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Autore: MonicaX1974    07/08/2020    1 recensioni
Harry è tornato a far parte della vita di Zayn, ha ritrovato un amico, un collega, un fratello. Sta lavorando a un nuovo disco, è impegnato nel sociale, conduce una vita tranquilla, disinvolta, senza problemi di alcun tipo per la testa: fa quello che gli va, quando gli va di farlo.
Nessun impegno, nessun progetto sentimentale, concentrato sul lavoro e sul divertimento, ma non ha fatto i conti con il destino, che gli ha messo sulla strada una delle prove più intense di tutta la sua vita.
Si ritroverà, suo malgrado, a lottare con tutte le sue forze contro sé stesso, contro di lei, e alla fine combatterà per lei, per loro, perché non potrà fare altro che arrendersi.
Entrambi corrono veloci, senza sosta, troppo presi dalla loro carriera, ma qualcosa li costringerà a fermarsi.
A fermarsi e restare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Try to face the pain and let it go
Prova ad affrontare il dolore e lascialo andare

No matter what they all say
Non importa cosa dicono tutti

There'll always be another way
Ci sarà sempre un altro modo

You don't have to battle this alone
Non devi combattere da solo

“I beg to differ

Billy Talent

*****

Le interminabili ore in ospedale, le estenuanti sedute di studio, le telefonate di suo fratello e gli inesauribili consigli di Stephanie

Le interminabili ore in ospedale, le estenuanti sedute di studio, le telefonate di suo fratello e gli inesauribili consigli di Stephanie. E ancora le confidenze con Sofia, quelle con Peter, il rifugiarsi nella musica con un volume altissimo nelle cuffie e i doppi turni per aiutare i colleghi.

Matilde ha provato di tutto, ma non riesce a smettere di pensare, anzi sembra che più si ostini ad allontanare dalla sua testa quei pensieri, più quelli la torturano. C'è la sua vigliaccheria che non le ha permesso di accettare Harry quando ne aveva l'opportunità. La sua debolezza quando ha ceduto al bacio del dottor Perry, che ancora le dedica sguardi e sorrisi diversi da quelli con cui guarda gli altri. E c'è Charlotte, che non riesce a detestare in alcun modo.

E poi c'è la sua incapacità a resistere a Harry.

È tornato da Londra con quella super modella e non ha ancora parlato con lui. Il cantante non si è preoccupato di chiarire il suo rapporto con Charlotte, nessuno gli ha chiesto spiegazioni. Si è limitato a presentarla, ognuno ha tirato da sé le proprie conclusioni.

Solo Matilde non ha la più pallida idea di cosa ci sia tra loro, o forse non vuole vederlo, o accettarlo. Ma come potrebbe accettare l'idea che Harry stia con Charlotte e faccia l'amore con lei in quel modo così travolgente da annebbiarle la mente?

No, non può accettarlo. Eppure c'è qualcosa tra il cantante e la modella, ma cosa? È combattuta tra l'idea di scoprirlo e la paura di saperlo. E quando è passata a trovare Sofia – che non ha trovato a casa – si è trovata ad accettare controvoglia di fare un favore a Zayn.

Portare uno spartito a Harry era l'ultima cosa che avrebbe voluto fare, ma non ha potuto dire di no. Forse, il suo subconscio spera di poter chiarire con lui. Il cuore della rossa è in tumulto, ha addirittura l'impressione di riuscire a percepire il sangue entrare e uscire con forza dai ventricoli. Lo sente battere forte contro il petto, tanto da farle mancare il fiato, e quando arriva davanti alla porta dell'appartamento di Harry è ormai in apnea.

Bussa un paio di volte, poi si immobilizza, in attesa di vederlo comparire sulla soglia di casa. Non sa cosa vorrebbe vedere, cosa aspettarsi, ma sente un nodo stringerle la gola in un'attesa che le sembra interminabile.

Quando la porta si spalanca lei solleva lo sguardo lentamente sulla sua figura. Harry è a piedi nudi, con addosso solo un paio di pantaloni grigi della tuta, a torso nudo, con i capelli umidi dalla doccia evidentemente appena fatta, e lo sguardo serio.

