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Autore: Dragon mother    29/07/2020    1 recensioni
Isabella sta tornando da una breve vacanza insieme ai genitori. Poco prima di giungere nella sua città, l'auto su cui viaggia precipita in un laghetto. Lei viene salvata miracolosamente ma dei suoi genitori non vi è nessuna traccia... per alcuni anni...
Eccomi qui a ripubblicare questa storia dal mio vecchio account. Tutti i capitoli sono stati revisionati e all'occorrenza corretti.
Spero entrerete a dare un'occhiata.
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ciao ragazze, come va?
Intanto vi dico che sto scrivendo dei capitoli per continuare Appuntamento al buio (come mi era stato richiesto da un paio di affezionate girls); poi sto pensando anche ad altre cosucce ma prima voglio finire queste 3 storie altrimenti diventa davvero impossibile gestirle tutte.
Poi.. domanda totalmente estranea: voi seguite Daydreamer-Le ali del sogno?
Se sì fatemi sapere che ne pensate..
Adesso vi lascio al chappy..
Un bacio
 
 
 
 
Bella
 
 
Dopo il giro turistico della tenuta che Edward mi ha fatto fare, posso dire di essere davvero stanca.
Non vedo l’ora di cenare e di buttarmi a letto, preferibilmente tra le braccia di Edward.
Stiamo cenando allegramente, tra i racconti di gioventù dei nonni e le domande sul nostro futuro e da ragazza un po’ maleducata, scappa uno sbadiglio qua e là.
“Scusatemi” borbotto in imbarazzo “ma oggi è stata una giornata davvero intensa.”
“Non preoccuparti cara, andate pure a dormire. Staremo insieme domani, abbiamo ancora tanto tempo” mi risponde nonna, uno strano luccichio nei suoi occhi color ambra.
Ma.. un dubbio si fa spazio nei miei pensieri..
Che siano anche loro come i Cullen?
La domanda mi sorge spontanea ma per ora preferisco tenerla per me.
“Grazie e grazie per la cena, era tutto squisito”
Bacio la nonna su una guancia e poi il nonno e vedo sui loro visi quanto sono felici della nostra presenza lì.
Saliamo al piano di sopra dove ci sono le camere ed Edward mi conduce in una stanza con un grande letto.
“Ho scelto io per te, spero non ti dispiaccia: sono egoista lo so ma io non posso stare lontano da te per così tanto tempo” mi dice accarezzandomi la mano.
Lui dice di non avere accesso alla mia mente ma io speravo proprio che decidesse anche per me perché questo mi fa capire quanto ci completiamo uno con l’altra.
“Hai fatto la scelta giusta Edward” gli dico con un sorriso a 36 denti.
“Ed ora vado in bagno, ho bisogno di un po’ di tempo da umana” aggiungo prendendo la valigia e correndo in bagno.
Non ho idea di cosa ci sia qui dentro anche se un po’ ho paura di scoprirlo.
Apro la cerniera ed estraggo il beauty; doccia veloce, lavo i denti, spazzolo i capelli e poi vado alla ricerca di un pigiama.
E questo sembra essere un incubo o solo un brutto scherzo di Alice.
Per quanto io mi metta a frugare, qui dentro non c’è neanche l’ombra di un pigiama degno di quel nome: abbiamo completi striminziti, baby-doll e camicine trasparenti.
Vorrei morire.
“No, noo, nooo!” dico a voce un po’ troppo alta
 
..come se fuori non ci fosse un vampiro super dotato in grado di sentire anche i respiri..
 
E infatti..
“Bella, Bella che succede?”
Non ho il coraggio di dire niente, mi vergogno così tanto.
“Bella rispondi o giuro che butto giù la porta” mi dice alzando la voce.
Decido di aprirla quella porta, ancora avvolta nell’accappatoio.
“Ho un problema Edward” borbotto appena il suo viso mi appare.
“Che tipo di problema, spiegami” mi dice dolcemente, attirandomi a sé.
E adesso come glielo dico?
 
Lascia perdere Bella, mettiti il meno peggio ed esci da questo bagno, fai la donna.
 
Sì ma che vergogna.
 
Pensa di essere in costume, ti ha già vista no?
 
