Serie TV > I Cesaroni
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Autore: AlexMarinuzzi    16/07/2020    1 recensioni
(Dal prologo)
"La mia storia inizia venti anni dopo l’operazione di Sofia Scaramozzino ed il mondo è cambiato parecchio da quel giorno [...] La mia è la storia di una ex famiglia allargata, una famiglia della Garbatella il famoso quartiere romano: Giulio, Lucia, Marco, Eva, Rudi, Alice, Mimmo e tutti i loro amici."
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Eva Cudicini, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Rodolfo Cesaroni
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RICORDI

“Arrivato giusto in tempo caro fratellino” esordì Marco non appena Rudi varcò la soglia della loro casa.

“Sì...non saprai mai chi ho incontrato prima” rispose Rudi che mantenne la suspance.

“Se non lo dici non posso mica immaginarlo”

“Hai ragione...ho incontrato Jolanda”

“Jolanda? Mamma mia non sentivo il suo nome da quando bazzicava da queste parti per incontrare Alice”

“Già Alice” sospirò Rudi.

 

-Flashback-

 

“Come sarebbe a dire che non mi accompagni Giulio?” disse la ragazza Cudicini con gli occhi pieni di odio.

“Devo fare compagnia a Sofia, oggi c’è l’intervento e non mi va di lasciarla da sola…” rispose Giulio visibilmente afflitto.

“Scusa, ho chiesto il tuo sostegno, andiamo da mia madre che è anche tua moglie e ci volti le spalle???”

“Scusami Alice ma non posso fare altrimenti...perdonami se puoi” si congedò Giulio tornando verso il furgoncino della Bottiglieria.

Alice crollò in lacrime per le seconda volta nel giro di dodici ore...prima il suo ex ragazzo che ha ammesso di amare un’altra donna, poi il suo patrigno che volta le spalle a lei ed a sua madre.

“Alice” sospirò Rudi vedendola piangere ed abbracciandola.

Alice all’inizio sembrò ricambiare l’abbraccio ma si divincolò.

“No, no, no Rudi! Basta! Basta! Non ce la faccio più. Voi Cesaroni siete tutti uguali; appena la vostra donna si allontana per qualche tempo voi vi buttate a letto con un’altra. All’inizio Giulio con Olga ed Emma e ora Sofia, poi Marco con l’altra Sofia e con Maya, poi tu che ti fai Lisa e poi Irene”

“Ali, ma cosa dici...quando sono stato con Lisa e con Irene io non ero fidanzato con nessuna…o meglio avrei voluto essere fidanzato con te ma tu hai preferito rimanere con Francesco”

“Ed ho sbagliato ok? Questa notte mentre ero in lacrime per colpa di Francesco ho pensato alle cazzate che ho fatto…forse avrei dovuto seguirti alla stazione quella notte...forse oggi sarebbe stata una giornata completamente diversa”

“E allora perché non ci proviamo ora?”

“Perché vuoi provarci ora? Ora che sono così debole, che sono appena stata mollata...vuoi usarmi come hai fatto in passato con le tue amichette”

“No Alice! Io ti amo! Ti amo e non ho mai smesso. Sono stato con Irene perché volevo dimenticarti ma con lei non poteva mai esserci nulla di serio. Perché secondo te sono scappato? Perché volevo allontanarmi da una che mi sono fatto una sola volta? O perché nonostante stessi con lei continuavo a pensare a te?”

“Non me la dai a bere Rudi. Non posso credere che tu mi ami ancora, nonostante tutto”

“Cosa dovevo fare? Venire da te e dirti ‘Sai Alice, anche se hai chiesto a Francesco di sposarti voglio dirti che io ti amo ancora, non ho smesso di farlo’...che figura ci avrei fatto?”

“La figura del Cesaroni, come tuo fratello e tuo padre”

Alice si asciugò le lacrime e si diresse al gate pronta per le operazioni di Check In.

Rudi rimase fermo immobile in quel punto, non poteva inseguirla, non poteva...Alice era una leonessa ferita.

