Videogiochi > Mystic Messenger
Segui la storia  |       
Autore: Stillintoyou    03/07/2020    0 recensioni
Niente, in quella casa, era mio.
Mi misi lentamente seduta, e, sempre lentamente, mi spostai di lato, pronta a scendere, ma la vibrazione sul comodino attirò la mia attenzione.
Okay, forse c'era una cosa di mio: il cellulare.
Era poggiato sulla superficie, e la schermata era accesa.
‹‹ Uhm? ››
Lo presi, incuriosita, e notai subito che quella schermata era come una sorta di... applicazione.
C'era una notifica nella sezione Chat, così premetti e subito si aprì.
In alto c'erano i nomi dei partecipanti, ma nessuno di questi mi ricordava qualcosa.
Zen, Jaehee, Yoosung, Jumin, 707.
Un fiume di messaggi fu l'unica cosa che riuscii a vedere. Ero troppo confusa per capire qualcosa.
Parlavano di... qualcosa.
Non riuscii a capire l'argomento trattato, ma notai che uno di loro era stato accusato di egocentrismo, qualcuno si chiamava come la regina d'Inghilterra, poi meme, meme, meme.
‹‹ Che diavolo..? ›› non capivo ‹‹ okay. Come si esce dalla chat? sarà uno di quei gruppo whatsapp molesti... ›› borbottai, e proprio quando stavo per cominciare a cercare il modo di abbandonate la chat, uno di loro, 707, si accorse della mia presenza. Accusandomi di essere un hacker.
Sul serio?
Genere: Fluff, Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jumin Han, Nuovo personaggio, Unknown, V
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chiaramente, non potevo fare la maleducata e non rispondere alla chiamata.

Quindi...

‹‹ Pronto? ›› quasi sussurrai, terrorizzata dalla sola idea che Haruka potesse sentire anche una delle mie parole.

‹‹ Scusa, ma dati i messaggi e la situazione, ho preferito chiamare. Jaehee mi ha spiegato bene o male la situazione ›› la sua voce era apparentemente calma, ma il tono era forzato, le parole parecchio marcate... e tutto questo, infatti, tradiva quell'apparenza. O forse era solo una mia sensazione.

‹‹ beh... tutto sommato, forse hai fatto bene... solo che non voglio che lei senta ››

‹‹ Sussurra. È uscita dal bagno? ››

‹‹ No, non ancora. Ma alla fine ha aperto e mi ha risposta parecchio male. Quindi... non so, non capisco... non mi pare che sia successo qualcosa di particolare in chat, no? ››

‹‹ Non in mia presenza ›› sospirò, in modo parecchio frustrato oltretutto. Ebbi la sensazione di stargli dando un problema in più. Anzi, a dire il vero, era certamente così. D'altronde, a quando Jaehee aveva lasciato capire poco fa, Jumin non se la passava tanto bene ‹‹ hai controllato le chat precedenti? ››

‹‹ Leggo sempre tutto, e, come ho detto prima... non mi pare di aver notato niente di strano, fino a poco fa. Per questo ho chiesto a te... magari tu sapevi qualcosa in più ››

‹‹ No, non so e non ho notato niente. A dire il vero, sono particolarmente incuriosito da questo suo improvviso comportamento. Con me non si comporta in modo bizzarro, ma anzi... si comporta in modo normale. Anche fuori dalla chat. ››

Corrugai la fronte ‹‹ Uhm? In che senso “fuori dalla chat”? ››

‹‹ Tramite messaggio ›› rispose, quasi con noncuranza della cosa. E lo diceva così? Si sentivano anche fuori dalla chat, e nessuno mi aveva detto niente?

‹‹ Vi state sentendo fuori dalla chatroom? E da quando? ›› quasi mi mangiai le parole dalla rapidità con la quale le pronunciai. Non che la cosa mi desse fastidio o altro, ma era strano che Haruka mi stesse nascondendo una cosa del genere.

‹‹ Beh... messaggiamo da quando Elizabeth the 3rd è stata a casa vostra, quindi... ››

‹‹ Quindi da ieri ›› terminai la frase per lui, poggiandomi una mano sotto il mento ‹‹ e di che avete parlato? ››

‹‹ Elizabeth the 3rd ››, scontato, ‹‹ e dei suoi doveri in quanto cat sitter. Poi del più e del meno... niente di particolare, come puoi ben immaginare. In tutta onestà, l'unica cosa che ho notato, è che sembra essersi calmata... non so se mi sono spiegato. In ogni caso, deve essere merito di Elizabeth the 3rd. L'ho sempre detto che ha poteri curativi, e questo ne è la prova ››.