Sì ma non è mica la stessa cosa, eh?
 
No, sto zitta, mi vergogno troppo.
“Ehm no..ecco mi sono dimenticata la crema per il corpo che metto la sera, l’ho lasciata  a casa in bagno” borbotto sperando che ci creda.
“E ti sei disperata per questo?” mi chiede sorpreso.
“Ehm sì” cerco di essere convincente.
“Non preoccuparti, ti presto una crema che uso io, se per te va bene”
Si allontana un attimo per poi rispuntare sulla porta con un barattolo.
“Ecco tieni, usane pure quanta ne vuoi, così stasera avremo lo stesso profumo” mi sussurra all’orecchio.
Ok Bella, calma, non agitarti.
Mi vuole torturare e sa che così non sbaglia di certo.
“Edward, ti prego, lasciami almeno vestire” gli dico, la voce bassa che faccio fatica a sentirla io stessa.
“Ok ma fai presto, voglio stare un po’ con te prima che ti addormenti” mi sussurra ancora.
Mi tremano le gambe e se non se ne va immediatamente credo dovrà afferrarmi al volo perché io non cada a terra.
Ma se ne va e chiude la porta, lasciando dietro di sé un profumo, il profumo che credo appartenga a quella crema che mi ha dato.
 
Ok, è il momento di affrontare la realtà.
Ho scelto lo straccetto più coprente che Alice si è degnata di mettermi in valigia ed ora sono con la mano sulla maniglia della porta, indecisa se uscire o se restarmene qui.
Penso però che Edward non me lo lascerebbe di certo fare e si domanderebbe il motivo di tale comportamento.
Così, affrontando il toro per le corna, abbasso la maniglia e sbircio fuori: la luce è soffusa, solo la abat-jour sul suo comodino è accesa.. ma a me questo potrebbe bastare?
Posso uscire conciata così e alla luce per giunta?
E se anche esco, non è che Edward ci vede anche al buio?
Oddio sto impazzendo.. e se glielo chiedo?
Mi prende per pazza?
Va beh ci provo?
“Edward?” lo chiamo cercando di risultare tranquilla.
“Sì?” mi risponde senza alzare lo sguardo dal libro che sta leggendo.
Non mi ero ancora soffermata a guardarlo: indossa una maglietta blu a mezza manica e un pantalone lungo sempre di colore blu ed io non posso che rimanere incantata da quella sua semplice perfetta perfezione.
Non sentendo più niente da parte mia, porta i suoi occhi a scontrarsi con i miei e d’istinto mi riparo dietro la porta.
“Tutto bene Bella? Che volevi dirmi?” domanda divertito dalla scenetta.
Mi sto rendendo ridicola lo so ma mi vergogno da morire.
“Ecco.. io volevo chiederti.. beh se per caso tu ci vedi anche al buio” butto fuori in una volta.
Scoppia a ridere e lancia il libro sul letto, per poi avvicinarsi alla porta del bagno.
“Tra tutte le domande che mi aspettavo questa proprio non era nell’elenco, comunque la risposta è no, ho tanti doni e poteri ma questo proprio no, mi dispiace” mi dice sogghignando.
Poi continua
“Ma perché ti interessa tanto? Se posso chiedere eh” mi chiede lui adesso, passandosi la lingua sui suoi canini affilati.
Ma perché si comporta così?
Perfido di un vampiro..
Non si rende conto del grado di sensualità che raggiunge in questi momenti.
“Allora potresti spegnerla, così vengo a letto” gli dico io e la mia voce risulta quella di una gallina strozzata.
Non mi fa altre domande e gattonando sul letto raggiunge l’interruttore della luce e la spegne.
I miei occhi faticano un istante ad abituarsi al buio ma non appena riesco a vedere qualcosa, sguscio via per infilarmi a letto.
Ma non appena tocco il materasso, due braccia fredde mi intrappolano ad un petto altrettanto freddo.
“Presa e adesso non scappi più” mi sussurra all’orecchio, facendomi rabbrividire.
A parte che di certo non sarei scappata, nonostante io mi trovi così svestita e in imbarazzo davanti a lui.