Anche lui resta fermo, non la invita a entrare come fa di solito, e lei non osa chiedere. Sarebbe stupido da parte sua fare una tale richiesta.

«Zayn mi ha chiesto di portarti questo» spiega con un filo di voce, porgendogli lo spartito che Harry sembra non volere, perché non allunga la mano per afferrarlo, non lo guarda nemmeno: il suo sguardo resta fisso in quello di Matilde e il suo corpo immobile.

«Grazie, gli avevo detto che sarei passato io a prenderlo».

I due si guardano come se si stessero studiando. Non si vedono dal giorno del matrimonio. Matilde era rimasta sotto a quel gazebo per diverso tempo, fino a quando Sofia era andata a cercarla. Al rientro nel locale si era accorta che Harry era andato via.

Credeva che rivederlo le avrebbe fatto male, invece la sensazione è anche molto peggio di ciò che aveva immaginato. È stato come prendere un pugno violento in piena faccia, un colpo che l'ha scaraventata con brutalità contro un muro. Le fa male la testa, il cuore, lo stomaco, tutto quanto. Lui è così bello e in questo momento è così distante, che non potrebbe toccarlo nemmeno se allungasse le mani, perché nonostante lui sia a pochi centimetri da lei, il freddo che vede nei suoi occhi verdi la sta paralizzando.

«È un problema che sia passata io?» non lo sa perché, ma non può evitare di punzecchiarlo. Eppure sarebbe tutto più semplice se uscisse dalla sua armatura e guardasse in faccia la realtà per quella che è.

«Io non l'ho detto, Mati» si difende il cantante.

«No, ma ti si legge negli occhi che non mi vuoi qui».

«Mi spieghi perché continui a mettermi in bocca parole che non ho nemmeno pensato?»

«Ormai ho imparato a conoscerti e so perché non mi stai invitando a entrare» afferma nervosa, incapace di trattenere la gelosia che nemmeno si era resa conto di provare.

«Avanti, sentiamo» la sfida serio.

«Charlotte è qui, non è vero?» Harry non replica e lei prende quel silenzio come una conferma. «Stai con lei e continui a scopare con me? E io stupida che ci casco ogni volta».

«Mati...»

«Perché lei? È perché è bella e famosa? È perché fa parte del tuo mondo? O forse perché non ti dà tutti i problemi che ti ho dato io?» Non aveva in programma questa serie di domande, che sono uscite dalla sua bocca in maniera del tutto incontrollata, e Harry spera che sia arrivato il momento in cui la rossa ha deciso di uscire allo scoperto e allora la spinge un po' di più.

«Perché no? Perché non dovrei stare con lei?» le domanda, con la speranza di riuscire a cavarle qualcosa da quella bocca che gli manca così tanto, ma la rossa sembra aver perso la lingua. «Charlotte è il sogno a occhi aperti di milioni di persone, perché non dovrebbe essere anche il mio?» insiste, ma la ragazza ha il cervello in totale black out. «Mati, lo vuoi sapere chi vive nei miei sogni a occhi aperti?»

«Me l'hai appena detto, ma se proprio ci tieni a ripeterlo fai pure» ribatte acida.

«Hai idea di quante volte mi ritrovo a pensare a te?»

«Certo, lo immagino. Magari quando ha bisogno di svuotarti» esclama sarcastica e furiosa, e a lui fanno male le sue parole, ma resiste e continua, perché sembra che oggi non riesca a trattenere i pensieri.

«E se ti dicessi che sei tu il mio sogno a occhi aperti?»

«Ti direi che sono stanca di essere presa per il culo!»

«Se vuoi l'esclusiva dovresti dirlo, prima che sia troppo tardi» la provoca e Matilde gli sbatte con forza lo spartito sul petto.

Harry è veloce e le afferra la mano quando è ancora sul suo torace. Quel contatto ha il potere di paralizzare entrambi. Si guardano tanto intensamente da non accorgersi della presenza di Charlotte alle spalle di Harry, ma quando la modella si sposta di un passo Matilde nota quel movimento: spinge lo sguardo nella sua direzione e si sente morire quando la vede con i capelli bagnati e con addosso la camicia di Harry, quella bianca di Gucci, quella che lei ha macchiato con il vino la sera in cui si sono conosciuti.

