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Autore: lmpaoli94    27/07/2020    0 recensioni
Bronx, anni 60’
Forse questa può essere la solita storia di odio razziale per la conquista di una libertà che è solo un’utopia.
Forse questo può essere un racconto come tanti altri che vengono pubblicati sperando che qualcuno lo possa leggere e capire il messaggio che si vuole trasmettere.
Ma alla fine quello che voglio è dire che il fatto che racconterò in questi capitoli ha una distanza di sessant’anni ma è così attuale che sembrerà di essere nel presente.
Perché anche se la schiavitù in Nord America e l’Aparthied in Sudafrica sono stati aboliti (apparentemente), i fatti che i due protagonisti desiderano portare a compimento lascerà in qualche modo riflettere, anche solo per pochi secondi.
Giusto per dire: ma davvero esiste tutto questo? Perché l’odio deve essere più forte su tutto? Perché impariamo a odiare? È la nostra mente che è malata?
Domande a cui personalmente non posso rispondere. Io mi limito solo a riflettere.
Per fare in modo come ciò possa avvenire.
Per fare in modo che un giorno di questi tutto il male dell’uomo non avvenga mai più.
Ma in fondo al mio cuore, questo è solo il mio desiderio… e il tuo qual è?
Genere: Angst, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Un clima surreale e di silenzio si riversava nell’aria come se fosse un macigno troppo grande da sopportare.
Eppure nell’aria c’era aria di primavera… e di odio.
Un odio troppo grande da sopportare, ma alla fine di tutta questa storia volevo arrivare in fondo.
Perché non importa se tu non sei un uomo importante e vivi nei bassi fondi del Bronx: l’importante è poter alzare la voce per dare un segno importante per un futuro che poteva essere molto diverso da quello che era.
In fondo volevo solo cambiare le cose ad un unico scopo, ma purtroppo non avevo fatto i conti con i nemici silenziosi che mi stavano girando intorno. Oppure sì?
Non volevo pensare alle conseguenze perché sapevo che la mia protesta indetta da amici di cui potevo fidarmi era giusta e contro la violenza.
Ma gente che abitava nel mio quartiere e molto diversa da me, non la pensava allo stesso modo.
Io camminavo tranquillo con lo sguardo serio e concentrato mentre Trevor, Tania e il Signor Bell erano appena dietro di me.
Gridando a gran voce al megafono che insieme potevamo cambiare il mondo, dovevo avere l’appoggio di tutta la gente di colore.
“Steve, tu non sei come noi. per questo non ti ascoltano.”
Il Signor Bell voleva farmi desistere in ogni modo, ma non aveva ancora capito tutta la mia determinazione.
Nessuno sapeva realmente a che punto mi sarei spinto perché non potevamo più vivere così.
E’ da quando sono nato che vedevo violenza, crudeltà, uccisioni di ogni genere… Come si poteva vivere in quel modo?
Dovevo dare una svolta e dovevo farlo al più presto.
Volevo cambiare il mondo con la speranza che tutto questo potesse essere possibile… Ma per colpa di un individuo, non sarebbe mai stato così.
Bastava poco per distruggere tutto quello che avevo costruito e che potevo costruire con i mii amici.
In fondo avevamo uno scopo in comune dopo le mie parole di convinzioni.
I pensieri mi si affollavano nella mente mentre il mio orgoglio verso di loro era incommensurabile.
Poteva essere un giorno diverso a fin di bene, ma alla fine…
Tutto ciò sarebbe arrivato nel momento in cui non me lo sarei mai aspettato perché non pensavo che potesse essere possibile.
Ho vissuto troppo poco e in un mondo in cui non mi è mai appartenuto.
E quando avrei sentito il mio spirito staccarsi dal mio corpo morente, allora ho capito che la speranza era troppo lontana.
Avevo abbandonato tutti in quella via che sembrava infinita: amici, i pochi affetti che avevo e infine la famiglia.
