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Autore: jaj984    14/08/2009    1 recensioni
Prima Au! Forse un po' OCC! La mia mente lavora e io scrivo! Se devo dire la verità questa storia mi piace molto e sto abbastanza avanti ma ho deciso di pubblicarla per avere un idea di quello che ne pensavate.
Dal X capitolo:
Nessuno dei due in quel momento ha avuto il coraggio di dire altro. Siamo rimasti sconvolti perché il padre di Ryo ci ha parlato con una luce particolare negli occhi che non ti dà il coraggio di distruggere i suoi sogni.
Credo che lui sappia che non stiamo realmente insieme ma spera che un giorno ….
Guardo l’orologio e cavolo è tardissimo.
Genere: Sportivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La lezione passa velocemente e comunico la bella notizia ai ragazzi che festeggiano con me.
Dopo la lezione siccome “gli uomini”, se così si possono chiamare, sono ancora intenti a giocare a basket rimango ancora un po’ ad allenarmi. Quando Ryo esce per dare il cambio a un altro compagno ne approfitto per andarmi a lavare. Gli passo accanto ignorandolo completamente e facendo il tifo per Mick.
Lui mi segue e non si arrende neanche davanti allo spogliatoio femminile. Entra e lo ignoro e mi spoglio tranquillamente e mi dirigo avvolta nel mio bell’asciugamano alle docce. Spero di farla franca ma mi blocca prima che possa entrare nelle docce. Mi spinge contro il muro ed io lo guardo con occhi di sfida, fregandomene del minuscolo asciugamano che indosso. Tanto quello che c’è da vedere l’ha visto abbondantemente in passato.

- Perché m’ignori?
- Perché t’interessi di un’isterica, con le mestruazioni?
- Merda! Hai sentito!
- Non sono sorda Ryo. Io sono stanca di questa situazione, perché ogni volta che incontro un ragazzo tu devi fare il geloso possessivo. Io non sono tua proprietà. Siamo solo amici e questo non ti dà il diritto di distruggere ogni mia possibilità di felicità. Non ti sta bene Ronnie e va bene allora lasciami la possibilità di trovare quello giusto.
- Tu non scegli mai quello giusto ed io sono stanco di raccogliere i cocci, non voglio più vederti soffrire per un imbecille.
- Allora lasciami in pace, non vuoi vedere e non vedere. Nessuno ti obbliga a consolarmi quando tutto va a puttane. Ryo te lo chiedo per favore, ho bisogno di fare le mie esperienze e di sbagliare. E’ normale che qualche storia non vada importo ma se tu mi torturi ogni volta su quel ragazzo, io, anche solo per ripicca e per dimostrarti che non è come pensi, faccio di brevi flirt una storia. Io voglio la tua opinione ma non è che devi fare in modo che io mi allontani da chiunque.
Io anche se le tue storie non mi piacciono o che trovo le ragazze poco adatte a te non ti dico nulla, ti lascio sbagliare da solo e non vengo di certo a dirti te l’avevo detto. Lasciami sbagliare, sbagliando s’impara e si cresce.
- Hai ragione, scusami è solo che non voglio più vederti piangere. Quella sera che ti vidi in lacrime, sconvolta, fuori di casa mia … non ti ho mai visto così male.
- Hai ragione quella volta ero sconvolta davvero. Con Carl le cose non erano andate come speravo, quando venni da te in lacrime non era perché mi ero mollata con lui, o meglio non era solo quello. Era il modo in cui mi aveva scaricato. Gli avevo detto che avevo ritardo e lui è fuggito via mollandomi. Per fortuna era un falso allarme ma mi sentii così male che non sapevo a chi rivolgermi. Tu eri l’unico che mi avrebbe aiutato senza chiedermi nulla in cambio e senza fare domande.
- Perché non me l’hai detto prima? Giuro che se lo becco lo faccio nero.
- Per questo non te l’ho detto, perché sei un po’ troppo iperprotettivo nei miei confronti.
- In quel caso era buonsenso, per fortuna si è risolto tutto ma è da vigliacchi scappare difronte alle proprie responsabilità di genitore.
- Vabbè, senti Ryo io starei leggermente congelando.
- Ah sì, scusa vai prima che ti prenda un raffreddore. Dopo ci raggiungi in campo?
- Certo! Dopo dobbiamo andare da tuo padre sì o no? Senti se Mick è libero perché non lo fai venire anche lui? Credo che a tuo padre faccia piacere rivederlo è pur sempre il tuo migliore amico.
- Dopo la partita deve andare a prendere Kazue a lezione e quindi non può venire, ma su una cosa hai ragione a mio padre farebbe piacere rivederlo, quindi dirò a quel rompiballe di Mick di andarlo a trovare, però ora è meglio che ti copri o pigli freddo.
- Se mi lasci andare, mi muoverei volentieri ma mi hai incastrato contro il muro.
- Ah, scusa.