Non avevo niente da ridire al riguardo, perché era qualcosa di probabile.

Non che Elizabeth avesse poteri curativi, ma che Haruka si fosse calmata.... con Jumin, almeno. D'altronde aveva ottenuto le sue attenzioni, ed ora messaggiavano al di fuori della chat comune. Era una cosa positiva per lei, quindi... un suo cambiamento era totalmente fattibile e probabile.

Però, la cosa che mi sconvolgeva di più, era il fatto che avesse tenuto questo silenzio con me. Sentii come se qualcuno mi avesse tirato un pugno nella bocca dello stomaco.

‹‹ Già ›› sussurrai, dopo aver notato di aver tenuto il silenzio per fin troppo tempo.

‹‹ Ad ogni modo, come ho detto prima, non so come aiutarti ›› disse, poi lo sentii sospirare.

Eravamo (ero) in un vicolo cieco. Non sapevo seriamente dove sbattere la testa, e mi ritrovai di nuovo a brancolare nel buio. Se neanche Jumin sapeva darmi una risposta a quel problema, allora a chi potevo chiedere?

Luciel, forse? Potevo chiedergli di hackerare il telefono della mia amica?

Nel momento in cui cominciai a pensare a quella opzione, io stessa mi resi conto che sicuramente era una pessima idea.

Ovviamente Haruka si sarebbe arrabbiata un sacco, e tenerle il segreto mi sarebbe risultato comunque troppo difficile.

Ed oltretutto avrei avuto i sensi di colpa, perché si tratterebbe comunque di invasione della privacy.

Sospirai, allora, e ragionai. Attraverso il telefono si sentii il rumore di carta accartocciata.

Probabilmente Jumin stava lavorando mentre era al telefono con me.

‹‹ Jumin, se sei impegnato attacco la chiamata... non è un problema ››

‹‹ No, non preoccuparti. Non mi disturbi. Sei piuttosto silenziosa, ed io sono capacissimo di fare tre cose contemporaneamente ››

‹‹ Tre? ››

‹‹ Sì, tre ›› diede un finto colpo di tosse ‹‹ quattro, ora. Perché a breve mi verserò un goccio di vino, mente parlo con te, controllo qualche documento qua e la e fisso la chat con Haruka ››

‹‹ Oh... ›› poi, quasi come un lampo di fulmine, mi venne in mente una domanda che potevo fargli, riguardo, appunto, la chat con Haruka ‹‹ senti... dato che vi state sentendo anche al di fuori della chatroom... per caso hai parlato di altre donne? ›› provai a chiedere. Ormai stavo esaurendo le carte in tavola

‹‹ No. Non è nel mio interesse. Esagerando, mi è capitato di elogiare il tuo lavoro come coordinatrice del party. Ammiro la tua dedizione nel compito che ti è stato assegnato, e credo di avertelo anche già fatto presente. A questo proposito.... sento cielo, dov'è il tasto del vivavoce in questo affare... Okay, trovato. Ora mi sentirai un po' distante, sto poggiando il telefono sulla scrivania ›› poggiandolo? Dal fracasso che sentii per un attimo, sembrava piuttosto che gli fosse caduto dal terzo piano ‹‹ sei ancora sicura di non voler diventare la mia assistente? Una persona così paziente, dedita al lavoro e disponibile sarebbe una risorsa a dir poco preziosa per la nostra compagnia ››

mi venne quasi da balbettare ‹‹ ehm... grazie per i complimenti... ma anche Jaehee è come me... quindi... ››

‹‹ Beh, Anju, questo è vero, ma è anche vero che due assistenti sono meglio di una. La tua assunzione non implicherebbe il licenziamento dell'assistente Kang e – ›› Jumin venne interrotto da quello che sembrava essere il rumore di una porta che si aprì all'improvviso.

Dal suo sospiro pesante, non sembrava essere molto contento di quella interruzione.