Anche se non può vedermi, le sue mani ora stanno accarezzando il mio corpo e sicuramente si sta accorgendo di ciò che indosso o meglio che non indosso.
E infatti..
“Bella, che cosa..?” non riesce neanche a finire la frase, lui , un vampiro centenario.
“Non importa Edward, dormiamo, è tardi e ho sonno” poi mi accorgo di quello che ho detto e mi correggo.
“Cioè io dormo..tu.. tu fai ciò che preferisci.. ecco” borbotto grattandomi la fronte.
Secondo voi mi ascolta?
Certo che no!
Tempo due secondi e la luce del lampadario mi acceca letteralmente.
Sento già le guance diventare due bei pomodori maturi e gli occhi di Edward bruciarmi la pelle.
Non voglio aprire i miei per trovarmi di fronte i suoi.
Ma sono costretta a farlo dalla sua voce che non ammette repliche, soprattutto perché mi chiama per nome e lo fa solo quando vuole la mia totale attenzione.
“Isabella, potresti per favore aprire gli occhi?” me lo chiede ma so che è più un ordine il suo.
Obbedisco e due gemme di ambra liquida mi colpiscono in pieno, tanto quanto una stilettata al cuore.
“E’ per quello che hai addosso che non uscivi dal bagno e mi hai chiesto di spegnere la luce?”
Faccio sì con la testa, la mia lingua sembra incollata al palato.
“Ed è per questo che ora hai le guance tutte rosse e sei così in imbarazzo?” mi chiede ancora lui.
Faccio ancora sì con la testa.
“Credi che riuscirai a dire qualcosa oltre che muovere la testa su e giù?”
“Sì”
“Bene. Intanto per cominciare e da quello che posso vedere, ti dico che mi piace molto.
Mia sorella ha buon gusto, devo ammetterlo anche se su di te ogni cosa sta divinamente” mi confessa compiaciuto.
Perché lo fa, perché mi chiedo io, mentre vorrei diventare invisibile.
“Che ne dici se spengo la luce così tu ti rilassi e io posso coccolarti un po’?” borbotta sensuale, strofinando il naso sulla mia guancia.
L’ha detto davvero?
Coccolarti?
Ha usato quel tono di voce suadente, sensuale, coinvolgente.. stop Bella ferma poi ti senti male.
Vorrei sotterrarmi per l’imbarazzo che sto provando ora.
“Ook” provo a dire, la voce decisamente impastata.
“Aspetta, prendi questo” alla sua velocità mi mette tra le mani un bicchiere di quella che sembra acqua.
Lo bevo in un sorso, riscoprendomi con la gola secca.
“Va meglio ora?” mi chiede accarezzandomi la schiena.
E’ un gesto senza malizia il suo ma che a me fa tutt’altro effetto.
“Spegni la luce Edward, per favore” gli chiedo ed un attimo dopo mi ritrovo stretta al suo corpo.
Non sento freddo nonostante sono praticamente nuda, la situazione basta di gran lunga per provocarmi ondate di calore.
Ho dormito tante volte insieme ad Edward ma mai conciata in quel modo, Alice mi sentirà quando torneremo a casa.
“A che pensi?” mi chiede capendo i miei silenzi.
“Penso che ucciderò tua sorella quando torniamo. No dico, almeno una roba decente ce la poteva mettere in quella borsa!” borbotto piccata.
“E perché, a me non dispiace per niente”
Prende a farmi carezze sulla spalla, gioca a creare figure sulla mia pelle che subito si ricopre di brividi.
“Hai freddo?” mi domanda soffiando sulle mie labbra.
“N..no” riesco appena a dire.
“Perché in tal caso ho io la soluzione” borbotta prima di fiondarsi sulle mie labbra.
Non ho il tempo di reagire e sinceramente neanche mi verrebbe voglia di oppormi a quelle che lui ha definito coccole.
Amo come si prende cura di me, amo le sue gentilezze, le premure che ha verso di me, amo la protezione che esercita su di me ma soprattutto amo lui.
E di tutto, questo è nient’altro che l’inizio.
 
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Ma mentre Edward e Bella si godono quel tempo insieme, un esercito potente sta marciando verso Forks.
   
 
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