Fanfic su attori > Cast Once Upon a Time
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Autore: littlepink6690    05/07/2020    0 recensioni
Cosa succede quando una macchina scivola e si ribalta sull'asfalto bagnato? Cosa succede alla persona che conduce quell'automobile? Cosa farà adesso Jennifer, chi lascerà avvicinare a sé, adesso che ne ha più bisogno? Qualcuno riuscirà ad abbattere quei muri che adesso lei sta costruendo per difendersi?
Morrilla
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Ginnifer Goodwin, Jennifer Morrison, Josh Dallas, Lana Parrilla, Rebecca Mader
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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28Biscuits

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“Mama?” – la vocina di sua figlia era percepibile anche a metri di distanza. Sorrise, era nella sua cameretta, si era appena svegliata dal sonnellino pomeridiano e la cercava come sempre.

 

“Amore dimmi” – si affacciò alla porta socchiusa e ci si mise dentro.

 

“Biccotti” – pronunciò guardandola con quel sorriso genuino.

 

“Vuoi dei biscotti?” – chiese entrando nella cameretta.

 

“Fare biccotti” – sorrise ancora con le guanciotte che salirono sugli zigomi.

 

“Uhm vuoi fare i biscotti, vuoi diventare una cuoca Sofia?” – la piccola risposte annuendo con la testa, certamente non sapeva a cosa stava dicendo si, ma era una buona idea, avrebbero impegnato il tempo aspettando che Jen rientrasse dal suo viaggio – “Li facciamo buoni per la mom? Al cioccolato?” – sorrise.

 

“Si mama” – batté le manine entusiasta e Lana la prese in braccio. La piccola le diede un sonoro bacio sulla guancia e sorrise.

 

“Come sei coccolosa” -la riempì di bacini e andarono in cucina – “Tu ti metti qui sullo sgabellino e mi aiuti okay? Il coltello non si tocca lo sai sì?” – chiese attenta, aveva solo tre anni, anche se il tempo sembrava passare velocemente.

 

“Sì sennò bua” – la risata inconfondibile della piccola riempì la stanza.

 

Lana aveva disposto per Sofia, tutte le formine, così che potesse fare lei il tutto, poi sentirono la porta di casa aprirsi.

 

“Sono a casa principesse” – la voce della rossa le raggiunse in cucina e la piccola si illuminò in un bellissimo sorriso.

 

“Siamo in cucina tesoro” – sorrise la mora aspettando di vederla apparire sulla soglia. Sofia era già scesa dal suo sgabellino per correre dalla mamma.

 

“Ti ho presa” – Jen la sollevò per aria e quando la strinse tra le sue braccia, la sbaciucchiò tutta. Poi il ditino della bimba finì su un grosso cerotto sulla fronte della rossa.

 

“Mom, bua” – disse guardandola con il labbrino all’infuori – “Male?” – fu in quel momento che la latina sollevò lo sguardo e vide.

 

“Oddio, Jen che hai fatto?” – ancora con le mani impasticciate di impasto le andò incontro.

 

“Un taglietto, non resterà neanche la cicatrice” – ammise - “Paperotta adesso mi da un bacio e passa”

 

“Cosa? Come e quando è successo?” – era allarmata.

 

“Cura bua” - arricciò le labbra e le diede un bacio, poi si fece mettere giù.

 

“Allora?” – insistette.

 

“Lana, un incidente sul set, non è niente, sto bene”

 

“Quando te la disinfetto mi racconterai tutto” – gesticolò e Jen le prese i polsi.

 

“Dove vai?” – aveva notato le mani impiastricciate e si portò un dito tra le labbra. Lana boccheggiò, alle labbra che le percorrevano le dita, era così sexy quel gesto, che poteva rischiare di saltarle addosso.

 

“Torno in cucina, stiamo facendo i biscotti” – balbettò come se fosse la prima volta che Jen la provocava.

