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Autore: 0421_Lacie_Baskerville    23/07/2020    1 recensioni
Avvertimento Spoiler All Might (ci sono vari spoiler fino alla quarta stagione di MHA e tutto FT)
Immaginiamo il mondo di MHA e che All Might abbia incontrato Erza Scarlet di FT, scappata dalla Torre e abbia deciso di adottarla. Immaginiamo la Erza di Fairy Tail, rinomata agenzia e accademia per eroi, assistere in TV ai fatti di Kamino e decisa ha proteggere la persona che è diventata suo padre, si trasferisca alla Yuei, seguita dai suoi amici Natsu e Lucy per proteggerlo.
Così incontra il successore di All Might, Midoriya Izuku, che resta profondamente colpito dall'esistenza di questa "figlia". Intanto la Yuei subisce diversi attacchi e dietro di essi si cela un unica persone che da anni manipola gli eventi della vita di Erza, in attesa di poter fare la sua mossa e vendicarsi del Simbolo.
I ragazzi dello Yuei e di Fairy Tail dovranno unire le forze per sconfiggere questa sinistra figura, intrecciando fra loro amicizie, amori e rivalità.
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: All Might, Dabi, Izuku Midoriya, Ochako Uraraka
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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≪ Al momento, non abbiamo idea di come siano entrati né chi fossero. ≫ disse il preside Nezu, unendo le zampe davanti al muso. ≪ Quello che è successo…non ci sono parole per descriverlo≫.
Toshinori sedeva su una delle sedie girevoli, fissandosi le mani. L’aveva tenuta stretta e l’aveva persa.
Non puoi salvarmi.
Gli aveva detto quelle parole con le stesse emozioni di quando l’aveva incontrata la prima volta. Non era cambiato niente, allora, non era mai riuscito a fare quello che si era prefissato.
Il preside lo guardò, dispiaciuto. ≪ Per ora siamo riusciti ad insabbiare la cosa ≫ proseguì ≪ se i media venissero a sapere di quello che è successo oggi, la scuola verrebbe chiusa e si scatenerebbe il panico. In questo momento, gli insegnanti stanno spargendo la voce che Fairy Tail ha giocato uno scherzo alla Yuei, ed è meglio che le cose restino così. Dall’altronde, anche il Concilio non ha interesse a diffondere la verità≫.
≪ Non faranno nulla per recuperare la ragazza, allora ≫ commentò, Gran Torino, cupamente.
Il preside annuì. ≪ L’ordine è quello di non fare niente che possa attirare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica≫.
Abbassò lo sguardo, dispiaciuto.
≪ Come possiamo starcene con le mani in mano?! È pur sempre una studentessa del nostro istituto ≫ sbottò, Aizawa, colpendo il tavolo con il pugno.
≪ Pensano che il fatto che Erza sia andata con loro di sua volontà, significhi che in qualche modo lei è coinvolta nell’attacco. Inoltre, conosceva i suoi rapitori ≫ spiegò, il preside.
Aizawa strinse i pugni, tentò di dire qualcosa, ma fu interrotto dalla porta dell’ufficio che si spalancava con fracasso. 
≪ Tutto questo è ridicolo! ≫ gridò, Natsu, facendosi avanti con le vene del collo e della fronte pulsanti. Happy era aggrappato ai suoi capelli, e gridò ≪ Aye, Sir!≫
I quattro adulti lo guardarono, sorpresi.
 ≪ Natsu-chan, sei sicuro di poter stare in piedi? Infondo, ti hanno sparato ≫ gli chiese Toshinori, incerto. Spostò lo sguardo alle sue spalle, dove intravedeva i volti dei suoi studenti, preoccupati. ≪ Ed Uraraka-san, anche se Recovery Girl ti ha curata, dovresti riposare≫.
La ragazza arrossì, abbassando la testa. ≪ I-io non ci riesco. N-non posso, sapendo che Erza-san è nei guai e non volete aiutarla ≫
Natsu lanciò un’occhiata di fuoco nella sua direzione. ≪ Vecchio, sto benissimo. Quella roba mi ha fatto venire solo il bruciore di stomaco!≫.