Per Matilde è troppo: sfila la mano dalla presa di Harry e si volta, per poi camminare a passo svelto lungo il corridoio e fare le scale quasi di corsa, per raggiungere l'uscita il più in fretta possibile. Immaginarlo con un'altra era un conto, vederlo con i propri occhi è tutta un'altra storia. La paura di perderlo per sempre si è appena propagata per tutta la sua mente come un male che contagia ogni neurone, e mentre la rossa fugge da quell'appartamento, Charlotte si avvicina a Harry che è rimasto immobile sulla soglia a vederla scappare.

«Mi dispiace, Harry. Credo di aver esagerato».

Il cantante sospira, poi chiude la porta e rientra in casa.

«Non è colpa tua, Char. L'ho voluta io questa situazione. Stai facendo solo quello che ti ho chiesto» afferma frustrato, raggiungendo il divano, sul quale si lascia andare a peso morto.

«È corsa via credendo chissà cosa. È solo che vi ho sentito urlare, l'ho sentita quando ti chiedeva di me. Volevo provocarla, non volevo farla scappare. Dio, mi dispiace, Harry» si scusa la modella, raggiungendolo sul divano.

«Ti ripeto che non è colpa tua. Ero sicuro che questa stupida idea del cazzo di farle credere che tra noi ci fosse qualcosa avrebbe funzionato, invece continua a scappare» spiega lui a bassa voce, restando a fissare un punto indefinito nel vuoto.

«Perché non le parli e basta? Magari potrebbe sorprenderti e restare ad ascoltarti» osserva Charlotte, ma lui non è d'accordo.

«Perché Matilde non è come tutte le altre. Con lei non posso semplicemente parlare. Lei ha bisogno di qualcosa di più. Dev'essere lei a volerlo. Dev'essere lei a volermi. E adesso mi detesta».

«Certo che ti detesta!» esclama ovvia Charlotte. «Se fossi in lei ti avrei già preso a schiaffi» lo rimprovera.

«Già».

«Parla con lei, Harry. Dille come stanno le cose. Spiegale che tra noi non c'è mai stato niente, che volevi solo farla ingelosire, e dille anche che non sono mai stata d'accordo con questa stronzata» alla fine lo prende in giro, nel tentativo di farlo ridere, ed è quello che ottiene: una piccolissima risata. «Sono tua amica, Harry, e ti ho promesso che ti avrei sostenuto in qualunque caso. Non mi tirerò indietro, ma credo che dovresti smetterla con questa messinscena e dirle tutto quello senti».

«Non posso farlo. Dirle cosa provo per lei la farebbe solo scappare ancora più lontano. È questo che fa sempre di fronte ai sentimenti. E lo so che ha dei problemi ad accettarli, che il suo passato la tormenta, ma deve farlo, e deve farlo in maniera autonoma. Suo padre e suo fratello l'hanno sempre trattata come una bambola di porcellana e so che l'hanno fatto perché le vogliono bene, come so anche che aveva bisogno di essere protetta, ma è ora che reagisca, che permetta a sé stessa di tornare ad amare, perché io so che può farlo».

Charlotte non replica alle parole di Harry, sa che quando si mette in testa una cosa niente e nessuno può farlo desistere, ma vuole comunque farlo distrarre.

«D'accordo, faremo come vuoi tu».

A quel punto lui si alza dal divano.

«Adesso vado a finire di prepararmi, poi ti accompagno a quella cena».

«Posso andare da sola, se non te la senti».

«No, va bene».

«D'accordo. Vado nella mia stanza a prepararmi».

E una volta rimasto solo, Harry dà uno sguardo allo spartito che gli ha mandato Zayn, alcuni arrangiamenti che l'amico l'ha aiutato a sistemare, note che riguardano una canzone che ha scritto per lei: "She".

