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Autore: ReikaDragneel94    20/07/2020    1 recensioni
[...]
Katsuki guardò la sua attrezzatura che gli era stata fornita dalla scuola, era perfetta e la cosa straordinaria sembrava perfino migliore di come l'aveva immaginata, la indossò con orgoglio.
[...]
-Non ci credo- mormorò vedendolo intento ad assemblare qualcosa
-Che c'è Bakugo?- Gli chiese Kirishima all'amico
-Niente, devo... torno subito- allontanandosi per avvicinarsi al ragazzo, -Ehi- richiamò piano
-Sì?- Si girò per poi guardarlo spiazzato
***
Spero che vi abbia incuriosito leggete in molti a presto!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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3° Esame
 
 
 
Izuku cercò di staccarsi da Kacchan, di tutto si sarebbe aspettato, ma non di certo che quel ragazzo dinamitardo provasse qualcosa per lui; dall’altro canto Katsuki lo sbatté con gentilezza contro il muro e continuò il suo intento, ossia far capire all’altro quanto ci tenesse a lui. Alla fine Izuku, non riuscendo a liberarsi subito, dovette lasciarlo fare pensò, forse in quel modo avrebbe ammorbidito la presa e avrebbe avuto una possibilità; di fatti, nel momento in cui lo sentì rilassarsi, Katsuki allentò la morsa ed in quel momento che Izuku agì con una mossa che di recente aveva imparato, ruotò entrambi per staccarsi dal muro e poco dopo spedì il biondo a terra e poi indietreggiò a debita distanza, mentre Katsuki sorpreso si mise seduto a guardarlo, -Izuku?- mormorò stupito
-Kacchan ti prego- mormorò a sua volta, -Vattene- chiudendo gli occhi
-Mi dispiace se non ho...- iniziò
-Zitto!- Tremando
-Io...- spiazzato
-Non voglio sentirti, non al momento- mormorò
-Izuku... ti debbo delle spiegazioni! Mi dispiace veramente per quello che faccio, ma...- tentò di spiegarsi
-A te t’importa solo delle apparenze!- Sbottò all’improvviso Izuku, -Non ti è mai importato veramente di nessuno! Solo di te stesso!- Scattando in piedi
-Questo non è vero!- Sbraitò Katsuki allarmato, -Secondo te, mi fa veramente piacere fare del male all’unica persona che MALGRADO tutto mi stava ancora vicino!?- Avanzando, -Mi sentivo e mi sento morire ogni volta che ti faccio del male! Dovevo apparire forte per... proteggerti- si bloccò nel vederlo piangere
-Non mi mentire... Bakugo- lo gelò, -Ti prego, adesso vattene! Se mi vuoi proteggere, lasciami in pace! Non rivolgermi la parola, ignorami-
-Non posso farlo Izu, tu... per me sei importante-
-Se certo come no- ansimando, -Vattene, io cercherò un modo per... starti lontano- sussurrò
-No!- Allarmato, -Ti prego Izu... non...-
-Vattene te ne prego- trattenendo i singhiozzi
-Per ora me ne vado Izuku, ma ti prometto che mi farò perdonare e diventerò l’eroe degno delle tue lodi- afferrandogli le mani
-Come?- Spiazzato
-Farò l’esame d’ammissione al dipartimento eroi della Yuei!- Ghignò, -Una volta lì, diventerò l’eroe al pari di All Might, anzi no! Ancor più forte! Così da diventare veramente degno di stare al tuo fianco, tu per me sei molto importante- fissandolo negli occhi
-Non dire cavolate!- Cercando di liberarsi
-Ti prometto che qualsiasi cosa accada, come tu mi sei rimasto al fianco, io tornerò da te- sorrise, -Ricorda, combattiamo per i nostri sogni, fallo anche tu- sorrise triste prima d’uscire.
