Giorno 3: Conchiglie
Teneva i piedi affondati nella sabbia calda.
I granelli sottili le solleticavano le dita, provocandole brividi improvvisi che correvano lungo la schiena.
Con la mano sinistra, tenuta premuta vicino all’orecchio, sosteneva una grossa conchiglia tutta arricciata.
«Lo senti il mare?»
Sorrise e cercò con lo sguardo il suo interlocutore.
«Come fai a dire che sia rimasto impresso nella conchiglia e che non sia semplicemente la distesa d’acqua davanti a noi a fare rumore?».
Takagi arrossì, scostando lo sguardo e Sato poggiò il capo contro la sua spalla restando a rimirare il sole che si alzava al di là degli scogli.
Teneva i piedi affondati nella sabbia calda.
I granelli sottili le solleticavano le dita, provocandole brividi improvvisi che correvano lungo la schiena.
Con la mano sinistra, tenuta premuta vicino all’orecchio, sosteneva una grossa conchiglia tutta arricciata.
«Lo senti il mare?»
Sorrise e cercò con lo sguardo il suo interlocutore.
«Come fai a dire che sia rimasto impresso nella conchiglia e che non sia semplicemente la distesa d’acqua davanti a noi a fare rumore?».
Takagi arrossì, scostando lo sguardo e Sato poggiò il capo contro la sua spalla restando a rimirare il sole che si alzava al di là degli scogli.
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