***

Matilde ha trascorso due giorni chiusa in casa, letteralmente. Ha spento il telefono, ha chiuso a chiave la porta d'ingresso, ha tenuto le tende sulle finestre, come se così facendo potesse isolarsi dal mondo.

Non c'è riuscita, perché il problema è dentro di lei: nessuna oscurità potrebbe in alcun modo far sparire la realtà a cui è stata messa di fronte, una realtà che prevede la concreta possibilità che Harry sia di un'altra.

Oggi è rientrata al lavoro e non è stato facile affrontare ore in pronto soccorso con l'espressione fredda di Harry sempre davanti agli occhi. Il dottor Perry le è stato addosso, probabilmente perché si è accorto che la rossa non era del tutto presente, ma si è trovata il suo sguardo su di sé per tutto il giorno.

Alla fine del turno ha fatto in modo di sfuggire alle sue amiche, a Ross, al suo capo, ed è sgattaiolata fuori dall'edificio con l'intenzione di rifugiarsi di nuovo a casa, ma quando stava per giungere a destinazione ha cambiato idea.

Ha bisogno di distrarsi, forse di bere qualcosa, così dopo essere scesa dalla metropolitana si incammina alla ricerca di un bar, con l'intenzione di fiondarsi dentro al primo che trova nella speranza di riuscire ad annebbiare la mente.

Tuttavia, quando è ormai convinta di potersi sedere al bancone dimenticando il mondo, una voce maschile attira la sua attenzione.

«Ehi, Mati».

La sua allegria è sempre travolgente e lei non può evitare di sorridere sincera.

«Ciao, Niall».

«Come stai? È un po' che non ti vedo».

«Già, sono stata impegnata con il lavoro».

«Aspetti qualcuno?»

«No, ho appena terminato il turno. Avevo voglia di bere qualcosa. Vuoi unirti a me?» Non voleva dargli tutte quelle informazioni, ma con Niall le viene naturale essere spontanea.

«A dire la verità stavo per chiederti se volessi tu unirti a me» replica con un sorriso dolce.

«Sei qui in compagnia di qualcuno?» gli domanda preoccupata di sentire la risposta, allungando lo sguardo, alla ricerca di un volto che teme di vedere.

«No, sono da solo. Stavo andando allo studio di registrazione. Che ne dici di venire con me, invece di restare qui da sola?»

Ed è vero che non ha voglia di restare sola e Niall è un toccasana per il suo umore nero, per questo decide di seguirlo: vederlo in studio e sentirlo cantare non potrà farle che bene, pensa.

«Dopo di lei, mister Horan» gli sorride e insieme escono dal locale.

Salgono sull'auto del ragazzo, scherzando sereni per tutto il tempo, fino ad arrivare a destinazione. Scendono ed entrano all'interno. Niall saluta i ragazzi all'ingresso, quelli che incontra lungo il corridoio, e Matilde lo segue in silenzio con un piccolo sorriso sulle labbra.

«Eccoci qui» l'avvisa Niall.

E quel sorriso sparisce all'istante dal suo volto, quando il suo sguardo incrocia un paio di occhi verdi che la stanno osservando con attenzione al di là del vetro della sala di registrazione.

Matilde fatica a respirare, era convinta che avrebbe visto Niall dietro al microfono, invece lui è posizionato con tutta la sua band.

«Harry mi ha chiesto di passare per sentire un pezzo nuovo. Stanno provando per un'ospitata che hanno tra qualche giorno» le spiega Niall, ignaro dello stato d'animo della rossa. «Ciao, Charlotte» lo sente salutare la modella, si volta e la vede: è bellissima come sempre, elegante anche con un semplice short bianco e una maglietta nera.

La ragazza fa loro un cenno con la mano, resta seduta poco distante, sorride con dolcezza a Matilde, e la rossa si ritrova per l'ennesima volta incapace di capire perché non riesca a detestarla, nonostante l'abbia vista mezza nuda a casa di Harry, dopo aver chiaramente fatto la doccia con lui.

Anche lei accenna un sorriso, poi la sua attenzione viene attirata dalla voce di Harry, che al momento sta parlando con la batterista.

«Okay, ragazzi, possiamo riprovare il pezzo nuovo?» domanda Harry, rivolgendosi alla band.