Una volta uscito e rimasto solo, Katsuki iniziò a piangere avviandosi verso casa dicendosi che si sarebbe dovuto aspettare in un certo senso un rifiuto; si ripromise che una finito quel periodo delle medie, avrebbe fatto di tutti per tornare da lui, anche se sapeva grazie agli appunti dell’amico che aveva molta strada da fare, ma avrebbe comunque dato il massimo. Dall’altro canto, quando rimase solo anche Izuku, crollò in ginocchio tremante, non riuscendo a credere ciò che aveva sentito, non aveva mai pensato che quel tipo irruente come Katsuki potesse arrivare a provare ciò che gli aveva detto; da subito cercò di negare che quelle parole gli avevano fatto effetto toccando il suo cuore e continuò a farlo anche dopo essersi alzato per farsi una doccia. C’era una cosa giusta che Katsuki aveva detto o chiesto, a seconda di come la guardi, era che non si sarebbe mai fermato per coltivare il suo sogno; avrebbe continuato a combattere e difendere il suo sogno finché c’era una possibilità di farcela. Alla fine avrebbe veramente tentato l’esame per l’ammissione alla Yuei, sperava solo di farcela, perché se non fosse entrato in quella scuola, non sapeva dove sbattere la testa, ma in ogni caso avrebbe dato un’occhiata anche alle altre scuole di supporto.
I giorni passarono ed Izuku tenne un basso profilo a scuola evitando ed ignorando Katsuki, se all’apparenza come sempre il biondo fingeva d’essere irritato, perché voleva attaccare briga, dentro si sentiva male ma non poteva certo biasimarlo, considerando oltre che piombare in casa sua, lo aveva pure baciato con forza. Scosse la testa e guardò di sfuggita il suo amato e poté vedere che era intento a scrivere qualcosa, ma non erano i soliti appunti scolastici o sugli eroi, sembravano più dei moduli; incuriosito si avvicinò senza farsi notare e nel momento in cui lo raggiunse poté vedere che erano delle domande per l’iscrizione, ma non fece in tempo a leggere le scuole che Izuku velocemente li rimise in borsa al sicuro da occhi indagatori di tutti, sopratutto quelli di Katsuki, che aveva ostinatamente mantenuto un atteggiamento bipolare con lui.
-Ehi nerd stavo leggendo- sibilò lui fintamente incavolato
-Sono documenti privati... Bakugo- lo freddo senza guardarlo
-“Mi ha... chiamato per cognome, una seconda volta?”- Pensò sgomento, -Senti un po’ Deku del c***o- prendendolo per il bavero e facendo qualche scintilla con l’altra, -Dietro la scuola dopo le lezioni, da solo chiaro?- Sussurrò al suo orecchio
-Che?- Pallido
-Tsk! Non fare tardi- sibilò tornando dai suoi amici
-“Meglio andare, massimo mi difendo come faccio sempre, anche se dubito avrei una possibilità contro di lui”- pesò iniziando a seguire le ultime lezioni.
Izuku aspettò che tutti se ne fossero andati, prima di uscire ed andare sul retro e vedere cosa voleva Katsuki, sperando che fosse solo anche lui e fu così ed era appoggiato al muro con le braccia incrociate al petto. Quest’ultimo alzò la testa esattamente nel momento in cui il verdino si avvicinò, sciolse la sua posa ed aspettò che si avvicinasse, -Ne hai messo di tempo nerd- burbero
-Mi hai chiesto tu di venire “solo”, ho voluto essere prudente tutto qui- scrollò le spalle
-Molto bene, potrei sapere adesso che mi nascondi?-
-Non ti nascondo niente-
-Izu quelle domande sono per il tuo futuro scolastico, questo l’ho capito- si avvicinò, -Voglio esser sicuro che non ti cacci nei guai-
-Non so cosa ti sia messo in testa Bakugo, ma... tutto bene?- Confuso
-Perché ora mi chiami per cognome?-
-Sto cercando di allontanarti da te e fingere che noi...-
-Non devi fingere che non siamo amici Izu, io devo farlo, tu no- accarezzandogli una guancia
-Perché tu puoi mentire a te stesso ed agli altri mentre io no?- Allontanandosi dal suo tocco
-Per il semplice fatto che preferisco soffrire per conto mio e non vedere te soffrire, cosa credi? Si vede che ti fa male cercare di chiamarmi in quel modo invece del solito Kacchan-
-Poi da quando mi chiami Izu? Non Deku o nerd?- Sospirò ignorando il suo discorso, -Non è da te essere gentile con me-
-Solo davanti agli altri devo farlo, è stato per... quell’incidente da bambini che ho capito che dovevo proteggerti e se ero l’unico a bullizzarti, nessun altro osava farlo, capisci?-
-No ed ora devo andare, devo andare... fra poco inizia il mio corso di autodifesa-
-Ti accompagno-
-Non è necessario... Bakugo- per poi andarsene.
