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Autore: DonVito009    29/07/2020    1 recensioni
La morte di Iida per colpa di Deku causa un grande scompiglio all'interno della classe, cambiando la percezione nel vedere colui che doveva rappresentare la speranza. L'accaduto unito alla vicinanza di Bakugou con Shouto e Uraraka porterà il giovane Midoriya a chiedersi se è veramente degno di diventare eroe.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Momo Yaoyorozu, Ochako Uraraka, Shouto Todoroki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shouto Todoroki, per quanto mostrasse una leggera felicità per il miglioramento a livello umoristico di Uraraka, continuava ad essere pressato da un cattivo presagio. Si era recato fuori dall'aula con l'intento di parlare con Midoriya, di parlarne con lui dell'accaduto e risolvere la questione con Bakugou, ma caso vuole che Shouto non riuscì mai a parlare con Izuku quel giorno, venendo fermato da Uraraka che con gioia nostalgica ricordò l'amico caduto, promettendosi di smetterla di piangere.

- Iida voleva a tutti i costi diventare un esempio per gli altri, aiutarli e fare in modo che nessuno debba soffrire. Ho deciso, da ora in poi darò il massimo di me, superando i miei limiti. Ti prego, Shouto Todoroki, aiutami. - Ochako con prontezza recitò tali parole, inchinandosi di fronte ad egli mettendolo in un leggero imbarazzo.

- Non c'è bisogno di tanta diplomazia. Volentieri ti aiuto, e mi fa piacere di vederti così decisa. La forza che impieghi in questo momento ti è degna di nota, ti faccio le mie congratulazioni Ochako Uraraka. Non so cosa ti abbia detto Bakugou, ma deve essere stato un colpo potente. -

La ragazza piombò nel ricordo. Era vero, senza volerlo Katsuki era stato colui che le aveva mostrato il suo errore, dandole la possibilità di migliorare.  Inevitabilmente, pensando a quello che era avvenuto in infermeria, non potè non ricordare Deku. Izuku, il suo amico più caro. Il ragazzo che prendeva come esempio. La causa della morte di Iida. 
La sensazione di voltastomaco tornò. Le faceva male pensarlo.

- Molto probabilmente, da come stanno andando le cose, la sicurezza nei nostri confronti sarà massima, onde ad evitare possibili altri incidenti.  -

Shouto annuì silenziosamente, lasciando passare qualche secondo prima di continuare il discorso aperto dalla castana. - I professori lavoreranno su di noi. Non mi sorprenderei se aumentasse il lavoro sul campo, e mi sembrerebbe una scelta più che ottima. - 
L'incidente era avvenuto durante un addestramento sorvegliato. Le percentuali di possibili incidenti era inferiore al tre, eppure accadde quello per cui nessuno era preparato. Fu un colpo veloce, da maestro, che terminò prima ancora che i professori potessero intervenire. 

- Attaccheranno di nuovo? - Domandò irrigidendosi Ochako, fissando con sguardo serio il volto pensieroso del compagno.

- Molto probabilmente. Mi auguro che i professori pensino bene alle mosse da fare da questo momento in poi, perché uno studente morto è già troppo. -

Shouto si sbagliò in quel frangente. Non vennero più attaccati, nessuna mossa diretta dei Villain. Loro aspettavano, convinti che sarebbe stata la UA stessa a cadere, pezzo dopo pezzo; giorno dopo giorno.
Izuku Midoriya, dormiente e inconscio di quello che stava accadendo dentro di lui, presto avrebbe capito di non poter più portare il peso del futuro simbolo della pace, lasciandosi cadere in un baratro profondo chiamato disperazione.

I giorni passavano e le esercitazioni erano maggiori ed estenuanti ma paradossalmente, più il livello aumetava maggiore era la grinda degli studenti. 
Uno degli esercizi quotidiani era la lotta libera tra due studenti a cui era vietato usufruire della propria Unicità. Erano passati pochi giorni, meno di una settimana dallo scontro in classe dei due vecchi amici d'infanzia, difatti Aizawa si impegnava al massimo di tenerli separati, eppure quel particolare giorno lasciò loro la decisione di scontrarsi, venendo avvertiti rigorosamente.

- Niente eccessi. - Ripetè tuonante il professore, mostrando loro uno sguardo gelido.

Katsuki annuì in maniera infastidita, riscaldandosi velocemente, e Uraraka se lo aspettava, d'altronde era nel suo comportamento solito. Quello che la lasciò turbata era l'espressione rabbuita di Izuku, che come se fosse in trans annuì privo di sentimento, preparandosi allo scontro. 

- Ho una brutta sensazione. - Le sussurrò Mina avvicinandosi a lei, tenendo puntati gli occhi sui due ragazzi.

Le pupille dilatate di Deku apparivano terrificanti sotto la luce del sole, tanto era particolare quel giorno da riuscire a preoccupare non solo Uraraka, ma anche Shouto.

Il fischio di Aizawa diede in maniera ufficiale via allo scontro. Nessuno dei due si muoveva. Si analizzavano a vicenda, aspettando il momento giusto per colpire.
La pressione che Bakugou impiegava nel tenere serrati i pugni lasciavano le vene scoperte su ambo le braccia, rendendo il suo corpo ancora più aggressivo. 

- Fatti sotto, inutile di un Deku. - Scattando con preparata rapidità, Katsuki sferrò il primo colpo, colpendo con un pugno carico la faccia del suo avversario. 

Non ci volle molto prima che Izuku si alzasse da terra, sporcandosi le labbra con il sangue che colava abbondante dal naso. 
Balzò in avanti, lasciando il proprio corpo scoperto, permettendo a Katsuki di colpirlo ancora prima che potesse essere sfiorato. 
Una seconda volta, con un calcio alla gola, Izuku cadde a terra, alzandosi un istante dopo. Non manifestava dolore, manteneva quella solita espressione totalmente estranea da lui.
Bakugou rabbuì. Stringendo i denti corse verso Izuku, colpendolo all'addome con un doppio pugno. Ritrovandosi a terra, sopra di lui, continuò con la serie di pugni, spaccando la berriera che Deku si era creato con gli avvambracci. 
La scena colpì tremendamente Uraraka, che d'istito intervenne, spingendo Bakugou lontano dal suo amico, versando nuovamente lacrime di fronte al biondo.
Aizawa fermò l'incontro, richiamando Bakugou da parte e chiedendo a Momo di portare Izuku in infermeria. 

- Patetici entrambi. - Grignò Bakugou un attimo prima che si spostasse con Aizawa, riferendosi in modo palese sia a Deku che aveva scelto di non combattere che a Uraraka che si era mostrata debole.

La sua brutalità mantenne accesa la fiamma all'interno di Uraraka, che con occhi bendati decise di sdifarlo.

   
 
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