Aizawa, sospirò. Si sfregò la testa, scompigliando gli spessi capelli neri. ≪ Chi l’avrebbe mai detto che i Dragon Slayer sono resistenti alle pallottole. Roba da matti≫.
Toshinori ci aveva pensato. Infondo, la Regina deI Draghi era sopravvissuta a un’esplosione e al One for All al cento percento, perché mai una pallottola avrebbe dovuto scalfire un drago? I draghi erano in tutto superiori agli uomini, anche se superumani. 
 ≪ Ah i Dragon Slayer sono veramente prodigiosi ≫ commentò, il preside, ammirato.
Erano passate alcune ore da quando era stato messo al corrente dei fatti.
Appena, si era ripreso dallo shock di aver perso Erza, Toshinori aveva liberato i tre studenti dalle corde che bloccavano i loro quirk e prestato le prime cure alla studentessa ferita.
Midoriya era corso a inseguire i villan, ignorando i suoi richiami, ma era tornato un’ora dopo mortificato e furioso. Se n’erano andati senza lasciare traccia.
Coloro che erano stati imprigionati nelle carte, erano tornati alla normalità da soli. Probabilmente, per via di un qualche limite spazio-temporale del quirk che li aveva imprigionati.
Quando Lucy ed Happy avevano visto Natsu disteso a terra con gli occhi rovesciati e la bocca spalancata, lei aveva emesso un urlo raccapricciante, gettandosi sul corpo del ragazzo e scuotendolo, disperata.
≪ Natsu! ≫ aveva gridato, fra i singhiozzi. ≪ Natsu!≫
Happy si era aggrappato al braccio dell’amico, piangendo e gemendo.
Toshinori era rimasto a guardare con Aizawa il disastro che li circondava.
C’erano diversi feriti fra gli studenti e molta paura, frustrazione, rabbia.
≪ Abbiamo fallito ≫ aveva detto Aizawa fissando, con lui, il corpo di Natsu fra le braccia di Lucy.
Midoriya aveva messo una mano sulla spalla della ragazza, mormorando le sue scuse per non essere riuscito ad aiutarlo.
In realtà, anche lui aveva rischiato di morire, ma non sembrava importagliene.
Natsu era balzato a sedere sputando un getto di fuoco che aveva superato le alte fronde degli alberi di un bel pò, facendo prendere un colpo a tutti i presenti.
Si era girato di lato e aveva vomitato sull’erba, il corpo scosso da un tremito nervoso.
≪ N- Natsu? ≫ aveva sussurrato Lucy, incredula.
Happy si era lanciato sul ragazzo gridando di gioia. ≪ Natsu!≫
≪ Natsu-san, stai bene?! ≫ aveva gridato Midoriya, sorpreso e felice, allo stesso tempo.
Quello era stato l’unico momento di sollievo che Toshinori aveva provato.
Natsu, tossendo, si era messo a sedere, ansimante.
≪ Che schifo! Quel bastardo mi ha sparato in bocca, mi è preso un corpo. Ma si può essere più insopportabili di uno che ti spara in bocca a quel modo?! Vi sembra normale?! ≫
Lucy gli si era gettata fra le braccia e l’aveva baciato, felice di riaverlo sano e salvo.
Toshinori si era sentito svuotato dentro, davanti a quella scena.
Era andato avanti, divorato da quel senso di vuoto e impotenza, facendo ciò che ci si aspettava da lui.
≪ Quelli del Concilio non capiscono niente! ≫ gridò, Natsu, emettendo piccole lingue di fiamma dalla bocca. ≪ Erza stava cercando di proteggere le persone presenti e guadagnare tempo!≫.
≪ No-non credo ≫ mormorò, Midoriya.
Toshinori lo guardò.
Se ne stava leggermente in disparte rispetto al resto del gruppo. Indossava ancora il costume e teneva i pugni serrati lungo i fianchi e lo sguardo basso. Lui aveva gridato il nome di Erza anche dopo che erano svaniti, immaginò la frustrazione che provava.