Izuku corse, ma non era veramente diretto alla lezione d’autodifesa, che sarebbe stato il giorno dopo e per giunta anche l’ultima, visto che ci sarebbero state le vacanze estive prima dell’inizio del nuovo anno scolastico e per giunta doveva finire a compilare quei moduli. Tornato a casa, trovò la madre a cucinare, gli sorrise, -Mamma sono tornato-
-Ehi Izuku tesoro, guarda chi c’è- indicò il divano
-Uhm?- Per poco non gli venne un colpo, sul divano vi era un uomo moro che gli sorrise
-Ehi campione come stai?-
-Pa...papà?- Spiazzato
-È da un sacco che non ti vedo- alzandosi
-Che ci fai qui?- Sulla difensiva
-Al... lavoro mi hanno dato dei giorni di permesso- si grattò la nuca, -Starò qui con te e la mamma- sorrise
-Capisco... mamma, vado a fare i compiti e compilare i moduli- apatico
-Come vuoi tesoro- tesa Inko
-Me lo dovevo aspettare- sospirò l’uomo sedendosi
-Se tu gli spiegassi la verità forse...-
-Non posso Inko è... per proteggerlo, lui ha...- guardò la porta di Izuku, -Una possibilità di avere una vita normale, anche senza sapere la verità- sospirò
-Hisashi... Izuku... tenterà comunque l’esame per entrare alla Yuei- sospirò Inko
-Cosa?!- Spiazzato l’uomo
-Sì, me l’ha confermato lui stesso e alcuni moduli d’iscrizione che gli sono arrivati- sospirò
-Accidenti!- Si passò una mano tra i capelli
-Dovresti sostenerlo lo sai?-
-Con quale diritto Inko?- Iniziò a piangere, -Per nostra fortuna assomiglia più a te che a me- mormorò l’uomo.
Per il resto della giornata, Izuku restò in silenzio, Hisashi sapeva che il figlio era così solo per la sua presenza, Inko gli aveva rivelato che di solito era più loquace, sospirò, -Mi dispiace Izuku- sussurrò
-Uhm?- Alzò lo sguardo sorpreso, -Per cosa?- Confuso
-Per non esserti stato vicino per averti nascosto delle cose particolari- sospirò
-Tipo?- Alzò un sopracciglio
-Su di me e sul mio lavoro... non sono un imprenditore o responsabile di qualche azienda- si massaggiò le tempie
-Che cosa sei?-
-Sono... tua madre mi ha detto che hai la fissa di studiare gli eroi giusto?- Alzò lo sguardo
-Certo, ora però avrò la possibilità andando alla Yuei- sorrise un po’ più entusiasta
-Devi promettere una cosa- serio
-Cosa?- Confuso
-Starai attento ok?-
-Certo, ma ecco...- si grattò la nuca, -Non... farò domanda per la sezione eroi... dunque non avrò problemi- guardò la madre
-Come?- I due lo fissarono stupiti
-Farò domanda alla sezione supporto, così anche senza un quirk potrò essere d’aiuto agli eroi e non mi dovrebbe succedere nulla di grave, giusto mamma?-
-Beh... in effetti saresti più al sicuro lì- mormorò la donna.
Il giorno dopo, Izuku portò l’elenco delle scuole scelte ed il suo insegnate stava per deriderlo pensando ad uno scherzo, ma l’occhio fiero e deciso del suo allievo, che nonostante tutto aveva sempre avuto dei buoni voti, lo fece desistere di ricacciargli indietro l’elenco. In classe, Katsuki fissò il verdino rientrare, sembrava decisamente più rilassato, cosa che lo incuriosì tanto che i due suoi amici lo richiamarono, -Ehi boss, perché fissi il perdente?- Uno di loro
-Non sono affari tuoi- stizzito, -“È decisamente più rilassato”- pensò
-Ohi Midoriya che hai oggi? Sei pronto a prenderne ancora?- Lo richiamò l’altro
-Mio padre è tornato a casa, non ti conviene farti incenerire da lui- commentò pacato Izuku
-Stai dicendo che tuo padre è casa?- Spiazzato Bakugo
-Sì, l’ho visto ieri e... ti saluta- calmo sedendosi
-Voglio proprio vedere questa cosa- ghignò bastardo
-Non ti posso accompagnare, ho l’ultima lezione come ben sai di quella cosa- sospirò
-Non puoi saltarla?-
-No, il mio insegnate mi deve dire una cosa importante- scrollò le spalle
-Ohi voi due da quando...- si bloccò nel vedere le piccola esplosioni di Katsuki
-È l’ultimo giorno di scuola, non ci sarebbe divertimento nel menarlo ed essere “gentili” con lui- ghignò maligno Katsuki
-Ehm... sì... forse hai... ragione- sparendo
-Tch!-
-Hai cambiato idea?- Sospirò Izuku
-Sai nerd, dopo lezione di porto in palestra, ho proprio voglia di rivedere tuo padre- sprezzante
-Come vuoi, non ho problemi- sospirò, -Bakugo... hai ancora intenzione di provare l’esame della Yuei?-
-Tu invece?- Lo guardò come se fosse superiore
-Non c’è nulla di male di provare no? Massimo vengo respinto e tenterò un’altra scuola- sorrise teso
-Come ti ho detto l’ultima volta- sussurrò, -Combatti per i tuoi sogni-.
