi guardava con i suoi occhi ambrati. Le mani perfette e i capelli ordinati.
Questa volta ero sicura.
Quello non era Inuyasha.















Capitolo corto, scusate >___< Il prossimo sarà più lungo.
So che è stato un gran casino questo, e me ne dispiaccio. Ma volevo rendere la permanenza in ospedale una specie di caos. Scusate xD
Vi voglio bene ragazze, recensioni eh? Ci conto xD
Baci.
Nimako.
  
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