≪ Eh?! ≫ scattò, Natsu. Si voltò a guardare l’altro ragazzo con gli occhi fiammeggianti.
Uraraka, Bakugo, Kirishima e Iida guardarono Midoriya, mentre Lucy ed Happy concentrarono la loro attenzione su Natsu, cercando di calmarlo.
≪ Che stai dicendo, bastardo?! ≫ sbottò, Natsu. ≪ Erza non ci tradirebbe mai!≫.
≪ Non sto dicendo questo! ≫ sbottò, Midoriya, lanciandoli un’occhiataccia. ≪ Però è vero che li conosceva e che è andata con loro≫
Toshinori lo guardò sorpreso, non si aspettava da lui una reazione simile.
≪ Ad ogni modo, chi vi ha dato il permesso di origliare? ≫ commentò Aizawa, incrociando le braccia sul petto e puntando i suoi studenti con gli occhi scintillanti e minacciosi.
L’intero gruppo sussultò, imbarazzati.
Natsu strinse i pugni, abbassando lo sguardo. ≪ Erza è nei guai, perché nessuno si muove ad andare ad aiutarla? Non sei forse suo padre? E lei non è forse il suo maestro? Allora…≫.
Aizawa sospirò, avvicinandosi a lui. Gli posò una mano sulla testa e mormorò ≪ È  una situazione troppo complicata perché un ragazzino come te la capisca≫.
Natsu si ritrasse con uno scatto.
≪ Nah, è che siete degli stronzi ≫ replicò una voce rauca e brusca. ≪ Altrimenti ve ne freghereste di quei coglioni del Concilio e fareste qualcosa≫.
Toshinori si alzò, gli occhi rossi di Bakugo lo seguirono.
Fissarono tutti allibiti quel giovane piantagrane. Bakugo sbuffò.
Toshinori posò sulla scrivania il suo pass di insegnante e disse a mezza voce ≪ Io vado. Le sono grato per quello che ha fatto per me, fin ora, ma non intendo stare seduto e abbandonare Erza al suo destino≫.
Il preside lo guardò, in silenzio.
Avvertì su di sé lo sguardo degli studenti.
≪ Cosa vorresti fare? Non hai più la tua forza ≫ disse, Aizawa, turbato. ≪ E non sappiamo nemmeno dove si trovino≫.
≪ Aizawa-kun ha ragione ≫ intervenne, Gran Torino. ≪ Nelle tue condizioni non puoi fare nulla per quella ragazza≫.
Toshinori strinse i pugni, trattenendo le lacrime che gli riempivano gli occhi. ≪ Eppure, io devo fare qualcosa. Gliel’ho promesso. In qualche modo, io…≫
≪ All Might ≫ lo chiamò, gentilmente il preside. ≪ Ho come l’impressione che tu abbia delle informazioni che a noi mancano≫.
Toshinori sussultò, guardandolo.
Il preside fece segno agli studenti di entrare e accomodarsi e proseguì ≪ Forse tu hai notato e sentito qualcosa che ti ha fatto capire contro chi ci troviamo e dove potrebbero essere? Dicci, per favore≫.
Gli studenti entrarono esitanti, prendendo posto nelle sedie vuote, alcuni come Natsu e Midoriya restarono in piedi. Bakugo chiuse la porta e vi si appoggiò contro con l’aria cupa.
Toshinori sospirò, si sentiva sfinito. Continuava a rivivere quel momento, quando le sue dita avevano perso la presa sul polso di Erza.
Tu non puoi salvarmi.
Eppure, era quello che aveva disperatamente cercato di fare. L’aveva stretta a sé così forte da farle sentire che niente e nessuno avrebbe più potuto nuocerle.
Quanto era stato stupido.
≪ Quei ragazzi…credo che facciano parte di una setta oscura con cui ebbi a che fare tempo fa ≫ ammise.