 

“Mama?” – la richiamò e prese della cioccolata sciolta con il ditino.

 

“Sofia, no dobbiamo cenare prima” – disse raggiungendola per lavarsi le mani.

 

“Uhm che buon profumino, ma quando sei buona?” – ridacchiò Jen baciando dolcemente la loro piccola, abbracciandola.

 

“I biccotti buoni mom” – rise e la sporcò con la cioccolata.

 

“E si fa?” – disse fintamente accigliata.

 

“Shi” – rise riempendo la stanza ancora una volta con quel suono.

 

“Ha proprio la tua risata” – guardò la moglie andando verso il lavabo, ma Lana l’attirò a sé e la baciò sulla guancia sporca, catturando la cioccolata.

 

“Buona mia moglie” – sorrise leccandosi le labbra, lasciando Jen boccheggiare.

 

Continuarono a fare biscottini, tutte e tre assieme, ogni momento era felicemente vissuto, sempre presenti per la piccola, sempre unite per affrontare la vita.

 

“Le racconto la storiella e ti raggiungo” – sorrise Jen seduta sul bordo del lettino di Sofia. E le raccontò una storia che non pensava di dover raccontare, la piccola le chiese come si fossero conosciute lei e la mama. Jen non lo sapeva, ma Lana era rimasta ad ascoltarle, senza farsi sentire. Poi quando la piccola era crollata, era andata in camera a sistemare per disinfettare la ferita di Jen.

 

“Vieni stenditi qui, che ti medico” – sorrise e restò stupita all’espressione della moglie – “Cosa?” – si guardò.

 

“Non vedo il suo camice dottoressa” – sorrise. Non rispose e andò da lei appena si sdraiò, tolse il cerotto e guardò la ferita – “Non è così male” – fece il tutto e poi ne applicò uno pulito – “Ecco fatto”

 

“Ho sentito dire che vorrebbero ampliare il cast della serie” – la guardò – “Che ne pensi? Potremmo lavorare di nuovo insieme”

 

“E Sofia, Jen?” – la guardò – “Non mi va di vederla solo nei weekend”

 

“Potremmo trasferirci a Miami, per il tempo delle riprese” – la guardò.

 

“E lasciare tutto?” – le accarezzò le spalle – “Sofia deve iniziare l’asilo quest’anno. Ne abbiamo parlato frequenterà la scuola come abbiamo fatto io e te”

 

“E lo farà. A Miami, con noi due che non ci perderemo un attimo di lei” – le accarezzò il viso – “Non vorresti sentirti di nuovo la dottoressa Zambraro?” – chiese sorridente.

 

“Cosa?” -la guardò.

 

“Beh potrei aver dato una dritta per la ripresa del personaggio, a me piaceva un sacco” – ammise con un ampio sorriso.

 

“Tu cosa? Jen” – provò a muoversi ma la fermò – “Sai che non voglio”

 

“Non ho puntato la pistola né a te né a loro, è solo una proposta” – sorrise – “Non lavoreresti solo perché siamo sposate, ma perché sei la migliore che conosca, meglio di me”

 

“Non dire così, non sminuirti” – le prese le mani – “Sei brava anche tu”

 

“Mai quanto te, e sai cosa penso a riguardo l’ho sempre detto” – le sorrise e Lana sapeva bene a cosa alludesse.

 

“Devo pensarci, Jen” – ammise.

 

“Mentre ci pensi, potrei mangiarti un po’?” – chiese maliziosamente.

 

“Non vuoi comprarmi vero?” – chiese.

 

“Mai, voglio solo il sapore di mia moglie, mi manchi sempre quando non siamo assieme, lo sai” – sorrise e iniziò a baciarla con trasporto.

Come vedete i suggerimenti sono ben accetti, questo è da un idea della "recensora", aspetto altre dritte, fatemi sapere cosa proponete per la baby Morrilla! Alla prossima xoxo

  
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