E fu in quel momento che la rabbia e la frustrazione di Rudi esplosero in un pianto che sarebbe dovuto essere liberatorio; ancora non sapeva che quel pianto lo avrebbe segnato per il resto della sua vita.

 

-Fine Flashback-

 

“Dispiace che Alice abbia deciso di interrompere tutti i rapporti con noi, sai?” aggiunse Marco.

”Anche a me...mi ci ero affezionato a lei”

“Non solo tu; anche io e Mimmo ci tenevamo a lei...anche papà ci teneva”

Rudi fece un lungo sospiro sollevando gli occhi al cielo quando la porta di casa si aprì.

“Ciao Marco, ciao Rudi” esordì Irene Scaramozzino entrando in casa.

“Ciao Irene” risposero in coro.

“Siete pronti? Andiamo al cimitero e poi in chiesa? Domi è già in macchina” aggiunse lei.

A Rudi faceva sempre strano sentire il vero nome di suo fratello minore anche se era pronunciato da sua cognata.

“Sì andiamo, tanto siamo solo noi quattro da qui. Nina e Francesco ci raggiungono direttamente al cimitero” rispose Marco

“Ottimo, andiamo allora” concluse Irene uscendo di casa.


“Certo che Roma è meravigliosa mamma” disse entusiasta Alberto “Mi chiedo perché siamo venuti così poche volte qui” aggiunse il ragazzo mentre scattava una foto alla Fontana dei Quattro Fiumi di Piazza Navona.

“Perché era inutile venire a Roma senza un motivo preciso...l’unico motivo sarebbe la nonna ma lei preferisce venirci a trovare a Londra”

“Chi hai chiamato nonna scusa?” rispose cagnescamente Lucia Liguori mentre si avvicinava al gruppetto.

“Mamma ciao. Hai letto il mio messaggio”

“E certo che l’ho letto, non sono mica una scema. Ciao Jolanda, ciao bel nipotino mio” rispose Lucia abbracciando e baciando suo nipote.

“Ciao nonna, sono felice anche io di rivederti”

“Allora vi siete già sistemati nell’appartamento?” chiese Lucia.

“Sì mamma, l’appartamento è perfetto anche se si sente la mancanza di qualcuno”

“Oh no Alice, sai benissimo che non voglio trasferirmi da te. Non sei più una bambina: ora sei una donna con uno splendido ragazzo come figlio. E poi io ho il mio appartamento con Stefania, le nostre cose, non voglio lasciarle”

Alice sorrise in modo triste, sperava di avere la madre accanto a sé come accadde durante il loro primo trasferimento a Roma.

“Dai Alice non essere triste. Che ne dite di un bel gelato?” chiese Jole.

“Sì che bello il gelato” rispose entusiasta Alberto.

“Voi andate avanti, vorrei dire una cosa ad Alice”.

Jolanda ed Alberto iniziarono a correre verso la gelateria più vicina.

“Non pensare che io abbia ignorato la seconda parte del messaggio…’L’ho rivisto’ si capisce lontano un chilometro che parli di lui”

“Mamma è che è tutto così complicato l’ho escluso completamente dalla mia vita”

“E sai benissimo che io non ero affatto d’accordo”

“Non ce la potevo fare mamma”

Lucia sorrise all’indirizzo della figlia...era diventata una bellissima donna. I suoi lunghi e fluenti capelli corvini le accarezzavano le spalle e la schiena, il suo corpo è magro e slanciato, il suo viso trasuda la voglia di dominare il mondo ma i suoi occhi sono così malinconici.

“Mamma, nonna, andiamo! I gelati si sciolgono se rimangono per troppo tempo sotto il sole cocente”

“Sì arriviamo Alberto” rispose Alice la quale, a braccetto della madre, si diresse verso suo figlio e la sua migliore amica.

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A/N Buongiorno a tutti, questo è il secondo capitolo della mia storia e spero vi piaccia.
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate :)
Alla prossima settimana con un nuovo capitolo :)
   
 
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