Izuku lo fissò, non poteva più negare che Katsuki lo stava veramente supportando, come lui supportava l’amico, ma in segreto per paure che non riusciva ancora a capire; sospirò a tale novità ed a fine della scuola Katsuki accompagnò alla sua ultima lezione. Il biondo poté vedere che il luogo in cui andava Izuku; era un vecchio edificio che ricordava uno di quelle palestre in vecchio stile, -Hagane sensei mi scusi il ritardo- entrò Izuku
-Tranquillo giovane Midoriya, oggi sono un po’ tutti i ritardo... vedo che hai compagnia-
-Lui è Katsuki un mio... amico... può restare?-
-Certo, tanto oggi devi solo fare l’esame finale- annuisce l’uomo
-Grazie... entra pure Kacchan- sorrise più tranquillo
-Tch!- Lo seguì, -“Mi considera ancora suo amico, meno male”- pensieroso
-Vado a cambiarmi torno subito- spiegò Izuku
-Sì, sì io vado a prendere posto- sbuffò.
Una volta trovato posto, Katsuki studiò l’ambiente, era come l’esterno era in vecchio stile, ma allo stesso tempo dava una sensazione che dovevi comunque del rispetto a chiunque entrasse lì; a seguire passò ad osservare l’uomo che aveva sentito che si chiamasse Gajeel Hagane ed era un uomo alto e molto muscolo dai lunghi capelli neri ed occhi rossi, ed il viso era reso affilato per via di innumerevoli piercing. L’esame ebbe inizio quando tutti era arrivati, Katsuki poté vedere che oltre ad Izuku c’erano altri due persone senza quirk, perché gli altri lo mettevano subito in mostra; paradossalmente, i migliori furono proprio quelli senza quirk ed Izuku sembrava sempre un gradino sopra a tutti loro. Gajeel si complimentò con i suoi allievi e diede loro un attestato ed una tesserina che autorizzavano all’autodifesa e di portare con se delle armi bianche, in poche parole una specie di patentino.
-Come ti sono sembrato?- Chiese Izuku una volta di ritorno
-Passabile- pacato, -“Per poco ho pensato che non avesse più bisogno di me”- pensò
-Lo so, ho ancora molto da imparare- sospirò, -Andiamo mamma sarà felice di sapere che ci sono riuscito-
-Tuo padre sa delle lezioni di autodifesa?- Confuso
-Non lo so, ma credo che lo abbia aggiornato- arrivando a casa, -Siamo qui!- Entrando con Katsuki
-Oh siete arrivati- si palesò Hisashi, -Ciao Bakugo-
-Salve signor Midoriya- spiazzato, -“Allora è vero che era tornato”-
-Su sedetevi, com’è andato l’ultimo giorno di scuola?-
-Tutto ok papà, ho portato le domande al professore-
-Molto bene, tu invece Bakugo?- Cordiale
-Tutto a posto, farò domanda alla Yuei senza troppi problemi mi farò notare- ghignò soddisfatto
-Oh che bella... notizia- titubante.
I giorni passarono tranquilli, dove Izuku passò gran parte del tempo con il padre per recuperare un po’ il tempo perduto per via del lavoro dell’uomo e poi un pomeriggio arrivò per posta messaggio dalla Yuei che invitava il giovane a recarsi a scuola per l’esame d’ammissione al dipartimento di supporto. Izuku si trattenne di esultare ed il giorno prestabilito, andò ad affrontare la prova con tutto ciò che gli sarebbe servito per quel momento e raggiunto la scuola, scoprì che erano stranamente in pochi a dover affrontare quell’esame.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Eh beh... che dite? È spuntato anche il padre di Izuku e tranquilli, non farà solo questa comparsata; Katsuki ha visto la bravura del nostro verdino, che succederà adesso all’esame d’ammissione del suo amico?
  
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