Gran Torino lo guardò, sorpreso. Aveva capito di cosa stava parlando, infondo anche lui conosceva quella storia ed era stato in quel luogo da incubo.
≪ Una setta oscura? ≫ ripeté Midoriya, sbiancando.
≪ Si. All for One ne creerò molte per poter raccogliere più potere e collezionare quirk rari e potenti con maggior facilità.≫
≪ All for One… ≫ ripeté, Bakugo, guardandolo con gli occhi sbarrati.
Toshinori si lasciò cadere nella sedia.
≪ Quelle sette ≫ disse, Gran Torino, con la voce resa profonda dall’inquietudine ≪ raccoglievano bambini e persone che la società non avrebbe cercato e li impiegavano nei campi di lavoro. Erano usati come cavie da laboratorio e coloro che avevano dei quirk rari o potenti ne venivano privati da quel uomo≫.
≪ Un capitolo davvero buio della storia del mondo ≫ commentò, il preside. ≪ Ma furono distrutte, tempo fa≫.
≪ Non tutte ≫ ammise, Toshinori, amaramente.
Percepì il clima nella stanza farsi teso e freddo.
Natsu esclamò, quasi ringhiando, ≪ Stai dicendo che Erza è stata rapita da una di quelle sette?≫
≪ Si, ragazzo ≫ intervenne, Gran Torino ≪ stiamo dicendo proprio quello. Erza ha un quirk potente, perciò probabilmente vorranno rubarglielo≫.
≪ Ma quell’individuo è in carcere ≫ commentò, Iida, nervoso. ≪ Perché mai fare tutta questa fatica per qualcuno, se il loro capo è fuori dai giochi≫.
≪ Perché lei ≫ disse, stringendo i pugni ≪ era una di loro≫.
Quelle parole caddero in un silenzio surreale. Le sentì depositarsi nelle loro menti, corrompere la loro innocenza, rivelandoli la crudele realtà del mondo.
≪ Ma ≫ la voce di Uraraka spezzò il silenzio ≪ Ma Erza-san è sua figlia, come potrebbe aver avuto a che fare con le sette oscure?≫.
Toshinori non li guardò, non si mosse. Avvertì lo sguardo di Aizawa su di sé. Lui e il preside sapevano, almeno in parte la verità.
 ≪ Lei non è mia figlia ≫
Le parole facevano male. Lasciarle uscire era come tagliarsi con il vetro rotto, come lacerarsi il cuore con un coltello spuntato.
≪ Quella ragazza non ha alcun legame di sangue con me≫.
≪ Come può dire una cosa del genere?! ≫ gridò, sconvolta, Lucy. Si era alzata di scatto, rovesciando la sedia alle sue spalle.
Lo guardò con gli occhi castani pieni di lacrime e le guance arrossate.
≪ Come può essere così orribile da dire una cosa del genere?! Quella è la stessa ragazza che ha attraversato mezzo mondo, lasciando tutto ciò che era la sua vita, solo per stare con lei ≫ gridò.
≪ Lucy-san ≫ mormorò, Uraraka, sfiorandole la mano.
Era scioccata anche lei, così come il resto della sala.
Natsu fissava Lucy così sorpreso da non riuscire nemmeno ad arrabbiarsi.
≪ Il sangue non è l’unica cosa che conta all’interno di una famiglia ≫ proseguì, la bionda, furiosa. ≪ I sentimenti che ci uniscono valgono mille volte di più…≫
Toshinori sentì le lacrime cadere e rigarli le guance scavate. Non fece nulla per fermarle. La loro vista sembrò impedire a Lucy di proseguire con la sua sfuriata.
≪ Il sangue…già, hai proprio ragione ≫ mormorò, stringendo i braccioli della sedia fino a conficcarci le unghie.
≪ La prima volta che l’incontrai, stava nevicando. ≫ mormorò. ≪ Camminavo per la strada, quando il rosso dei suoi capelli catturò il mio sguardo, sembravano una pozza di sangue nella neve.≫
Lucy si rimise seduta, tesa come una corda di violino. Lo sguardo dei presenti era nuovamente focalizzato su di lui, ma non importava.