‹‹ Mi scusi se la interrompo così, Mr. Han, ma è importante e la linea telefonica è impegnata da... lei. Ma... sta usando il vivavoce? ›› la voce era presumibilmente quella di Jaehee

‹‹ Sì. Che succede, assistente Kang? Spero che sia qualcosa di importante, dato che è al corrente della situazione ››

‹‹ Sì... mi scusi ancora, ma ha chiamato suo padre e ha chiesto di lei. Io ho provato a spiegare che avevamo un urgenza, ma insiste perché lei risponda al telefono ed ora è in attesa. Vuole che gli dica qualcosa? Ma ammetto di essere certa che qualsiasi cosa gli dirò, lui non ascolterà e vorrà comunque parlarle... ››

Jumin emise quello che sembrò essere uno sbuffo ancora più scocciato del suo tono di voce ‹‹ Ha spiegato il motivo della chiamata? ››

‹‹ Sì. Ha detto che si tratta del pranzo accordato già da qualche giorno ››

‹‹ Pranzo? ›› si sentii chiaramente il tono sorpreso

‹‹ Sì, Mr. Han ››

‹‹ … mi ero scordato di questo appuntamento ››

Pranzo? Era già così tardi?

Alzai lo sguardo verso il piccolo orologio appeso al muro, e... non era tardi. Era più che tardi, e a dire il vero l'ora del pranzo era passata da un bel po'.

La cosa buffa era che non avevo nemmeno così tanta fame.

Non era comunque l'unica, lì, a non aver mangiato.

Forse era il caso di mettersi a cucinare qualcosina, sia per lei che per Haruka. Prima o poi sarebbe uscita da quel dannato bagno.

‹‹ Vuole che gli dica che è stato posticipato? Posso inventarmi una riunione urgente per via del calo delle vendite ››

‹‹ Sa che non abbiamo di questi problemi, quindi no. Digli che lo richiamerò a breve, ma che ora non ho intenzione di rispondere al telefono perché sto finendo qualche pratica ››

‹‹ Come desidera, Mr. Han ›› e la porta, apparentemente, si richiuse.

Jumin sbuffò. Lo sentii piuttosto vicino, quindi, presumibilmente, aveva tolto il vivavoce.

Non sembrava per niente contento, ma non volevo entrare troppo nei dettagli... così come, però, non volevo sembrare totalmente insofferente alla cosa.

‹‹ Tutto okay? ›› domandai, con un tono di voce basso. Ero piuttosto insicura anche nel chiederglielo, sapendo che Jumin non era il genere di persona che amava parlare dei fatti propri.

‹‹ Ad essere sincero, no. Non mi piace andare a pranzo con mio padre e le sue “nuove fidanzate” ››

nuove fidanzante?

Trattenni il respiro per qualche attimo, e ricordai la questione “problemi di Jumin”, accennata da Jaehee. Probabilmente si trattava di questo.

E Haruka, magari, non aveva preso molto bene la situazione stressante di Jumin.

Perché, sì, anche se non aveva ancora parlato di stress, era palese che la cosa non lo facesse saltare di gioia.

‹‹ E oltretutto ›› riprese ‹‹ vuole che anche io mi sistemi al più presto. È preoccupato perché mi vede sempre a lavoro e non mi vedo con nessuna donna al di fuori dell'assistente Kang. Per un buon periodo di tempo ha sospettato che tra noi due ci fosse una tresca amorosa, ma non sa che odio sentire la sua voce al di fuori del lavoro ›› sbuffò ‹‹ ha detto di aver avuto un idea, ma non mi ha detto di che tipo e onestamente non voglio nemmeno saperlo. Comunque, lasciamo stare ›› e sbuffò di nuovo ‹‹ è meglio se mi affretto a sistemarmi e prepararmi per questo “magnifico” incontro ››

troppe informazioni in poco tempo, ma che mi fecero capire tutto. Purtroppo, aggiungerei.

Se i miei sospetti erano giusti, allora avevo appena trovato il motivo di quel comportamento.

Ma era ovvio, no? ‹‹ Aspetta! ›› dissi rapidamente, prima che lui potesse parlare di nuovo e chiudere la chiamata ‹‹ hai parlato con Haruka di questa cosa che ti ha detto? ››

‹‹ Sì. ›› poi, un silenzio che durò pochi attimi, ma sembrò molto di più. Il tempo di una riflessione rapida anche da parte sua ‹‹....Oh. ›› fu l'unica cosa che riuscì a dire.

Altro momento di silenzio, poi ‹‹ proverò a parlarle ancora... cercherò un rimedio ››

forse, il rimedio ad una cosa del genere non c'era. Era Haruka che probabilmente doveva semplicemente ragionare a mente fredda...

