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Autore: Lady Elin    21/07/2020    0 recensioni
"Non era altro che sopravvivenza la mia. Poi sei arrivata tu.. Ma non avrò mai il coraggio di dirtelo"
Raccolta di OS su Jafar e Zulema, protagonisti de "Il Serpente e lo Scorpione"
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jafar, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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5.
Un solo istante
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E’ andato via a metà banchetto.
In lontananza si ode ancora la musica e il fragoroso chiacchiericcio degli invitati.
Due cose che Jafar ha sempre detestato.
Shirabath non dorme mai, dicevano, e a quanto pare sembra essere vero. Tuttavia non c’è niente che lo trattenga lì, in mezzo a quella bolgia festante di aristocratici sciroccati.
E’ a questo che pensa Jafar, mentre attraversa in silenzio il lungo corridoio deserto.
Si ferma. Qualcosa ha attirato la sua attenzione.
Vicino ad una colonna, col volto illuminato dal pallido chiarore lunare, c’è Zulema.
“Guarda chi si rivede”, mugugna, barcollando vistosamente.
E’ ubriaca. Fradicia.
“Sei stato piuttosto sgarbato prima, alla festa. Devi odiarmi tanto..”
“L’odio è per chi prova dei sentimenti. Affetto, empatia, senso di protezione. Tutte cose che non mi riguardano più, specie nei tuoi confronti”
La risata di lei è un suono sguaiato che echeggia l’aria.
“L’arte dell’inganno ti è sempre stata affine. Funziona con tutti, tranne che con me..”
Muove qualche passo in avanti, un attimo prima di cadere goffamente. Jafar l’afferra appena in tempo. Si ritrovano faccia a faccia.
Gli occhi di Zulema sono uno specchio d’ambra, e anche se annebbiati dai fumi dell’alcool conservano la loro bellezza.
Jafar maledice se stesso per quel pensiero.
Resta immobile, specie quando lei gli getta le braccia al collo e affonda il volto sulla sua spalla. Spiazzandolo totalmente.
“Mi sei mancato”
Parole sospirate nel silenzio. Una risposta che lotta per emergere, contro tutto l’orgoglio che un uomo è capace di provare.
 
“Soffrire, ne vale la pena? Forse no, per stanotte”
 
Gli ospiti hanno smesso di parlare, l’orchestra non suona più. Ma forse, considera Jafar, è solo una sua impressione.
Approfitta di quella calma apparente, del fatto che Zulema è ubriaca e che l’indomani non ricorderà nulla, per concedere al suo animo un po’ di pace.
Un solo istante di fragilità.
La stringe.
“Anche tu mi sei mancata”
  
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