«D'accordo» rispondono all'unanimità.

Tutti vengono avvolti dal silenzio, un silenzio rotto dalle note potenti di una canzone che Matilde non ha mai sentito. Ed è impossibile, per lei, guardare altro che non siano quegli occhi verdi che non la perdono di vista nemmeno un secondo.

Nine in the morning

Nove del mattino

The man drops his kids off at school

L'uomo lascia i suoi bambini a scuola

And he's thinking of you

E sta pensando a te

È una sensazione strana quella che la colpisce ascoltando i primi versi di quella canzone, sulla quale è concentratissima. Ma è quando arriva il ritornello che il suo cuore subisce un durissimo colpo.

She (she)

Lei (lei)

She lives in daydreams with me (she)

Lei vive nei sogni ad occhi aperti con me (lei)

She's the first one that I see

Lei è la prima che vedo

And I don't know why

E non so perché

I don't know who she is

Non so chi sia

(She, she)

(Lei, lei)

E Matilde ricorda perfettamente le parole di Harry, quel giorno sulla soglia della porta di casa sua, quando le ha detto che Charlotte era un sogno ad occhi aperti.

"Alla fine l'ha scritta per lei..."

È questo il pensiero che la colpisce come un fulmine a ciel sereno, con la stessa violenza che aveva sentito addosso quel giorno a casa sua, ricordando il giorno in cui lui aveva scritto "She" sui vetri appannati della sua auto.

Lives for the memory

Vive per la memoria

A woman who's just in his head (just in his head)

Una donna che è solo nella sua testa (solo nella sua testa)

And she sleeps in his bed (his bed)

E dorme nel suo letto (nel suo letto)

Ed è il colpo di grazia, quando sente quelle parole. Ormai certa che Harry abbia scritto una canzone per Charlotte, è sicura di averlo perso per sempre, e che lui glielo stia semplicemente comunicando guardandola negli occhi. Per tutto il tempo non ha guardato che lei, come se ci fosse solo Matilde lì dentro, e la rossa continua a stringersi su sé stessa, cercando di darsi un conforto che non trova e non riesce a trattenere una lacrima silenziosa che le riga il volto. Lacrima di cui Harry si accorge, ma non si muove, portando a termine il brano.

Tutti applaudono entusiasti, i ragazzi della band si complimentano tra loro per la buona riuscita del pezzo.

E tutti sorridono, tranne due persone: Harry e Matilde.

E tutti sorridono, tranne due persone: Harry e Matilde

*****

SPAZIO CACTUS

Buonsalve belle persone!

A che livello di disastro siamo? Io direi su una scala da uno a dieci, più di dodici.

Quindi... Harry non se la fa con Charlotte, ma il suo stupido piano sembra fare acqua da tutte le parti. Matilde non ce la fa a stargli lontano, ma nemmeno riesce a parlare chiaro con lui, quindi soffre. Ed entrambi fanno casini.

Ci ritroviamo con una Matilde distrutta... Una Matilde che deve fare i conti con la possibilità che Harry stia con Charlotte... Che abbia deciso di voltare pagina... E vedere lei a casa di lui con indosso la camicia bianca di Gucci le dà la conferma, la manda fuori di testa... non se ne capacità, ma allo stesso tempo non riesce a reagire come dovrebbe... Non come lui vorrebbe... Perché sì, lui ha architettato la relazione con Charlotte per far reagire Matilde, perché vuole che lei capisca che può tornare ad amare, vuole che sia lei a sceglierlo, e invece niente, lei si chiude e quando per caso incontra Niall che le propone di seguirlo in studio e si ritrova davanti a Harry che canta SHE... Che lui ha scritto per lei, lei che crede che lui le stia comunicando che ha scelto Charlotte... 
Mamma mia, 'sti due ce la faranno mai!?!?
Io e la mia socia magica vi aspettiamo al prossimo aggiornamento, grazie sempre di esserci ❤️❤️❤️

Eeeeee niente grazie sempre di essere qui. Ci leggiamo al prossimo aggiornamento, intanto buona lettura 😍

 

   
 
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