31/07/2020
6 recensioniOgni volta che si sentiva triste o aveva combinato qualche guaio raggiungeva la cima della collina, la fresca brezza estiva che le sfiorava i capelli, solleticandole il collo, costringendola a ridere. Amava quella vista, quel panorama sterminato, dal quale poteva percepire tante sfumature di colori sempre diversi.
Le vacanze estive erano ormai cominciate e le mancava stare lontano da Hogwarts, specialmente dai suoi nuovi amici.
Suo padre era molto protettivo nei suoi confronti, gli voleva bene, ma le mancava sua madre Pandora che vide morire all'età di nove anni.
Sua madre la spronava a fare ciò che le piaceva a non smettere mai di credere in se stessa e non perdere mai la speranza.
Luna amava scrivere e quando era una bambina aveva scritto una fiaba facendo anche dei disegni che non erano un granché per una bambina, ma sua madre utilizzando la magia, fece uscire i suoi personaggi. Lei utilizzava spesso quella magia quando si sentiva sola, usando la scusa di esercitarsi ad incantesimi.
Fu proprio quando riuscì a recuperare la sua fiaba che era riposta nel piccolo cofanetto dei ricordi appartenuto a sua madre che la giovane maga si decise a scrivere un nuovo racconto. Nelle sue speranze c’era sempre di riuscire a replicare la fiaba che scrisse da bambina, ma sapeva già che era un’utopia.
Sentì un rumore e poco dopo vide suo padre Xenophilius Lovegood.
-Sai questo era anche il posto preferito di tua madre- Disse Xenophilius, rivolgendosi a sua figlia.
Luna rimase in silenzio, lei non lo dava a vedere che le mancava era per questo che tutti l'avevano soprannominata lunatica, ma era anche misteriosa e delle volte infantile. Molti la consideravano strana a causa dei suoi racconti sulle creature che solo le vedeva e su come si comportava, solo Harry e Neville sembravano capirla.
-Hai continuato a scrivere?- Era così concentrata nei suoi pensieri, che la domanda di suo padre la colse di sorpresa. Scosse la testa.
-Non scrivo da tanto tempo, perché? - L'uomo fece un sospiro.
-Eri cosi determinata, ed ora mi lasci cosi in sospeso.-
-Non capisco.-
-Non ti ricordi più di quella fiaba che creasti quando eri piccola, ed eri per quella che volevi scrivere. Sai che possiamo pubblicare ciò che scrivi sul Cavillo.-
Luna in quel momento ebbe un brivido. Ricordava quella fiaba, ma fece finta di nulla.
-Ci sono cose molto più importanti...-
I due poco dopo percorsero la strada per tornare a casa. Un gufetto piccolo e dalle piume foltissime le volò sulla mano, per poi arrampicarsi sul suo braccio, fino alla spalla.
Sentì qualcosa cadere a terra. Erano alcune lettere di alcuni suoi amici tra cui Harry, Ginny e Neville.
Ginny era diventata la sua migliore amica, ma Harry e Neville le avevano insegnato di non arrendersi mai.
Lei una volta finita la scuola avrebbe voluto diventare una naturalista e scoprire nuove specie di creature magiche, ma voleva coltivare anche le sue passioni, anche per non scordarsi di sua madre che era una strega e una madre eccezionale.
Lei avrebbe voluto vederla sempre felice e coltivare le sue passioni magiche e scrivere fiabe che poi prendevano vita era una magia difficile, ma avrebbe preso ispirazioni dai suoi amici, che nonostante mille difficoltà, non si sono mai arresi.
Note Autrice:
Ogni tanto ritorno con qualche piccola storia. La nostalgia è arrivata quando stavo vedendo i film.
Luna è uno dei miei personaggi preferiti e volevo scrivere qualcosa su di lei, di come la vedo e come la immagino lontano dalla scuola di magia.
Spero tantissimo che non sono andata fuori dal personaggi.
Grazie per essere arrivati fin qui.
Note Autrice:
Ogni tanto ritorno con qualche piccola storia. La nostalgia è arrivata quando stavo vedendo i film.
Luna è uno dei miei personaggi preferiti e volevo scrivere qualcosa su di lei, di come la vedo e come la immagino lontano dalla scuola di magia.
Spero tantissimo che non sono andata fuori dal personaggi.
Grazie per essere arrivati fin qui.