Non mi avrebbero più sopportato e mi avrebbero lasciato andare senza un addio.
Alla fine non ero mai appartenuto a loro perché ero solo diverso.
Avevo solo il coraggio di cambiare le cose, ma invece di supportarmi, andavano contro il mio credo.
Il tutto era cominciato quando avevo fatto amicizia con Trevor, un ragazzo semplice di colore che rispettava ogni mia scelta.
L’unica cosa che mi dispiaceva è vedere lui piangere sul mio corpo mentre le sue mani erano sempre più sporche di sangue.
Non avrei mai voluto che mi potesse vedere in quel modo, ma la follia dell’uomo andava ben altro l’istinto animale.
Dovevo morire? Era quello il mio destino sconosciuto? Allora il mondo è davvero ingiusto con me.
Perché io non volevo lasciare questo mondo: ero troppo giovane.
Ma se in un altro universo esiste un mondo dove la felicità è davvero possibile, allora è meglio che non mi faccia attendere.
Ci sarà sempre qualcuno che proverà a cambiare il mondo: magari alcuni ci riusciranno nel bene, mentre altri il male li sorprenderà uccidendoli a sangue freddo com’è successo a me.
Non voglio raccontare la mia fine triste e apparentemente senza dignità, ma spero soltanto di lasciare dei vividi ricordi all0interno di coloro che erano più vicini a me.
Il mio spirito si sentiva ancora attaccato alla mia vecchia vita, quando la protesta per un domani migliore si era trasformata in tragedia.
La gente aveva paura e non si era più azzardata a seguire i passi verso un futuro migliore: una strategia paragonata solo al terrore più infimo.
Ma perché doveva succedere tutto questo? È ingiusto!
Alla fine di tutto se i migliori se ne vanno sempre prima dei peggiori, allora il mondo in cui l’odio circonda le nostre vite sarà invisibile e spietato.
Ma non voglio ricordare la mia vita passata come un qualcosa di terribile: anche se non ho mai avuto la possibilità di riuscire a dare forza ad un cambiamento, era arrivata l’ora che gli animi agitati si potessero dissipare.
Magari è vero che uomini bianchi non potranno mai andare d’accordo con gli uomini neri.
Ci saranno altri problemi in un mondo che si sta distruggendo piano piano (cambiamenti climatici irreversibili, corruzione, il mondo dei soldi, manipolazione della mente, crisi di sovrappopolazione mondiale incontrollabile… A voi vi viene in mente altro?)
Io parlo da giovane ragazzo che ha vissuto rivolgendosi ad un momento casuale del passato mentre dovrebbe scoprire cosa gli riserva il futuro…
Perché se questa è la fine di Steve del Bronx, è l’inizio della storia della nostra vita.
Siamo pronti a cambiare il mondo? O è il mondo a cambiare la nostra immagine?
Forse non lo sapremo mai, ma c’è un detto che si conclude con la speranza: dopo i momenti di tempesta, sorge sempre il sole.
E se la tempesta viene immaginata nel momento della mia morte e del mio funerale, allora il sole si dipingerà sui nostri visi guardando un sorriso spensierato verso una persona innocente che ha bisogno dell’aiuto dei suoi simili: ha bisogno che la civiltà umana non si trasformi in bestia.
La civiltà umana ha bisogno di tutti noi. non scordatevelo.
 
 
Dopo una parentesi sulla mia visione di questa breve storia, ecco che Trevor posa gli occhi sulla mia tomba mentre fissava i miei genitori che non avevano il cuore di versare anche una sola lacrima.
Nessuno aveva la voglia di ricordare di cosa potevo essere capace, ma Trevor era diverso.
Lui mi conosceva meglio di qualsiasi altra persona e il segno tangibile del nostro primo incontro era stato dettato da un destino perfetto che mi ha fatto scoprire una brutta parola che aveva bisogno di essere cancellata dalle nostre menti: razzismo.