 Ricordava bene il momento in cui si era reso conto che quel fagotto di stracci e sangue, non era altro che una bambina svenuta nella neve.
≪ Era riversa in un angolo della strada. Le persone le passavano accanto senza vederla. Quando mi avvicinai mi resi conto che era una bambina emaciata e ricoperta di ferite, sporca di sangue, con ancora i mozziconi delle catene ai polsi e alle caviglie.≫
Aveva l’aria così smunta e fragile, che pensava si sarebbe infranta come cristallo, se l’avesse toccata. Lei aveva voltato la testa per guardarlo, lo sguardo spento dalla stanchezza e dalla fame. Le sue labbra si erano mosse, senza produrre suono, ma lui aveva comunque capito che gli stava chiedendo un aiuto.
Scorse gli sguardi turbati dei ragazzi, le lacrime che Lucy ed Uraraka stavano trattenendo, e Natsu che stringeva i pugni e i denti.
≪ In ospedale dissero che le sue condizioni erano gravi, non mangiava da giorni. Probabilmente, aveva continuato a muoversi fino a crollare. Aveva paura dei dottori, non permetteva a nessuno di avvicinarsi, e non parlava. Il suo quirk era fuori controllo. Lo attivava ogni volta che qualcuno si avvicinava, arrecando danno a sé stessa e agli altri.≫
≪ Ma il quirk di Erza è di tipo equipaggiamento ≫ commentò, Iida, premendosi una mano sul petto. ≪ Come poteva…?≫
≪ Quello è il modo in cui Erza ha deciso di usarlo ≫ lo interruppe, Toshinori. ≪ In realtà, il suo quirk genera una potenza che era notevole già allora≫.
≪ Ecco perché lo vogliono ≫ mormorò, Kirishima.
Toshinori annuì, distratto dalla mole di ricordi che gli invadevano la mente.
≪ Ero curioso di sapere chi fosse, cosa le fosse successo, volevo aiutarla. Se c’era qualcuno a minacciarla, volevo prenderlo e assicurarlo alla giustizia. Per questo, andai ogni giorno a trovarla. Le portavo dei doni, cercavo di spingerla a fidarsi di me, ma anche se smise di attaccarmi con il suo quirk, non mi rivolgeva la parola.≫
L’osservava però, attentamente, seguendone le mosse come un animale in gabbia, sempre pronta a scattare. L’era sembrata così piccola e fragile, così triste, che gli era insopportabile guardarla in silenzio.
Le aveva parlato di cose generiche, di quello che li piaceva, della sua vita e del suo lavoro. Alla fine, si era reso conto che quella bambina sapeva di lui più cose di quante ne sapesse la maggior parte delle persone.
≪ Era una bambina strana: i giocatoli non le interessavano, non giocava mai. Aveva paura dei macchinari ospedalieri, si ritraeva dalle cure dei dottori che pure volevano aiutarla. Era affascinata da cose banali – come se ne avesse dimenticato l’esistenza – un tost al burro, la televisione, le bibite in latina…la prima volta che mi rivolse la parola fu quando le portai un mazzo di fiori. Si illuminò e sorrise per la prima volta, mi disse che vicino all’orfanotrofio in cui viveva c’era un campo di girasoli e che il loro profumo le piaceva. La seconda cosa, fu il suo nome. Penso che a quel punto, avesse capito chi ero. Piano piano, iniziò a parlare con me, solo con me, di piccole cose. Alla fine, mi raccontò la sua storia.≫
≪ Erza è un’orfana che viveva in un paesino di nome Rosemary ≫ spiegò, Gran Torino, abbassando i toni nella stanza. ≪ L’orfanotrofio in cui era stata abbandonata venne coinvolto in un imponente incendio. Almeno, questo è ciò che riportarono i giornali≫.
≪ La setta oscura ≫ intuì Aizawa, incupendosi.