 

 

Una volta che Jumin attaccò il telefono, mi misi a cercare del cibo commestibile e rapido da preparare.

L'unica cosa che trovai, fu del ramen istantaneo... e decisi che per quella volta, poteva andare benissimo.

Non potevo permettermi di fare la schizzinosa verso i cibi pre-confezionati.

Mentra lasciavo sfreddare un pochino il contenitore del ramen, decisi di avvicinarmi alla porta del bagno e di bussare su questa.

Haruka ancora non si era fatta sentire, e c'era di nuovo quel silenzio pesante e strano.

Il silenzio in casa era una cosa non mi piaceva sin da quando ero bambina, ma accendere la TV poteva essere un arma a doppio taglio:

Sì, avrebbe colmato quel silenzio osceno, ma se Haruka avesse provato a parlare, non l'avrei sentita. O comunque l'avrei sentita male.

Preferivo essere certa di sentirla bene e subito.

‹‹ Haruka, ti ho preparato del ramen... è tardi, e devi mangiare anche tu ›› provai a dirle, dopo aver bussato.

L'unica cosa che sentii, fu uno sbuffo pesante, che mi lasciò intendere perfettamente la sua poca voglia di rivolgermi la parola.

‹‹ Senti... ho sentito del padre di Jumin ›› provai a dire, poggiandomi alla porta del bagno ‹‹ e so che la cosa ti da fastidio, ma... sono sicura che Jumin non sia interessato ad una cosa del genere. Okay? È giovane, e molto dedito al lavoro, perciò... insomma... se anche tu, come me, sospetti che il padre di Jumin stia pensando a qualche matrimonio combinato, sappi che sono dell'idea che Jumin non sia interessato a niente del genere. Non mi sembra il tipo di uomo che si sposa solo perché papino vuole così. Mi sembra un uomo in gamba. Tanto in gamba da saper seguire bene le cose tradizionali, e non cose così... barbare, diciamo ›› sì, mi stavo arrampicando sugli specchi, e non sapevo come poterla consolare. Ma sperai vivamente che la mia amica apprezzasse il gesto del cercare di consolarla in quel modo.

E, quindi, aspettai una sua risposta. Invano.

Rinunciai a questa poco quasi una quindicina di minuti, passata a fissare la telecamera dalla quale, forse, Luciel ci stava guardando, ma alla fine mi alzai per tornare al tavolo, dove ormai il Ramen era bello che pronto per essere gustato.

Tuttavia, prima di cominciare a mangiare, presi quello che avevo preparato per Haruka e lo misi nel microonde, così che poi potesse scaldarlo.

Ripresi il telefono in mano e guardai le notifiche.

Un messaggio di Zen, che si scusava per aver risposto tardi e che, nonostante stia facendo gli esercizi, era pronto a chiamarmi così da tenermi compagnia, ed un messaggio da parte di Jumin catturò subito la mia la mia attenzione.

 

Jumin Han

Forse ho un idea per tirare su il morale

di Haruka.

 

Anju

Farai portare Elizabeth the 3rd a casa nostra?

 

Jumin Han

In un certo senso.... dopo vedrai.

A breve chiamerò Haruka.

A più tardi.

 

Rispose anche fin troppo velocemente, quindi doveva trattarsi di qualcosa di importante.

 

Decisi di non voler chiamare Zen, ma di lasciargli fare i suoi esercizi in pace. Con me, quel ragazzo era in tutto e per tutto un angelo. Rispondeva ad una velocità che non credevo che qualcuno fosse in grado di avere, messaggiando.

Mi mandò un selfie mentre era sdraiato sulla panca, con la fronte imperlata di sudore, ma la sua solita bellezza incredibile.

Si rifiutò di lasciarmi perdere, mentre faceva gli esercizi, perché era preoccupato dal comportamento di Haruka, ma non sapeva come poteva aiutarmi meglio.

Luciel manteneva il silenzio stampa riguardo la posizione dell'appartamento, e lo stesso valeva per V. Quindi, anche volendo, Zen non poteva venire a casa per provare a consolare la mia amica.

Le mie speranze, quindi, erano totalmente riposte nel “piano di Jumin”.

Ed il tempo passò.

Ma lei, ancora... niente.

 

Passarono ore, prima di sentire il rumore dell'acqua della doccia.

L'unico suono udito provenire da quel bagno.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Mystic Messenger / Vai alla pagina dell'autore: Stillintoyou