Lui mi ha fatto capire che un uomo bianco può essere amico di un uomo nero e questo non potrò mai dimenticarlo.
Cercherò di riposare in pace, mentre le ultime parole faranno riflettere coloro che le potranno udire:
< Steve Richardson del Bronx, residente in una via che in questo momento sfugge alla mia mente.
Un piccolo tragitto ci separava dalle nostre abitazioni, eppure era come se potessi vivere sempre con lui.
Steve, ragazzo semplice che aveva una profonda voglia di amicizia e di cambiare il mondo insieme ai suoi amici.
Ci ha fatto capire che la vita ha bisogno che abbia un senso perché sia vissuta, perché nella nostra esistenza non ci dovrebbe essere l’odio e la violenza.
Invece esiste eccome! Ed è in tutti noi!
Ora, fissando i vostro occhi tristi e seri, vedo anche il colore della vostra pelle:
Non so dire con certezza quanti possiamo essere, ma sicuramente in mezzo alla folla riesco a vedere due umili genitori che hanno voltato le spalle al loro ultimo figlio.
Solo perchè era diverso da voi e dalla maggior parte della vostra razza, non meritava l’ennesimo voltamento di spalle.
Nessuno della vostra razza si è permesso di venire al suo funerale…
Anche se Steve era un uomo bianco, dentro il suo cuore accomunava tutta l’umanità di razza così diverse da essere simili.
In questo momento capisco che la strada è ancora molto lontana, ma la speranza continuerà ad affievolire dentro di noi.
Perché anche se il cammino è ancora lungo e tortuoso, il destino accoglierà le nostre preghiere… e saremo solo noi che potremmo dare una svolta.
Non dimenticherò mai il mio amico che ha combattuto allo stremo delle forze solo per riuscire a cambiare le nostre vite.
La sua memoria non verrà mai dimenticata e presto o tardi la tempesta finirà.
Riposa in pace, amico mio. >
Trevor, per quanto le parole potessero essere toccanti e coincise, non maledisse mai l’assassino che ha stroncato la mia vita.
Lui era lì ad assistere circondato da una gang di colore che lo teneva immobilizzato.
Perché anche lui aveva bisogno di capire. Doveva sapere che aveva distrutto un futuro di libertà che poteva accomunarci tutti.
Ma in fondo non provavo rabbia e rancore verso di lui, solo tristezza e pena.
Capivo dai suoi occhi dispiaciuti che il mio spirito riusciva a vedere e contemplare.
Non c’era tempo di morire ancora in maniera così sbagliata.
Non c’era tempo di cadere ancora nel peccato.
Un nuovo giorno si prosperava verso un’alba così strana e inconsueta, mentre il Bronx sarebbe rimasto il solito quartiere malfamato  ricco di delinquenza che l’America vorrebbe tanto nascondere.
Ma i potenti non capiscono che soffocare le urla del silenzio sarebbe stato impossibile.
Dobbiamo solo immaginarci che un giorno tutto questo finirà.
Proviamo a chiudere gli occhi e ad immaginare un desiderio ricco di bontà, libertà e felicità.
Alla fine, che cosa mai potremmo vedere?
Fermiamo tutte le nostre azioni sbagliate e ragioniamo su una vita che ha davvero il piacere di essere vissuta.
Ma non per il solo piacere di essere obbligati… Ma per cercare dentro di noi che il bene alberga anche se non lo vediamo.
Ora accomuniamo il nostro compito di cambiamento senza pensare alle mie dovute conseguenze di morte, perchè voglio pensare che uniti tutti insieme, sarà impossibile ucciderci tutti.
Il male prima o poi dovrà cessare le morti ingiuste scomparire per sempre.
Ma i pensieri che faccio adesso sono un modo per guardare il mondo sotto un’altra prospettiva.
Perché sognare è lecito, ma compiere è doveroso.
   
 
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