Gran Torino sospirò ≪ Rapirono la gente del villaggio, i bambini soprattutto, e insabbiarono la cosa facendoli sembrare vittime dell’incendio. Dato che non appartenevano a nessuno ed erano un peso per la società, vennero abbandonati e dimenticati molto presto≫.
≪ Che cosa orribile da fare a dei bambini ≫ commentò, Iida. ≪ Erza-san…era una di loro, perciò≫.
≪ Fu fatta prigioniera e per molto tempo visse in quella sorta di campo di lavoro, finché, un giorno, non ci fu una grande ribellione e fuggì≫.
Aizawa diede un calciò al tavolo, disse frustrato ≪ Ed ora vogliono abbandonarla di nuovo. La stessa cosa…due volte. Accidenti!≫
≪ Quei ragazzi…se conoscevano Erza e lei conosceva loro, probabilmente, si trovavano nello stesso Campo. Lei sapeva chi aveva davanti ≫ disse, Gran Torino.
≪ L’unica superstite ≫ disse, Aizawa, irrigidendo la mandibola ≪ immagino che averli incontrati deve aver scatenato in lei il senso di colpa. Ecco, perché è andata con loro senza opporre resistenza≫.
Toshinori strinse le mani l’una nell’altra.
≪ Io e alcuni eroi, tra cui Gran Torino, ci incaricammo della liberazione di quei poveri bambini e della distruzione di quel posto. Erza ci descrisse la strada che aveva percorso e con un po' di ricerche, la trovammo≫
≪ Così andaste a salvarli ≫ Intuì il preside per lui. ≪ Ma a quel punto era troppo tardi≫
Toshinori annuì. ≪ Fu orribile. I corpi di quei poveri bambini ≫ si passò le mani sul viso. Se li vedeva ancora davanti agli occhi, quei corpi dissacrati.
≪ Le ricerche e tutto il resto era distrutto ≫ aggiunse, Gran Torino. ≪ Sembra che la rivolta abbia fatto esplodere i generatori e abbia dato inizio a una reazione a catena≫
≪ Non gli avrete detto questo ≫ disse, inorridito, Aizawa ≪ A quella bambina≫
≪ Non fu necessario dire niente ≫ commentò, Gran Torino. ≪ Appena ci vide, capì≫.
≪ Una ragazza intelligente ≫ sussurrò, il preside. ≪ Sfortunatamente, non possiamo fare nulla, ufficialmente. Il Concilio è stato chiaro≫.
Si alzò in piedi e saltò giù dalla sedia. ≪ Aizawa-kun io dovrò assentarmi da scuola per incontrare il Concilio. Starò via un paio di ore≫.
≪ In un momento simile? ≫ scattò, Natsu.
Gli altri ragazzi lo guardarono increduli.
Il preside sorrise. ≪ Non posso autorizzare alcun salvataggio, né so dove potrebbe essere Erza Scarlet ≫ lanciò un’occhiata a Toshinori e aggiunse ≪ ma probabilmente sono diretti nello stesso posto in cui era prigioniera all’inizio≫.
≪ Quel posto è andato distrutto ≫ commentò, Gran Torino.
Il preside sorrise. ≪ Effettivamente, nessuno si aspetterebbe di trovarceli proprio per questo, non credete?≫
≪ Preside… ≫ iniziò a dire, Toshinori, ma venne fermato dalla mano del preside che si sollevò. ≪ La mia è solo una supposizione, ovviamente. Non possiamo fare nulla, ahimé, ed io devo proprio andare, lasciò il resto nelle tue mani Aizawa≫.
Toshinori chinò il capo, grato, mentre il collega sbatteva le palpebre, infastidito.
Bakugo si fece da parte per farlo uscire.
Prima di varcare la porta, indugiò, lanciandoli un’occhiata ≪ Vorrei che ricordassi una cosa, All Might. Quella ragazza è sopravvissuta per anni a quell’inferno ed è riuscita a scappare. Non ci sono dubbi sulla sua forza≫.
