15/07/2020
4 recensioniPiccoli passi
La resistenza è fatta di piccoli passi.
La maledizione Imperius lascia un residuo ferroso, sulla punta della lingua, quasi come se il piegare la volontà, in un buffo origami stracciato, sia in grado di far sanguinare. Inizialmente, era solamente un semplice retrogusto, un fastidio minimo che si perdeva in una valle sconfinata d’oblio, una scogliera ombrosa e silenziosa che gli obnubilava la mente.
Un giorno, aveva capito che riemergere da quella marina altro non era che compiere una sequela infinita di passi: la forza di volontà, quella vena di ribellione che lo corrodeva, l’avrebbe portato via da quel posto, dove si erano perse perfino le preghiere.
«Padre. Ti prego».
«Portalo in camera, Winky».
«Padre…».
L’imperius ti scioglie la mente, come la Cruciatus fa con nervi e ossa.
«Portalo in camera, Winky».
«Padre…».
L’imperius ti scioglie la mente, come la Cruciatus fa con nervi e ossa.
Barty Crouch ride istericamente, nel seppellire il corpo del padre, trasfigurato in un osso, con il favore delle tenebre.
La vendetta è fatta di piccoli passi.
(155 parole)
Io non scrivo mai drabble e chi mi conosce sa che sono così drammaticamente logorroica che, per me, condensare tutto in poche parole è impossibile. Salvo rare eccezioni tra cui, e ne sono molto felice, questa.
Tutto è cominciato su Facebook, quando mi è capitato in bacheca un post di apprezzamento su Barty, pubblicato da SeveraBartySha e Marti Lestrange, che ringrazio per l'ispirazione. E, per la prima volta in mesi che scrivo a manetta robe dalle 8.000 parole in su, mi è capitato di voler condensare tutto in poche frasi ad effetto (spero).
Spero che questo esperimento (o sfogo) sia piaciuto a qualcuno.
Gaia