Finalmente mi lascia libera ed io corro sotto le docce, sto morendo di freddo.
Ryo mi stava mangiando letteralmente con gli occhi, non l’ho mai visto così! Normalmente, si comporta diversamente, ma questa volta era come se non riuscisse a staccarsi da me. Non ci sto capendo più niente.
Quando esco, trovo Mick ad aspettarmi.
Ma che succede oggi? Hanno deciso di darsi tutti appuntamento qui?
Vogliono tutti parlarmi quando indosso un misero asciugamano?

- Che c’è Mick, non puoi aspettare che mi vesti?
- No, ti devo parlare ora che lui è in campo.
- Lui chi?
- Ryo!
- Che mi devi dire su di lui? Avanti sentiamo!
- Apri gli occhi Kao, quell’uomo è pazzo di te, è innamorato cotto.
- Ci risiamo Mick? Cavolo tu sei l’unico a sapere il perché non posso crederti.
- Era una situazione diversa, all’epoca.
- No, è sempre la stessa situazione. Lui va dietro alle altre, però rompe le scatole a me.
- Perché è geloso.
- Geloso un corno Mick, ci sono stata un anno male dietro a lui. Mi sono illusa che lui provasse qualcosa ma ogni volta sceglieva un’altra. Lo sai bene che per lui ho già mollato Ronnie ma ora basta non posso stargli dietro. Dopo la storia di Carl, poi, non ho neanche la voglia di stargli dietro. Voglio solo pensare alla danza e se l’amore verrà ben venga ma di certo non sarà lui. E’ una storia vecchia e sepolta.
- Kaori, credimi ti ama.
- Allora lo dimostrasse, sono stanca, Mick, sono stanca di essere scaricata alla prima difficoltà. Quindi non voglio saperne nulla di lui, Carl, Jason, Steven e company. Ho avuto troppi cuori spezzati. Voglio solo pensare alla danza.
- E perché vai fuori per il weekend con lui?
- Perché? E me lo domandi pure? Fatti due calcoli e capirai tu stesso il motivo e poi tranquillo tra noi non potrà succedere un bel niente, in quel periodo avrò le mie cose. Quindi passerò tutto il primo giorno intronata dagli analgesici e non sarò certo un bello spettacolo. Il secondo giorno ovvero sabato usciremo e lui vedrà lei, io passerò in secondo piano e me ne tornerò nel mio appartamento a farmi del male vedendo videocassette e fotografie in cui la mia famiglia era felice e unita. Amplierò così il mio senso di colpa, per non essere stata la figlia che loro si aspettavano. Ora se non ti dispiace, dovrei vestirmi, quindi per favore esci immediatamente da qui.

Finalmente esce anche Mick e mi accascio a terra piangendo, mi ha fatto male ricordare di mia madre.
Piango tutte le lacrime che ho, fino alla fine caccio via tutto il dolore per la sua perdita e per la delusione di Carl che brucia ancora. Di Ryo non me ne frega in questo momento, nessuno riesce a capire che se Carl mi avesse detto sposiamoci, io l’avrei fatto quel giorno stesso, mandando a fanculo amici, parenti e danza.
Nessuno capisce perché non voglia più amare una persona che mi ha fatto soffrire e perché voglia dedicarmi solo alla danza. Nessuno ci riesce, neanche il mio migliore amico che sa tutto di me, veramente tutto.
Piango finché stremata, non mi addormento in posizione fetale.
All’improvviso mi risveglio al caldo avvolta in una doppia coperta di lana e in una stanza che non è lo spogliatoio femminile.
   
 
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