Toshinori chinò ancora di più il capo, lasciando cadere le lacrime sul tessuto dei pantaloni. ≪ Grazie, signor preside. Grazie, davvero≫
Quando rimasero soli, Aizawa disse ≪ Io non posso lasciare la scuola in assenza del preside, tuttavia, ci è stata data un’opportunità≫.
≪ Andrò io ≫ disse, Gran Torino ≪ Ovviamente tu non puoi muoverti, All Might, perciò manterrò io la tua promessa≫.
≪ Vengo anche io ≫ scattò, Natsu.
Aizawa lo guardò insofferente ≪ Era scontato, ragazzo. ≫
Scruttò uno a uno gli altri ragazzi ≪ Voi altri, non avete nemmeno il permesso di uscire da scuola, figuriamoci combattere. Ma dato che non lo farete e non c’è alcuna missione ≫ si fermò e sorrise astutamente ≪ ci siamo capiti≫.
I ragazzi annuirono, decisi.
Aizawa lanciò un’occhiata al collega e disse ≪ Penso che avresti fatto meglio ad affidarla alle cure degli specialisti, invece che portartela a casa≫.
Lui accennò un sorriso di scuse. ≪ Forse, ma mi affezionai. Alla fine, quando trovarono una famiglia disposta ad accoglierla lasciai a lei la scelta≫.
Aizawa storse la bocca. ≪ Era ovvio che avrebbe scelto la persona che l’aveva salvata e non degli sconosciuti≫.
Toshinori non rispose. Forse era vero che aveva sbagliato a farsi coinvolgere tanto, però non poteva smettere di pensare a come Erza gli avesse ripetuto mille volte ≪ Alla fine, quando ti sarai stancato di giocare all’eroe mi getterai via≫.
Per dimostrarle che non era così, l’aveva stretta ancora più forte. Aveva cercato di farle capire che lei era una persona e non un oggetto.
Si alzò dalla sedia. ≪ Grazie, Aizawa-kun≫
Il collega sbuffò. ≪ Lo sapevo io che quella ragazza mi avrebbe creato problemi. L’ho capito dalla prima volta che la vidi≫.
Lasciò la stanza chiudendosi la porta dietro. I ragazzi iniziarono a parlare tutti insieme, sovrapponendo le loro voci.
≪ Dove si trova Erza-san?≫
 ≪ Possiamo raggiungerla in quanto?≫
≪ Ci sarà da combattere≫
<< Ma per Dio, riuscite a stare un po' zitti! ≫ scattò, Gran Torino.
La confusione si spense. Lo guardarono tutti. Toshinori si posò una mano in petto. ≪ Avete sentito tutti. Il Concilio non approverà, questa storia non dovrà mai uscire da questa stanza, anche se Erza dovesse tornare…ed io non posso chiedervi di aiutare≫.
≪ Non lo devi fare, infatti ≫ disse, Natsu ≪ Erza è nostra amica. Combatteremo per questo, non è vero Lucy, Happy?≫
≪ Aye, Sir! ≫ scattò, Happy. Lucy annuì, fissandolo negli occhi ≪ Riporteremo Erza a casa≫
≪ Voglio venire anche io ≫ disse, Midoriya serio. ≪ Non posso…lasciarla sola≫.
Si morse il labbro guardandolo negli occhi.
Toshinori annuì.
≪ Beh, non perdiamo tempo ≫ scattò, Bakugo ≪ Tanto ci andiamo tutti, solo i quattrocchi potrebbe tirarsi indietro≫.
≪ Non intendo farlo ≫ disse, Iida, sorprendendo tutti. ≪ Un eroe non abbandona una ragazza in difficoltà, sono molto deluso dal concilio≫.
Gran Torino sorrise ≪ Molto bene, se non sbaglio i Dragon Slayer hanno un buon fiuto. Ci sarà utile≫
≪ Però dove si trova Erza? ≫ domandò, Midoriya, curioso.
Toshinori sospirò. ≪ Su un isola nel mezzo del Pacifico≫.
I ragazzi sgranarono gli occhi, increduli.
≪ Venite, dobbiamo organizzarci.≫
 
   
 
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