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Autore: The Bride of Habaek    20/07/2020    0 recensioni
"In guerra mi facevano più impressione i vivi, che i morti. I morti mi sembravano dei recipienti usati e poi buttati via da qualcuno, li guardavo come se fossero bottiglie rotte. I vivi, invece, avevano questo terribile vuoto negli occhi: erano esseri umani che avevano guardato oltre la pazzia, e ora vivevano abbracciati alla morte."
- Nicolai Lilin -
Genere: Drammatico, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Here Comes Revenge
“Occhio per occhio fa sì che si finisca con l'avere l'intero mondo cieco.”
- MAHATMA GANDHI -

Il giorno seguente ci alziamo all'alba come sempre, per recarci nella sala in cui si riuniscono le reclute per eseguire l'appello. Qualcosa va storto e veniamo bloccati in corridoio da un soldato che ci suggerisce di recarci nell'ufficio del Tenente Fleming. Aaron prova a chiedere qual' è il motivo di quell'improvvisa convocazione, ma non ottiene risposta.
"Buongiorno Maggiore Blair, un caloroso benvenuto alla nuova leva!"
Afferma indicandomi con tono beffardo.
"Salve Tenente Fleming, posso chiederle il motivo della vostra convocazione?"
Domanda Aaron andando dritto al punto.
"Ho qualcosa che vi appartiene, una recluta l'ha portato ad esaminare proprio questa mattina."
Risponde l'Ufficiale dell'esercito sollevando con le dita guantate un profilattico usato.
"Il test del DNA ha confermato che appartiene a voi due. Siete a conoscenza del regolamento dalla base e delle eventuali conseguenze, non è vero?"
Io ed Aaron ci guardiamo smarriti pensando alle parole giuste da proferire in un momento come questo.
"Signore noi..."
Inizio a farfugliare.
"Tenente Fleming, ieri sera abbiamo alzato un po' troppo il gomito. Eravamo sbronzi, chiedo venia da parte di entrambi."
Risponde Aaron prontamente, bloccandomi prima che io possa intervenire ulteriormente.
"Maggiore Blair ho grande stima di voi davvero, ma non dovete dimenticarvi che siete l'esempio da seguire per le vostre reclute. Posso comprendere i vostri bisogni fisici, ma non posso assolutamente permettere che questo posto si trasformi in un covo di amanti o in un bordello. Siete d'accordo?"
"Assolutamente. Rinnovo le mie scuse."
"Perdonateci Signore, non si ripeterà."
Rincaro dando un'occhiata ad Aaron.
"Per stavolta chiuderò un occhio, che non si ripeta in un secondo tempo o sarò costretto a prendere dei provvedimenti."
Conclude il Tenente congedandoci.
"Questa volta siamo stati graziati, abbiamo rischiato parecchio. Il Tenente poteva espellerti dalla base e degradarmi per insubordinazione."
Commenta Aaron trascinandomi in un deposito d'armi per parlarmi senza filtri.
"Forse so chi può essere stato. L'uomo del locale... quel soldato che hai preso a pugni per proteggermi."
"Gliela farò pagare te lo prometto."
Dice afferrando le mie mani.
"Comunque ero sobrio ieri notte. Ripeterei ogni cosa Kim."
Confessa guardandomi dritto negli occhi.
"Aaron..."
Nonostante il pericolo appena scampato e le bugie che siamo stati costretti a dire per restare in questo posto, non riusciamo a stare lontani. Non ora che lui ha così tanto bisogno del mio amore. Un bacio passionale ci unisce nuovamente, dietro un tendone che ci tiene all'oscuro dal mondo esterno. Con la mente siamo ancora proiettati agli avvenimenti di ieri sera, è stata veramente dura fingere che tra di noi non ci fosse niente più che un incontro furtivo tra due ubriachi. Aaron ha accampato quella scusa per salvarmi da un inevitabile castigo. Ha agito in fretta ed ha salvato la pelle ad entrambi, non avrei saputo fare di meglio. Una recluta entra nel buio deposito fischiettando l'Inno Nazionale Americano, Aaron mi spinge contro uno scaffale nascondendomi sotto il tendone.
"Maggiore Blair!"
Esclama il ragazzo rivolgendogli un cenno militaresco.
"Avete bisogno di qualcosa Signore?"
"Sto dando un'occhiata alle scorte per il prossimo scarico merci."
Risponde prontamente Aaron.
"E tu soldato?"
"Dovevo giusto prendere delle cartucce di ricarica per il mio M1 Garand."
"Eccole qui."
Dichiara  Aaron lanciando le cartucce nella direzione della recluta.
"Grazie infinite Signore!"
"Alla prossima soldato."
Il ragazzo se ne va e finalmente Aaron mi toglie il tendone di dosso.
"Tutto bene tesoro?"
"Si, ti ringrazio. C'è mancato un pelo."
"Finché staremo insieme sarai al sicuro. Non permetterò che ti facciano del male."
Accarezzo il suo viso con le dita, mentre sfioro le sue labbra carnose.
"Ora dobbiamo andare, continueremo il discorso più tardi."
Il peggio sembra esser passato almeno per adesso, ma gli occhi di lui mi suggeriscono che questa parentesi non è stata del tutto chiusa.
Forse è solamente l'inizio.


   
 
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