Angolino dell'autrice
Salve! ^^Il capitolo di oggi è praticamente una double-drabble, e non è fluffoso... questo capitolo è IL fluff! xD
Spero che vi piaccia almeno la metà di quanto è piaciuto a me scriverlo, perché la scena è di una dolcezza che mi scalda il cuore ogni volta che lo rileggo *w*
Ah, tra l'altro volevo dirvi che lo scheletro della raccolta è ufficialmente concluso: saranno 40 capitoli in totale (9 Agape, 18 Philos e 13 Eros), di cui 8 già scritti e gli altri comunque abbozzati.
E niente, ci tenevo a mettervi a parte di questa cosa perché il fatto stesso di vedere pian piano consolidarsi questo progetto mastodontico mi rende tanto felice e volevo condividere la notizia con voi ^^
Disclaimer: i personaggi e la storia di Star Wars non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su; la citazione iniziale non è mia ma di un autore anonimo.
[Progetto “Un anno di Obikin”, settimana 7/52]
[Partecipa alla Challenge delle Parole Quasi Intraducibili, indetta da Soly Dea sul forum di EFP.]
Buona lettura a tutti! ^_^
Agape
L’amore puro, perfetto e incondizionato
Meeting you was fate,
becoming your friend was choice,
but falling in love with you
was beyond of my control.
Titolo sezione: Agape
Titolo capitolo: Geborgenheit
Fandom: Star Wars
Personaggi/pairing: Anakin Skywalker, Obi-Wan Kenobi
POV: Anakin
Rating: verde
Generi: sentimentale, fluff, introspettivo
Avvertimenti: //
Localizzazione: tra Episodio I e Episodio II.
Note: Geborgenheit: la sensazione di sicurezza che si prova stando con la persona a cui si vuole bene.
Conteggio parole (word): 209
Capitolo 4
Geborgenheit
Apre lentamente la porta già socchiusa ed entra in punta di piedi nella stanza del suo maestro, attento a non fare il benché minimo rumore. Si avvicina circospetto al suo letto – dalla parte opposta dove Obi-Wan sta dormendo profondamente – e ci si arrampica sopra, per poi raggomitolarsi come un gatto in quello che ormai è il suo angolino preferito. E qui, nonostante la posizione scomoda, finalmente Anakin riesce a rilassarsi.
Finalmente si sente al sicuro.
Perché certe notti Tatooine e la mamma sembrano davvero troppo lontani, e la sua stanza diventa davvero troppo grande per rimanere lì al buio con la sola compagnia dei suoi brutti pensieri. Così chiude gli occhi e si concentra sul lento respiro del suo maestro, rilassando il proprio fino a scivolare velocemente in uno stato di dormiveglia senza però permettersi di addormentarsi del tutto. Non ancora.
E finalmente, poco prima che la coscienza lo abbandoni, sente un profondo sospiro provenire dall’altro lato del letto, e due braccia forti che lo spostano con cura più al centro fino a fargli appoggiare la testa sul cuscino.
«Questa è l’ultima volta» borbotta Obi-Wan come sempre, prima di tornare a sdraiarsi.
Seminascosto tra le coperte in cui l’ha rimboccato il suo maestro, Anakin si lascia sfuggire un sorriso.